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venerdì 27 giugno 2014

PROF&ZIE: Il nuovo libro dello scrittore stattese Marco Tarantino.


 
 
PROF&ZIE: il nuovo libro dello scrittore stattese Marco Tarantino.

Come accaduto in altre occasioni simili, anche con  libri di Tarantino,  le considerazioni che seguono, più che una “recensione” vogliono essere, delle “riflessioni”  rivolte ai numerosi “navigarori” che seguono questo blog e specialmente ai più giovani, per stimolare la “voglia” di leggere libri “diversi”; non banali, non piatti ma “divertenti stimolatori mentali”.

Ringrazio “l’autore” che in passato ha tenuto in molta (credo troppa) considerazione queste “opinioni”  molto  più, di quelle che “meritavano”.  

Credo che la cosa più saggia da fare, prima di esporre questi “consigli”,   sia quella di presentare Marco Tarantino medesimo, perché questo suo ultimo lavoro, si armonizza come non mai, con lo stesso autore, fin quasi ad identificarvisi e mentre, “parlare del libro” (divertente, scorrevole e con molti, troppi,  spunti di riflessione) credo possa essere abbastanza agevole,  più complesso  si presenta il compito di descriverne l’autore. Ed allora, che ne dite se ne affidiamo il compito al medesimo? Ecco come lui si delinea in terza persona:

Marco Tarantino è nato a Taranto, abita a Statte e insegna a Palagiano. In una vita precedente ha fatto il gior­nalista, sin quando ha scoperto di non esserne capace.
Prof & Zie è il suo quar­to libro, dopo La prima sorsata di sfiga (2005), La resa dei vanti (2007), Vaghe novelle d’altri Maestri (2011).A domanda (ma anche no), di sé dice poco e soprat­tutto niente. Quindi meglio
evitare . (Che ve ne pare? .)

Lo stesso autore, in uno dei frontespizi, presenta i personaggi di questo libro e lo fa in maniera efficace e succinta. Sentite qualche passaggio: “Il profeta” (insegna matematica in una scuola per geometri) Magro, barbuto e canuto, [..]  si abbandona a esternazioni di ogni ge­nere  [..] cogliendo ogni occasione per esprimere la propria visione del mondo”.
“Zia Mina”
, (l’altro personaggio principale) “bidella pluri laureata, ” con il Prof condivide trentan­ni di servizio  [...] per lui nutre un senso di protezione che oscilla tra la tenerezza struggente per la solitudine dell’uomo e la consapevolezza di poterlo rampognare in nome della loro profonda intesa.

La “Zia Mina”, bidella ed amica del profeta, è servita all’autore per smorzare le “intemperanze del profeta” quando quest’ultimo “prendeva la mano” allo stesso scrittore.

Una piccola nota: Il sottotitolo del libro “Lo sterrato del profeta” è evidentemente una “rispettosa” (ma non troppo) citazione del celebre libro di Kahlil Gibran “IlGiardino del Profeta” (Una “frecciatina” agli edulcorati  consigli contenuti in quel volume?)    

Il promo libro dello scrittore stattese Marco Tarantino, pubblicato nel 2005


IL CONTENUTO DEL LIBRO.
È un libro spassoso, piacevole e ricreativo. Sentite amici, chi non ha mai letto libri di Marco, leggendo le prime due pagine, potrebbe rimanere un po’ sbilanciato;  infatti, non è il solito libro banale, prevedibile, scritto come tanti “scrittori” fanno. No. Come si è detto, è un libro diverso e, come  i suoi altri lavori che conosco (mi è sfuggito “Novelle di altri maestri”) non è un “rettilineo piatto” in cui, tutto sembra scorrere in maniera prevedibile con “prosa” già vista e sentita. No. È uno scorrere brillante in cui non potete prevedere dove “andrete a cozzare”.

È un libro che “dice” cose  a cui non sempre abbiamo prestato dovuta riflessione e .. l’incorregibile “profeta”, ci aiuta a sopperire a questa manchevolezza.

Forse, nella sua mini presentazione del libro, lo scrittore è stato un tantino pudico, affievolendo l’accenno alle “botte da orbi”, che ha distribuito a tutti, ma proprio a tutti, tramite il “suo profeta”, dicendo “la sua” su tanti argomenti, non risparmiando, politici, pedofili,  burocrati, economisti, bigotti, falsi religiosi e bacchettando anche i “nemici degli immigrati”; ha demolito false credenze e miti ha ironizzato “sull’istituzione” del matriminio, il tutto, come si è detto, sotto il velo dell’ironia, della prosa iperbolica, quasi ad offuscare la “trasparenza” di quanto “osato”.
Nelle altre sue opere, Tarantino aveva ugualmente bacchettato la “classe” di  individui miserabili: “Lecchini”, falsi amici, falsi geni: falsi e basta; ma mai, aveva deciso di affrontare così direttamente, le “malattie” della società, che da questi individui prendevano linfa. L’ha fatto in modo organico, e senza peli sulla lingua e, quando ha  toccato gli “individui”,  non ha risparmiato nemmeno quelli “molto in alto”.

Ed ora mi azzardo e, i miei amici del “blog”, non me ne vogliano: Penso che sia un libro “didattico”, (ed ora, non sparatemi addosso !!). Penso che possa contribuire a pensare in modo libero e senza preconcetti. Si possono condividere o no le esternazioni del “profeta - autore”, ma il “metodo” è quello di non accettare niente per scontato, stimolare lo spirito critico, aiutare a formare uno “spirito libero”. Vi sembra poco?

Come al solito, “l’essenza” della pagina termina qui. Gli amici più “pazienti” sono invitati a dare un'occhiata, all’appendice che segue, che è poi, una piccola antologia di questo originale “lavoro”.
Propongo ora alcuni spunti su cui “meditare” (allegramente):

Quello che segue, è un classico esempio dei tanti  tipi di prosa preferiti da Marco Tarantino.  Un cocktail di saggezza e buon senso, conditi con umorismo, creatività, apparente “non senso” e spudoratezza:

La prosa spassosa
Zia Mina parla dei suoi rapporti col Profeta:
“Nessuno più di me può dirvi più di lui, perché trent’anni sono peggio di un parapendio. Nessuno più di me, che non so dirvi un cazzo”.
“Il Profeta è e c’è: sinché c’è. Ha intorno un alone a metà tra il mistero e il rifiuto, e se li tiene entrambi purché il resto del mondo eviti di rompergli i coglioni. Spesso il resto del mondo è felice di non rompergli i coglioni, al pensiero di come li romperebbe lui”.

Il profeta e “l’aùre” (spirito impertinente e dispettoso):
«Prof! Profeta. Ci stava narrando della signora angosciata dall'aùre. Ma si svegliava anch’ella con un gomitolo... ahem, perdoni. Con un gomitolo in... zona genitale?».
“Altro che gomitolo, De Tonolis: con treccine dritte ché neanche Pippi Calzelunghe....”

Sentite il giudizio del Profeta, su certi dirigenti scolastici e su un certo tipo di scuola ormai divenuta  progettificio:


Il Profeta e la “Scuola”[ ...]
“Il punto è che è meglio usare gli strofinacci che ingoiare gli stracci, fa­cendo sì sì con la testa a qualche coglione di preside che benedice il suo promuovificio e vuole anche obbedienza devota”.

[il profeta al preside] “Taccia, passacarte senza vergogna. Perché lei dirige e saccheggia anche e soprattutto una seconda... azienda, va’. Quella dei Progetti, come li chiamate, e scelga lei l’acronimo, pon, por, poh, boh, dopodiché si metta le maiuscole ..  visto che è così bravo. L’azienda sanitaria pomeridiana, un tanto al chilo, un tanto a progetto, un tanto a docente, un tanto a dirigente e cooptate gli alunni purché giustifichino corsi che giustifichino finanziamenti”.

 
I caustici giudizi del Profeta sul matrimonio
Il profeta e  le sue citazioni sul “Matrimonio”

In verità vi dico, che “il matrimonio è una cosa troppo poco seria per la­sciarla agli innamorati”.
Ancora un’altra citazione:
Le catene del matrimonio sono così pesanti che ci vogliono due persone per portarle, qualche volta tre.  Ed ecco, una’aggiunta del Profeta: “Qualche volta dieci, o tanti marinai”.

RELIGIONE
Il Profeta e l’insegnamento della Religione
(“Colloquio tra il Profeta ed un insegnante di Religione”)
Il Profeta: “Ora, mi viene da pensare. Da che scuola è scuola non s’è mai visto, mi creda, un solo prete parte­cipare a un solo consiglio di classe. Non che se ne sen­tisse, che se ne senta la mancanza. Al contrario. È un fatto. Comincia il consiglio e il verbalizzatore si appunta l’assenza del corvaccio, però spunta da sotto qualche vi­cepreside che sussurra cose come “lascia perdere, scrivi che è presente, comunque sarebbe giustificato”, quattro matrimoni e un funerale”.



Le malefatte di maneschi e pedofili travestiti da “religiosi” (e qui, l’autore mi deve consentire di “schermare” alcuni nomi troppo “in alto” .. lo faccio .. per lui).
Il profeta parla agli allievi, di scandali impuniti commessi in ambienti insospettabili.
“G.R, il trentennale direttore del Coro dei P. del Duomo di R: ciclico, reiterato ed evi­dentemente confortevole luogo di stupri scoperchiati con umano ritardo  (com’è conprensivo l’autore - profeta !!) e soltanto da chi li subì”. [..]

 Il profeta racconta di uno “scambio di opinioni” con una persona “massima” avvenuto in un suo immaginario passato di qualche secolo:
 Le impiccagioni  non si fanno, obiettai: "Ma lasciali vivere!”
 Fu Come cucinare un pollo a un vegetariano. Apriti cielo! Urlando, mi diventò più paonazzo del cappellino. (Che era bianco).
Allievo: “E la promessa di non torturarli?”.
Rispettata! Non li aveva mica toccati con le tenaglie, né  torturati con altro cavatappi. Li aveva puramente, pro­saicamente, direttamente appesi per il collo. Ci aveva la vocazione, lui e quando seppi che aveva fatto impiccare alcuni suoi oppositori gli dissi
: “Ma vattene a quel paese" gli dissi, “zappaterra calzato!”. “Mi espulse dall’Urbe con bolla pontificia. Ne fui lieto, e mi sbrigai pure. M’era venuto un profetico bruciorino al collo” (avvertiva già la corda?)

La “Vita” nella visione del profeta
Il Profeta. “La vita è una baldracca anomala che se ne frega delle tariffe: inutile sventolarle banconote, t’apre le cosce quando sei sazio o malato, e te le serra a cintura quando t’ammaleresti pur di saziarti”.

 Analfabetismo, dove meno te lo aspetti

Il profeta ad un allievo parlando dei giudici  [ ... ] il presidente del CSM ha affidato tutte le sue speranze e le sue perplessità in merito alla futura classe di magistrati. Non è tanto un problema di vocazione o di senso civico, ci è parso di ca­pire leggendo tra le righe: quanto di grammatica di base”. (Non è vero che conosciamo qualche magistrato che è in “lotta continua” con i congiuntivi?)

 

L’economia moderna e il lavoro

(Il profeta parla dei truffatori travesriti da economisti)  Viventi,  I non vivi. I non morti. I Sospesi. (Fa lo stesso.) I latifondisti del Mercato, una volta impadronitisi del potere ufficiale, che tutto sommato possiedono già, faranno un paio di conti e risolveranno con  un giro di morra due problemi in uno: inoccupazione e manodopera”.

 [... ] “Fine delle case, fine dei costruttori, fine dei datori e fine dei dipendenti, anche precari: poco ma pesano pure quelli, vai con la spugna. Vuoi mettere: fine dei sindacati, pare che esistes­sero.”  

 La frammentazione dell’economia, figlia della vergogna di un sistema drogato, ...impedirà perfino l’accattonaggio.. Che senso avranno le industrie senza più commesse, le aziende senza più appalti, le opere pubbliche senza più erario, gli studi senza più clienti.


Immigrati
(Un allievo) «Ci parli dell’Esodo, Prof. Del Nordafrica in fiamme, delle anime perse, delle barche stipate alla volta di un porto di un gesto, di un solco che sia fuori dalla lista del lutto.
(Il profeta):  “Accendete un cero anche a loro. Anzi, prima di tutto a loro. [...], affinché restino, mettano su casa e radici qui. Affinché si riproducano. Affinché facciano dei figli in Italia, visto che loro ancora ricordano come si fa.
(Un allievo) “Ma il lavoro Prof?”
“Il
, il lavoro ci sareb­be o c’è. Ciò che manca, totalmente, è la strategia dello sviluppo, la volontà d’addestramento e l’etica del sudore”.



La legge sull’età di pensionamento.
 
“Gli ottantenni diven­teranno novantenni, poi centenari. Guideranno, solleve­ranno pesi, faranno file agli uffici, compileranno modu­li e assegni, sforacchiati da governanti figli di troia che colpiranno loro anziché sfiorare i (propri) capitali neri”.  [...]

I Politici:

 
(Il più alto in grado a livello provinciale, fa visita ad una “quinta per geometri”, tutti potenziali elettori, quindi, una "visita" a scopo elettorale):
«Signori! Signori. La pregiata Amm.ne che mi onoro di presiedere ha nella tutela del dialogo .. bla bla”.
Zia Mina «Anche perché i ragazzi di quinta sono tutti freschi maggiorenni, ergo potenziali clienti del biliardo eletto­rale di giugno. O no, presidente?» [...]

La prosa “acrobatica”

Il Profeta: “Faceva talmente freddo che cadevano a iosa baffi e basette, sicché disposi la distribuzione di ciotole per raccogliere i mazzi di pelo”. ....

Il Profeta a Zia Mina: «A piacer suo, donna; discutere con lei è come fare a gara di calci all’indietro con un mulo ubriaco”. ...

“Il Profeta restò da Morfeo come un cavallo che ha un gran bisogna di sonno e soprattutto di sogni, se vuole sognarsi vincente all’Arc  de Triomphe”. ...

 
La “PROSA”
Il dolore è come la solitudine: un gatto che ti abita in casa, rientri e lo trovi, ti veglia e lo sfami, ma non ti diventa mai amico. Nient’altro che questo ..[...]

 “Sapete perché,  ogni luna, ogni vita, ogni carezza è stupenda? Pensateci. Perché si  sa che finisce”. [...]

(Il Profeta).. divaricò le orecchie sottili. Cercò il suono della vita ... il mormorio bianco d’un rivo gelato. Cercò il suono della vita che fugge, e gli ci volle anche meno: il sibilo rauco d’un fischio sfiatato. Così cercò il suono del Tempo che va. Un’ebollizione confusa. ...
 
Era un’alba talmente fiera che persino il sole sarebbe sembrato un intruso, non fosse stato il padrone di quel cielo drogato dal blu.

 (Si parla del Profeta in procinto dell’addio) “Lui rise bambino, il capo all’indietro, gli occhi socchiusi, candida immune la chiostra dei denti, dal vano assalto degli anni. Ma poi quanti anni davvero contava? Mi accorsi di non aver mai realmente voluto pensarci”.

(Il Profeta era andato via per sempre e parla Zia Mina, l’amica di sempre.)
E allora va’, meraviglioso buffone, coi tuoi magnifici amici, se d’ali sei fatto allora vola lontano. Per te sono un alito gli anni,  per noi àncore e botte. Per te sono angeli i sogni, per noi solo calze bucate e strade di brace. Va’ verso tutti i tuoi prati, Profeta. Va’ in pace.

Ragazzi beh senza parole e “alziamo il boccale” !!
 
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mercoledì 18 giugno 2014

Gino: L'assassinio a Motta Visconti . Yara



 
Carlo Lissi, è l'uomo fermato, dai carabinieri con l'accusa di aver ucciso la moglie e i suoi due figli piccoli a Motta Visconti (Milano), ora è in carcere a Pavia.

Secondo quanto dichiarato durante la confessione, Carlo Lissi avrebbe sterminato la famiglia perché si sentiva in gabbia, dopo essersi innamorato di una collega di lavoro, che si trova suo malgrado, catapultata in questa assurda vicenda.

 

 "Era pazzo di me - ha detto agli investigatori dell'Arma - ma che potevo fare?".
Io l’ho sempre respinto e gli avevo anche detto
  che non pensavo  di mettermi con lui anche perché, convivo da pochi mesi con il mio fidanzato".  




 

 Gino in queste righe assieme all’orrore per questo folle ed inspiegabile gesto, arriva a provare un sentimento di pietà per quest’uomo che lo stesso Gino, ipotizza “debole di umanità”. Sarà sicuramente così, dal momento che mentre suo padre, nonno dei bambini uccisi, si è sentito male ed è  stato portato via in ambulanza - racconta un investigatore – lui, (dopo l’assassinio e prima di essere indagato), prima si è fatto portare una pizza perché aveva fame e poi è andato a casa a dormire.
Lo stesso Gino, in questa “pietà”, avrà sicuramente ipotizzato un gesto che soltanto un pazzo grave poteva compiere.


 
L'ORRIDO FATTO DI MOTTA VISCONTI

 Dell'uomo segno di fragiltà,

è il truce episodio di Milano,

che il valico oltrepassa dell'umano,

per l'efferata, assurda crudeltà.

 

Orripilante, eppure realtà,

condotto ha nel baratro la mano,

di chi ordito ha l'atroce piano,

ch'è forse non è solo empietà.

 

Cristina e i suoi bambini ”non provati”,

dal folle, disgraziato “narcisista”,
r
nel sonno ignari furono sgozzati.

 

“L' amore”, il miraggio da edonista,

tra sogni e chimere strampalati,

sostenne l'assassino fatalista.

 

E' l'agghiacciante pista.

 

Io provo un sentimento di pietà,

per Carlo, debole d'umanità.

 

Gino Del Giudice 16 giugno 2014


 




Gino, invece, non ha voluto nemmeno commentare né il comportamento e né la personalità dell’altro orrido “protagonista” di questi giorni: Il presunto assassino di Yara Gambirasio, Massimo Giuseppe Bossetti ed ha pienamente ragione: Perché, parlare di questo individuo NON È PARLARE DI UN “UMANO”, dal momento che perfino  Ester Arzuffi, sua madre, sembra abbia osservato, parlando con una vicina:  " Se è stato lui, deve pagare.
Concordiamo pienamente col germano e chiudiamo così,ì senza ultreiori giudizi e commenti.




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lunedì 16 giugno 2014

Fotodocumento: 2 e 8 Giugno ciclismo e ”festa dello sport” a Statte:


Foto Mimmo Bello
Fotodocumento: 2 e 8 Giugno ciclismo e ”festa dello sport” a Statte: Statte, sembra essere diventata una cittadina “frenetica”, in cui avvenimenti di ogni genere, si susseguono senza sosta.
Senza entrare nel merito di tante altre manifestazioni, realizzate da scatenati giovani stattesi, alcune delle quali già documentate in altra pagina del blog, come la festa di “Sei di Statte se”  del 8 Giugno (per andare in questa pagina cliccare QUI ) ed altre  da documentare ancora, come “Statte Moda 2” del 9 Giugno, proponiamo un resoconto fotografico di due belle giornate dedicate allo sport.

Come per altre manifestazioni, la documentazione fotografica, è dedicata principalmente ai tanti nostri concittadini “fuori sede”, che sappiamo essere, fedeli visitatori di queste pagine; questa “pagina”, ha anche lo scopo, di non far dimenticare le belle manifestazioni di cui i giovani, sono allo stesso tempo ideatori, organizzatori e protagonisti.  Le foto sono, in massima parte della collaboratrice fotografa di queste pagine, Giovanna Soldatini che, come sempre mette, generosamente a disposizione i suoi “puntuali scatti”.
Forse il più piccolo partecipante alla "Festa dello Sport" del 8 Giugo a Statte (Foto Giovanna Soldatini)
 
Le manifestazioni dedicate allo sport di questi primi giorni di Giugno sono state:

1) 2 Giugno: Campionato Centri Sud di Ciclismo amatoriale organizzato dalla delegazione allo sport del comune, Daniele Andrisani.
2) 2 giugno: Grande, ciclopasseggiata organizzata da “Spirit Grupp Assoraider“, con la collaborazione della stessa delegazione allo sport Daniele Andrisani.

3) 8 giugno: Festa dello sport



Un cipiglio ed una grinta in questo bambino che "lascia ben sperare" (Foto L.D.G)
 
1) 2 Giugno Campionato italiano di ciclismo amatoriale Centro Sud  trofeo Francesco Brenda.

La gara ciclistica nazionale che nel pomeriggio (8 giugno) ha concluso la "Festa dello sport" (Foto Antonio Pantile)
 
Lunedì 2 Giugno si è svolta a Statte la gara ciclistica 7° Trofeo Citta’ di Statte – 6° Memorial Francesco Benda, importantissima gara nel panorama Amatoriale Nazionale.
Daniele Andrisani , Delegato allo Sport del comune di Statte:
“Un ‘appuntamento importante per la nostra Comunita’, che da’ visibilita’ a tutto il nostro territorio. Hanno partecipato quasi 200 corridori, provenienti da tutto il Centro-Sud con alcune rappresentanze dalle Marche e dalla Toscana . Mi preme ringraziare il Professor Scotti, presidente della U.P.J. Tararanto per aver organizzato questa iniziativa sul nostro territorio, ricordando anche Francesco Benda un loro corridore scomparso 10 anni fa in un tragico evento. Il raduno, è avvenuto alle ore 14:00 in Via San Francesco, di fronte la Casa Comunale, con partenza alle ore 16:00.

Andrisani, ha voluto sottolineare, che l’organizzazione della  gara,  ha richiesto un particolare impegno organizzativo ed un attento coordinamento, tra polizia locale, carabinieri, ambulanza e volontari della protezione civile.
“La importante gara,di rilievo non solo Regionale, - ha puntualizzato Andrisani - era aperta a tutti gli enti amatoriali ed ha avuto un grande successo di partecipanti e di pubblico ed ha dato lustro alla nostra comunità”.
“Un avvenimento importante -
ha continuato Andrisani - che tende anche a far conoscere meglio le potenzialità e la bellezza del nostro territorio. Noi, siamo sempre piu' convinti, che bisogna investire sullo Sport, per un turismo sportivo che possa anche contribuire, ad attenuare la crisi, sempre piu' profonda che colpisce le nostre zone”.


Daniele Andrisani. Delegato allo Sport del Comune d Statte patrocinante della gara nazionale ciclistica e delle altre manifestazioni  sportive (Foto Giovanna Soldatini)

Il circuito ciclistico era abbastanza impegnativo, circa Km.12,800, ed è stato ripetuto 6 volte per un totale di circa 77 Kilometri. L’arrivo, si è concluso  in volata, sulla salita della circonvallazione Ventrelli,  dove ha avuto la meglio il leccese De Santis, corridore ex professionista a cui è stata assegnata la maglia tricolore di Campione Assoluto”.
L'evento, come si è detto, e' stato patrocinato dall' Amministrazione Comunale.

 2 Giugno Ciclopasseggiata organizzata dall’associazione “Assoraider e Spirit Grupp” di Statte.
La "Capo Scout" di Spirit Grupp Assoraider, associazione che ha organizzato l'affollatissima ciclopasseggiata del 2 giugno col patrocinio del comune di Statte. Foto Angelo Pascucci

 Lo stesso giorno giorno 2 giugno, in mattinata si era svolta la ormai famosa Ciclopasseggiata organizzata dagli “Scaut di Assoraider Spirit Grupp” (sì, proprio tutto scritto così,  scherzosamente e volutamente)  che hanno portato in giro per il paese, in bicicletta, moltissimi giovani ed anche “diversamente giovani”; ma più che le inutili parole, parlano le immagini che corredano questa pagina.
Tantissimo il pubblico e tantissimi i partecipanti come dimostrato dalle foto.
Per Daniele Andrisani, delegato allo sport:
“La ciclopasseggiata, è stata, una manifestazione festosa, che ha coinvolto cittadini di ogni età e che ogni anno riscuote un successo crescente, proprio per merito dei bravissimi organizzatori di ”Assoraider” e all’entusiasmo dei partecipanti.


Foto Giovanna Soldatini


Foto Giovanna Soldatini

Foto Giovanna Soldatini
"Tutta Statte in bicicletta" Foto Angelo Pascucci
Foto Roberto Miccoli
Mimmo Bello "Silac. Uno degli organizzatori della "grande ciclopasserggiata" (Foto Roberto Miccoli)

Foto Roberto Miccoli
Un "colpo d'occhio fantastico" (Foto "Spirit Grupp"
Foto Angelo Pascucci
Foto Angelo Pascucci
"Logistica e rifornimenti" Foto Roberto Miccoli

 8 Giugno Festa dello Sport


La "locandina" della "Festa dello Sport" patrocinata dal comune di Statte (foto Giovanna Soldatini )
Lo scopo di questa “Festa dello Sport” era quello di sensibilizzare i ragazzi alla pratica dell’attività fisica. Questa giornata, ha visto coinvolti tanti e tanti ragazzi.

Daniele Andrisani, con un piccolo ed impertinente "sportivo"
"Tutti in procinto di una gara podistica" indipendentemente dallo sport praticato. A cento Angelo Fasanella presidentre del Marathon Club di Statte

La gara dei "piccolissimi"
A dimostrazione, della meticolosa preparazione di questa "Festa dello Sport", è' stato "approntato", perfino un "circuito dimostrativo" per le gare di "mountan bike"
Foto Giovanna Soldatini
Premiati anche i piccolissimi (Foto Giovanna Soldatini)

Daniele Andrisani, delegato allo Sport del comune di Statte:  
“Una bellissima giornata che ha coniugato Sport ed aggregazione.  È stato bello vedere i genitori che socializzavano tra loro e “immortalavano” i sorrisi dei bambini mentre si cementavano nelle varie discipline sportive coinvolte: Taekwondo, Karate, Volley, Calcio, Basket,Atletica Leggera e Montambyke.
 Un momento importante per la nostra comunità – ha continuato Andrisani -  che ancora una volta si e' resa protagonista di una pagina importante di Sport, sapendo che in una societa' ormai allo sbando come la nostra, lo Sport contribuisce non solo a far stare bene chi lo pratica a livello fisico, ma contribuisce ad inculcare in coloro che lo praticano, quei valori ormai rari, come la lealtà, l' amicizia e il rispetto per sé e per gli altri”.
“Un ringraziamento particolare – ha voluto sottolineare Andrisani - va, a tutte le Associazioni partecipanti,  impegnati ad offrire un servizio professionale e di qualita' ai nostri ragazzi. Continueremo quindi,  tutti insieme, in questo percorso di crescita che ha fatto sì, che Statte diventasse uno dei Comuni piu' intraprendenti della Provincia.
Un "diversamente giovane" che si atteggia a "fotografo"; come dire: "Pùre alle pùdesce le véne a tòsse". Foto Giovanna Soldatini


 

"Canestro centrato"


L'essenziale della "pagina" termina qui. Chi intendesse "continuare", apprenderà altri particolari delle manifestazioni, ammirerà altre foto di questi eventi e (purtroppo) si "sorbirà" anche qualche brevissima considerazione. Chi, non ha tempo né pazienza, si fermi qui !!





APPROFONDIMENTI
Abbiamo avvicinato Daniele Andrisani:
D.  Signor Andrisani, a parte il “ritorno d’l’immagine”,qual è ili riscontro concreto  che ci si aspetta da questa “Festa dello Sport” ?

Andrisani. Bisogna sottolineare innanzi tutto, che questa “festa”, si inserisce nella più ampia “festa nazionale dello sport”, che si svolge in questii giorni, in tutti i comuni d’Italia che hanno aderito all’iniziativa.
Questa manifesatzione, ha lo scopo di “pubblicizzare” l’utilità della pratica sportiva a qualunque età e sottolineare il relativo “benessere fisico che ne deriva”; ma c’è un altro aspetto ancora più importante: Bisogna sapere –
continua Andrisani – che qualunque attività sportiva, anche non agonistica, richiede un’accurata visita di controllo,  nelle sedi mediche provinciali  del CONI, quindi i ragazzi che si avvicinano allo sport, fanno anche uno screening completo che rassicura i famigliari e serve come mezzo efficace di prevenzione.

D. Queste visite specialistiche, non rappresentano un aggravio economico per le famiglie?
Andrisani: Le visite, sono completamente gratuite fino all’età di 18 anni e quindi, rappresentano un ulteriore incentivo a stimolare ragazzi e genitori verso questa scelta.

D. Per concludere, signor Andrisani, ci si aspetta, che un ragazzo che non pratica sport, tramite questa manifestazione, possa avvicinarisi all'attività sportiva?
Andrisani. Certamente, ed abbiamo avuto anche buoni riscontri: I ragazzi “non sportivi” o scarsamente motivati dai genitori, è difficile che “spontaneamente” si “avvicinino” presso le sedi di società sportive, mentre, lo fanno più agevolmente, qui in piazza durante questa festa. Qui, diamo loro utili consigli e, auspichiamo, che tutto questo, dia “concreti frutti”.

La "cabina di regìa" della "Festa dello sport"


Un plauso quindi, all’associazione “Assoraider spirit grupp” per la “ciclopasseggiata”, alle associazioni sportive che hanno dato vita alla “Festa dello Sport” di cui riportiamo l’elenco  e,  al delegato allo sport Daniele Andriani  per aver promosso la gara ciclistica ed aver sostenuto con grande impegno le altre manifestazioni sportive.
Che dire? Sembra che vi sia in atto a Statte una sorta di “Rivoluzione Culturale”,  che sovverte tutti i “giudizi” che, a torto o a ragione, hanno investito in passato la nostra cittadina, che veniva giudicata, “immersa in un torpore” quasi comatoso da cui era impossibile svegliarsi. E per “carità stattese” evitiamo di citare tutti gli aggettivi, che spesso noi stessi ci attribuivamo.

Una grintosa "cestista" in erba, dell'associazione AS Eden Boys pallacanestro di Statte con Vincenzo Castiello
"Giochi e divertimento" sempre in buona armonia
Genitori e atleti, tutti insieme in questa "Festa dello Sport"


La ragione ed il momento di questa rivoluzione?
Sembra un paradosso, ma il tutto sembra iniziato quando dei coraggiosi giovani, dopo il doloroso episodio del “tornado” che ci aveva dolorosamenter colpiti e dopo che la nostra cittadina era stata “oggetto di cronaca” per la non edificante situazione ambientale, si erano fatti promotori di decine e decine di iniziative.

Questi giovani erano stati incoraggiati, dalle entusiastiche risposte degli stessi stattesii che fino a quel momento avevano definito “loro stessi” un  “popolo amorfo”.
Dedicheremo prossimamente, una pagina a tutte le iniziative che hanno portato a questa “rivoluzione culturale”, e citeremo  anche “nomi e cognomi” indipendentemente dalle rispettive  simpatie politiche (per quelli che l’avessero esplicitata) e .. badiamo bene, che “l’elenco è molto corposo”. 

Riportiamo le principali associazioni sportive stattesi che hanno aderito alle manifestazioni sportive descritte in questa pagina, ripetendo che la gara nazionale di ciclismo, “trofeo Francesco Benda” è stata organizzata dall’associazione ciclistica U.P.J. Tararanto, con il sostegno logistico della delegazione allo sport stattese.

L'associazione "Assoraider Spirit Grupp" (come, scherzando con "l'inglese" si autodefiniscono), sono stati i "realizzatori" della fantastica ciclopasseggiata.

Mentre, ecco le associazioni sportive che hanno partecipato alla “Festa dello sport”
MTB BLACK LIONS.
A.S.D. EDEN BOYS STATTE
POLISPORTIVA STATTE 2013
MARATHON CLUB STATTE
PALESTRA GYM ORIENS
TERIBA FIGHTING TEAM (FCFA).

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Foto Roberto Miccoli