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sabato 22 agosto 2015

“ZUMBA FITNESS” e “HIP HOP” oggi domenica 23 Agosto nella Biopiazza di Statte

“ZUMBA FITNESS”  e “HIP HOP” oggi domenica 23 Agosto nella Biopiazza di Statte


Foto di  Ivana Chiarelli di Dancexplosion

Domenica 23 Agosto,  a Statte, grande evento di  “Zumba Fitness”  con la partecipazione di 17 istruttori (Zin) e di ballo  Hip Hop. L’evento è stato ideato e realizzato da Ivana Chiarelli della scuola di ballo “DancExplosion” con la determinante sponsorizzazione della  “Pascar”,  il grande gruppo di distribuzione facente capo al nostro dinamico concittadino  Carmine Passarelli.

Carmine Passarelli di Pascar Group,  principale sponsor della manifestazione

Carmine Passarelli


Alcune manifestazioni con la presenza del gruppo di ballo della scuola Dancexplosion di Ivana Chiarelli

Alcune manifestazioni con la presenza del gruppo di ballo della scuola Dancexplosion di Ivana Chiarelli

Cerchiamo di sintetizzare il programma dell’evento che si svolgerà nella Piazza Grande  e poi,  per i “diversamente giovani”  (che sono i soli a non saperlo), spiegheremo in che consiste questa  disciplina che  sta avendo tanto successo insieme allo HIP HOP.



Ecco il crono programma della manifestazione.

Zumpa Fitness e Hip Hop alla Biopiazza, domani domenica 23 agosto in più: sfilate di adulte e bambini e tanto ancora. Si potrà assistere GRATUITAMENTE a delle lezioni tenute da noti maestri.

PROGRAMMA AGGIORNATO

Programma Puglia Hip Hop Contest
Ore 12 1° masterclass di Zumba in piazza aperta a tutti
Ore 17 Contest Hip Hop ballerini cantanti
Ore 18 2° master class di Zumba
Ore 19 sfilata concorso per bambini

Ore 21 concorso Miss e mister terra Jonica.

Sempre a cura di Ivana Chiarelli  si esibiranno ballerini che danzeranno  sui ritmi musicali di musica “Hip Hop”  e passi di danza “Freestyle” . Vari gruppi musicali  intratterranno il pubblico, coinvolgendolo in scatenate esibizioni.

Questa, per sommi capi, la “scaletta” della manifestazione  e la notizia essenziale termina qui.


Alcune manifestazioni con la presenza del gruppo di ballo della scuola Dancexplosion di Ivana Chiarelli
In appendice, maggiori dettagli sullo “Zumba Fitness”  e su HIP HOP,  sulla scuola di danza di Ivana Chiarelli, sullo sponsor  principale della manifestazione  “gruppo Pascar” del nostro dinamico concittadino Carmine Passarelli.

APPENDICE:

Cosa è lo Zumba Fitness ?

Lo Zumba Fitness  è una danza che combina  ritmi caraibici e cubani, passi di merengue e di salsa e movenze del fitness. Coinvolge tutti i muscoli del corpo, stimola il sistema cardiovascolare e permette anche di tonificare e perdere peso. 
I vantaggi di questa disciplina consistono in primo luogo nel  divertirsi e socializzare, ma anche in un dimagrimento diffuso, nel  miglioramento della forma fisica  e nell riduzione dello stress.

È un ballo difficile?

Al contrario: lo Zumba  è stato ideato proprio come una danza semplice e divertente, adatta a tutti. Il suo  successo risiede proprio nella sua semplicità e nella possibilità di eseguire intere coreografie anche senza aver mai fatto un passo di danza.

Il Ballo HIP HOP e Freestyle

L'Hip Hop è una disciplina che racchiude molte forme di ballo; nata su strada, adesso è una spettacolare forma d'arte che in molti praticano. La base di questa disciplina è il 'free style' cioè: 'stile libero' che consiste nel ballare liberamente senza una precisa coreografia.


GLI IDEATORI, REALIZZATORI E SPONSOR.

Carmone Passarelli



Come si è detto, i principali ideatori, realizzatori e sponsor dell’evento sono stati, la Pascar Group di Carmine Passarelli e la scuola dancexplosion di Ivana Chiarelli.


La “Pascar” Group di Carmine Passarelli:

“Le origini”

La grande azienda del dinamico imprenditore stattese,  Carmine Passarelli, ha dimostrato che con la tenacia, serietà e professionalità si possono raggiungere traguardi impensabili.

Dal 1980 al 2003, lui e sua moglie, hanno fatto varie esperienze nel campo della distribuzione al dettaglio, sempre progredendo e migliorando e, sempre “al passo con i tempi”, ingrandendo gli spazi vendita  e avvalendosi delle nuove tecnologie per abbattere i costi.

“La svolta”

Nel 2004 una grande intuizione ed un grande coraggio. Acquisirono un terreno di circa 16.000 mq nella zona industriale di Statte, realizzando il “Primo centro di distribuzione” con il Primo Cash&Carry di tutta la provincia.

Ora, sono circa 50 i  negozi della provincia che sono clienti di questo centro di distribuzione, inoltre, (altro atto di grande iniziativa e di notevole coraggio) hanno aperto in proprio 13 supermercati dislocati in Taranto e provincia e che gestiscono direttamente, tramite propri dipendenti.
Il logo vincente di questo gruppo è un delfino (da sempre simbolo di Taranto) accompaganto dalla scritta vincente “Ingrosso per famiglie”. 

Questi supermercati, ora rappresentano le strutture più vantaggiose per i consumatori, abbattendo i prezzi, attraverso eliminazione di volantini e punti premi.

Carmine Passarelli  in uno dei 13 supermercati di proprietà del "gruppo"

Uno sguardo al territorio.

L’azienda “Pascar”  re-investe parte dei suoi profitti sul territorio dove opera, con cui si sente legata a doppio filo. La Pascar ha sposato da subito questi concetti che sono ormai parte integrante della vita aziendale. Ed ecco il motivo delle tante sponsorizzazioni di cui Statte è una delle principali beneficiarie.

Conclusioni

Il perché questa pagina.

Con questa pagina come in altre analoghe, si è voluto dare spazio, come sempre, ad un evento, di grande rilievo per la salute e la socializzazione dei giovani della nostra cittadina, e si è voluto mettere in risalto l’attività di un nostro imprenditore, Carmine Passarelli  che onora Statte e, della titolare di una efficientissima scuola di ballo la “dancexplosion” di Ivana Chiarelli anche lei super attiva e dinamica oltre che essere una professionista di rilievo.

Partecipiamo compatti a questa manifestazione che rappresenta un lodevole e piacevole  momento di socializzazione e di divertimento.

In Bocca al lupo a loro e a noi tutti stattesi.

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lunedì 3 agosto 2015

Tari 2015 (Tassa sui rifiuti): Capiamoci qualcosa.

Dopo il "taglio" delle risorse ai comuni da parte del governo centrale, la. tassazione a carico dei cittadini è diventata un vero incubo. In particolare, sono "esplose" la tassa sui rifiuti (TARI) e quella dell'IMU sulla seconda casa. Ora vi è anche la TASI e .. non finisce qui.

Cerchiamo insieme di capire qualcosa sulla TARI  2015. (Tassa Rifiuti)
Dividiamo la pagina in due settori.

1) Per chi vuole sapere “l’essenziale”, ad esempio, se nel proprio caso, il tributo  è stata calcolato  in modo corretto; le scadenze; chi e perché, stabilisce queste “aliquote”.

2) La seconda parte (appendice), per chi desidera qualche chiarimento in più. Allora poniamoci alcune domande:

PRIMA PARTE

1) Chi è tenuto a pagare la TARI?

La stessa tassa è a carico di chi occupa l’immobile a qualsiasi titolo. (Per gli imprenditori, commercianti ed artigiani, le considerazioni sono diverse).

2) Quali sono le scadenze previste?

Per il solo anno 2015, le scadenze previste sono:  01 Luglio; 01 agosto; 01 settembre; 01 ottobre o, in un’unica soluzione entro la scadenza della prima rata. 

In caso, la notifica dell’avviso di pagamento avvenisse oltre il 26 giugno (è il caso di quest’anno) la prima rata slitta automaticamente di 15 giorni a decorrere dalla notifica. 

Non vi voglio “togliere l’appetito”, ma prepariamoci “l’animo”, perché dal prossimo anno (2016), se non vi sono “intoppi”, la prima rata la pagheremo a distanza “ravvicinata” con quelle attuali. 

Infatti, le rate, dal 2016, dovrebbero , essere sempre quattro, con scadenza 28 febbraio; 30 marzo; 30 aprile; 30 maggio (salvo disguidi burocratici che non vi dico) oppure in un’unica soluzione entro la scadenza della prima rata.

3) Come faccio a controllare che, “la tariffa nei miei riguardi”  è stata applicata correttamente o che ci sia un errore?

Guardate l’avviso di pagamento che vi  è stata notificata:



Ecco ingrandita la  parte in basso a destra evidenziata:


I due numeri in alto a sinistra si riferiscono alle utenze con 2 occupanti ;  in basso a sinistra i mq dell’appartamento.  Cominciate a verificare proprio quest’ultimo numero (mq) specificato nel vostro avviso di pagamento.

Se questo valore, corrisponde alla superficie dell’appartamento, fate un’ultima verifica: per essere sicuri che non ci siano errori sul numero degli occupanti e sui mq dell’appartamento, confrontate i vostri “numeri in alto a sinistra”,  con la tabella seguente:


La  “coppia di numeri” in alto a sinistra, che  trovare sull'avviso di pagamento dovrà corrispondere  a quelli della riga, corrispondente agli occupanti dell’immobile. 

Se i due numeri corrispondono (ad esempio per tre persone dovrebbero essere 1,5646 e 155,8110, terza riga) e se i metri quadri dell’appartamento anche,  allora  potete essere sicuri che non vi siano errori. 

Da notare, che la cifra totale da pagare esposta a centro pagina, è inferiore a quella in basso a destra, perché a quest’ultima occorre aggiungere la maggiorazione del 3% di imposta provinciale e circa 4€ per le spese di recapito e notifica.

Se volete, in appendice,  facciamo, insieme un esempio di calcolo.

L’essenziale della notizia termina qui. I “più curiosi” possono scorrere “l’appendice” per ulteriori dettagli e considerazioni.


SECONDA PARTE: APPENDICE (Potete tralasciarla se vi manca "tempo e pazienza")

1) Chi è "l'organo", che calcola, l’effettivo onere a carico dei cittadini ?

La responsabilità, ricade interamente sul dirigente del ramo che è tenuto ad addebitare l’intero costo della raccolta, a tutti gli utenti del servizio.
Lo stesso dirigente preposto, deve, per legge,  far quadrare questi conti.  

Ricordiamo infatti,  che la parte che era a carico dei comuni, veniva finanziata dai trasferimenti dallo stato ai comuni stessi. Ora, questi "trasferimenti" sebbene ridotti  "al lumicino" non possono essere impiegati per finanziare le spese della raccolta dei rifiuti.  

3) Allora, i compiti “politici” diventano assolutamente marginali?

No, non sono marginali, perché, d'intesa con la polizia locale, hanno il compito di predisporre i necessari controlli atti a contenere il grave fenomeno dei rifiuti abbandonati, che oltre a costare decine di migliaia di euro all'anno a carico di noi contribuenti, pregiudicano l'immagine della cittadina.

 Hanno inoltre, il compito, insieme al dirigente responsabile dell'ecologia, di "ottimizzare i costi", organizzando in modo appropriato anche la raccolta dei rifiuti "abbandonati" (o fuori contenitore), che oltre a costare decine di migliaia di euro all'anno a carico a noi contribuenti, pregiudicano l'immagine della nostra cittadina.

I politici, insieme al dirigente responsabile ai tributi, contribuiscono a stabilire, secondo rigidi criteri fissati dalla legge, le tariffe ed i parametri  per una equa (per quanto possibile) distribuzione dei tributi, stabilire eventuali riduzioni e decidere sulle esenzioni totali in determinate situazioni di reddito come i “totalmente senza redditto” (che vengono “totalmente” esonerati” dal pagamento della TARI). 

4) Questo significa che i costi di queste esenzioni  vengono a gravare sugli altri contribuenti?

No, non vengono a gravare sugli altri contribuenti, le esenzioni parziali o totali legate a particolari condizioni sociali legate al reddito  devono essere a carico del bilancio generale e non devono influire sul costo sopportato dagli altri cittadini. 
La legge anzi, prevede che, nel caso mancassero queste “coperture”, le esenzioni non dovranno  aver luogo.

5) Quali sono queste “agevolazioni?

Queste agevolazioni, come si è detto sono a carattere  “Sociale”: cittadini col solo reddito di pensione sociale, nuclei famigliari, senza reddito nell'anno precedente e che non siano proprietari di case (salvo quella di abitazione nel comune di Statte etc). 

In questo caso sono esentati completamente dalla TARI ma la relativa "agevolazione", rimane a carico della "tassazione generale" e quindi, non aggrava "il peso della Tari" sugli altri contribuenti (che però, per la verità, contribuiscono ugualmente a tale spesa tramite la tassazione generale).

6) Con quale criterio si calcola la tariffa?

Ripetiamo: la legge  attuale, impone che l’intero costo della raccolta dei rifiuti venga interamente coperta dai  contribuenti secondo due criteri: Parte  fissa e parte variabile.

La parte fissa, si riferisce ai costi di impianti, attrezzature e relativi ammortamenti, mentre quelli variabili sono principalmente connessi alla quantità di rifiuti prodotti dall’utente. (Ovviamente presunti, in mancanza di attrezzature di “pesatura” ).

Questa tabella dimostra la relativa "macchinosità" a cui, il dirigente che stabilisce le tariffe, deve obbligatoriamente attenersi. Senza entrare nel "merito" dei valori espressi, le due "colonne a destra"  introducono dei "correttivi" per cui (ad esempio),  a parità di metri quadri dell'appartamento,  una famiglia di 4 persone paga meno del doppio di una famiglia di due persone. Pur  essendo un criterio "ragionevole", questi metodi di calcolo, non risultano di agevole comprensione per il cittadino comune. 

Dai “macchinosi e alquanto complessi parametri di calcolo, imposti dalla legge”,  si può evincere che il tributo, per ciascuna famiglia contribuente, cresce con la superficie dell’appartamento, ma  in misura meno che proporzionale ( perché la quantità di rifiuti non cresce proporzionalmente con i mq) e, parimenti, non cresce in modo assolutamente proporzionale col numero degli occupanti, ma un po' meno. 

Insomma ragazzi: una formula molto macchinosa che potrebbe anche essere semplificata con risultati analoghi anzi uguali ma non lo si può fare a livello locale. 

7)  Quali sono stati i costi totali della raccolta rifiuti a Statte?

I costi totali ammontano a € 2.159. 214.

Senza entrare nei dettagli,  precisiamo che detti costi,  comprendono i costi operativi, costi del personale; costi di conferimento (con aggiornamenti istat); comunicazione e sensibilizzazione; isola ecologica; attrezzature per la raccolta differenziata; sistema informativo; ammortamento etc. mezzi (daily, apecar etc); sacchetti etc, video sorveglianza urbana.

Da notare che  quest'ultimo servizio, di video sorveglianza, invocato dai più come un toccasana contro l’abbandono selvaggio dei rifiuti,  ha un alto costo di gestione e, non sempre ottiene i risultati sperati. 

8) Esempio di un calcolo di tariffa.

Per maggiore chiarezza, avevamo accennato ad un esempio di calcolo della tariffa da noi dovuta.

Ipotizziamo una casa di 168 metri con due occupanti. Riproponiamo una tabella precedente e quindi, ci riferiamo alla seconda riga della tabella (2 persone). 
Esempio di una "cartella di notifica": Appartamento di 168 mq abitato da due persone


Ed ecco riproposti i "parametri" a cui riferirci. In questo caso 3° riga (2 persone) e, dalla foto precedente sappiamo che si tratta di un immobile di 168 mq. Moltiplichiamo la quota fissa del 2° rigo 1,4418 *  168 =242,23 a cui aggiungiasmo la seconda cifra della tabella (121,18,63)  Insomma: 242,23+121,1863=363,86. Questa cifra è lievemente inferiore alla cifra esposta a centro della lettera di notifica che è di 377,94 perché in quest'ultima cifra è compresa l'addizionale provinciale del 3% e le spese di notifica, circa 4 €

Dobbiamo moltiplicare la prima cifra per i mq e aggiungere la seconda cifra. Dettagliamo:
Si procede così: (Quota fissaX168)+121,1863= € (242,23+121,1863)= € 363,86.

Questa è la cifra (salvo piccoli arrotondamenti dei decimali) da noi dovuta, però, a questa cifra va aggiunta l’imposta provinciale del 3%  di € 363,86 cioè €10,90 e vanno aggiunte le spese di notifica (raccomandata €3,94). Riepilogando: €(363, 86+10,90+3,94)=€ 378 circa.

9) I rifiuti abbandonati.

Foto: Rifiuti abbandonati. Precisiamo che quasi tutte queste foto sono state scattate, prima delle pulizie straordinarie programmate, ma che dopo qualche giorni "i vandali" ha ricominciato "il loro lavoro" imponendo altre pulizie straordinarie, con relativo aggravio dei costi a carico dei cittadini.


Questi rifiuti, "scaricati" a poche decine di metri dell'ex depuratore e che si estendono per centinaia di metri e migliaia di tonnellate, tecnicamente non sono stati abbandonati nel territorio di Statte ma in terreni di proprietà dell'ILVA. Ovviamente "lo stato delle cose" è stato denunciato alla magistratura; dovrebbe essere l'ILVA stessa a curarne lo smaltimento, ma sappiamo tutti che nelle condizioni amministrative dell'ILVA, anche la magistratura avrà un bel da fare per obbligarla a tanto. Pur non influendo nel costo della raccolta stattese è però un esempio di ciò che è possibile ai delinquenti. 









Le foto precedenti solo soltanto un piccolo esempio della dimensione della battaglia, sia nei confronti di, ragazzi irresponsabili (le scritte) che nei confronti dei veri delinquenti. Ripetiamo le foto sono state scattate, PRIMA di una delle pulizie straordinarie (e prima delle ripitturazioni), ma qualche giorno dopo, specialmente in una "certa zona" le cose si sono ripetute), obbligando alle stesse ripetute pulizie straordinarie a danno dei contribuenti.

La rimozione dei rifiuti abbandonati di ogni genere ha avuto un notevolissimo costo e, personalmente penso, che “la strada più efficace” sia quella di aumentare considerevolmente le multe sui rifiuti abbandonati, in modo da diventare un deterrente contro queste azioni e, nello stesso tempo, ripagare almeno in parte, il costo della raccolta dei rifiuti abbandonati. 

I "tanto invocati impianti di  video sorveglianza", pur necessari per la sicurezza pubblica, se estesi in modo indiscriminato per stanare gli "incivili", risulterebbero molto onerosi, specialmente nelle zone di estrema periferia, (pensiamo alla zona “Spagnolo” e a quella dell’Ospedale Moscati). 

Quindi: pugno di ferro e multe "salate per i rifiuti abbandonati".  (Recentemente ho letto un avviso in un altro comune, che fissava le multe per queste infrazioni a 600 eruro).



8) L'importanza dell'informazione

Intanto mi scuso in anticipo se le "righe" che seguono possono apparire come un "sermone" diretto a destra e a manca. Non è questo né l'intenzione né lo scopo: sono soltanto "parole dette a sé stesso" di un ottuagenario. 

Ebbene, queste pagine hanno lo scopo di informare i nostri concittadini, su uno degli argomenti che spesso suscitano qualche malumore,  non sempre  espresso in modo corretto, nei moderni "network". 
Proponiamoci di evitare di usare parole come "ladri" e relativi sinonimi, (ma ho sentito anche di peggio) senza aver prima di aver conosciuto i termini di alcuni provvedimenti e, in queste pagine tentiamo di farlo.

A questo proposito, chi scrive condivide il giudizio di alcuni, "anche amici dell'Amministrazione", secondo i quali, uno dei difetti della nostra maggioranza e dei partiti che la sostengono è proprio quella della scarsa informazione ai cittadini. 

A dire, che basterebbe una semplice paginetta firmato A4, pubblicata periodicamente per informarli sullo "stato dell'arte". 
Capisco, che vi è un sito, da cui sarebbe possibile informarsi, ma non tutti hanno le conoscenze idonee per farlo e non sempre il sito è aggiornato su TUTTO. 




9) Perché, tariffe così "salate"?

Tanti sono i fattori che concorrono alla fissazione di questa tassa, alcuni dipendono da "fattori esterni" mentre altri "fattori interni", riteniamo che potrebbero essere migliorati.

a)Tra i fattori esterni, proprio la norma fissata dal governo che obbliga i comuni a "coprire l'intero costo della raccolta" e spese accessorie ai contribuenti; (mentre precedentemente una parte veniva finanziata dalla "tassazione generale del comune" e parte dai cittadini.

b) Un altro fattore che mette Statte in condizioni non ottimali, deriva dal fatto che la nostra cittadina a causa del boom di abusivismo, derivante dall'allora cecità del comune capoluogo, si è sviluppato su di un territorio paragonabile ad una cittadina col doppio degli abitanti. Questo comporta un costo molto più elevato della raccolta stessa. 


10) Da quanto finora detto, potremmo dedurre che queste alte tariffe sono inevitabili? 

Queste sono risposte che chi scrive, come ogni comune cittadino, difficilmente potrebbe dare e fare il "professore", senza starci dentro non è serio, comunque, qualche considerazione "nasce spontanea”, come diceva qualcuno. 

 Ebbene, indipendentemente dagli “eroici imbecilli”  che lasciano rifiuti abbandonati, ci chiediamo se, per il resto, non ci sia molto da migliorare e non ci si riferisce tanto all'efficienza della ditta principale che per il suo organico, fa anche molto, ma anche e soprattutto agli addetti delle pulizie delle mini aree verdi adiacenti alle strade e nelle mini aree verdi dei nostri luoghi pubblici

A volte, dopo rasata l’erba, basterebbe un semplice “rastrello” dei nostri nonni a raggruppare e raccogliere quei mini rifiuti residui ai bordi delle strade.

Credo tuttavia,che, migliorare il servizio con la conseguente auspicata riduzione delle tariffe, richiederebbe un impegno serrato e  totale e a 360° di tutta l'amministrazione, dei dirigenti del ramo,  della polizia locale e degli stessi responsabili affidatari dei servizi di pulizia e raccolta rifiuti, al fine:

a) di controllare "in loco" l'efficienza del servizio "differenziata" dal momento che specialmente nelle "zone" che meno contribuiscono a ripagare il "servizio" (perché con "numerosi senza reddito" etc), vi è una scarsa attenzione  nell'effettuare correttamente la raccolta stessa.

b) Incaricati dell'affidamento del servizio, dovrebbero essere "responsabili" della pulizia accurata degli "angoli" dei nostri luoghi pubblici, suggerendo ulteriori contenitori, anche di maggiore capienza per evitare che gli "incivili" abbiano degli alibi. In questi luoghi pubblici è sì auspicabile, che specialmente nei punti "ciechi" si installino appropriati impianti di videosorveglianza sanzionando severamente i "vandali" stessi.

c) Sarebbe auspicabile che, in fase di rinnovo dei contratti, si fissassero regole più incisive riguardanti la qualità del servizio a cui, le ditte affidatarie dovrebbero attenersi e contemplassero anche un "costante controllo qualità", con la presenza combinata di dipendenti delle relative ditte e di incaricati del comune. 
Che ne pensate, che i nostri addetti della protezione civile (volontari o meno), che per loro compito percorrono frequentemente il nostro territorio, segnalino i luoghi dei rifiuti abbandonati? 



CONCLUSIONI

I cittadini a fronte di queste alte tariffe, desidererebbero, almeno che Statte fosse più pulita. 

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