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mercoledì 6 febbraio 2013

10 Feb Carnevale, con poesia Gino e frappe

 
 

Nella foto, visibili danni all'0rologio della piazza e
alle guglie della Chiesa



In Questa Pagina:

Il Carnevale sattese.

Una  bella poesia di Gino Del Giudice per il carnevale, raccontata ai bambini delle elementari.
La ricetta stattese delle "frappe di Carnevale" di "nonna Marina".




Il carnevale stattese


 
 
 
 
Programma:
 
 

 







"Rinascita del paese, voglia di tirar fuori il sorriso. Ritorna il Carnevale di Statte in una edizione completamente rin­novata. Non carri allegorici ma tanti gruppi mascherati in grado di ridar colore a un paese che presenta ancora gli squarci del tornado del 28 novembre scorso, e proprio con il pensiero alla popolazione stattese colpita la manifestazione troverà uno dei punti più importanti del suo snodo.



 
La “passeggiata carnascialesca" si svolgerà in alcune vie di Statte con inizio dal piazzale della Stazione alle ore 17 del 10 febbraio e si snoderà sino a concludersi presso il Ponte Nuovo dove ci sa­ranno le esibizioni coreografiche dei gruppi mascherati. "

 
"Salve ragazzi oggi (Mercol 6 Feb) è stata fatta la conferenza stampa con vari giornali e tv. Volevo ricordare che all'arrivo al ponte nuovo una giuria valuterà ogni gruppo per abiti, coreografia e rappresentazione del tema scelto. Non ci saranno i primi tre posti né si vinceranno soldi. Tutti i gruppi verranno ringraziati con un attestato di partecipazione. DAIIIIII RAGA (Aldo Roberti Post su fb)"
 
 
 
 
Quale modo migliore, per ridare fiducia, ottimismo e grinta ai ciittadini stattesi, se non quello di riprendere una bella tradizione?
Ecco, che alcuni bravi ed intraprendenti giovani, hanno rispolverato "il carnevale stattese", una bella manifestazione "caduta nel dimenticatoio" da circa 15 anni, forse perché non c'erano tanti giovani entusiasti a "crederci"; a pensare che rappresentava, una bella forma di festeggiare il "carnevale": senza i tanti costosi e monumentali carri.La "festa", era (e sarà da quest'anno), principalmente, "partecipare e non solo guardare". L'evento, rappresenta, senza tema di retorica, un bel segno di "rinascita".







Sarebbe bello, se in un prossimo futuro, Statte riuscisse ad avere un "Carnevale" [ :)) ], che si distinguesse dai monumentali carri allegorici portati in "processione" che, diciamo la verità, oltre ad essere costosi e ingobranti, hanno "stancato" un pochino.
Sarebbe bello, che so, "un carnevale di tutti i cittadini", magari nella piazza nuova, mentre le "sfilate in processione", dovrebbero avere un ruolo secondario.
Intanto auguriamo a questi intraprendenti ragazzi (e a noi tutti), un bel successo che possa essere di buon auspicio per gli anni prossimi, quando, ci sarà più tempo a disposizione per la preparazione.
In bocca al lupo ragazzi e ... Statte ringrazia!!



GINO DEL GIUDICE:
"Carnevale": Una originale "poesia - favola" scritta da Gino, e dallo stesso, raccontata agli alunni della scuola elementare pochi giorni fa.

Una poesia che, oltre a divertire, farà "riflettere", sia i bambini e, ancor  più, tutti noi adulti.
Gino Del Giudice (disegno di un suo estimatore)


CARNEVALE DEI BAMBINI 3-2-2013

STATTE
Statte un tempo era un bel paese,
con tanti bimbi e gente assai cortese;
felice era ognuno veramente,
ed ai bambini non mancava niente;
ma un giorno venne un uomo col cappello,
coperto in viso e un grande mantello,
pensava di rapire due bambini,
con gli occhi azzurri belli e piccolini.
 
 
Di nome si chiamava Carnevale,
ed era un Re Burlone non normale,
ma non aveva figli e li cercava,
cosa che nella vita gli mancava.
Ma quando fu diffusa la notizia,
ogni papà e mamma con furbizia,
coprirono con una mascherina
il viso d'ogni bimbo e di bambina.
 
 
 
E giunse il giorno che quel Re Burlone,
a Statte arrivò, che delusione!
Non vide gli occhi di nessun bambino,
dato che eran coperti dal mattino.
Son sfortunato” replicò a se stesso,
e triste disse poi: che faccio adesso?
Non posso io rapir tutti bambini,
che con la maschera son più carini”.
 
 
Convinto fu infine Carnevale,
che al mondo ogni bimbo nasce uguale;
con occhi azzurri, o d'altro colore,
tutti sono un dono del Signore.
Americani, Inglesi o Africani,
al pari sono degni, sono umani,
che senza differenze in tutto il mondo,
hanno diritto a un gaio girotondo.

Statte può rimanere un bel paese

se ognuno con l'altro è più cortese.

Io Re Burlone, vi do un consiglio

come ogni padre fa al proprio figlio:

paura non abbiate miei bambini,

siete il futuro e già dei cittadini,
CRESCETE IN SAGGEZZA ED UMILTA'

LA VITA TANTA GIOIA VI DARA'.


GINO DEL GIUDICE

 


 
 
Nonna Marina: La ricetta stattese, delle "frappe di carnevale"

 
 
 
Tante, sono le ricette per questo tradizionale dolce di carnevale, ma quella che vi propongo, oltre che essere di facile realizzazione, consente di ottenere dei dolci, digeribilissimi e  leggeri oltre che veramente "godibili".
 
Ingredienti: Farina 00 gr 500. Zucchero 2 cucchiai (vedete?). Uova N°2; 1 cucchiaio di brandy (o quello che volete). La scorza di un limone grattugiato. Burro: 50 gr. 1 cucchiaino di bicarbonato. Sale: un pizzico. Vino bianco: quello che riceve l'impasto che deve risultare ben sodo. Zucchero a vello vanigliato per lo spolvero e anesini colorati.
 
Setacciate la farina,e disponetela su di una spianatoia.
Unite alla farina, il bicarbonato, lo zucchero, la scorza di limone grattugiata, un pizzico di sale e disponete la farina a fontana.
Rompete alcentro, le uova, il cucchiaio di brandy (o grappa, o anisetta), il burro (a temperatura ambiente)..


 

Lavorate bene gli ingredienti con la punta delle dita, quindi aggiungete il vino bianco, man mano che l'impasto "lo richiederà". Lavorate fino a quando l'impasto risulterà, liscio ed elastico. Copritelo con la pellicola e lasciate riposare  per circa 30 minuti. 
 

 
Spianate poi la pasta per mezzo dell'apposita  macchinetta (o con un mattarello, se non l'avete), in modo da ottenere una sfoglia non troppo sottile dello spessore di 2 mm.
Se utilizzerete la macchinetta, procedete in questo modo:
Prendete un pezzettino di pasta alla volta, schiacciatela con la punta delle dita ed inseritela nella macchinetta con i rulli completamente aperti (se la sfoglia che fuoriesce tende a lacerarsi, infarinatela).




Ripiegate la pasta su se stessa e spianatela nuovamente, e se fosse un poco morbida, strofinatela con un po' di farina. 
Fate così per 3 o 4 volte  fino al penultimo numero della macchinetta, fino ad ottenere una sfoglia liscia e compatta , che farete asciugare per circa 5 minuti su una tovaglia.




Con una rotellina dentellata, fate dei triangoli (o rettangoli) e praticate un taglio a centro (altrimenti gonfiano molto, quando friggono).


 
Ponete le strisce così ottenute (2 o 3 alla volta) in abbondante olio di oliva. (se usate quello di semi usate esclusivamente quello di arachidi), che sia ben caldo ma non bollente (170-180 gradi al massimo), girandole su ambo i lati e stando attenti a non bruciarle.


 
 
 



Appena diventeranno dorate, toglietele dall’olio e ponetele a sgocciolare su di una carta assorbente.
Quando diventeranno fredde ponetele su di un piatto da portata e cospargetele di zucchero a velo e "anesini" colorati.

 
 
 
 
 
Notate la leggerezza ottenuta: Questa bella confezione di frappe,
pesa appena 200 grammi (compreso il contenitore),
 
 

I Consigli di nonna Marina.
Un elemento per la riuscita delle frappe o chiacchiere è la temperatura dell'olio

1) L’olio per friggere le chiacchiere o frappe deve essere ben caldo ma non bollente, in modo da non bruciare la pasta di questi dolci, che devono friggere non più di un minuto per lato fino a raggiungere la doratura; una volta che l’olio ha raggiunto la temperatura ideale, dovrete mantenere il fuoco "dolce" ma non alto.
Se siete sprovvisti di termometro, per capire quando la temperatura dell’olio è ottimale, immergetevi uno stuzzicadenti: se vedrete comparire delle bollicine intorno allo stecchino potete cominciare a friggere.
Immergete un piccolo pezzetto di pasta e se questa diventa scura immediatamente, vuol dire che l'olio è troppo caldo. Abbassate il fuoco e riprovate fino a che la pasta diverrà dorata lentamente.

Buon appettito da "Nonna Marina".

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