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martedì 6 febbraio 2018

DENTRO LA NOTIZIA: Il Ministro DE VINCENTI e la dottoressa CORBELLI, la mattina del 31 gennaio, hanno incontrato il nostro sindaco ed altri dell'Area Vasta: Finanziamenti, Ilva e Copertura Parchi Minerali, "Arsenico e Vecchi Merletti".


LA NOTIZIA
Il Ministro Claudio DE VINCENTI e la dottoressa Vera CORBELLI, giovedì  scorso 31 gennaio hanno tenuto una conferenza stampa presso la stupenda “Masseria Amastuola” per illustrare le finalità di un finanziamento “straordinario” per complessivi 12 milioni di €, (3 milioni per ogni comune della cosiddetta “Aria Vasta” Statte, Crispiano, Massafra, Momtemesola) erano  presenti i rispettivi sindaci.


Almeno questa era la motivazione “ufficiale” ma i due ospiti, nei loro interventi hanno affrontato anche diverse tematiche tra cui, i conseguenti effetti ambientali legati all'ILVA, alla Copertura dei Parchi Minerali e ai conseguenti risvolti sanitari; ma poi per ciò che attiene il ministro vi sono stati accenni, diplomaticamente impliciti, di altro genere.


La notizia merita di essere approfondita per i risvolti connessi con la stessa comunità dell'hinterland tarantino e stattese in particolare.  


Foto Leonardo Dino Del Giudice

IN QUESTA PAGINA:
1) Il "Tavolo" della conferenza con i 4 sindaci compreso Franco Andrioli.
2) Cenni sull'intervento della dottoressa Corbelli
3) Cenni sull'intervento del ministro De Vincenti.
4) Come saranno spesi questi "Finanziamenti".
5) L'intervento del Sindaco Andrioli.
6) Gli stattesi presenti.
7) Le "incomprensioni" tra Ministro e il Sindaco di Taranto 
(che interessano anche Statte).
8) Le motivazioni del ricorso al TAR di Melucci (che interessano anche Statte). 
9) La "lettera" del governo a Melucci (che interessa anche Statte).10) Le "concessioni" del ministro e le relative "condizioni".
11) "Passerelle" e danneggiati.
12) Un grazie sincero alla dottoressa Corbelli.



Foto Leonardo Dino Del Giudice

IL "TAVOLO" DELLA CONFERENZA STAMPA
Alla Conferenza Stampa, erano presenti:  la dottoressa Vera Corbelli Commissario per gli interventi di Bonifica di Taranto e “zone limitrofe” e, come si è detto,  i sindaci della cosiddetta “Aria Vasta” dei quattro comuni interessati al progetto:  Franco Andrioli sindaco di Statte, Fabrizio Quarto sindaco di Massafra, Vito Punzi, sindaco di Montemesola e il dott. Mario Volpe Commissario prefettizio del Comune di Crispiano.

DOTTORESSA CORBELLI: "Un finanziamento per la riqualificazione di un territorio gravemente compromesso".

La dottoressa
Corbelli, prima di illustrare le finalità del finanziamento di 3 milioni per ogni comune e i relativi campi di impiego, ha tenuto a sottolineare che questo stanziamento è soltanto un tassello di una strategia a lungo respiro che la  vedrà, sempre impegnata in collaborazione con gli Enti Locali e Regione,  al fine di limitare l’impatto inevitabile della grande industria nel nostro territorio e nel nostro “vivere quotidiano” ed ha attribuito questi risultati anche all'ottima intesa e sinergia tra tutti i soggetti interessati.


IL MINISTRO CLAUDIO DE VINCENTI: "Taranto e le zone limitrofe sono all'attenzione continua del governo".



Il  ministro De Vincenti, ha illustrato l’intera strategia del governo per rendere compatibile una industria pericolosamente  vicina alla città con altre due importanti esigenze: quella della tutela della salute e quella di tutelare almeno 10 MILA  posti di lavoro.
Il ministro ha poi ribadito che, il gruppo acquirente Arcelor Mittal&C è pronto ad investire diversi miliardi per rendere compatibile la “produzione” con la salvaguardia della salute dei lavoratori e cittadini. 
A questo riguardo il ministro  ha reso nota una notizia del resto già  conosciuta e che cioè, il giorno successivo (1 febbraio) ci sarebbe stata la presentazione dell’inizio dei lavori per la “copertura” dei parchi minerali e la realizzazione di quella che chiamano già “Il Colosso di Taranto”, di cui diremo in appendice.

 Foto propria Azienda Amastuola 

A COSA SERVIRANNO (PARLO PER STATTE) QUESTI 3 MILIONI?
Vi risparmio lo strano  “burocratese" con cui sono stati illustrati gli interventi in programma chiarendo che, in pratica :
1) Serviranno ad operare alcune azioni complementari di bonifica del nostro territorio. 

2) Serviranno anche al trattamento delle acque piovane (previo completamento della stessa rete di “fogna bianca”).
3) Serviranno al recupero della disastrata “Gravina di Leucaspide” vero fiore all’occhiello di tutto il “Parco delle Gravine” (in burocratichese:
riqualificazione e valorizzazione delle morfologie carsiche) 
4) Serviranno alla rimozione di zone sfregiate da abbandoni indiscriminati di rifiuti etc.
5) Serviranno, in genere, ai primi interventi atti a sopperire ai danni provocati dalla  "vicinanza" con le fonti inquinanti.



Masseria Amastuola Foto Leonardo Dino Del Giudice

Foto Propria Azienda Amastuola

FIN QUI LA NOTIZIA ESSENZIALE. In Appendice proponiamo qualche stralcio degli interventi e qualche foto della “Conferenza Stampa” all'interno della spettacolare Masseria Amastuola.
APPENDICE 1
L’INTERVENTO DEI SINDACI
I tre sindaci presenti e il commissario prefettizio del Comune di Crispiano hanno salutato il Ministro con brevi interventi. Il sindaco di Statte, Franco Andrioli  ha ringraziato la dottoressa Corbelli ed il Ministro per la particolare attenzione mostrata nei confronti di Statte: L’avvio a definitiva soluzione del problema CEMERAD con l’allontanamento dapprima dei fusti con radioattività molto elevata e che sta continuando con tutti gli altri fusti ne è la prova più evidente.
Andrioli ha anche evidenziato  che gran parte dei risultati ottenuti dai quattro comuni è attribuibile alla sinergia tra le amministrazioni degli stessi Enti con Regione e Governo Centrale ed ha auspicato che i tanti problemi, ancora "sul tappeto"  specialmente in campo sanitario ed ambientale possano trovare soluzione attraverso la stessa sinergia mostrata finora.
FOLTA LA RAPPRESENTANZA STATTESE SIA DI MAGGIORANZA CHE DI OPPOSIZIONE.
Per Statte, oltre al sindaco Andrioli, erano presenti il Presidente del Consiglio Comunale Angelo Villani, la vice sindaco Mina Luccarelli, l’Assessore Avv. Armando Grassi, l’Assessore Angelo Miccoli, i consiglieri comunali Daniele Andrisani, Stefania Caputo, Emanuele Cristofaro, Luciano De Gregorio e Vincenzo Imperatrice; era anche presente il responsabile ai lavori pubblici del Comune di Statte, architetto La Gioia e mi scuso per altre sicure omissioni.
LA DOTTORESSA CORBELLI
Fin qui tutto bene. Tutto bene, perché la citata dottoressa Corbelli commissario agli interventi di Bonifica di tutta l’Area tarantina è una persona molto impegnata e capace e, tramite la sinergia tra lei e i nostri organi amministrativi e tecnici è stato possibile risolvere  problemi piccoli, grandi e grandissimi come quello dell’avvio a definitiva soluzione del problema CEMERAD.


IL MINISTRO e il quasi TUTTO BENE.

Dicevamo,  QUASI  TUTTO BENE, anche per il  ministro che ha illustrato le finalità di questi finanziamenti per Statte, Massafra, Crispiano Montemesola anche se, osserviamo noi, del tutto inadeguati per bonificare completamente e seriamente i danni  perpetrati al nostro territorio, ai nostri contadini ed all'intera economia delle nostre cittadine.
Quel “quasi” ovviamente si riferisce principalmente 
all'assenza alla conferenza stampa del sindaco di Taranto Melucci (così come l'assenza di Emiliano). Ad accentuare le palesi "divergenze di vedute" tra il ministro ed  il sindaco Melucci c’è stato il mancato invito allo stesso  Melucci  per il giorno dopo (1° febbraio) dell'avvio formale dei lavori di copertura dei parchi minerali e di cui riferiremo nell’Appendice 4.

PER CHI HA PAZIENZA ACCENNIAMO NELLA PROSSIMA APPENDICE 2, ALLE PROBABILI RAGIONI  DI QUESTE INCOMPRENSIONI,  chiarendo che non lo facciamo per unirci al chiacchierio ma constatando che il problema ha ripercussioni dirette anche nei confronti dei cittadini  tutti (e quindi anche stattesi) e non solo tarantini.
Per chi non fosse interessato all'argomento può concludere qui la lettura di questa pagina.

APPENDICE 2



ALLORA, QUALI  LE RAGIONI DI QUESTE DIVERGENZE?
IL RICORSO AL TAR 
Tutti noi, conosciamo  la “storia” DEL RICORSO PENDENTE AL TAR contro il decreto DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) del 29 settembre 2017) che, in verità, allarga le "maglie" concedendo ai prossimi gestori ILVA, molto più di quello che sarebbe ragionevole concedere.

Emiliano e Melucci rimproveravano al governo di aver pubblicato il suddetto decreto senza tener conto delle “Osservazioni” della Regione Puglia e del sindaco di Taranto i quali facevano osservare che la proroga fino al 2023 delle  opere di “ambientalizzazione” era ingiustificata  
(perché  tecnicamente era possibile realizzarle in due anni), anche tenendo conto che le vecchie prescrizioni del 2012 e 2014 NON erano state ancora attuate.



Emiliano e Melucci, osservavano anche che il suddetto Decreto contenesse anche un ingiustificato  salvacondotto penale nei riguardi dei prossimi futuri gestori.


(Un ulteriore motivo di "attrito")
LA LETTERA del governo AL SINDACO ED AL GOVERNATORE

Le "concessioni":

Nell'intervento del ministro è emerso che, il 3 gennaio 2018,  con una lettera indirizzata al Sindaco di Taranto e ad Emiliano, il governo faceva sapere di essere disposto a fare alcune “concessioni” (tra cui la formazione di una commissione con la presenza dei rappresentanti dei Comuni interessati, per "esaminare i bisogni delle famiglie disagiate e l’anticipazione di alcuni lavori di ambientalizzazione"), alla condizione che preventivamente fosse RITIRATO IL RICORSO AL TAR e, tanto per essere più esplicito (e permettetemi di osservare, INTRANSIGENTE), nella stessa mattina del 31 gennaio, in conferenza stampa, lo stesso ministro, affermava testualmente di essere disposto ad esaminare qualunque richiesta mantenendo però alcuni  punti fermi: 

Le "condizioni":

1) Nessuna richiesta contraria alla Legge. (Scusi ministro: ma chi potrebbe permettersi di chiedere qualcosa fuori-legge?) ed ecco la seconda “perla”:
2) “Non accetterò mai una modifica al DPCM”!!! (Ma se era proprio questo decreto la ragione del contendere! A dire che, trattandosi di un "Atto Amministrativo" e non di un provvedimento avente "forza di Legge", poteva benissimo essere variato). Questo modo "di dire e fare"  corrisponde ad un vero e proprio diktat: Prendere o lasciare senza condizioni. Insomma, un atteggiamento poco confacente allo stile di un “ambasciatore”.

Per onestà intellettuale, dobbiamo osservare chesindacati,  si sono espressi  in modo critico nei confronti della posizione di Melucci (e di Emiliano); tuttavia ancora oggi 6 febbraio nelle trattative con la società aspirante-acquirente quest'ultima non aveva inteso ancora affrontare il nodo dei 4000 esuberi con disappunto degli stessi sindacati che minacciano di disertare ulteriori trattative. Questo la dice lunga sulla "buona-fede" di questi imprenditori (e loro padrini pubblici). 


Foto propria Azienda Amastuola

IL PROBLEMA DEI PROBLEMI "appena sfiorato" 
Ragazzi, devo confessarvi che non sono queste beghe e queste incongruenze ad allarmare maggiormente, infatti alcune di esse potrebbero denotare scopi elettorali,  rivalità personali, bisogno di visibilità e così via ma, quello che inquieta è la constatazione che il tema della salute dei nostri figli e nipoti sembra passare in secondo piano e così sentiamo è una occasione da non perdere”, “la ArcelorMittal investità miliardi” e così via.

APPENDICE 3:  
PASSERELLE  E DANNEGGIATI
È di ieri la notizia che un gruppo di abitanti del Rione Tamburi consociatosi in una Class Action, ha visto riconosciuto la svalutazione degli Immobili a causa dell’Ilva

La Corte di Appello ha condannato l’ILVA ad indennizzare gli stessi ricorrenti. Sembra una notizia di poco conto ma, a nostro avviso, rappresenta un “precedente” che apre anche alla possibilità di indennizzi per danni alla salute.


Come si vede,
non sempre le “acrobazie contenute nei decreti” potranno mettere a lungo al riparo l'ILVA (o chi per essa) dalle richieste di indennizzo
(in un precedente decreto ancora in vigore, vi assicuro che c’è anche questo: una sorta di tortuoso giro per mettere al riparo l’azienda da immani richieste di indennizzi). 

C
erto, nessuno ci restituirà i nostri cari né la salute danneggiata ma questa sentenza (purtroppo ancora di 2° grado), può costituire un valido deterrente affinché, ora che la strada sembra senza ritorno, speriamo almeno che da ora in avanti l’azienda metta in atto tutte le misure di salvaguardia sanitarie ed ambientali per limitare tanti danni. 
Come sono distanti  le 
"Passerelle" dai  bisogni della povera gente!!! 


APPENDICE 4 


LA COPERTURA DEI PARCHI MINERALI ILVA


Le caratteristiche delle coperture dei parchi minerali.
Si tratta di un'opera gigantesca che dovrebbe attenuare i disagi della popolazione del Rione Tamburi e, (speriamo) anche dei rioni sud di Statte.


I cantieri riguarderanno i lavori di copertura del Parco Minerale e del Parco Fossile. Ogni struttura, una volta completata, avrà una lunghezza di 700 metri e una larghezza pari a 254 metri.
Le costruzioni,  copriranno il Parco Minerale e il Parco Fossile.  saranno composte, rispettivamente, da 53 e 56 arcate. Ogni arcata avrà un’altezza esterna di 77 metri (pensate oltre 25 piani) e interna dl 67 metri .
Ogni parco
coprirà una superficie pari a 28 campi da calcio. (56 campi di calcio complessivi). 
L'hanno già denominato "il colosso di Taranto" ma, per noi tutti (visto che stiamo imboccando la strada del "non ritorno") l'essenziale è che insieme all'indispensabile montaggio di super filtri ai camini (e solo insieme a questi), questa opera porti un miglioramento alle condizioni di vivibilità della nostra gente. 
Certo, il buon senso avrebbe suggerito un'altra soluzioni più ragionevole anche se drastica: La chiusura dello stabilimento impiegando le maestranze nella lunghissima conseguente opera di ambientalizzazione definitiva
Comunque ecco una simulazione della citata opera: (Cliccare sulla foto per visionare il brevissimo clip)

CONCLUSIONI

IL MINISTRO DE VINCENTI E LA DOTTORESSA CORBELLI
Ed ora, come stattesi, esprimiamo il massimo rispetto e grande considerazione per l'operato della dottoressa Corbelli, l'avvio a soluzione di tanti nostri problemi ambientai lo dobbiamo a lei,  sempre presente e sempre impegnata. Grazie dottoressa.
Per il resto, esprimiamo uguale rispetto per il Ministro De Vincenti quale rappresentante delle nostre democratiche Istituzioni. 

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