Cerca gli argomenti su questo blog

lunedì 27 giugno 2011

Avremo a Statte rifiuti in "proporzione della capienza dei nostri impianti?

Gli abitanti di Statte, in campo ambientale, non possono mai fare "sonni tranquilli"!! Mentre Stato e regione non prendono in dovuta considerazione le preoccupazioni degli stattesi che vorrebbero vedere il loro territorio "completamente bonificato" dai siti altamente tossici e radioattivi (situazione messa in risalto anche recentemente dai verdi locali), mentre non riusciamo a "reggere" una grave situazione ambientale legata ai "veleni" delle grandi industrie, un'altra "tegola" sta per "abbattersi" sulle nostre teste: I rifiuti campani, già bloccati dal TAR poco tempo fa, rifanno capolino in una dichiarazione "sibillina" del "governatore" Vendola, rilasciata l'altro ieri (25 Giugno 2011):


Siamo disponibili a fare la nostra parte – ha detto Vendola - nella misura e nelle proporzioni consentite dalla capienza dei nostri impianti. .
Quindi non si tiene minimamente conto dello "stato ambientale" del nostro territorio, non si tiene conto di quello che i nostri abitanti "pagano" in malattie e disturbi vari legati all'ambiente, bensì delle capacità e capienza dei nostri impianti di smaltimento

Speriamo di "aver capito male", perché gli Stattesi non tollereranno tutto questo, perché hanno da sempre tollerato tutto !!

ORA BASTA !!! E NON GUARDEREMO SE I "RESPONSABILI" SONO DI DESTRA O DI SINISTRA !!

sabato 25 giugno 2011

La cottura delle fave a Statte (còme se cuscìnene le féfe a Stàtte),

(A cura di nonna Marina in collaborazione con Marisa Mancini in Marini e Anna Maria Del Giudice in Marzia).
Era il piatto più importante del periodo bellico, perché non soggetto a “razionamento” (si mangiavano come minimo tre volte a settimana); se cucinato “a dovere” è veramente gustoso e “salutare”, perché le fave nella loro coltivazione non “accettano” fitofarmaci” o concimi (sintetizzano l’azoto dall’aria). Ecco il modo tradizionale stattese di cucinarleche deriva da quello antico (àlla pegnète).
La preparazione è “facile”, ma per ottenere un risultato “perfetto”, occorre seguire alcuni “consigli e segreti” che troverete in fondo alla ricetta.
Ingredienti per 4 persone:
1) 500 grammi di fave secche decorticate (“scurciète”, ricordiamo che “spuzzetète” è quando si leva la sola parte superiore della buccia);
2) 2 patate (facoltative e non facevano parte della ricetta antica, ma servono a conferire un sapore più “delicato” al piatto)
50 gr. di olio extravergine saporito (parteculére o de trappìte, mégghie ce véne fàtte da l’alì ijugghiaròle).
Sale.
I contorni, molto importanti, sceglierli a seconda della stagione e dei gusti; ideale è la cicoriella di campo (cecurédde) ma vanno anche bene catalògne, alìe nghiàastre, cepòdda crùte, pummedòre d'ensaléte, diaulìcchije frìtte (o tùtte chìste còse).

Preparazione. Descriviamo la cottura “moderna”, ma quella con la pignata è quasi, del tutto identica.
Pulite le fave dalle eventuali impurità, mettetele in un colino, sciacquatele e mettetele a bagno in abbondante acqua tiepida (per alcune ore, o meglio, per tutta la notte) e scolatele.
In fondo al tegame (‘u tìjeste, mégghije de créte), adagiate le due patate fatte a fette, coprite di acqua e mettete sul fuoco (se il recipiente,“ijé decréte”,con eventuale retina rompifiamma); non appena si alza il bollore (quànne cuménzene a férve), schiumatele; aggiungete il sale, abbassate la fiamma al minimo e lasciate cuocere per circa 2 ore.
Quando le fave sono cotte, passatele con un passaverdure (ovviamente, questa fase non era, prevista nella ricetta antica).
Aggiungete l’olio ed ora, “se fatìjene fòrte, fòrte che n’à cucchiére de légne”.
Quindi servitele calde.

I consigli (e segreti) di “nonna Marina”:
1) L’acqua deve coprire appena le fave, prima della cottura;
2) Una volta schiumate, se necessario aggiungere pochissima acqua caldissima, fino a sfiorare appena la parte superiore (e se durante la cottura dovesse per caso diminuire aggiungerne qualche cucchiao sempre caldissima).
3) Non mescolare MAI le fave fino a completa cottura.
4) Le fave risultano cotte, quando cominceranno a fare le bolle a fungo e si comincia a sentire l’odore di “cotto” (ma non di “bruciato).
5) Attenzione: non usate il frullatore a immersione perché rovinerebbe la “cremosità” delle fave rendendole più “liquide” (oltre a far "rimanere" nel piatto eventuali piccole scorie).
6) Alla fine, le fave devono risultare mediamente cremose; se risultano “troppo cremose”, aggiungere un ulteriore cucchiaio di olio, mentre se risultano “poco dense” rimetterle per qualche minuto sul fuoco; (con un po’ di esperienza riuscirete a farle già perfette, senza questa “correzione”).
7) Se non disponete di un recipiente di creta, usatene uno col fondo spesso.

A’ Ngapriète.
Potete gustarle, alternando “un contorno e una forchettata di fave” e se avete a disposizione “le cecurédde” (ma anche altra verdura può “adattarsi”), potete anche mangiarle facendo “’a ngaprijète” (si passa una forchettata “de cecurédde ìnde a le féfe e se ruteléscije” ) prima di portarle alla bocca.
Attenzione, se in trattoria vi servono le fave già mischiate con la verdura, non vi faranno apprezzare il vero sapore di questo piatto; del resto la preparazione “casalinga” risulta la più gustosa in assoluto !!
BUON APPETITO !!
N.B. “Le féfe scarféte” (fantastiche) si possono fare in cento modi e .. meritano una “trattazione a parte” che faremo quando prima.
NonnaMarina

domenica 19 giugno 2011

L'inquinamento ambientale si aggrava e .. "dipende in gran parte dall'Ilva"

verde stattese... con "panorama"

Dopo la conclusione delle audizioni in Commissione Ambiente, il Consiglio Regionale della Puglia sta per approvare il Piano delle bonifiche.
Dall'esame dei documenti presentati, emerge una situazione drammatica sull’ inquinamento delle nostre acque di falda e, soprattutto, emergono certezze sulle cause: l'inquinamento è di origine industriale e sembra, in gran parte, provocato dall'Ilva come si evince dalla differenza di valori degli agenti inquinanti e metalli pesanti segnalati dagli strumenti piezometri posti a monte e a valle idrogeologica dell'azienda.
Il disastro ambientale è determinato dal concorso di diversi fattori inquinanti che riguarda l'aria (diossina, benzopirene, polveri sottili, co2), la falda acquifera e conseguentemente il sottosuolo ed il mare. Questi fattori inquinanti rischiano di procurare un danno irreparabile e multiplo alla salute umana, alla salute animale, contaminando anche la catena alimentare.
Si rafforza quindi la consapevolezza che nel nostro territorio (Taranto e Statte) siamo al disastro ambientale dopo 50 anni di produzione siderurgica.
Come urgenti provvedimenti, servono le Mappe Epidemiologiche per rapportare seriamente la diffusione delle patologie oncologiche e non, alla situazione ambientale; centraline di monitoraggio “in continuo”, con gestite dalle ASL e, soprattutto, uno screening (su base volontaria) sulla popolazione residente per scoprire patologie in fase precoce.
Inoltre non dimentichiamo gli altri gravi fattori ambientali che ci rendono "protagonisti dell'onore della cronaca" come il problema CEMERAD. Le critiche, anche quando non ci sembrano costruttive, devono sempre stimolarci per affrontare questi problemi, la cui soluzione è nazionale e regionale, ma gli stattesi devono "FARSI SENTIRE" perché solo con la mobilitazione collettiva si possono "smuovere" le inerzie di chi in passato ha deviato i "fondi destinati a Statte" verso altri siti !!

mercoledì 15 giugno 2011

Dopo il referendum 2011, l'acqua della Puglia sarà pubblica !! (disegno di legge approvato)

Breve stralcio dell'intervento dell'asessore, Amati relatore del disegno di legge che prevede che, a breve, l'acquedotto pugliese venga gestito direttamente da enti pubblici. L'assessore, tra l'altro ha detto: Approvando questa legge,riportiamo in Puglia la proprietà totalitaria di Acquedotto pugliese .. omissis. La legge approvata prevede, nei limiti degli stessi avanzi di gestione, l'alimentazione di un fondo per garantire il diritto all'acqua a tutti i cittadini pugliesi. E'prevista,dunque, l'erogazione gratuita di un quantitativo di risorsa idrica, che avverrà secondo principi che terranno conto delle fasce di consumo e del reddito .. omissis.

martedì 14 giugno 2011

Statte: risultati referendari

Da premettere che a Statte le varie percentuali, sia sull'affluenza che sui 4 quesiti si sono discostati tra loro di poco tentiamo un semplice riepilogo:
Diritti al voto 11520.
Votanti 5807 50,40 %.
Quesito N° 1 (Servizi pubblici) SI 97,36%; NO 2,64%. Aff. 50,40%.
Quesito N° 2 (Tariffa servizi idrici) SI 97,43%; NO 2,57%. Aff. 50,40%.
Quesito N° 3 (Nucleare) SI 96,69%; NO 3,31%. Aff. 50,40%.
Quesito N° 4 (Legittimo impedimento) SI 96,70%; NO 3,30%. Aff. 50,40%.
Ed ora (per pura curiosità) mostriamo uno specchietto con la distribuzione dell'affluenza nelle varie sezioni (anche per sesso). Cliccare sullo specchietto per ingrandire.

i votanti a Statte, per sezione e per sesso.

sabato 11 giugno 2011

Stop del Tar ai rifiuti campani nella discarica Italcave di Statte

A cavallo della fine dell'estate 2010 la Regione offrì la sua solidarietà per contenere l'emergenza rifiuti campana. Presto, però, il flusso fu interrotto dalle proteste degli ambientalisti e dalla constatazione che pochi dei mezzi, avevano i requisiti previsti dall’accordo. L'imponente sistema di vigilanza (Carabinieri, Polizia di Stato e Provinciale, Arpa) bloccò tutto.
In realtà, i tir campani non avevano mai smesso, di conferire i rifiuti. Scattò quindi la diffida, a cui la società Italcave, si oppose. Infine, la sentenza del Tar del Lazio che dando lo stop a questi conferimenti, afferma che "la società avrebbe dovuto accogliere i conferimenti di rifiuti esclusivamente nei limiti e con le modalità previste dal protocollo di intesa”. (Mentre quelli in conferimento non rispettavano le tipologie suddette).
I vertici Italcave, intanto, pur rispettando la sentenza hanno espresso l’intenzione di ricorrere, contro la sentenza, al Consiglio di Stato.

giovedì 9 giugno 2011

Il "giuramento" di Angelo Miccoli e la composizione della "nuova Giunta


Dopo il giuramento del primo cittadino Angelo Miccoli, oggi 6 Maggio 2011, è stata ufficializzata ieri nel corso del primo consiglio comunale la composizione del nuovo esecutivo.
Saranno cinque gli assessori in carica, e non più sette, in virtù della riduzione prevista dalla nuova normativa e Miccoli ha tenuto conto anche delle preferenze ottenute dai singoli consiglieri nelle recenti consultazioni.

L'assise Cittadina ha nominato presidente del consiglio Angelo Villani.



Francesco Tagliente: Vice sindaco e deleghe alle polìtiche delle finanze, energetiche e per l'energia alternativa.


Francesco Andrioli: assessore ai lavori pubblici, patrimonio, arredo urbano, trasporti e programmazione strategica per i finanziamenti, europei.


Vincenzo Chiarelli: assessore all'ambiente, alla tutela della salute pubblica, ai servizi demografici e protezione civile.


Armando Grassi: assessore alle attività produttive e alla cultura.


Anna Maria Romano: assessore all’urbanistica e alla pianificazione del territorio.


“Le persone che comporranno la Giunta - ha evidenziato il sindaco Angelo Miccoli, dopo le nomine, sono state scelte tenendo conto dei consensi e delle competenze. Ci troviamo di fronte a quattro riconferme ed una “new entry” perché vogliamo dare continuità ad un progetto che è già stato avviato cinque anni fa; in ogni caso, tutta la mia squadra sarà impegnata, considerando che ai consiglieri non presenti in Giunta, saranno assegnate delle deleghe e delle presidenze di commissione.
 
 
Per una breve storia di Statte dalle origini ai nostri giorni cliccare sul

mercoledì 1 giugno 2011

Tutti i "numeri" delle elezioni comunali stattesi del 15 Maggio


Votanti, percentuali e preferenze delle varie liste, preferenze di tutti i candidati etc.
Aventi diritto 11740; votanti 8446; affluenza 71,94%; schede bianche 44; schede nulle 213.










LISTA UNITI PER STATTE (sinistra) Voti 4591; 56.06%

ANGELO MICCOLI eletto sindaco
1 - Andrioli Francesco 634 (eletto)
2 - AndrisaniDaniele 179 (eletto)
3 - Artuso Patrizia 106
4 - Caliandro Giovanni 160
5 - Chiarelli Vincenzo 375 (eletto)
6 - De Pace Gabriela 171 (eletto)
7 - Ferraioli Andrea 180 (eletto)
8 - Galeone Cosimo 100
9 - Grassi Armando 372 (eletto)
10 - Lippo Daniele 103
11 - Lombardo Quirico 106
12 - Orlando Ivan 267 (eletto)
13 - Pastore Michele 198 (eletto)
14 - Romano Anna Maria 201 (eletto)
15 - Tagliente Francesco 432 (eletto)
16 - Villani Angelo 280 (eletto)

LISTA VIVERE STATTE Voti 2635; 32.17%

Nicola De Sabato (eletto)
1 - Aiello Gioacchino 142
2 - Bello Pasquale 110
3 - Chirico Francesco 236 (eletto)
4 - Conte Vincenzo 68
5 - D'Ippolito Cataldo 410 (eletto)
6 - Gualtieri Berardino 114
7 - Guido Rosina in Pino 84
8 - Lanza Mario 91
9 - Malato Silvia in Cairo 29
10 - Miccoli Luigi 95
11 - Mosca Andrea 109
12 - Pulito Umberto 130
13 - Simeone Carmela in Leo 70
14 - Spada Fabio 257 (eletto)
15 - Spezzacatena Donato 174
16 - TaglienteGiuseppe 122

LISTA ALLEANZA STATTESE Voti 963; 11.75%
Martino Cristofaro (eletto)
1 - Cartella in Forleo Bianca M. 77
2 - Cristotaro Emanuele 243
3 - Guarnieri Donato d 53
4 - Misciagna Elisabetta 22
5 - Basile Vincenzo 103
6 - Damasi Giovanni 31
7 - Gatto Ersilio 51
8 - Campo Stefano 30
9 - Lobello Antonio 24
10 - Spezzacatena Cosima 28
11 - Mazza Emilio 23
12 - Sgobbio Cosimo 10
13 - Lupo Cesare 38
14 - Marangi Michelangelo 20
15 - Maffei Natale 4
16 - Conte Nicola 32


Composizione Consiglio comunale:
Sindaco Angelo Miccoli.
Consiglieri di maggioranza, Uniti per Statte (Centrosinistra): Andrioli; Tagliente; Chiarelli; Grassi; Villani; Orlando; Romano; Pastore; Ferraioli; Andrisani; De Pace.

Consiglieri di Vivere Statte (Centrodestra) De Sabato; D'Ippolito; Spada; Chirico.

Consigliere di Alleanza Stattese (Fli AT6): Cristofaro.

Buon lavoro ai neo eletti e .. Auguri Statte !!


Per una breve storia di Statte dalle origini ai nostri giorni cliccare sul