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venerdì 30 dicembre 2011

Gino Del Giudice: Natèle (natale): un rispettoso "rimprovero" a Gesù Bambino

Gino Del Giudice
Una Poesia inedita Natalizia (ma non troppo) di Gino Del Giudice, risale ad oltre dieci anni fa e "rimprovera" il Bambino perché quaggiù le cose non vanno affatto bene ...

Natèle

Còme ogne  anne à rrevète,               
ma nu pìcca a securdùne                      
‘u Natèle ca n'acchijète                          

còme a tànte maccarrùne.                     
                                                                 
Ma lo stésse ne prescjième,                  
ijè  ‘a féste du bammìne,                        

ca devòte nù   prjième                            
che rummànghe a nù vecìne.               


Ma àgghjia a fè n’a lamendéle              
pròprije a Jidde ca stè nàscije,            

l'àgghjia affè che cautéle,                      
mò ca vène a què bàscìje.                     
                                                        

Oh Bammìne, bèlle asséjie,                   
Tu n’è pròprije tascurète                       

e n’è nghijùte chiù di uéjie,                   
ma ce còse è cumbenète.                      


Vònne péggie mò le còse:                     
a fatìje a demenuìte,                                

e nescjiùne se stè spòse,                      
e le sòlde ònne  sparìte.                         


Ma ce vùe Tu pùe fè tùtte,                     
perciò, addrìzze sta barràcche             

nò ne fè chijù stè a lùtte,                        
ca già stème n'ògne   fijàcche.             


‘U govérne ne tartàsse,                   
e a drétte nò se  jiàcchije,       
alle gijùvene ‘u tìjempe pàsse,             
e nò còndene nù càcchije.

Fè cambiè chèsta sunéte,                     
ca ijè brùtte pròprie assè,                      

stème tùtte scuraggijète,                                   
cùste Tu secùre u sé.
                            


Fé sparì stà confusijòne,                       
mìjette Tu le còse a  pòste,                   

fè cangè a setuazijòne,                          
tànde Te nìjente te còste.          


Ije ‘u sfòghe l'àgghjie fàtte,        
mò ‘a gràzzije na fè Tu,

fè stè mégghije nù e Stàtte
nò te cèrche nìjente chjiù.


Buone féste a tùtte quànne
a fè fè ‘ a le  Stattarùle,

de salùte dànne tànde,
alle pòvre e  a ce stè sùle.


‘A Madonna che protégge,

le malète e vecchijarìjèdde,
a ce pèrde tìjempe a légge,

e a tùtte le povrìjdde.

 Augùrije a stù  commùne
ca nò ijè mò  chiù lo  stèsse,

ma ce nù stème  tutt'ùne
mègghjie assè cèrte pò ijèsse.


‘U Natèle che ne pòrte
chiù bènèssere e gijustìzije

che me stìpe mégghja sòrte
e che nò caccème vìzzije.


U' Bammìne ca stè sènde          
cu rièle mo stè vène

na fè a tùtte nu prèsènte
purcè assè ne vòle bène.

Gino Del Giudice

Gino Del Giudice non "ama" che si traducano i suoi versi, perché, giustamente perdono parecchio del loro fascino. Eccezionalmente lo facciamo, questa volta (e a sua insaputa) per una "amica di FB", stattese ma di origine romana. La stimoliamo ad avvicinarci al nostro dialetto, anche con l'ausilio del marito che è anche un "collaboratore dialettale" di Gino. Ed ecco, non la traduzione, ma la "versione in prosa e in lingua" di quanto sopra.






Natale. Come ogni anno, è arrivato, un po’ all’improvviso e ci ha trovati come tanti allocchi. Ma siamo contenti ugualmente: è la festa del Bambino che, devoti noi preghiamo e che rimanga a noi vicino!! Devo fare però un appunto, proprio a Lui che sta per nascere, lo devo fare con tatto, adesso che viene quaggiù.
Oh Bambino, bello assai, Tu ci hai proprio trascurati e ci hai riempiti di problemi! Ma che cosa  hai combinato !!
Vanno peggio ora le cose: Il lavoro è diminuito, e nessuno più si sposa: i soldi sono spariti!! Ma se Tu vuoi, puoi risolvere tutto, perciò, drizza questa baracca, non farci stare più incupiti perché già stiamo alquanto male.
Il governo ci tartassa, la soluzione non si trova, per giovani il tempo passa, e loro, non contano proprio nulla. Fai cambiare questa situazione che è proprio grave; siamo tutti scoraggiati e questo sicuramente lo sai.           
Fai finire questa confusione, metti Tu le cose a posto, fai cambiare la situazione, tanto a te, nulla ti costa. Io il mio sfogo l’ho fatto, adesso la grazia la devi fare Tu; fai star meglio, noi e Statte e non ti chiedo niente più!
Buone feste  quest’anno, dovrai far fare a tutti gli stattesi, di salute danne tanta, specie ai poveri e a chi sta solo. La Madonna protegga i malati e i vecchi, a chi perde tempo a leggere questa righe, e a tutti i poveri.
Auguri al nostro comune, che ora non è più quello di prima (ricordiamo che questa poesia è stata scritta diversi anni fa), ma se saremo uniti, certamente molto meglio sarà. Il Natale ci porti più benessere e giustizia,che ci riservi migliore fortuna e fa, che non prendiamo “strade sbagliate”. Il Bambino che ci sta ascoltando siamo sicuri che i doni ce li porterà! Ad ognuno di noi esaudirà un desiderio, perché Lui ci vuole assai bene !!



sabato 24 dicembre 2011

Statte. Cemerad: a gennaio il bando di gara per bonificarla

Più volte gli stattesi sono stati presi in giro su questo argomento; infatti i fondi della provincia, destinati alla "caratterizzazione" dei fusti della Cemerad erano stati più volte "dirottati" (dalla stessa istituzione), verso altre destinazioni.
Da notare che non si tratta affatto di bonifica, perché questa sarà possibile, se (e quando) ci sarà stata la suddetta "caratterizzazione" e se (e quando) altri consistenti fondi saranno stanziati a tale scopo. Su sollecitazione degli ambientalisti di Legamjonici, il consiglio  comunale di Statte si è impegnato a portare a termine questa fase, che come si è detto, è indispensabile per arrivare in un secondo tempo alla vera e propria bonifica. Intanto riportiamo la notizia pubblicata su Tasera del 23 Dicembre 2011.
La bonifica interesserà i 40mila fusti stoccati da anni nei capannoni dell’ex Cemerad, alle porte di Statte. (L.Del.G.)

STATTE - A metà gennaio il bando di gara per avviare la caratterizzazione dei fusti custoditi nei capannoni dell’ex Cemerad. L’annuncio è stato dato ieri sera dall’assessore all’Ambiente, Vincenzo Chiarelli durante il consiglio comunale a cui, straordinariamente, hanno preso parte anche i rappresentanti di Legamjonici che, riscontrati ulteriori nuovi ritardi nell’avvio degli interventi di bonifica dell’ex industria di smaltimento di rifiuti radioattivi, hanno organizzato un presidio di protesta e sollecitazione.
“Dopo aver rilevato l’esistenza di finanziamenti stanziati dalla Regione nel 2008 e destinati alla Cemerad ma dirottati verso altre operazioni - scrive Daniela Spera del comitato Legamjonici - con l’intento di fare chiarezza sulla vicenda, abbiamo messo in atto una vera e propria azione di pressione. Il comitato ha constatato che l’avvio della bonifica attendeva l’autorizzazione dell’Asl per la nomina di un esperto in radioprotezione necessario anche nella fase di caratterizzazione del contenuto dei fusti. Dopo la nomina dell’esperto si attendeva la fase di apertura di un bando di gara per l’appalto dei 1.500.000 € stanziati dalla Provincia. Incalzato dalla presenza degli ecologisti in aula, l’assessore Chiarelli ha aperto il Consiglio con la problematica relativa alla Cemerad, nonostante non fosse presente nell’Ordine del Giorno. Ha dichiarato che l’avvio del bando di gara attende l’autorizzazione dei Vigili del Fuoco, confermando che la fase di caratterizzazione ha ancora molti ostacoli da superare. L’assessore ha riconosciuto il ruolo chiave del comitato Legamjonici soprattutto nella fase della nomina dell’esperto ed ha annunciato una conferenza stampa, il prossimo gennaio, insieme agli ecologisti, per presentare l’avvio della gara d’appalto per la caratterizzazione”. Ostacoli ed appuntamenti confermati dall’assessore Chiarelli che, da noi contattato, spiega che “i vigili del fuoco hanno già visionato il progetto preliminare per la caratterizzazione dei fusti radioattivi e che presto, probabilmente già ai primi di gennaio, esprimeranno il parere in merito al progetto definitivo già trasmesso dagli uffici comunali”. “Subito dopo - assicura - si potrà quindi bandire la gara per l’affidamento dell’incarico”. La bonifica interesserà i 40mila fusti stoccati da anni nei capannoni dell’ex Cemerad, alle porte di Statte.

giovedì 8 dicembre 2011

Risposta del sindaco Miccoli sulle presunte irregolarità contabilii al comune: "Tutta colpa delle leggi che cambiano"


Il sindaco di Statte Angelo Miccoli, risponde ai rilievi del rappresentante dei Verdi Vincenzo Conte per le presunte irregolarità riscontrate nelle ispezioni ministeriali, riferibili a "stipendi d'oro" ai dipendenti comunali.
(Da Taranto Sera di 8 Dicembre 2011 a firma Maria De Bartolomeo)

STATTE - “Non c’è nessuna irregolarità. Siamo sicuri che tutto verrà chiarito. Parlare di stipendi d’oro è sbagliato e si fa solo allarmismo a danno dei dipendenti comunali”. 

Il sindaco Angelo Miccoli si difende dalle accuse che nei giorni scorsi il commissario di Taranto e Statte dei Verdi, Vincenzo Conte ha rivolto all’amministrazione a seguito dell’ispezione, condotta tra gennaio e marzo dal Ministero delle Finanze, da cui emergono una serie di anomalie ed irregolarità nella gestione contabile dell’ente.

Sindaco, cosa è accaduto? “Nulla di strano perché è normale che in un Comune ci siano delle ispezioni. Recentemente al Comune di Massafra è stato notificato l’esito alle controdeduzioni che l’amministrazione in carica ha presentato a seguito di una precedente ispezione. Ebbene nessuna condanna è stata eseguita verso quel Comune”.

Cosa succederà ora? “Anche noi analizzeremo punto per punto la relazione dell’ispettore e spiegheremo le ragioni che hanno portato a quelle scelte. Per farlo abbiamo anche pensato di avvalerci di un esperto”.

Si riferisce alla variazione di bilancio da 35mila euro approvata nell’ultimo consiglio? “Sì. Nell’ultimo periodo abbiamo deciso di avvalerci di esperienze rispetto alla formazione del personale con professionalità di acclarata fama nazionale. Ora stiamo dando incarico, anche alla luce di quanto accaduto, ad un esperto del personale per la rivisitazione degli istituti contrattuali perchè a mio parere la spiegazione delle anomalie riscontrate dall’ispettore ministeriale sta nella diversa interpretazione delle leggi vigenti e che, proprio nell’ultimo anno, hanno subito una rapida evoluzione con continui cambiamenti che danno spazio a diverse interpretazioni. Sono sicuro che motivando opportunamente le nostre scelte il Ministero accetterà le nostre controdeduzioni. Comunque se ci saranno stati errori provvederemo a riparare”.

  Significa che i dipendenti dovranno restituire le somme percepite in più? “Sì, ma vorrei precisare che non si tratta di somme esorbitanti per cui si è parlato di stipendi d’oro. In molti casi le buste paga sono state incrementate di appena 30 euro”.

  I dipendenti sono preoccupati? “Non più di tanto perchè già al momento dell’ispezione sapevamo che qualcosa poteva risultare non rispondente anche in virtù, come dicevo prima, dei mutamenti legislativi in atto. La relazione dell’ispettore fa la sottolineatura della perfezione, ma sappiamo tutti che poi, nei fatti, non è mai così. Comunque il dato importante che emerge è che il nostro è un bilancio sano perchè non risultano osservazioni sullo strumento contabile”.

Ad eccezione dei tempi di approvazione per i rendiconti del 2005, 2008 e 2009... “Sì, ma si tratta di ritardi equivalenti a qualche giorno e che comunque non denotano situazioni contabili fuori norma”. Tanto fumo per nulla, dunque? “Esattamente, perchè è chiaro che leggendo la relazione si possa pensare a chissà quali stranezze, ma i numeri parlano chiaro. Non ci sono somme detratte alla comunità per chissà quali interessi”.

Maria De Bartolomeo