Cerca gli argomenti su questo blog

venerdì 22 febbraio 2013

Gino: San Valentino e dimissioni papa



“Silenzio elettorale e par conditio ” ossia: parliamo d’altro !!
 Tre poesie di Gino Del Giudice,
una sulle dimissioni del papa e due  su San Valentino
(con vignette divertenti)
 
IL RIFIUTO DI BENEDETTO XVI



Rispetto a Celestino, Benedetto,

E 'stato un Papa invero più paziente,

Nel sopportar per anni il deprimente,

Della Romana Curia minuetto.

 
Su Ratzinger il “crucco” ne han detto

Di cotte e crude ingenerosamente,

Persino che nazista consenziente,

fu del regime truce e maledetto.
 
Celestino V (il precedente papa che oltre 600 anni fa
fece "il gran rifiuto"

 
Si sa per quale fosco arcan motivo,

Ques'uomo giusto e Pio si è dimesso

Con il “RIFIUTO” raro e sbrigativo.
 

Non posso continuare lo confesso,

A fare il Papa, son vecchio e “retrivo”;

Il serto lascio a chi verrà d'appresso”.

 
COSA ACCADRA' ADESSO?
 

Adatto per la Sacra Istituzione,

Sarà al Soglio eletto un istrione,

Più dotto di Ratzinger e più bravo,

Almen quanto fu “Bonifacio Ottavo”.

 

Gino Del Giudice

Febbraio 2013

 
 

SAN VALENTINO

Oggi è San Valentino,

s'ode il suono di un violino:

canta al cuore di chi ama

l'uno o l'altra che si brama.

 

Giorno degli innamorati

che amor si son giurati,

quello eterno, di parola

che talvolta è solo fola.

 

Aureo, grato sentimento

che fa l'animo contento;

rende rosea più la vita,

a cui toglie ogni ferita.
 

 
 

E' felice chi lo prova,

ed a tutti molto giova;

se lo vivi intensamente

non ti senti più cosciente.

 

Pur di giorno fa sognare,

non ti lascia respirare;

se lo avverti appieno dentro

ti senti del mondo al centro.

 

Ma come sono le rose,

al pari delle altre cose

che olezzo hanno lieve,

pur se intenso, ha vita breve.
 

 
 

Mordilo fin quando puoi,

poiché anche se non vuoi,

la stagione dell'amore,

s'appassisce come il fiore.

 

Oggi un bacio, una carezza,

qualche attimo di ebrezza,

poi ti resterà il ricordo

di un tempo non balordo.

 

Vivi il giorno, ogni minuto,

che se passa è già perduto.

Ama e fatti amare assai

che la vita è pien di guai.

 

San Valentino

Gino Del Giudice

 

 

SAN VALENTINO

Lieve, etereo, anche proibito,

purchè autentico, laudese,

nel mondo, in ogni paese

l'amor l'uom tosto ha nutrito.


Io lo vivo e l'ho vissuto:

circadiano esponenziale,

impeto c'ancor m'assale,

tal chè a viver m'è d'aiuto.

 
Addì senza “Valentina”,

col vermiglio cuoricino;

e la trina al flaconcino,

l'ho ritrovo stamattina.

 
 
Da Gelasio spodestato,

tal “Luperco” Dio Romano,

cassando il rito pagano,

fu “l'amor cortese” issato.


D'allor soffoco, non fiato,

traboccante d' emozione,

gioia, mia consolazione,

è il pensiero suo alato.

 

Aureo, mistico, sereno

rende lieto a me ogni istante;

bramo sue beltà, tremante

le virtù, l'empito ameno.


 

Nel tepor del sentimento,

accarezzo il dono gaio,

di un quattordici febbraio,

colmo d'antico fermento.

 

Stringo al petto il cuor donato,

che sento d'ardore pregno;

avvinghiato al mio, disegno,

è di celestiale afflato.
 



Gino Del Giudice Febbraio 2013

 
Per andare alla pagina iniziale del blog cliccare HOME
Pert andare alle pagine di "Dialetto e scrittori stattesi" cliccare QUI
 

martedì 19 febbraio 2013

ILVA: dal 3 Marzo 6400 in cassa integrazione


 
 

ILVA: Migliaia di dipendenti in cassa integrazione dal 3 Marzo ai fini di risanare, ambientalmente l'azienda. (Di positivo c'è, che non sono previsti esuberi strutturali). La notizia, non era inattesa; allo stato attuale delle cose (incertezza estrema) l'azienda aveva solo due strade da percorrere:
La prima ottemperare alle disposizionei dell'AIA per quanto onerose esse fossero
La seconda, abbandonare Taranto al suo destino.
L'azienda ha scelto la prima strada.
Che dire ? Tante volte, l'azienda, messa alle strette, ha dichiarato di accettare e mettere in atto soluzioni "radicali per ridurre l'inquinamento" ed altrettante volte queste "soluzioni radicali" sono rimaste sulla carta (quànne 'u buscijarde ijè cunuscijùte, disce 'a veretà e nò ijè credùte).
Altra cosa importante, è capire se questi interventi mirano a dare una soluzione radicale al problema, ossia: impatto zero, inquinamento zero, danni per la salute ZERO !!
Perché se così non fosse tutto sarà stato inutile.




IL FATTO
Migliaia di lavoratori in cassa intergrazione, ma con la rassicuzione di un piano di investimenti di 2 miliardi e mezzo di euro.
"Nessun lavoratore in esubero", assicura il colosso. E' questo il prezzo che Taranto e l'Ilva dovranno pagare al programma di risanamento e ambientalizzazione degli impianti della grande fabbrica di acciaio, collegato al cronoprogramma dell'Autorizzazione integrata ambientale.



I TERMINI DI APPLICAZIONE
La cassa integrazione straordinaria nei riguarderà 6.500 lavoratori, Si tratta di una misura chiesta per "ristrutturazione" - si legge nel documento - legata ai lavori di bonifica e adeguamento dettati dall'Autorizzazione integrata ambientale, Aia.
La decisione è stata comunicata ai sindacati di categoria, comincerà il 3 marzo prossimo e avrà la durata di 24 mesi. .
Secondo le previsioni aziendali, gli interventi di risanamento nel gigantesco stabilimento comporteranno la permanenza in cassa integrazione di un numero medio di lavoratori di 4.300 (circa un terzo dei dipendenti diretti) con un picco di 6.100 circa nel secondo semestre del 2014, ovvero in concomitanza dello spegnimento del grande altoforno 5.



REPARTO PER REPARTO
Ecco la suddivisione delle riduzioni per reparto:
1) Poduzione ghisa 957 addetti,
2) Acciaierie 940,
3) Laminazione 1.574
4) Tubi e rivestimento 607,
5) Servizi di staff 1.249,
6) Manutenzioni 1.090.
 
In due anni, l’Ilva dovrebbe migliorare le sue prestazioni ambientali e ripartire a pieno organico, così come risulta dalla richiesta nella quale non si parla.



LE PRiME REAZIONI SINDACALI
 "Se da un lato è una buona notizia - commenta il segretario nazionale della Uilm Rocco Palombella - perché ci conferma l'intenzione dell'azienda di restare a Taranto ed investire sul futuro della fabbrica, dall`altro sono numeri da brivido che ovviamente puntiamo a ridurre in sede di trattativa. Di positivo c'è, che non sono previsti esuberi strutturali, almeno secondo quanto dichiara l'azienda; ma saranno due anni di lacrime e sangue. Chiederemo al governo di individuare tutti gli strumenti per evitare di far gravare solo su una parte dei lavoratori il peso di questi 24 durissimi mesi, ad esempio con contratti di solidarietà, cassa integrazione a rotazione e la riduzione del numero di cassa integrati".
 
Non dimentichiamo infine che ha marzo, la corte costituzionale si pronuncerà sul ricorso, avanzato dalla procura di Taranto, che mira a dichiarare incostituzionale il "decreto salva ILVA" e i vari decreti di applicazione connessi. Se la "consulta" accogliesse questo ricorso il TUTTO ritornerebbe nelle mani della magistratura, la quale potrebbe "sconvolgere" in peggio tutte le ipotesi fin qui fatte, potendo costringere nei fatti l'azienda a "chiudere".

 

lunedì 18 febbraio 2013

ILVA: Sabato 16_2. Enorme nube nera.



La nube nera di Sabato mattina, ha coperto tutta la città
e ben visibile da Statte



IL FATTO
Una densa nube nera di vaste proporzioni, ha invaso la mattina di Sabato 16 Febbraio, la città di Taranto, lambendo anche Statte (da cui è stata ben visibile).
Per tutta la mattina non c’è stato alcun tipo di comunicazione ufficiale ma, stando a quanto si è appreso, alla base dell’incidente ci sarebbe un malfunzionamento all’Altoforno 5.

 

Diverse le telefonate arrivate al centralino dei vigili del fuoco, attorno alle 9.30, per segnalare “un grosso boato” e, poi “una colonna di fumo nero” levarsi dalla grande fabbrica dell’acciaio che incombe sulla città. Immediatamente l’allerta è stata girata all’agenzia regionale per la protezione ambientale, che ha mandato i suoi uomini a varcare i cancelli dell’Ilva.

L'emissione diffusa di fumi, secondo le testimonianze (anche degli stattesi), era visibile anche a chilometri di distanza dallo stabilimento.



Solo nel pomeriggio, sono giunte le dichiarazioni dell'azienda, che se spiegano il fatto tecnico, non tranquillizzano i cittadini di Taranto e Statte. Ed ecco le dichiarazioni dell'azienda, "naturalmente tranquillizzanti".



LE "SPIEGAZIONI DELL'AZIENDA"
 
Per l'azienda: nessun pericolo.
È stato «un problema tecnico di natura elettro-strumentale» (una spiegazione del tutto chiara e limpida !!) a causare questa mattina la fuoriuscita di fumi dalla bocca dell'altoforno 5 dell'Ilva; in ogni caso non c'è stata «nessuna conseguenza per le persone e gli impianti e non si registrano emissioni di sostanze pericolose». (No comment)

 "La fuoriuscita, spiega l'azienda, è durata meno di un minuto ed è stata determinata dall'improvviso blocco di una turbina conseguentemente all'apertura di un interruttore ausiliario di un quadro elettrico».
Il blocco ha causato «l'avaria del sistema di regolazione della pressione del gas di bocca dell'altoforno, facendo così scattare i sistemi di sicurezza con l'apertura automatica dei "Bleender" (valvole di sicurezza) a causa dell'aumento di pressione».
[omissis].



LE PREOCCUPAZIONI DEI TARANTINI E STATTESI

 Come si è detto queste spiegazioni in "tecnichese" non tranquillizzano i nostri cittadini, ma sono chiaramente il segno di un impianto, obsoleto e per giunta con una manutenzione che non sembra del tutto ottimale.

La Gip Todisco di Taranto, molto impegnata nel caso ILVA


LE "ATTESE" DECISIONI DELLA CORTE COSTITUZIONALE 

Intanto, si attendono decisioni della consulta: Cerchiamo di chiarrire a noi stessi, prima che ai lettori di queste pagine quali erano  le ragioni del contendere che la corte costituzionale era (ed è), chiamata a risolvere :
Dopo il decreto legge "salva Ilva" (tramutato in legge), vi sono stati due ricorsi alla stessa corte costituzionale da parte della magistratura di Taranto.
 
1) Il primo ricorso sollevato dal gip Todisco aveva come oggetto la presunta "illegittimità" di questa legge, perché la stessa era in contrasto con numerosi articoli della costituzione (tutela della salute del cittadino, tutela dell'ambiente, indipendenza della magistratura, separazione dei poteri e tanti altri).
 
2) Il secondo, riguardava il conflitto di attribuzione in parole semplici:
Il potere legislativo (le camere) ed esecutivo (il governo), non possono disporre in luogo o contro le decisioni del potere giudiziario.


Il procuratore della repubblica Sebastio:
 Un magistrato "guida" nella lotta ai reati contro l'ambiente
 
I due ricorsi sembrano scaturire dalle stesse motivazioni; ed allora: la corte costituzionale, ha giudicato che il secondo ricorso non  fosse proponibile perché era una sorte di "doppione" del primo (manifesta illegittimità),  e che quindi era "sovrabbondante"; mentre su quello "decisivo" (il primo), si riserva di dare un giudizio di merito a Marzo, convocando tutte le parti in causa.


E' del tutto evidente che se la Corte giudicasse ammissibile questa "illegittimità" tutto ritornerebbe in mano alla magistratura e tutti i decreti Aia, salva ILVA etc diventerebbero inefficaci !!

Per andare alla pagina principale del blog cliccare HOME 
http://statte-ambiente-territorio-tradizioni.blogspot.it/

Per andare alle pagine di "Ambiente lavoro e sanità" cliccare QUI
http://statte-ambiente-territorio-tradizioni.blogspot.it/search/label/Ambiente%20Lavoro%20e%20Sanit%C3%A0

Il link a questa pagina:
http://statte-ambiente-territorio-tradizioni.blogspot.it/2013/02/ilva-sabato-162-nube-tossica-sulla-citta.html


 

sabato 16 febbraio 2013

Il Carnevale "secondo Soldatini".

1 Foto Giovanna Soldatini

Apparentemente "pàsse 'u sànde e pàsse a féste", e che inserire in questo gruppo, un link del carnevale ormai trascorso, sembra un "fuori tempo". In realtà, lo scopo è diverso: Le foto, pubblicate da tutti i concorrenti, pian piano vengono sprofondate nell'oblio da fb che predilige sempre "le cose nuove". Queste raccolte, hanno, invece lo scopo di fissare e rendere permanenti queste foto, proprio in omaggio sia ai partecipanti sia all'evento stesso. Infatti è sufficiente conservare il "link" e le relative foto saranno "disponibili per sempre".
Questa serie di foto è stata scattata da Giovanna Soldatini, una eclettica cittadina di Statte (non nativa), e dai multiformi interessi; uno di questi è proprio la fotografia, che lei coltiva con passione e con attrezzature semi professionali.


 
2 Foto Giovanna Soldatini


3 Foto Giovanna Soldatini



4 Foto Giovanna Soldatini


5 Foto Giovanna Soldatini (in soprabito scuro: padre Luca, dei Padri Somaschi)



6 Foto Giovanna Soldatini




7 Foto Giovanna Soldatini



8 Foto Giovanna Soldatini (gli organizzatori)




9 Foto Giovanna Soldatini



10 Foto Giovanna Soldatini



11 Foto Giovanna Soldatini



12 Foto Giovanna Soldatini




13 Foto Giovanna Soldatini



14 Foto Giovanna Soldatini


15 Foto Giovanna Soldatini


16 Foto Giovanna Soldatini


17 Foto Giovanna Soldatini


18 Foto Giovanna Soldatini



19 Foto Giovanna Soldatini



20  Foto Giovanna Soldatini



21 Foto Giovanna Soldatini


22 Foto Giovanna Soldatini




23 Foto Giovanna Soldatini


24 Foto Giovanna Soldatini



25 Foto Giovanna Soldatini


26 Foto Giovanna Soldatini


27 Foto Giovanna Soldatini



28 Foto Giovanna Soldatini

 
29 Foto Giovanna Soldatini


30 Foto Giovanna Soldatini



31 Foto Giovanna Soldatini





32 Giovanna Soldatini
 
 
Per andare alla pagina iniziale del blog cliccare HOME
http://statte-ambiente-territorio-tradizioni.blogspot.it/

Per andare alla precedente "raccolta" di foto di carnevale, cliccare QUI
http://statte-ambiente-territorio-tradizioni.blogspot.it/2013/02/carnevale-2013-foto-di-una-festa-di.html

Link a questa raccolta di foto cliccare cliccare QUI
http://statte-ambiente-territorio-tradizioni.blogspot.it/2013/02/il-carnevale-secondo-soldatini.html


Questi link rendono queste pagine di foto "perennemente disponibili", è ovvio che bisogna salvare il link tra i preferiti o copiarli in un qualsiasi testo word.