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lunedì 28 aprile 2014

FOTODOCUMENTO: Inaugurazione, sede PRESEPISTI DI STATTE "Vivere Betlemme"

I "Presepisti dell'associazione": Pino Damasi, Filippo Provenzano, Mimino Marzii, Fabio Modeo, Piero Cecere, Domenico Rossano, Sergio Moscagiuri, Emanuele Luccarelli, Padre Luca Mignogna.
 

INAUGURAZIONE: “Vivere Betlemme”, associazione degli amici del presepe di Statte” e la sua ministoria.

La sede dell'associazione "Vivere Betlemme" in via "Salita Montella"
 

Il 29 Marzo scorso, si è inaugurata a Statte la sede degli amanti del presepe, in via Salita Montella,  associandosi in un sodalizio denominato “VIVERE BETLEMME”.

Forse più che le parole, parleranno le foto, nei riguardi di questa bella serata.
Elenchiamo subito gli intraprendenti protagonisti di questa “Associazione”:

 
Sergio Moscagiuri, Domenico Rossano, Pino Cecere, Pino Damasi, Emanuele Luccarellui,  Fabio Modeo,  Filippo Provenzano; Mimino Marzii e, mi scuso per qualche, più che probabile omissione.


Inaugurazione e taglio del nastro (Foto Mimmo Pappone)
 
Padre Luca Mignogna assistente spirituale dell'associazione benedice la sede della nuona assocoazione (Foto Mimmo Pappone)

 
Foto Mimmo Pappone


Don Giovanni Agrusta parroco della Parrocchia del Sacro Cuore. Foto Mimmo Pappone


Il presidente del consiglio comunale Angelo Villani e Anna Maria De Vittorio

Dopo la benedizione religiosa, hanno preso la parola:

 


Padre Luca Mignogna, si è complimentato con i fondatori di “questa bella associazione, che rappresenta sia un monento di svago che di “servizio alla comunità”, potendo coinvolgere tanti giovani amanti in questi sani momenti di distensione”.  

 
Don Giovanni Agrusta, l'assessore Andrioli, il sindaco Miccoli

Don Giovanni Agrusta, si è soffermato sul significato che “il presepe ha per i cristiani e per i cattolici in particolare, diventando  per noi uno dei simboli della nostra fede; proprio per questo, è necessario diffonderne ed incoraggiarne la diffusione”.

 
Foto Mimmo Pappone

Il presidente Sergio Moscagiuri, Gino Del Giudice ed un vispo e bel bambino (figlio di Sergio?)

Sergio Moscagiuri (Presidente di “Vivere Betlemme), nel  ringraziare i presenti e, tutti quelli che hanno reso possibile questo evento, ha delineato lo scopo del’Associazione, illustrandone, le finalità sociali e formative osservando poi: “l’associazione, deve porsi come punto di riferimento per gli amanti dei presepi artistici oltre che, un amichevole punto di ritrovo”.

 
Il sindaco Angelo Miccoli insieme ad un altro maestro dei presepo stattesi Mimino Marzii

Il sindaco Angelo Miccoli, nel salutare soci ed organizzatori a nome dell’amministrazione, ha rilevato che: “l’impegno di questi laboriosi ed entusiasti cittadini  e le loro  lodevoli inziative, stimolano l’aggregazione sociale ed il piacere di stare insieme”

 

Gino Del Giudice, prima di declamare una delle sue intriganti poesie composte per l’occasione, ha sottolineato: “questa unione è veramente esaltante, e contribuisce alla crescita della comunità; , auspichiamo, che la nostra amministrazione, incoraggi, le iniziative culturali come questa, perché la culutura è la fonte principale del progresso di ogni comunità”.

Foto Mimmo Pappone
 

L’essenziale della notizia, termina qui.

APPROFONDIMENTO

In appresso altre notizie interessanti, tante altre foto, di chi scrive e degli stessi soci dell’Associazione, la poesia di Gino e la “ministoria di questo sodalizio” che, partendo dal clamoroso sucesso de “I presepi nelle grotte” ha portato alla nascita dell’Associazione stessa.
Il bel logo dell'Associazione


Comunque: chi prosegue, lo fa sotto la sua responsabilità: insomma, non accusatemi di essere un po’ troppo “lungo” (ovviamente, si scherza, ma non troppo J ).

Lo scopo di questa pagina

“Vivere Betlemme”, ha già un sua efficiente pagina su FB; tuttavia, come tutti gli account di questo network, questi tipo di pagine hanno un loro limite, rispetto alle pagine stabili e, per quanto bravi possano essere gli “amministratori delle pagine stesse, le notizie, i post, le foto, le notizie e “tutta la vita associativa”, col tempo, finiscono col frammentarsi, mantenendo sì, una ottima efficienza sulle attualità, ma sminuendone la storia, (insomma: il nuovo, scaccia il vecchio), mentre le pagine custodite in altro modo, come blog, siti etc, una volta pubblicate sono stabili e possono essere ritrovate in qualunque momento anche dopo molto tempo.
Don Giovanni Agrusta

Questa pagina, intende ripercorrere  in breve, la genesi di questa associazione, nata subito dopo, il clamoroso successo della manifestazione “presepi nelle grotte” del natale scorso, pensata ed organizzata da un’altra intraprendente associazione “Statte insieme Fitp” , che mise insieme gli affermati maestri ed i più promettenti amatori stattesi dei presepi artistici, molti dei quali con importanti palmares.

 

Questa pagina, intende altresì, raccogliere la documentazione fotografica dell’inaugurazione con foto scattate un po’ dai soci,ed altre da esterni (e che saranno debitamente citati).Come si è detto, questi documenti, avranno  la caratteristica di rimanere per sempre in questo link, al contrario dei post e foto in FB i quali vengono, col tempo fagocitati  da quelli più recenti.
Foto do Filippo Provernzano

Perché questa Associazione a Statte, non poteva mancare !!


Questa associazione, a Statte, non poteva mancare, perché Statte, da tanti e tanti anni, è un punto di riferimento per i presepi artistici.
Domenico Rossano il "decano" dei maestri presepisti di Statte; i suoi amici lo definiscono "il maestro dei maestri". Uomo di grande generosità che non ha mai nascosto "i segreti del mestiere" a tanti appassionati.

 Il primo presepista artistico di Statte è stato, senza ombra di dubbio, Domenico Rossano, i cui interessi artistici, fino a circa venti anni fa, erano rivolti verso la pittura ed il modellismo in genere poi, dei fortuiti incontri con artisti del presepe, sono stati “il colpo di fulmine”, che forse, Domenico aspettava.

Da quel momento, unendo le sue doti artistiche naturali, alla passione, pazienza e competenza, ne hanno fatto un punto di riferimento in questo ramo. 
Vennero subito i primi premi a livello provinciale e regionale; venne la prima realizzazione di un grande presepe dell’ARCI, insieme a Marzii, rivelatosi un allievo di grandi qualità e che poi avrebbe continuato a realizzare le sue opere in modo autonomo,  con  la collaborazione degli infaticabili ed appassionati suoi amici dell’ARCI.
Domenici Rossano, qui, con l'altro maestro Fabio Modeo (Fito Giovanna Soldatini)

Un altro astro dei presepi artistici, rivelatosi, uno degli specialisti, anche a livello nazionale della specialità “diorama” è Fabio Modeo, dotato di grande inventiva e fantasia e che ha avuto modo di tenere corsi ad allievi anche di altre regioni.

Non per niente, proprio i tre presepisti citati, faranno da maestri in un prossimo corso per presepisti di 2° livello, rivolto a chi è già pratico di queste tecniche e desidera affinarle ulteriormente.
 

Un "colpo da maestro" di Mimmo Pappone

L’idea di questa associazione

L’idea di questa associazione, credo sia venuta alla luce, quando i suddetti maestri ed appassionati di presepi artistici, organizzati dall’associazione “Statte Insieme Fitp”, si prodigavano per realizzare un artistico presepe, in una delle antiche grotte del “Canale della zingara” opera,  che per tanti versi, può ritenersi un assoluto punto di riferimento nel suo genere.
Quest’opera, costata anche tante notti, di lavoro, ha cementato la loro passione,
scaturita, in stima reciproca e subito in amicizia, tanto che terminata questa avventura  crearono, dopo solo 3 giorni il loro account in FB, che conteneva già l’idea compiuta,  della loro futura associazione.


Giuro che non c'era vino che potesse dare alla testa



Lo stesso giorno e sulla stessa pagina, manifestavano il loro entusiasmo: per l’ottimo successo anche di pubblico ottenuto da questa manifestazione e  tre giorni dopo la creazione di un accoun su FB (10 gennaio), postavano così:


10 Gennaio:  “I Presepi nelle “Grotte di Statte”, chiude in bellezza.
“L’iniziativa sperimentale dei “presepi nelle grotte”, organizzzata per la prima volta quest’anno nel suggestivo centro storico di Statte, ha riscosso un enorme successo.

I presepi esposti, di elvata qualità, con effetti prospettici impressionanti, hanno destato la meraviglia di tutti.
Questa coinvolgente fiera del Natale, con i suoi artisti, artigiani e partecipanti, è stata capace di richiamare fiumi di visitatori anche fuori dalla provincia ionica gratificando gli organizzatori e promotori oltre ogni aspettativa.


Per il fotodocumento dei presepi 2013, in via di ultimazione, prima di Natale,  con calendario visite o preparazione presepi cliccare  QUI
Per il fotodocumento relativo al giorno dell'inaugurazione dei presepi in grotta (14 Dicembre 2013) cliccare QUI
Per un ricco fotodocumento del giorno dell'Epifania nelle grotte", (Epofania 2013) con foto di presepi, turisti e manifestazione. cliccare QUI,
 
Appena tre giorni dopo (13 Gennaio) e, come si dice, “a tamburo battente”, pubblicavano sulla loro pagina, il manifesto programmatico dell’Associazione:

Turisti im visita ai prespi delle grotte il giorno della befana


Il “manifesto programmatico” dell’associazione.

 

13 Gennaio: Noi presepisti, realizzatori dei lavori esposti lo scorso Natale 2013 nelle "Grotte" di Statte, unitamente al realizzatore dei presepi ospitati ogni anno nei locali dell'Arcitenda, abbiamo deciso finalmente, di riunirci in un’Associazione, appunto VIVERE BETLEMME, che avrà come scopo principale quello di divulgare l'arte presepiale mediante l'organizzazione di corsi e dimostrazioni.

 

Un immenso ringraziamento, a tal proposito, deve essere espresso nei confronti dell'associazione culturale Statte Insieme ed in particolare nelle persone di Giancarlo, Aldo, Giovanni e Mery, che organizzando l'evento "presepi nelle grotte" ci hanno riuniti chiedendoci di effettuare una mostra con i nostri lavori e la realizzazione di un grande presepe a dieci mani "mai visto prima".

 

Un doveroso ringraziamento va inoltre rivolto a coloro che hanno fornito a titolo gratuito i locali situati nelle "Grotte" di Statte e quindi ad Adriano Carriero, ad Agostino Magazzino ed in particolar modo a Michele Genga che ha messo a disposizione il proprio locale, appena ristrutturato, sin dal mese di ottobre.

 

Grazie anche a Gino Del Giudice per averci donato la cornice del Diorama e per aver allietato con i suoi "Friends" alcuni momenti della mostra ed in particolare quelli relativi alla visita di 97 cittadini leccesi, giunti a Statte a bordo di due pullman. Grazie a Gino, anche  per la poesia dedicataci e, molto ben declamata dall’attore Gianni Ambruoso.

 

Ma, il maggior merito per la riuscita dell'evento, deve essere attribuito a tutti gli stattesi (e sono 2.700, solo quelli che hanno firmato il registro dei visitatori) che sono venuti ad ammirare la mostra da noi allestita, commuovendosi in taluni casi per aver visto rivitalizzata,  la culla di tutti gli stattesi ovvero "le grotte di Statte".

 


L'attore Gianni Ambruoso il giorno della befana, nella "grotta del grande presepe" declama una poesia di Gino


Soltanto 3 giorni dopo la pubblicazione del loro manifesto, il 16 Gennaio, potevano già preannunciare che la sede era stata individuata:

16 Gennaio.Vivere Betlemme ha finalmente trovato la sua sede, (ci riserviamo di comunicare l'indirizzo non appena sarà operativa);  tra poche settimane “si apriranno le danze" ...... pianificazione attività e corsi base per la realizzazione di presepi.

E, finalmente il 27 marzo potevano annunciare:

“Vivere Betlemme” è lieta di comunicare che questo sabato, 29/03/2014 alle ore 19.30, inaugurerà i locali della propria sede sita in Statte in via salita Montello al civico 47”.

 

E, per dimostrare la loro coerenza, la loro voglia di “fare” e, la loro volontà, di mettersi a servizio della comunità, pochi giorni fa, hanno annunciato il programma di un “corso di 2° livello” per presepisti che abbiano già acquisito gli elementi essenziali di quest’arte e che intendano perfezionarsi:

 

17 aprile 2014

“L’Associazione Vivere Betlemme,  ha l'onore di comunicare che ha messo in cantiere l'organizzazione del primo corso di tecnica presepiale di secondo livello.

Secondo livello perché è rivolto ad una platea di persone che già sono in possesso delle tecniche di base, quali la realizzazione della struttura interna del presepe, la conoscenza dei materiali e la lavorazione degli stessi”

 

“Si tratta quindi di un corso che ambisce ad avvicinare i discenti, al concetto di "presepe artistico" con tutte le conoscenze tecniche e gli accorgimenti di cui esso abbisogna.

Tale corso si terrà nei giorni venerdì sei, sabato sette e domenica otto Giugno dalle ore nove alle ore 18 circa con due ore di interruzione per la pausa pranzo.

Si tratta quindi di una full immersion per veri appassionati dunque, che avrà come maestri (e li elenco in ordine di età) il decano, maestro dei maestri Domenico Rossano, il maestro Mimino Marzii, autore dei presepi di grandi dimensioni ed il maestro Fabio Modeo che ci introdurrà nel magico mondo dei Diorama di cui rappresenta una delle massime espressioni a livello europeo.

I luoghi che ospiteranno il corso ed il programma dettagliato verranno pubblicati nei prossimi giorni.

Per ogni richiesta di adesione al corso, e per ogni ulteriore chiarimento contattare la casella di posta elettronica "viverebetlemme@gmail.com".

 


Il presepe vivente, il giorno della befana (a cura della Pro Loco)


Per concludere, ecco la poesia, che Gino stesso, ha declamato per l’occasione (causa indisposizione dell’attore Gianni Ambruoso):

 
ASSOCIAZIONE PRESEPISTICA “VIVERE BETLEMME”

L'arco rosso tutto sesto,
con al centro una gran stella,
è l'allegro manifesto,
pur se a vista , bagatella
che certifica l'unione
di un'aurea associazione.

V'è la Chiesa, il Municipio,
in armonica simbiosi
che per tutti son auspicio
di giorni, lieti, festosi.
V'è il Presepio ch'è poesia
“Viver Betlemme l'armonia.

Fotografi "in movimento"

E' tassello culturale,
è compagine discreta
è civile, solidale,
che ha in cuor ambita meta:
aggregare, far cultura,
con rispetto e con misura.


Emanuele Luccarelli,
offre il sito in via Montello,
gli altri soci, qual fratelli,
membri sono del drappello
in cui spicca il gran decano,
ch'è Domenico Rossano.



Piero Cecere e Damasi,
con Filippo e il buon Modeo,
son pimpanti tutti o quasi,
più di un greco corifeo.
Il maestro Marzii Mimino
spian da lustri il cammino.

Moscagiuri è presidente
che invita ognun di noi
ad aprire cuore e mente,
sostenendo ora non poi
ad escriversi tra i soci,
per cantare a più voci.



E' l'ottetto degli arstisi,
fondator che per passione
son provetti presepisti,
che voglion l'associazione,
un soave sodalizio
che vivrà senza alcun vizio

Fine primo, ciò a lor preme
è stare uniti, far cultura;
mira è di “Statte insieme,
che agisce senza paura.
Sogno è dei presepisti,
Stattaruli e in più artisti.

Voti a “Viver Betlemme”
che unione è esaltante
in cui gai noi lemme lemme
ma con spirito beante,
supplichiamo il buon Gesù,
di aiutarci sempre più
Foto Mimmo Pappone

Grazie agli otto fondatori,
grande amici, grandi umani
che conquisteranno allori,
ai concorsi oggi e domani.
Viva tutti, viva Statte,
che sa far cose ben fatte

Gino Del Giudice 29 marzo 2014

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venerdì 25 aprile 2014

Gino: 'U passarijedde chercijule ca no sapéve vulè (con traduzione)

Il passerottino che non sapeva volare.
('U passarijedde chercijule ca no sapéve vulè)



Il "luogo" del fatto descritto da Gino

 Una delicata poesia di Gino (con traduzione), su di un episodio vero, di alcuni giorni fa e di cui soni stato anch'io testimone. Episodio certamente non nuovo, ma che ogni volta, suscita emozioni e riflessioni. Ripropongo la pagina, che per ragioni tecniche ero stato costretto a cancellare subito dopo averla pubblicata.

Un uccellino, era caduto dal nido di un albero del piazzale della chiesa Madonna del Rosario di Statte( forse, cercando di effettuare imprudentemente il “primo volo”).Il suo destino sembrava segnato, quando l’amore, la pazienza e la tenacia di mamma uccello  ...  Gino, ha tratto da questo episodio, anche una riflessione per noi umani. (Taduzione della poesia, in fondo pagina).






Il passerottino che non sapeva volare

'U passarijedde chercijule  ca no sapéve vulè

N'u chercijule spatrijète,
vescine 'a Chijese, no vulève,
e zumbanne spaventète
quèse aijute me cerchève.

M'ère a mé, m'agghjie fermète;
no sapéve c'éra à ffé;
quanne m'àgghije avvecenète,
se n'à scijute sénza vulè.

Doppe picche n'u passarijedde,
da su n'aruole s'à calète
e fesc'canne a 'u chercijulijedde
fa ca nijende s'affijanghète.

A mé 'a mamme m'à parùte,
come pure ca s'ònne parlète;
po' su 'a l'areuole se n'à scijute,
doppe picche po' à turnète.

Cussì' à fatte scijenne e nghjiène,
e a 'u chercijule ù 'nguraggéve
méne bbélle, a chijène a chijène,
n'à ma scì” e se ne scève.

A l'andrasatte 'u chercijulijedde
ca d'a mammese ére 'chijamète
c'a rencorse da vére acijedde
suse a l'aruole se n'à vulète.

Ije da sotte agghije sendute,
'a cundandézze d'a mamme acijedde,
purcé 'u figghjie quèse perdute
ijéve salve e passarijedde.

Chèdda mamme pure cundènde
'u figghjie à rembrovèrète,
purcè à stète assé 'mprudénde,
ca se n'à scijute alla scurdète.

Ogne tijembe ijé gijuste c'arrive;
ma no s'à va vì mèije présse,
purcé ognune à putì vive,
come se déve e no da fésse..

'U chercijule mò crescénne,,
à recurdè chest'a lezzijòne
ca c'u tijembe scénne scénne,
po affrontè le sistuazzijòne.

St'a matine àgghije 'mbarète,
c'a nature ijé assé pérfétte
ogne còse Dije l'à creijète,,
fatte a regule, sénza defétte.

L'avvendure d'ù chercijuljiedde,
n'à ffé métte attenzijone;
m'a vulè none come a ijdde,
ma che l'èle a reazzijone.

Gino Del Giudice 22 aprile 2014

 





Traduzione

Un uccellino sperduto,
era presso la chiesa: non volava,
saltellando spaventato
quasi aiuto mi cercava.

Povero me, mi son fermato;
non sapevo cosa fare,
quando mi sono avvicinato,
è scappato senza volare.

 Dopo poco,  una passerotto,
da un albero si è calato
e fischiando all’uccellino,
a lui subito s’è affiancato.

A me, sua mamma m’è sembrata,
come se l'avesse parlato;
poi sull’albero, se n’è andata
ma, poco dopo è ritornata.

Così ha fatto scendi e sali,
incoraggiando l’uccellino,
“forza bello, piano piano,
vieni con me” e poi se ne andava.

All’improvviso l’uccellino,
che da sua madre era chiamato,
con rincorsa da vero uccello,
lui sull’albero è volato.

Io di  “sotto”, ho sentito,
la gioia, di mamma uccello,
perché il figlio ormai perduto,
era  salvo il poverello.

Quella mamma pur contenta,
suo  figlio avrà rimproverato,
perché fu assai imprudente
e, all'improvviso se n’era andato.

Ogni tempo è giusto che arrivi;
ma senza andare mai di fretta,
perché ognuno deve pur vivere,
“come si deve” e non da fesso.

L’uccellino ora, crescendo,
ricorderà questa lezione,
e col tempo, piano piano,
potrà affrontar la situazione.

Questa mattina, ho imparato,
che la natura è assai perfetta
ogn cosa, Dio l’ha creata,
fatta bene, senza difetti.

L’avventura dell’uccellino,
ci deve far mettere attenzione;
non dobbiamo volar come lui,
ma con ali a reazione.
 
(Dobbiamo agire con giudizio, ponderatezza e, ..  soltanto quando siamo pronti e,  in grado di farlo).

 
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