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domenica 26 gennaio 2014

Statte e la "legge elettorale" che c’azzécca”? C'azzècca, c'azzecca".


Legge elettorale: Statte “ché c’azzécca”? C'azzècca, c'azzecca".


Perché questa pagina e .. a chi è rivolta.

Questa è una pagina “inusuale” per questo blog che, in genere,  non si occupa di “politica nazionale”. Questa volta, ce ne occupiamo, perché, la legge elettorale partorita dall'accordo Renzi Berlusconi,  influisce sulle comunità medio-piccole come Statte. Ovviamente, ci rivolgiamo al cittadino comune, in quanto per coloro che sono più addentrati nella politica, le osservazioni che faremo sembreranno banali, ed in parte lo sono  :) .
Aggiiungiamo infine, che queste osservazioni si riferiscono alla legge che sta per essere discussa in parlamento ed a quello che, ad oggi ne è dato sapere (26 Gen. 2013). Ovviamente se vi saranno cambiamenti, aggiorneremo questa pagina.

Di che parliamo

Per andare subito al sodo, chiariamo che ci riferiamo alla progettata riforma della legge elettorale, ed in particolar modo alle vergognose liste bloccate. Per parlare meno politichese, questo significa negare la possibilità agli elettori di scegliersi il proprio candidato.
Se questo fatto è comunque da biasimare, ancora più lo è, perché,  danneggiate saranno  le comunità medio-piccole come Statte,  come vedremo tra poco.


Semplifichiamo:

C’erano due possibilità di far partecipare gli elettori in modo diretto alle elezioni dei propri rappresentanti: la prima era basata sulle preferenze  e qui, apriti cielo in ogni dove: “le preferenze, mettono i candidati l’uno contro l’altro” ed ancora “riesce ad emergere il capopopolo della zona e chi ha nezzi notevoli da far valere”, “rivedremmo i bigliettini con un candidato principale ed uno fasullo per scoprire chi vota chi” e così via. Dimenticando che nelle elezioni comunali e regionali il sistema delle preferenze non va così male, mentre col nobile sistema delle liste bloccate che ci lascia il Porcellum, sappiamo tutti come è andato a finire.

C’era una seconda, possibilità, costituita dai cossiddetti collegi uninominali integrata da eventuale ballottaggio; non è il caso che in questa pagina, si entri nel dettaglio di questo sistema, basta sapere che avrebbe dato la possibilità all’elettore di esprimersi e, alla sua comunità, di essere riconosciuta  dall’eletto. Quindi lo stesso eletto avrebbe tutto l’interesse a curare il proprio collegio per eventuali tornate elettorali successive. 

Vantaggi e savantaggi delle “liste bloccate”
Evitiamo per ora, le considerazioni politiche che, se permettete,  faremo nella parte approfondimenti.

Allora, per semplicità vediamo quali sono, svantaggi  e vantaggi che si prospetterebbero per Statte, rispettivamente col sistema delle liste bloccate e con le preferenze (oppure con i collegi uninomonali).
Premetto subito, che si tratta di considerazioni ovvie e perfino banali, ma è bene ricordarle:


a) Nel caso di possibilità di preferenze (o liste uninominali), il candidato della circoscrizione (che, con la nuova legge dovrebbe coincidere all’incirca con la provincia), avrebbe, tutto l’interesse, a contattare la maggior parte degli elettori della sua circoscrizione.
b) I potenziali elettori,  avrebbero la possibilità di conoscerlo meglio, giudicando anche i suoi trascorsi,  le sue capacità e  la sua dimostrata  onorabilità oltre all’interesse mostrato in passato per il nostro territorio.

c) L’eventuale eletto, specialmente se la nostra cittadina, fosse stata determinante, per la sua elezione, avrebbe tutto l’interesse, ad occuparsi dei problemi della sua circoscrizione, quindi anche della nostra comunità,  per mantenere e rafforzare i rapporti con i suoi elettori. Anche perché questo, gli consentirebbe di mettere un’ipoteca di consensi per una successiva elezione. (Sempre dietro la porta, in Italia).
d) Queste considerazioni non sono soltanto teoriche, ma basate su esperienze del periodo con le preferenze. In passato, è vero, non tutti i candidati, dopo essere eletti, dimostravano lealtà e correttezza verso il loro elettorato, ma così facendo, normalmente venivano trombati alla successiva tornata elettorale.

e) Statte e gli stattesi, avrebbero la possibilità di rivolgersi ad un loro referente per far valere le proprie ragioni. Pensiamo al doloroso (per gli stattesi) diniego, da parte del governo centrale del riconoscimento della “calamità naturale” in occasione del tornado, fatto che poi ha influito pesantemente, nella economia della nostra cittadina e questo, proprio perché non avevamo buoni avvocati difensori a Roma.
Altro capitolo, quello ambientale: a Roma, hanno fatto e disfatto di tutto con le varie AIA e decreti connessi. Anche in questo caso, eravamo figli di “un dio minore” e le nostre povere madri di figli malati erano di “serie B”, rispetto a quelle, della “Terra dei Fuochi”. 



f) Infine, c’è da notare che, Statte, con la possibilità di preferenze e, col suo bacino di 10.000 voti (7000 voti validi espressi nelle ultime consultazioni politiche),  potrebbe offrire a qualche nostro concittadino maggiori possibilità, di aspirare a qualche candidatura e, se sorretto dalla maggioranza dei cittadini, anche a qualcosa di più; mentre con le liste bloccate gli stattesi, fungerebbero sempre da parco buoi per gli altri.
Tutt'altro discorso e per ovvie ragioni, va fatto per il comune capoluogo e per gli altri centri maggiori.

g) Si dirà che, almeno per ciò che riguarda il PD, è stato promesso che le liste, verrebbero formate, in seguito a delle primarie interne, su base volontaria dei partiti e non come conseguenza di un obbligo di legge.
Purtroppo, c’è da rilevare che, in occasione delle primarie, i cittadini di Statte, in passato, si sono dimostrati, alquanto distratti e,  di conseguenza, le stesse,  si sono dimostrate, poco producenti per la nostra comunità ed è questo, un nodo cruciale che la nostra comunità dovrebbe superare, cercando in ogni modo ed in ogni caso, di essere uniti nel favorire i candidati locali.
Comunque, anche con una eventuale nutrita partecipazione verrebbero sempre soverchiati dalle strutture cittadine (sémbe figghije a n’à chéne).


Conclusione

Per le elezioni con le preferenze (o con i collegi uninominali)  Statte, potrebbe aspirare di avere una voce in capitolo; al contrario, con le liste bloccate, continuerebbe ad essere sostanzialmente “gregaria portatrice d’acqua”.

Comunque, a parte ogni considerazione utilitaristica, la legge proposta, risulta peggiore del porcellum, oltre che poco democratica; infatti, lo sbarramento tanto alto rischia di tagliare le gambe a tanti partiti minori, espressioni importanti della nostra democrazia.

Per essere più chiari, con le attuali percentuali di sbarramento (12% per le coalizioni, 8% per i partiti che "corrono da soli"  e 5% per il singolo partito),  tre soli partiti, sarebbero sicuri di entrare in parlamento: PD, Forza Italia e M5S.

Mentre, NCD (Nuovo Centro Destra di Alfano); Fratelli d'Italia (di Giorgia Meloni) , UDC (Unione di Centro di Pier Ferdinando Casini) e SEL (Sinistra Ecologia e Libertà di Niki Vendola), sarebbero tutti a rischio; con quali garanzie di rappresentatività democratica è tutto da verificare.
Per "fortuna" almeno su questo punto, sembra che anche Mr.B. stia valutando di dare l'assenso ad una possibile modifica: bontà sua.

Come al solito, “chiudiamo” qui l’essenziale della notizia.

Appendice: qualche considerazione, non da politico, ma da semplice cittadino.
Anticipo, che si tratta di considerazioni personali, affidate a questa pagina più a scopo di diario personale che per esprimere giudizi da apprendista politologo.

Come siamo arrivati a questo punto

La politica “sprecona” e lo scontento dei cittadini

Se negli ultimi tempi, l’antipolitica, da parte del cittadino comune,  da latente è diventata palese, è perché la “casta”, continuava a screditarsi con tanti assurdi privilegi, con sprechi inimmaginabili e con tante  malversazioni; mentre, tanta povera gente, spinta dalla miseria e dalla mancanza di lavoro era spinta perfino al suicidio.

La politica, sembrava distanziarsi sempre più,  dai bisogni reali della gente e dal mondo del lavoro, non perdendo occasione di accrescere i propri privilegi e, dimostrando la  propria incapacità di “cambiare”.

La politica incapace di autoriformarsi

Si pensi, al balletto delle abolizioni delle province, al tentativo mai riuscito (anzi, mai iniziato), di eliminare un’anomalia tutta italiana del bicameralismo perfetto; si pensi al mantenimento di tanti enti inutili, mantenuti per far posto ai candidati trombati;  si pensi alla promessa mai mantenuta di ridurre gli emolumenti dei parlamentari, il loro dimezzamento (dei parlamentari); si pensi alle centinaia di politici  indagati per truffe  e così via.

L’affermazione dei pentastellati

In questo fosco quadro,  era inevitabile, che avesse una calmorosa affermazione, un rappresentante dell’antipolitica, per cui (come teorizzava malamente Marinetti), una guerra di distruzione, era l’unico mezzo per purificare il tutto.

Ovviamente, ci riferiamo a Beppe Grillo (ed al suo guru Gianroberto Casaleggio). Senza fare la storia di questo movimento basti pensare che nelle ultime elezioni politiche aveva avuto un clamoroso successo, non accettando di fare nessun governo con alcuno e costringendo il PD, ad formarne uno, con delle  innaturali  e mai sperimentate alleanze.

Pur con tanti buoni propositi, il governo Letta, che n’era scaturio, pativa le contraddizioni di questo artificioso connubio e spesso era costretto allo stallo ed alle scelte pasticciate che finivano per danneggiare tutti.

Tutto questo, con l’ausilio di un ministro dell’economia pasticcione ed alquanto imbroglione che cambiava sigle di tasse ogni giorno ed ogni giorno aumentandole, truccandole come diminuzione e scaricandole sugli enti locali, che diventavano così il parafulmine di incazzati cittadini.

 Era chiaro che il disegno di Beppe andava concretizzandosi ed era prevedibile che, nella prospettiva di elezioni politiche che sembravano prossime, i fatti gli avrebbero dato sicuramente ragione.

All’orizzonte, compare Matteo Renzi


Intanto, nel partito PD, andava prepotentemente affermandosi, Matteo Renzi, che, pur mancando il suo obiettivo, come candidato premier alle primarie delle politiche,  sembrava , agli occhi dei cittadini comuni (specie a quelli simpatizzanti di sinistra) un vero e proprio uomo della provvidenza che poteva tener testa con vigore a Mr.Beppe. Ma, proprio perché si comportava da uomo della provvidenza, qualche perplessità  poteva destarla.  

Ma, si era giunti ad un punto tale, che una figura di leader era indispensabile e Renzi, sembrava l’unico ad averne la vera stoffa.(Dopo che il dignitoso Luigi Bersani, addossandosi colpe non sue, aveva dato le dimissioni anche da segretario di partito).  

Renzi, proprio attraverso le primarie per il segretariato, aveva ottenuto, una quantità di consensi imprevedibile, da lasciare allibiti quasi tutti, ma non la gente comune, che lo percepiva come chi, finalmente, poteva dare una scossa al sistema, in chiave anti Grillo e anti casta.

Renzi alla prova dei fatti

Renzi e “l’incontro” con Mr.B.

Infine, è arrivata la prima prova dei fatti.  Diciamo la verità, al cittadino comune, il programmato incontro con Mr.B.  non aveva scandalizzato più di tanto, proprio per le ragioni esposte prima. 
Purtroppo Renzi, alla vigilia dell’incontro, aveva fatto capire incautamente, di voler chiudere immediatamente, quella sera stessa, un accordo globale, che comprendesse, legge elettorale, riforme istituzionali e via dicendo, mentre i suoi avversari politici, lo attendevano al varco e, nel caso di incontro fallito, gran parte del suo prestigio (dentro e fuori al partito), sarebbe stato gravemente offuscato.
Come dire: era un incontro teoricamente perso prima de suo inizio, perché,  Renzi, doveva concludere a qualsiasi costo questo accordo.

Le condizioni di Mr.B.

Mr.B. per riconfermare l’egemonia sui suoi, aveva un solo strumento: imporre le liste bloccate, per affermare  il suo dominio assoluto, e mettere nelle prime posizioni, i suoi fedelissimi.
Mr.B. aveva rifiutato di includere nel “pacchetto”, anche i “collegi uninominali con doppio turno”  (vi risparmiamo il loro funzionamento, basti pensare che avrebbero dato al cittadino la facoltà di scelta),  che rappresentavano l’altra alternativa proposta da Renzi. Mr.B. aveva rifiutato anche questa seconda alternativa, perché, in precedenti tornate, gli avevano fatto notare che in occasione di ballottaggi il suo partito era stato sempre svantaggiato.

Come dire, almeno su questo fronte le condizioni di Mr.B. erano prendere o lasciare. Esattamente come poi Renzi avrebbe fatto nella direzione PD.

Tralasciamo le altre condizioni negative, che Renzi aveva dovuto accettare, (soglia del 35% ritenuta da tutti troppo bassa, percentuali di sbarramento e così via).
L’abolizione del bicameralismo perfetto, è stato accettata di buon grado da Mr.B. perché ne aveva valutata il positivo impatto sull’opinione pubblica.

“L’accordo”

Ed ecco i lati giudicati negativi di questo accordo:
Questo “accordo” non è negativo,  perché lo si sia fatto con Mr.B. ma perché Renzi non lo aveva discusso all’interno del suo partito, né con altri partiti (alleati o neno, di governo).
Per quello che è emerso successivamente, pur di far apparire il suo incontro con Mr.B. definitivo e vittorioso, ha dovuto accettare che le condizioni, fossero fisse e inamovibili,  tanto che, alla Direzione del PD, si è presentato con una sorta di diktat di prendere o lasciare in blocco, concedendo soltano una possibilità di cambiamento: alla condizione che tutti fossero d’accordo (traducendo: che Mr.B. fosse d’accordo).

Mancanza di una vera leadership nella opposizione del PD

Visto come è andata la Direzione PD,  sembra che gli avversari di Renzi si siano dimostrati, sì dignitosi, ma probabilmente carenti di quel carisma necessario per tenergli testa. Che si sentisse la mancanza di  un leadere come Luigi Bersani, beh, questa è un’altra storia.
Conclusione:
Nonostante le riserve espresse sull’operato del sindaco di Firenze, non si può gettar via l’acqua calda con tutto il bambino, perché l’Italia ha bisogno di cambiamenti e sul lato delle riforme, nel pacchetto c’è molto di buono, specie per ciò che ha attinenza con i costi della politica.

Speriamo che, per ciò che riguarda la legge elettorale, le camere possano migliorarla, introducendo uno dei due sistemi che permettano la scelta agli elettori anche se, per quello che si è detto prima, senza l’assenso di Mr.B. ciò risulta illusorio.  Inoltre, senza questa “possibilità di scelta” , la legge, potrebbe essere a rischio di incostiuzionalità, al pari del porcellun.
Come si è detto, per ciò che ora ne sappiamo (26 Gennaio 2013), qualche intesa si va trovando sulle percentuali di sbarramento, allo scopo di non far scomparire dal parlamento tutti i partiti minori .. staremo a vedere !!

Riguarda  l’accordo nel suo complesso.
Che poi, si possa sperare che dei senatori, votino una legge che elimini il senato, beh, la pensiamo come il nostro santo preferito, San Tommaso: non ci credo ...

Ciao stattesi (nativi e residenti) e amanti di Statte !!







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sabato 18 gennaio 2014

Fotodocumento di una grande Epifania stattese (non tutte le feste ha portato via)

 
 
Il presepe della grande grotta (Foto di Giovanna Soldatini)
 
Epifania, tutte le feste le porta via .. (forse)

Fotodocumento. Il giorno dell'Epifania: turisti in "Via delle Grotte"
 
Presepe vivente della "Pro Loco", presso la "grotta" di Adriano Carriero, che ha ospitato anche i presepi di Paolo Cervellera (Foto LeoDelG)

Turisti salentini, in visita ai presepi di via delle Grotte (foto LeoDelG)
Non poteva mancare il "supporto" di "Gino&friends" (Foto LeoDelG)
Foto LeoDelG
Il "presepe vivente" di Anna Maria De Vittorio (foto LeoDelG)

L'affollatissima "grotta del grande presepe diorama" (foto LeoDelG)
La "declamazione" della poesia "La grotta" (riportata in fondo pagina), composta per l'occasione da Gino Del Giudice e "recitata" dall'attore Gianni D'Ambruoso. (Foto LeoDelG)

Allegria durante la visita dei turisti. Presenti "Gino&Friends" e i realizzatori del presepe (manca però Fabio Modeo). Foto LeoDelG


Fotodocumento di una bella Epifania stattese, con le foto di “quel giorno”, con  le poesie di Gino Del Giudice composte in occasione del Natale 2014 e declamate dall’attore Gianni Ambruoso e con la collaborazione degli altri “friends” di Gino: Piero Vestita ed il Fisarmonicista Mario).

I presepisti artistici stattesi, autori del grande presepe diorama di Via del Grotte. Da sinistra: Pino Damasi, Piero Cecere, Domenico Rossano, Fabio Modeo, Sergio Moscagiuri
 
Cosa ancora più importante, questa pagina, dà conto di un ringraziamento che i fantastici presepisti stattesi hanno indirizzato tramite questa pagina, agli organizzatori dell’evento, ai proprietari delle grotte messe a loro  disposizione ed ai cittadini stattesi !! Chiaro ? Pensate! Noi tutti stattesi avremmo dovuto ringraziare loro , mentre, questi ragazzi, dimostrando grande delicatezza hanno ringraziato noi. 

 Sentite:
Noi presepisti, realizzatori dei lavori esposti lo scorso Natale 2013 nelle “Grotte” di Statte unitamente al realizzatore dei presepi ospitati ogni anno nei locali dell'Arcitenda,  abbiamo deciso finalmente di riunirci in un Associazione, appunto VIVERE BETLEMME, che avrà come scopo principale quello di divulgare l'arte presepiale mediante l'organizzazione di corsi e dimostrazioni.”

Continuano i ragazzi: “Un immenso ringraziamento, a tal proposito, DEVE essere espresso nei confronti dell'associazione culturale STATTE INSIEME ed in particolare nelle persone di Giancarlo, Aldo, Giovanni e Mery, che organizzando l'evento "presepi nelle grotte" ci hanno riuniti,  chiedendoci di effettuare una mostra con i nostri lavori e la realizzazione di un grande presepe a dieci mani "mai visto prima". 

Continuano così, i presepisti: “Il loro merito non si esaurisce solo nell'idea geniale di organizzare questa mostra nella culla della Statte antica;  difatti il loro contributo è stato fattivo, nel senso che hanno messo a nostra disposizione la loro già collaudata esperienza sul territorio di Statte, fornendoci il supporto logistico e soprattutto, quello economico, contribuendo, in parte, alle spese per la realizzazione del nostro Diorama”.

“Un doveroso ringraziamento va inoltre rivolto a coloro che hanno fornito a titolo gratuito i locali situati nelle “Grotte” di Statte e quindi ad Adriano Carriero, ad Agostino Magazzino ed in particolar modo a Michele Genga che ha messo a disposizione il proprio locale, appena ristrutturato, sin dal mese di ottobre”.

Concludono così, questi bravi ragazzi: “Grazie anche a Gino Del Giudice per averci donato la cornice del Diorama e per aver allietato con i suoi "Friends" alcuni momenti della mostra ed in particolare quelli relativi alla visita, il giorno della befana, di 97 cittadini leccesi giunti a Statte a bordo di due pullman. Grazie anche per la poesia dedicataci e lodevolmente recitata”.
Ma sopratutto il maggior merito per la riuscita dell'evento deve essere attribuito a tutti gli stattesi (e sono 2.700 solo quelli che hanno firmato il registro dei visitatori) che sono venuti ad ammirare la mostra da noi allestita, commuovendosi in taluni casi per aver visto rivitalizzata,  la culla di tutti gli stattesi ovvero "le grotte di Statte".
Firmato: Domenico Rossano, Fabio Modeo, Pino Damasi, Sergio Moscagiuri, Piero Cecere.

Che ve ne pare? Ragazzi (ci rivolgiamo a voi “presepisti): Sono sicuro, che tutti gli stattesi, specie quelli che hanno seguito il vostro appassionato lavoro vorrebbero personalmente ringraziare voi, per l’impegno, per i  sacrifici, per le “notti bianche” trascorsi in grotta, per ultimare i vostri lavori. Grazie ragazzi: speriamo (e vogliamo), che anche l’anno venturo CI SIATE.

Come al solito, ricordiamo che "l'essenziale" della "pagina" finisce qui. Chi intende continuare lo fa a suo rischio e pericolo :) . Chi ha "questo coraggio", troverà le poesie di Gino di questo Natale, interessanti foto sulla giornata, compreso quelle relative ad un concerto di successo della "Banda di Statte" e "maggiori dettagli su questa giornata che dovrebbe por fine a tutte el feste ma ...


Ricordiamo qualche foto del "grande presepe diorama" in allestimento

Foto LeoDelG



Lo "scheletro" del grande "diorama (foto Emanuele Luccarelli)
 



Grande affluenza anche al presepe Arci di Mimino Marzii


Ringraziamo gli anche gli organizzatori Giancarlo, Aldo, Giovanni e Mary, per la tenacia e per l’impeccabile cura di tutti i “particolari”,compreso l’idea di “dirottare”su Statte, i visitatori salentini. Dicevamo, nel titolo che “ ..tutte le feste le porta via”. Non è esattamente così. Infatti sappiamo che la “loro mente è altrove”,ad organizzazione, “Il carnevale stattese 2014”. Ed allora un grandissimo “IN BOCCA AL LUPO” per questo ulteriore evento perché .. "la festa continua"

Inoltre, non bisogna dimenticare il grandioso presepe di Mimmo Marzii dell’Arci che il giorno della befana, ha visto tanti visitatori, paragonabili soltanto a quelli del giorno dell’inaugurazione. È stato il giorno in cui, tanti altri presepisti stattesi hanno potuto esporre i loro lavori: parliamo dei presepi “ospiti”, ma anche di quelli del  presepistia stattese: Gaetano Pappone (padre dell’affermato fotografo Mimmo e zio dei professionisti Vladimiro e Giancarlo) che ha esposto nella bella grotta, messa a disposizione da Agostino Magazzino (adiacente a quella grande). È stato anche il giorno del presepista Paolo Cervellera, che ha esposto i suoi lavori nella grotta di un suo parente, Adriano Carriero.
Infine, ricordiamo il bellissimo presepe vivente di Anna Maria De Vittorio (esposto sempre nella grotta di Adriano Carriero). Quest’anno, pur nella ristrezza di “mezzi” è veramente ben riuscito, beneficiando di visitatori , grazie anche agli “attori” (tra tutti, ricordiamo la “bella e celestiale”Madonna”).

 Avevamo detto che avremmo riportato le poesie, che Gino ha composto in occasione di queste feste. Ricordiamo che molte si esse, sono state declamate dall’attore Gianni Ambruoso, spesso con “l’accompagnamento musicale e coreografico” di altri due “friends”: Piero Vestita e Mario.
La prossima, è la poesia dedicata all’inaugurazione del grande presepe in “grotta”.




La "grotta"  e ..tanta gente



Ed ecco alcune delle poesie che Gino Del Giudice ha composto, durante il Natale 2013

IInaugurazioe del "presepe in grotta"
 

LA GROTTA
Un tuffo nella storia del paese,
stasera a Statte in via delle grotte,
io cittadin del luogo, laudese,
iinneggio al Bambin che nella notte,
dal Cielo scenderà nella posata,
nell'antro di Michele preparata.
 
E' commovente il sito, più che antico,
quasi come la stalla in cui il Signore,
rifugio ebbe quasi da mendico,
pur messagger di pace e di amore.
V'è il presepio in magica atmosfera,
che qual prodigio, appare di quell'era.
 
Domenico Rossano, il decano,
Fabio Modeo notorio per bravura
Pino Damasi, eletto artigiano,
Cecere Piero, con mano sicura,
con Sergio Moscagiuri, in quintetto
creato hanno il presepio con diletto.
 
Un sodalizio, lieto: cinque artisti,
senza rivalità hanno operato,
creando ideorami qui mai visti,
in cui verrà Gesù Re del Creato.
Grazie maestri amici presepiari,
il dono fatto a Statte non ha pari.
 
E' iniziativa dell'associazione,
già membro FITP ch'è 'Statte insieme'
ormai consolidata istituzione,
che vede crescer lieto, ormai il seme,
che già attecchito è grande speranza,
dello stattese e d'ogni sua istanza.
 
Aldo Roberti, con Giovanni Urselli,
e Mary D'Andria, lieve quota rosa,
ragazzi per modestia, gai modelli,
rendon l'aria bruma in armoniosa,
sorretti da Pappone che fervente
è dell'associazione presidente.
 
La grotta col suo fascino ruspante,
da Genga posta fu a disposizione,
perché nascesse il Divino infante,
a cui chiediamo con gran devozione,
di essere con Statte riguardoso,
e con i suoi abitanti generoso.
 
Che assista tutti, noi, gli ammalati,
gli anziani, e chi vive in sofferenza,
i giovani, che son disoccupati,
che bramano il lavor con impazienza.
Bambino Santo, questo ti chiediamo,
certi che è quello che ci meritiamo..
 
Auguri agli stattesi e a i foresi,
che coi presepi son da fuor venuti;
e sono tanti, artisti assai cortesi,
vediamo lieti e anche compiaciuti.
In questo antro, invero suggestivo
a Statte il Natale è ancor più vivo.
 
La grotta attesta i segni, la memoria,
di mille anni e forse ancor di più,
che dice degli eventi e della storia,
dei tempi dei romani e di Gesù.
Auguri buon Natale a tutti quanti,
con “Statte insieme”,noi andremo avanti
GINO DEL GIUDICE NATALE 2103






Il grandioso presepe dell'ARCI
 



Tursti salentini, dopo aver visitato il presepe dell'Arci e diretti al "Grande presepe della grotta"
 
La pesia che segue, è stata composta da Gino in occasione dell’inaugurazione della nuova sede dell’Arci (ricostruita a tempo di record dopo la distruzione del tornado). Ricordiamo, che nella stessa occasione è stato inaugurato il grandioso presepe dell’Arci di Mimino Marrzii.
Inaugurazione Presepe Arci
A dicémbre ogne anne,
Criste nasce a tutte vanne,
scénne 'ndèrre puntuèle,
quanne ijé 'a notte de Natèle.

Tutte l'anne l'Arce à aspettète,
c'u Presépije, bbélle aggarbète,
fatte a ijarte da Mimine,
'a descése d 'u
Bommine.

Ma cust'anne, ije no credéve
ca 'u Presépije se refascéve,
pe le uèije ca 'u tornéte,
n'anne fa, n'à cumbenète.

Ce avére mise n'a sc'cuummésse,
l'ésse pérse come a n'u fésse,
purcé 'a ténde bbérafatte
pe meracule s'à refatte.

Capute e Mimme
Fesc'chétte,
che Ménnélle e n'ote e sétte,
sènza chijange e ca bravure,
ònne 'nzeppète 'a copérture.

Grazzije a lore, a Gréche e Pastòre
a Marra che tutte 'u core,
e a Mimine, l'òte
Capute,
ca coccijute l'ònne vulute.

Ijé cundénde
Gesù Bommine,
e se ne présce
Marzije Mimine
maijstròne, artiste vére,
ca à fatiète matine e sére.

Tutte méretene n'a medaglie,
come pure 'a Marcégaglie,
ca 'u solèije n'a rijalète,
appéne l'Arce l'à cerchète.

U' Presépije de cust'anne,
téne ijé vére 'a capanne,
ma me père cchijù modérne
Gésù à nasce da Patre Etérne

'A Madonne s'à rennovète,
chédda antiche s'à sc'cuascète,
San Gijesèppe ijè statua nòve,
ce sèpe 'u cijucce e 'u vòve.

Don Pombilije però ijé 'u stésse,
ca ne benedisce doppe 'a Messe,
e ce sté légge 'a poèsije
come vdedite, sò sémbe ije.

Nijende à fatte
Nigre Pasc'chèle
p'u Presépije de st'u Natèle,
«e se véte» disce Mennélle,
méne lucénde sò le stélle.

Mò prijème 'u Bommenijedde,
c'aijute le puverijedde
le malète e l'anzijène
e c'a le gijuvene à ddé n'à mène.

Fè cambijè chésta sunète
ca assè stònne scuraggète,
falle acchijè de fatije n'u pòste
tande a Te nijende te còste.

'A Madònne che protégge,
tutte quande e ce sté légge;
'u Natèle che ne pòrte,
a tutte n'a mégghjia sorte”.

'U Bommine nè! Sté sénde,
e sté véne che 'u présénde:
e sté disce: «st'ù Natèle
che Statte à ijésse assè spècijèle».

'U Segnòre che ne dé
'a salute ijòsce e cré,
n'u Natèle sénze affanne
Criste nasce a tutte vanne.
Gino Del Giudice Natale 2013
La prossima è una "poesia" di Gino dedicata a S.Cecilia e le sue pettole. Se volete conoscere la genuina ricetta di "pettole" di una lettrice stattese cliccate Qui



Sanda Cècilije e le pèttele
 




Jinde a l'arije sté n'addore
che t'addecreijésce 'u core,
a dicémbre tutte l'anne,
ijé de péttle "frescénne mangianne".
 
Che le corne, tonne o chijatte,
ijésse sémbe bérafatte,
bélle calle, bélla fritte,
ijnde a 'u stomeche te vé dritte.
 
Che n'a fédde de sazizze,
sèpe mégghje, te fèsce arrizze,
e c'u zuccre mégghjie angòre
do tre péttle so n'amore.
 
S'accuménze a Sanda Cecilje,
ca de Natèle ijé gijà viscilije,
péttle 'nzijeme a' pastorèle
se frisce e sòne fine a Natèle.
 
Né assé cotte, né assé crute,
none mosce manche tenute,
d'inde a l'ugghje àssì bollende,
d'a farine 'u guste à sénde.
 
Sije de sére ca de matine,
qualche chile de farine,
che n'a 'ndicchje de luéte
custe 'mbaste s'a gunfiète.
 
Péttle bélle e génuine,
addo 'nzécche buone 'u vine;
so veraménde n'a delizijie,
n'u reijèle Natalizzije.
 
Che le Péttle calle 'nnande,
diche augurije a tutte quande,
de salute e d'ogne bbéne,
pe 'u Natèle ca sté véne.
Gino Del Giudice Natale 2013
Ed ora la prima delle  tre poesie di Gino, composte in occasione delle alltrettanto “giornate” del “Mercatino di Natale” organizzate da “I Leucaspidi”
 
Le festività natalizie, stattesi si sono "aperte" con la prima (delle tre) giornate del "Mercatino di Natale", a cura dell'associazione "I Leicaspidi". Ovviamente "non poteva mancare una poesia di Gino".


Il "Mercatino di Natale" a cura dei "I Leucaspidi"

 
MERCATINO DI NATALE di SANTA CECILIA  (Prima Puntata)
Al profumo del Santo Natale,
il paese vestito di festa,
in un'aria di afflato ideale,
cambia umori, e con nuove gesta,
vive il giorno di Santa Cecilia,
dell'evento già vera vigilia.
 
Si nell'ambito storico, al centro,
i “leucaspidi” giovani arditi,
che amore per Statte hanno
dentro, all'unisono, da intenti uniti,
già solcando un nuovo cammino,
sono artefici del mercatino.
 
E' atmosfera”, dice Lello Bello,
ma qual novero degno, è evento:
aggregante, sociale modello,
del paese, che libero al vento,
sta crescendo scuotendo torpori,
mentre mira a novelli valori.
 
V'è empatia nell'esposizione,
venerdì ventidue novembre,
con cibarie, oggetti, libagione,
così il sei e il venti dicembre;
con il soffio più accosto al Natale,
noi vivremo un clima ineguale.
 
Ma se i sensi saranno appagati,
lo Stattese commosso dirà,
finalmente ci siamo svegliati,
e i “leucaspidi” ringrazierà.
Statte cresce in ogni direzione,
con tenacia e gran decisione.
 
Il momento, è per altro, non lieto,
ma la forza a noi tutti non manca;
la speranza è il nostro segreto,
che mai issammo la bandiera bianca.
E i “leucaspidi” ben motivati,
conseguiti han già risultati.
 
Centro storico: dal “bar del borgo”,
tutto intorno infine via Piave,
il mercato, gioioso un ingorgo,
creerà dando a ognuno la chiave,
per accrescer nei cuori l'orgoglio,
per gridar: “ Statte Bene ti voglio.”
 
Ai “leucaspidi” un grazie di cuore,
e a color che con impeto schietto,
hanno offerto impegno ed ardore,
sostenendo l'allegro progetto.
Sono tanti che sol per la gloria
scrivon oggi la novella storia.
 
Sono giovani, son più di trecento,
sono bravi, son belli son forti,
son stattesi dal cuore contento,
son amici istruiti ed accorti.
Con Mike Genga, vi è Vitti
e v'è Bello con gli amici invitti.
 
Continuiamo, la strada è tracciata,
il “mercato” e l'aria natalizia,
produrrà una seria sterzata,
di concordia e di grande amicizia.
Tanti auguri a tutti ed a Statte,
che se vuol fa le cose ben fatte.
 
Gino Del Giudice natale 2013


Alcune foto, di Giovanna Soldatini e P. Luca Mignogna, scattate la sera della "befana" al "presepe vivente" di Anna Maria De Vittorio


Foto Giovanna Soldatini

Foto Giovanna Soldatini


Foto di Padre Luca Mignogna
Foto P.Luca Mignogna

La sera della befana, si è tenuto un fantastico concerto della "Orchestra di fiati della città di Statte" che ha avuto un clamoroso successo. Ricordiamo che la "banda" si avvale della stretta collaborazione della "prof" Lucia Calabrese. ecco alcune "istantanee".

Foto LeoDeG


Foto LeoDelG


La Prof. Calabrese



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