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sabato 6 novembre 2010

Proposta di legge per ridurre l'inquinamento

Estratto dal Corriere del Giorno  del 5 Novembre 2010.

Una conferenza stampa per illustrare una bozza di disegno di legge volta alla prevenzione dell’incidenza di tumori generati da inquinanti industriali, quella indetta ieri mattina al dal consigliere regionale Patrizio Mazza.

Il consigliere dell’Idv ha presentato una proposta di irrigidimento delle attuali procedure di misurazione delle emissioni industriali inquinanti e di inasprimento
delle sanzioni previste per ogni sforamento.  
Omissis ..

In questo disegno di legge si individua come perseguire questo obiettivo primario – ha spiegato Mazza – Monito - rando le sostanze che l’Oms ha riconosciuto come cancerogene, benzo-(a)-pirene, benzene, polveri sottili 2,5, diossine e ammine aromatiche, stabilendo con ’Arpa dei limiti vincolanti per l’em issione di ognuna di queste sostanze e, constatandone la correlazione con i vari casi di tumori registrati sul nostro territorio.

Il  cuore della proposta è rappresentato dal quinto articolo del disegno di legge: le sanzioni previste.  «Il primo sforamento non verrà punito, dal secondo in poi – ha annunciato il consigliere – a ogni sforamento, l’industria sarà costretta a devolvere un milione di euro a un’associazione di impatto sociale che opera sul territorio; alla quinta violazione scatta il fermo dell’impianto e viene demandata alla giunta regionale la definizione del tempo di stop».

Nota del blogger: Un plauso al dott Mazza per il corraggio di smuovere le acque ma alcuni punti del disegno di legge (mi riferisco alle sanzioni)  hanno poche probabilità di essere concretizzate. In ogni modo, un plauso al dottor Mazza.

venerdì 5 novembre 2010

Raccolta differenziata alla zona Montetermiti

Alle ore 10,30 di oggi 5 Novembre, alla biblioteca civica, si terrà una conferenza stampa da parte dell'assessorato all'ecologia e ambiente. In verità, come cittadini avremmo preferito che fosse un incontro aperto a tutti i cittadini, che avrebbero potuto intervenire con suggerimenti, chiarimenti e, perché no, anche con eventuali critiche costruttive. La cittadinanza stessa è stata informata che, da domani, partirà la raccolta differenziata porta a porta nella zona MontetermitiAnalogamente alla zona Del Sinni, verranno raccolte separatamente: frazioni di organico (scarti di cibo e verdure, gusci di mitili, tovaglioli di carta etc), plastica, carta e cartoni, e rifiuti indifferenziati. Inoltre, come riferito sul precedente post, sono stati sistemati nella stessa cinque grandi cassoni per gli inerti dei privati cittadini e per le sfalciature verdi derivanti dalle potature delle piante.
Ancora un passo avanti! Statte deve tendere al primato nella raccolta differenziata, per le ragioni esposte nel post precedente.

mercoledì 3 novembre 2010

La raccolta differenziata a Statte

La raccolta differenziata a Statte, pur con le difficoltà iniziali sta uscendo dal periodo di "sperimentazione" e comincia a dare i primi risultati. Le perplessità da parte dei cittadini vanno attenuandosi, dopo che il rione "Del Sinni" (primo ad essere sperimentato) sta dando gradualmente, i risultati sperati.

Sta per iniziare la "raccolta" anche nella zona "Montetermiti", all'ingresso della quale è stato sistemato un grande cassone, (a disposizione dei privati cittadini), atto a depositare piccole quantità di "inerti" derivanti da piccoli lavori edili. In fondo a "Viale dei Pini" è stato, inoltre, sistemato un cassone, ancora più grande, adibito al deposito di rami ed altro, derivanti da operazioni di giardinaggio e potature varie.

Molto c'è ancora da fare, ma si è imboccata la strada giusta!!!
Il successo di questa operazione, è vitale per tutta la comunità.

Se vogliamo essere ascoltati quando difendiamo il nostro ambiente, se vogliamo essere ascoltati quando rifiutiamo discariche ad un tiro di schioppo dal nostro territorio, se pretendiamo la collaborazione di tutte le altre istituzioni negli sforzi di disinquinamento del nostro territorio, allora, noi per prima, dobbiamo dimostrare di essere veri ecologisti in casa nostra!!!

Dobbiamo tendere a diventare, a cominciare dalla raccolta differenziata, non "uno dei comuni più virtuosi" ma "IL COMUNE PIU' VIRTUOSO" della provincia.

Ed allora: i cittadini auspicano che almeno in questo campo non vi siano contrapposizioni e polemiche tra le varie forze politiche, bensì critiche e proposte costruttive.

I cittadini sono altresì consapevoli che, in questo periodo iniziale, non vi possano essere "risparmi" che possano ricadere sulle tasche dei cittadini perchè è chiaro che lo "start up" (uso una "parolaccia" inglese in voga nell'economia), cioè la fase iniziale di collaudo e sperimentazione (e che potrà durare diversi mesi), potrà risultare, di gran lunga, più onerosa, anche nei riguardi della vecchia raccolta, ma i frutti (non solo economici), si vedranno col tempo.

Operiamo, quindi, per consegnare ai nostri figli e nipoti la "nostra Statte" più bella, pulita ed ecologica.

Auguri a Statte e agli stattesi!!

Leo Del G.

lunedì 1 novembre 2010

Almanacco del 1° Novembre 2010

Auguri a tutti gli stattesi "vicini e lontani" per la festa di Ognissanti.

Saggezza stattese:
Ce se còrche che le peccìnne se ijacchije cù cùle cachète. (Chi ha a che fare con persone poco affidabili, si ritrova inevitabilmente nei pasticci).

Impariamo a conoscere i vocaboli stattesi meno noti con l'ausilio del "Vocabolario Stattese"  di Gino Del Giudice:
Acceluffète: Pieno di dolori e di acciacchi.

Popolazione stattese al 31.12.2009           14.488

domenica 31 ottobre 2010

La Magistratura "tallona" l'ILVA

 
Dalla Gazzetta del Mezzogiorno de 31 Ottobre 2010

Si farà la perizia su fumi e polveri emessi dall’Ilva



di MIMMO MAZZA

Una super-perizia per accertare se le emissioni di fumi e polveri dallo stabilimento Ilva, in particolar modo riguardo a diossina, Pcb, benzoapirene, Ipa di varia natura e composizione, siano nocive alla saluta umana, sia riguardo agli operai che per i cittadini di Taranto e dei
comuni limitrofi, e per verificare se all’interno della fabbrica siano rispettate le misure di sicurezza per evitare la dispersione incontrollata degli stessi inquinanti. La disporrà il giudice per le indagini preliminari Patrizia Todisco nell’udienza fissata per il prossimo 8 novembre, accogliendo la richiesta di incidente probatorio presentata dal procuratore capo Franco Sebastio, dal procuratore aggiunto Pietro Argentino e dal sostituto Mariano Buccoliero.

Disastro colposo e doloso, avvelenamento di sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, danneggiamento aggravato di beni pubblici, getto e
sversamento di sostanze pericolose, inquinamento atmosferico sono i reati per i quali sono indagati Emilio Riva, 84 anni, presidente dell’Ilva spa sino allo scorso 19 maggio, Nicola Riva,
52 anni, presidente dell’Ilva dal 20 maggio scorso, Luigi Capogrosso, 55 anni, direttore dello stabilimento Ilva, Ivan Di Maggio, 41 anni, dirigente capo area del reparto cokerie, Angelo Cavallo, 42 anni, capo area del reparto Agglomerato, tutti difesi dagli avvocati Francesco Mucciarelli, Egidio Albanese, Adriano Raffaelli, Tullio Padovani, Francesco Perli e Cesare Mattesi.  …..Omissis.

Statte aderisce all'azione risarcitoria nei riguardi dell'ILVA

Il Comune di Statte ha aderita all'azione risarcitoria per danni ambientali nei riguardi dell'ILVA, o meglio: visto che stavano scadendo i termini per farlo, con questa richiesta si interrompono i tempi di prescrizione.
Questa azione scaturisce da una sentenza passata in giudicato in cui si riconosceva la responsabilità dell'ILVA per inquinamento del territorio, danni ambientali e alla salute.

Capisco che questo linguaggio pseudo avvocatese può lasciare perplessi ma il succo è questo: è cominciata una battaglia (insieme al comune e alla provincia di Taranto) per essere risarciti dall'ILVA. Comunque, visto  i tempi della giustizia in Italia, chissà se almeno i piccoli cittadini stattesi vedranno mai la conclusione di questo giudizio.
"Zuccate" e ILVA sullo sfondo (foto Stattarulo35)

sabato 30 ottobre 2010

Le dimensioni del problema inquinamento a Taranto (e Statte)

Emerge che la soglia di emissioni stabilita a livello europeo è abbondantemente superata dall'Ilva di Taranto. Qualche esempio? Se per le emissioni di diossine e furani l'Ue stabilisce il tetto di 0,1 grammi l'anno, l'Ilva ne dichiara 97. Quelle di Pm10, che dovrebbero attestarsi sulle 50 tonnellate annue, risultano 3.378,4. Quelle da monossido di carbonio, soglia prevista 500 tonnellate l'anno, arrivano a 247.544,3, e quelle di biossido di carbonio, per cui il margine di tollerabilità è di 100mila tonnellate l'anno, arrivano a 10.731.887.

In una scala da 1 a 10, il 6 aprile 2003 Firenze, Ravenna, Catania, Bologna registravano quantità di benzoapirene inferiori a 1, Padova, Verona, Venezia, Viterbo, Milano, Roma lo superavano di poco, mentre in via Orsini (Taranto-Tamburi) la concentrazione arrivava a 10. Nel confronto con megalopoli come Chicago, Hong Kong, Santiago, San Paolo, Los Angeles, Houston o Atene è sempre il quartiere Tamburi di Taranto ad avere la peggio. Bisogna arrivare in Pakistan o in Polonia per trovare fonti di inquinamento così importanti vicino a quartieri densamente abitati. Che il problema sia legato alle cokerie Ilva, non v'è dubbio. I dati dell'Arpa relativi ai primi cinque mesi del 2010 nel quartiere rilevano valori di benzoapirene pari al triplo della soglia prevista per legge: anziché 1 nanogrammo per metro cubo lì se ne registrano 3; questo (sia pure ancora non soddisfacente) calo, dimostra però che le mobilitazioni di tutti: magistratura,  associazioni ecologiste peacelink, opinione pubblica, regione, Arpa et. hanno contribuito al parziale ridimensionamento del fenomeno.
Statte  (28 ottobre)

Benzoapirene da illegale a “legale”

Come si sa il benzoapirene è una sostanza altamente cancerogena presente nelle emissioni delle grandi industrie. In questi ultimi tempi questa sostanza è notervolmente aumentata nell’ambiente.

Infatti, proprio a Taranto (e di conseguernza a Statte) le sei centraline dell'Arpa che raccolgono esclusivamente i dati riferiti alle emissioni di benzoapirene hanno da tempo evidenziato il superamento dei livelli accettabili di questo idrocarburo policiclico aromatico, cioè 1 nanogrammo (soglia prevista dal decreto ministeriale del 25 novembre del 1994).

Tuttavia la normativa vigente fino a poco tempo fa, prevedeva un immediato intervento in casi del genere (ovviamente: fermo di alcune linee di lavorazione etc.) ma il Governo, con il recente decreto legislativo 155/2010 ha rimandato al 2012 il raggiungimento del valore obiettivo fissato dall'Ue (1 nanonogrammo/metrocubo).

Come dire: invece di obbligare a riportare i valori a norma si è provveduto a far diventare, con apposita legge, tali valori legali da illegali a legali. Ogni commento risulta superfluo.
Trattandosi però di una materia in cui anche la Regione può legiferare, dalla stessa Regione Puglia vi è  un disegno di legge approvato dalla giunta per riportare il tutto alla vecchia normativa.

Si tratta di una legge che riguarderà esclusivamente la città di Taranto e la sua provincia, territorio dove
esiste una maggiore concentrazione di insediamenti industriali. Con questa legge  ci sarà la possibilità di consentire alla Regione Puglia, di intervenire immediatamente qualora venga superata la soglia di 1 nanogrammo/metrocubo di benzoapirene. sostanza ritenuta altamente cancerogena.