Cerca gli argomenti su questo blog

giovedì 27 febbraio 2014

Gino Del Giudice: ' U chène e 'u marucchine “vucumbrà”




Una sofferta poesia di Gino Del Giudice, con le considerazioni, scaturite dal racconto di un suo nipote, che piangendo, gli aveva raccontato di un povero cane, quasi massacrato a bastonate da un extra comunitario.
Alla luce di questo atto delinquenziale, la prima  "tentazione" di Gino, (che aveva sempre fraternizzato con queste persone), era quella, di "vederli ora con occhi diversi" , ma poi, la sua sensibilità ha preso il sopravvento considerando che "non tuttti gli immigrati sono uguali".
NOTA: Qualche lettore di questo blog, (ovviamente giovane), che non ha dimestichezza col dialetto stattese, ci ha chiesto di "tradurre" la poesia. Ebbene, contravvenendo ai desideri del mio germano, l'ho fatto volentieri. Troverete in fondo pagina.la "libera ed arbitraria traduzione". 


 
 
' U chène e 'u marucchine “vucumbrà”

 
Ije sò sengére, ce ijacchije n'u chène,

mijenze a n'a strède, c'ù fisc'che ìje ù chijème;

ijdde ijé é “anemèle” e ije sò crestijène,

e come do amisce pò ne salutème.

 

Ce 'nvéce ijacchije su 'a strède n'u “gnure”

ca vénne trozzele che n'a carijòle,

m'àgghije à férme e pò sénza paure,

c'u “vucumbrà” ije scambije do parole.

 





Ormèije le chène e le “marucchine”

a Statte quèse so sèmbe le stésse;

le ijacchije spisse ma sule 'a matine,

e le salute pure c'àgghije présse.

 

Ijosce n'u chène 'a scole àgghjie acchijète:

'u chène bijanghe tutte acceluffète;

d'a récchije a l'uocchjie tenéve scrascète,

come c'éra avute n'u sacche de mazzète.

 





E ijè accussi: à stète struppijète,

che n'u bastòne, da n'u “ marucchine”,

purcè a ijdde s'ére avvecenète,

méndre mangève azzedute 'a pachine .

 





Nepòteme à viste, assé despijascijùte,

che le cumbagne a scéne chijangénne.

Sc'camanne 'u chène po zuoppe se nà scijute,

méndre 'u boije à rumaste redénne.

 





No ténghe nijende condre a l'immigrète

ca so crestijène uguèle come a nù,

ma a mé st'u fatte assè m'a cuntrarijète,

ca come apprime, nonge pénze cchijù.

 






Le “vucumbrà” a nù, cerchene 'u pène,

e quèse tutte, nogne l'aijutème,

cchijù de n'a vòte, le dème do mène,

mò 'mbarazzète p'u fatte n'acchijème.

 





Ce sèpe: ijé mégghjie n'u chène randagije,

de n'u “bastarde” sénza umanità,

ca pégge d'abbéstije à stète malvagije?

No tutte accusì sò le “vuocumbrà”.

 

Gino Del Giudice Febbraio 2014

 




Ed ecco la traduzione (solo concettuale e non letteraria) della suddetta poesia.

' Il cane e il marocchino “vucumbrà”
Sono sincero, se trovo un cane
sulla strada, con un fischio lo chiamo
lui è un animale ed io una persona
e come due amici ci salutiamo

Se invece trovo in strada una persona di colore
che vende mercanzie varie con un carrettino
mi fermo e senza esitare
col “vu cumbrà”, io scambio due parole

Ormai, i marocchini di Statte
sono sempre gli stessi,
li incontro spesso, ma soltanto di mattina
e li saluto, anche se vado di fretta.

 “Oggi un cane, nei pressi della scuola, ho trovato”
un cane bianco, ferito e malandato
orecchie e occhi teneva rovinati
per essere stato evidentemente bastonato

Ed è proprio così: è stato malmenato
con un bastone, da un marocchino
perché si era avvicinato
mentre questi, mangiava un panino

Mio nipote e i suoi compagni dispiaciuti,
hanno assistito alla scena piangendo;
latrando il povero cane, zoppicando si è allontanato
mentre il “boia” se la rideva.

Non ho nulla contro gli immigrati
che sono persone come noi,
ma questo fatto mi ha molto contrariato
tanto che “come prima non penso più”.

I “vucumbrà” chiedono di che vivere
e, quasi tutti noi, li aiutiamo
più volte veniamo loro incontro
adesso questo fatto ci mette in imbarazzo.

Chissà: è meglio un cane randagio
di un “bastardo senza umanità”,
che peggio delle bestie è stato malvagio?
Però, riflettendo penso:
Non sono tutti così i “vucumbrà”

Gino Del Giudice Febbraio 2014

 

Per  contattare il blogger cliccare dinodelgiudice@tin.it,
Per andare alla pagina iniziale del blog premere QUI
Per andare alle pagine degli scritti di "Gino Del Giudice" cliccare QUI
Per andare alle pagine di "Dialetto e scrittori stattesi" cliccare QUI
 

domenica 23 febbraio 2014

FOTORICETTA:CARNEVALE CON LE FRAPPE (o chiacchiere) di Nonna Marina (con consigli e trucchi)

Nonna Marina: La ricetta delle "frappe di carnevale" (con trucchi e consigli)

Una "montagna" di frappe appena fritte con solo 500 gr di farina (foto LeoDelG)

I giovani di Statte, in questo periodo, sono in fermento, perché stanno preparandosi ad un "Carnevale" davvero "partecipato". Per aiutarci ad entrare nel "clima" di questa festa popolare, proponiamo questa semplice ricetta di "frappe o chiacchiere", corredata da alcuni consigli utli in particolare a chi è "alle prime armi": le "altre" non hanno bisogno di "consigli" e forse nemmeno di "ricette". Vi abbraccio. Nonna Marina. 

Ripeto: la ricetta è rivolta principalmente alle ragazze più giovani, mentre alle adulte, chiedo di farmi pervenire eventuali suggerimenti per migliorare la ricetta o correggere eventuali "sviste".

Ingredienti:
Farina 00 gr 500. (Anche farina 0 va bene)
Zucchero 2 cucchiai
Uova N°2;
Brandy (o anice, o grappa).2 cucchiai 
La scorza di un limone grattugiato.
Burro: 50 gr.
Bicarbonato:1 cucchiaino 
Sale: un pizzico.
Vino bianco: quello che riceve l'impasto che deve risultare ben sodo.
Zucchero a velo vanigliato per lo spolvero e anesini colorati.

Setacciate la farina,e disponetela su di una spianatoia.

Unite alla farina, il bicarbonato, lo zucchero, la scorza di limone grattugiata, un pizzico di sale e disponete la farina a fontana.

Rompete al centro, le uova, i due cucchiai di brandy, il burro (morbido, a temperatura ambiente)..






Lavorate bene gli ingredienti con la punta delle dita, quindi aggiungete il vino bianco, man mano che l'impasto "lo richiederà". Lavorate fino a quando l'impasto risulterà, liscio ed elastico. Copritelo con la pellicola o sotto un piatto e lasciate riposare per circa un quarto d'ora.


 











Spianate poi la pasta per mezzo dell'apposita macchinetta (o con un mattarello, se non l'avete), in modo da ottenere una sfoglia non troppo sottile dello spessore di 2 mm.


Se utilizzate la macchinetta, procedete in questo modo:
Prendete un pezzettino di pasta alla volta, schiacciatela con la punta delle dita ed inseritela nella macchinetta con i rulli completamente aperti (se la sfoglia che fuoriesce tende a lacerarsi, infarinatela).


Ripiegate la pasta su se stessa e spianatela nuovamente, e se fosse un poco morbida, strofinatela con un po' di farina.


Fate così per 3 o 4 volte fino al penultimo numero della macchinetta, fino ad ottenere una sfoglia liscia e compatta , che farete asciugare per circa 10 minuti su una tovaglia.


Con una rotellina dentellata, fate dei triangoli (o rettangoli) e praticate un taglio a centro (altrimenti gonfiano molto, quando friggono).


Ponete le strisce così ottenute (2 o 3 alla volta) in abbondante olio di oliva. (se usate quello di semi, usate preferibilmente quello di arachide), che sia ben caldo ma non bollente (170-180 gradi al massimo), girandole su ambo i lati e stando attenti a non bruciarle.




Appena diventeranno dorate, toglietele dall’olio e ponetele a sgocciolare su di una carta assorbente.


Quando diventeranno fredde ponetele su di un piatto da portata e cospargetele di zucchero a velo e "anesini" colorati.



I Consigli di nonna Marina.

Un elemento importante per la riuscita delle frappe o chiacchiere è la temperatura dell'olio.

1) L’olio per friggere le chiacchiere o frappe deve essere ben caldo ma non bollente, in modo da non bruciare la pasta di questi dolci, che devono friggere non più di un minuto per lato fino a raggiungere la doratura; una volta che l’olio ha raggiunto la temperatura ideale, dovrete mantenere il fuoco "dolce" ma non alto.


(Un ulteriore consiglio per chi è alle prime armi:le "veterane" possono ignorarlo):
Se siete sprovvisti di termometro, per capire quando la temperatura dell’olio è ottimale, immergetevi il "manico di un cucchiaio di legno" come in figura; se vedrete comparire delle bollicine intorno al legno,  l'olio è ben caldo, e per assicurarsi che non sia "molto caldo" , immergete un piccolo pezzetto di pasta e se questa diventa scura troppo presto, vuol dire che l'olio è troppo caldo.


Tenete presente che tutte queste frappe sono state ottenute con solo 500 gr di farina, 50 gr di burro. due cucchiai di zucchero e due uova, Quindi sono molto leggere e friabili.

Buon appettito da "Nonna Marina".

Per contattare il blogger dinodelgiudice@tin.it
Per andare alla pagina iniziale del blog cliccate QUI
Per andare alle pagine di "Cucina stattese"cliccate QUI


sabato 22 febbraio 2014

Governo Renzi: Foto e profili dei ministri (Vi è un "Ministro dell'Ambiente" che lascia perplessi)


Matteo Renzi: Presidente del Consiglio
Vi proponiamo la lista dei ministri, del governo Renzi, con foto ed un breve profilo di ognuno. Come stattese preoccupato come tutti del nostro ambiente, abbiamo voluto cercare qualcosa sul "nuovo ministro dell'Ambiente" e .. dire che siamo rimasti perplessi è un eufemismo: in fondo alla pagina un profilo di questo ministro tracciato da lui medesimo. (Dati e foto sono stati desunti da "La Repubblica.it")

Presidente del Consiglio: Matteo Renzi

Sottosegretario: Graziano Delrio
Sottosegretario: Graziano Delrio


Ministeri con portafoglio:

Esteri: Federica Mogherini


Esteri: Federica Mogherini

 
Interno: Angelino Alfano
Interno: Angelino Alfano


Giustizia: Andrea Orlando
Giustizia: Andrea Orlando


Difesa: Roberta Pinotti

Difesa: Roberta Pinotti


Economia: Pier Carlo Padoan

Economia: Pier Carlo Padoan

Sviluppo Economico: Federica Guidi

Sviluppo Economico: Federica Guidi

Politiche Agricole: Maurizio Martina


Politiche Agricole: Maurizio Martina

Ambiente: Gianluca Galletti
Ambiente: Gianluca Galletti

Infrastrutture e trasporti: Maurizio Lupi
Infrastrutture e trasporti: Maurizio Lupi
 
Lavoro e politiche sociali: Giuliano Poletti
Lavoro e politiche sociali: Giuliano Poletti

Istruzione: Stefania Giannini
Istruzione: Stefania Giannini
 
Cultura: Dario Franceschini
 Cultura: Dario Franceschini


Salute: Beatrice Lorenzin
Salute: Beatrice Lorenzin

Ministeri senza portafoglio:

Riforme e Rapporti con Parlamento: Maria Elena Boschi
Riforme e Rapporti con Parlamento: Maria Elena Boschi

Semplificazione e Pa: Marianna Madia
Semplificazione e Pa: Marianna Madia

Affari Regionali: Maria Carmela Lanzetta
 Affari Regionali: Maria Carmela Lanzetta
 
Come tutti gli stattesi (e tarantini), preoccupati per la catastrifica situazione dell'ambiente e più ancora dai decreti "Salva tutto", che hanno legato, letteralmente le mani ai giudici, volevamo sincerarci se il "nuovo" ministro dell'ambiente avesse nel suo "curriculum" maggiore sensibilità ambientale dei suoi predecessori. Concittadini, mi sembra che siamo caduti dalla padella .. guardate:


Per inquadrare meglio Galletti riportiamo  la lettera che scrisse al premier Letta e divulgata alla stampa all’indomani della nomina a sottosegretario all’Istruzione, annunciando di non accettare l’incarico ma poi ricoprendolo:

"Approfitto di questa occasione per dire anche – e soprattutto – che io sono in primo luogo un dottore commercialista, con tanto di laurea in economia e commercio, prestato con interessi alla politica da mio padre, un vecchio dc (rumoriano di ferro, immagino); e faccio bene il politico (sono nientemeno succeduto da poco a Casini, come nuovo capogruppo dell’Unione) perché sono stato – ma non ci giuro un eccellente amministratore di condomini. Ed è da questa esperienza che mi sono nate, credo, le qualità politiche che i miei mi riconoscono anche altrove. Ritengo perciò offensivo della mia dignità, della mia professionalità, ma anche della mia vocazione, nominarmi sottosegretario di un dicastero per il quale non ho competenze, né attrazione. Né mai ne avrò."  (Parlava dell'incarico di sottosegretario all'istruzione, figuriamoci ora, le sue "competenze e sensibilità du "ambiente e salute")

Cosa ci potremo aspettare da questo ministro, che  è assolutamente digiuno della materia e che in passato non ha dato alcuna prova di sensibilità ambientale? Speriamo di non cadere dalla padella ...

 
Per contattare il blogger dinodelgiudice@tin.it
Per andare alla pagina principale del blog cliccare QUI
Per andare alle pagine "Ambiente Lavoro e sanità" cliccare QUI
Per andare alle pagine "Politica italiana" QUI











giovedì 20 febbraio 2014

Fotodocumento e,articolo di Roberta Criscio su "il libro dell'amore proibito",di Mario De Santis,presentato in biblioteca












Da sinistra: Giulia Fonzone, la presentatrice del libro Roberta Criscio, l'assessore alla cultura Armando Grassi, oò direttore della biblioteca Mario Pennuzzi . Foto Mimmo Pappone

Roberta Criscio, descrive la “presentazione” de “Il libro dell’amore proibito” di Mario DeSiati nella biblioteca di Statte.

Foto Giovanna Soldatini

di Roberta Criscio  (giornalista e "amica della biblioteca").

Mario Desiati: Amate il vostro sogno Passioni, sogni e riflessioni di un autore che si conferma come uno fra i più grandi della nostra terra.

Nella sala della Biblioteca civica di Statte, lo scorso lunedì sera (13 Febbraio),  una platea se ne stava incantata ad ascoltare, con un luccichio negli occhi e un sorriso sulle labbra.

È la reazione, spontanea e naturale, che si ha quando a parlare è Mario Desiati: tono basso e cordiale, grande umiltà e profonda conoscenza della letteratura. Durante la presentazione de “Il libro dell’amore proibito” ha raccontato divertito la storia di Santa Comasia; ha rivelato la sua ossessione per i nomi e la tendenza a somigliare a essi – Desiati deriva da desiderio, ed è ciò che ha sempre contraddistinto la sua vita, nonché la sua attività di scrittore –; ha spiegato la differenza fra età anagrafica ed età mentale – che quasi mai corrispondono – e ha concluso con una splendida massima di cui si fa portavoce: “ama il tuo sogno”.

 Il sogno, la passione, la voglia di realizzare qualcosa di bello; sono questi i veri motori della vita, quelli che le danno significato e che ci spingono a dare sempre il meglio di noi stessi.

Sono queste riflessioni, queste splendide divagazioni, che rendono i suoi romanzi semplicemente stupendi e degni di essere letti e riletti.

«La letteratura ti viene incontro nei momenti più bui, più tristi, - afferma Desiati –“Soprattutto nella fase adolescenziale, spesso si attraversano dei periodi difficili, quasi autodistruttivi. Ed è proprio allora che si scopre il valore dei libri. Nel mio caso, nei miei momenti neri, c’è sempre stato un autore, un romanzo, una poesia, che mi è venuto in aiuto.

Avete presente, no, quando leggete qualcosa e avete la sensazione che sia stato scritto solo per voi? Ecco, fondamentalmente scrivo per questo. Perché leggo, perché ho letto e ho trovato nelle pagine scritte dei preziosi insegnamenti di vita. E, condividendo le mie riflessioni, spero di poter fare altrettanto per qualcun altro» - ha concluso  Mario Desiati.

 A fare da cornice alla serata, infine, una splendida mostra allestita dal Circolo fotografico “Controluce”  sulle meraviglie del nostro territorio, omaggio allo scrittore De Siati, che non manca mai di far trapelare nei suoi scritti il suo stretto legame con la Puglia.

Roberta Criscio

 
Foto Giovanna Soldatini



Foto Giovanna Soldatini

Foto Giovanna Soldatini


Appendice

Le “introduzioni” alla presentazione del libro (abstract):

Lo scrittore Mario De Siati
Foto Giovanna Soldatini
 

Premessa: Nell’articolo delle brava Roberta Criscio, mancava, per ovvie ragioni, un “riferimento” importante: quello a sé stessa. Chi ha assistito a questa bella serata, ha avuto modo di notare che, se lo scrittore Mario De Siati ha “detto quello che ha detto”, è stato per merito, delle intelligenti domande di Roberta, che è riuscita a indagare nell’intimo dello scrittore, che così, ha messo a nudo, i ricordi della sua infanzia, le sorgenti delle sue ispirazioni, l’amore per la sua terra e per la sua gente e, appunto, i suoi sogni.
Foto Mimmo Pappone

Una presentazione, quella di Roberta, che si avvale di "una lettura e rilettura" del libro, cogliendone le affinità, tra personaggi ed autore, derivanti (ma questa è una mia ipotesi), probabilmente da spunti autobiografici che, seppure non desunti da fatti reali,  nondimeno, potevano derivare da giovanili ed inespresse fantasie dell’autore.

Ed allora: Un bravo sincero, a Roberta.

 

Foto Giovanna Soldatini




Ed ecco, come è stata introdotta la serata.





Foto Giovanna Soldatini

Mario Pennuzzi (direttore della biblioteca civica)
“La nostra biblioteca,ha ospitato sia scrittori affermati come Mario De Siati, che esordienti. Per questi ultimi, questi incontri sono stati un’occasione, per farsi conoscere, mentre per Mario De Siati, giovane scrittore, ma già molto conosciuto ed affermato, anche a livello  nazionale, è una occasione per prendere “contatti  più stretti con i potenziali lettori della nostra cittadina”... [omissis]


Non dovevo pubblicare queste due foto per "conflitto di interessi", ma .. la carne è debole :) ; a sinistra Giovanna Soldatini fotografa di tanti avvenimenti della nostra cittadina.
 

Foto Giovanna Soldatini


Armando Grassi.  (Assessore alla cultura del Comune di Statte)
“La mia presenza , oltre che un piacere, è un atto dovuto.  L’essere riusciti a coinvolgere la cittadinanza in un orario insolito per questi incontri, ha dimostrato che per noi, la presenza di Mario De Siati, ha una valenza di grosso spessore.  Io non ho ancora letto, quest’ultimo suo libro, ma un suo precedente volume “Neppure quando è notte” mi emozionò intensamente, perché mi riportava al clima del tempo degli studi universitari con tutti gli entusiasmi giovanili, ma anche  con le diificoltà di quella quotidianità. Ringrazio  Roberta Criscio per la presentazione e Giulia Fonzone per la lettura di alcune pagine del libro.  Queste due ragazze, sono ormai due colonne della nostra biblioteca” .. [omissis]

Mimmo Pappone, presidente del circolo fotografico controluce di Statte che ha messo a disposizion, magnifiche foto che hanno "arredato" due pareti della boblioteca

 
Ecco, appunto, una delle pareti della biblioteca con le belle foto di Mimmo Pappone e del suo "Circolo" (ma questa foto "non è sua  :)  )
 
Ancora Mimmo Pappone alla "ricerca di ispirazione"; questa volta col sindaco.
Foto Giovanna Soldatini


Roberta Criscio (giornalista e .. amica della biblioteca)  
“Sinceramente, non vedevo l’ora di poter presentare questa bella serata, perché, mi sono letteralmente innamorata di questo libro, l’ho letto e riletto e ne sono rimasta affascinata, perché è molto intenso.” [omissis]
“ La storia, secondo la “morale corrente” è, in un certo senso “tabù”, perché parliamo appunto di un “amore” ,  tra un ragazzino ed una sua professoressa molto più grande di lui” [omissis], tuttavia , la protagonista femminile, di ètà già “matura”,  a volte mostra una “fragilità” più marcata di quella del giovane protagonista, dimostrando che “la maturità anagrafica” non sempre è accompagnata da un analogo equilibrio psichico e sentimentale [omiss].”


La nostra infaticabile e "nonostante tutto sempre onnipresente" Agnese Giandomenico: A lei e alla sua famiglia un grosso "in bocca al lupo" e "speriamo che sia maschio" :)
 
Qui un "figlio d'arte" che promette "bene". Il figlio del fotografo Martino Marzella. In bocca al lupo ragazzo !!

Come si vede, con questa presentazione, Roberta Criscio, non si è limitata ad analizzare ed illustrare una “storia”, ma  ha colto, i risvolti umani ed interiori dei vari personaggi.

Ed allora che dire? Bravissima Roberta che, non smette mai di riservarci "piacevoli sorprese".

N.B. Preciso che Roberta Criscio è autrice di una articolata ed intelligente recensione de "il libro dell'amore proibito" pubblicata su Extramagazine.
 
Foto Giovanna Soldatini
Foto Giovanna Soldatini
 
 
Per contattare il blogger dinodelgiudice@tin.it
Per la pagina principale del blog cliccare QUI
Per le pagine dedicate alla "Cultura" cliccare QUI

Per le pagine dedicate alla "Biblioteca" cliccare QUI