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mercoledì 30 gennaio 2013

Politiche, candidati stattesi e .. "sassolini nella scarpa"


(Pagina aggiornata, col terzo candidato stattese Lello Bello, che si presenta nelle liste di Fratelli d'Italia)
Premessa:

Le prossime elezioni politiche, inducono gli stattesi a qualche riflessione, anche sulla scorta dei drammatici avvenimenti che hanno colpito la nostra cittadina.

Ebbene, proprio in questa occasione (del tornado), si è visto, quanto  grave sia, non avere, nostri rappresentanti, negli organi istituzionali principali. In questo caso, mi riferisco alla regione, ma analoga deduzione va fatta per i “piani più alti”.

Il comportamento dei nostri referenti alla regione:
 
Per la verità, in quella circostanza, si è assistito, da un lato, ad un primo doveroso stanziamento,  per i danni “pubblici” , a cui (sembra), dovrà seguirne un altro più cospicuo per la stessa “voce”; dall’altro lato, vi sono state delle “pilatesche” lavate di mani, tanto della giunta, quanto del “consiglio” regionalre.
 
Per farla breve, mentre un assessore regionale riusciva a farsi approvare, in tempi brevissimi, e per il “SUO COMUNE”,  (appena sfiorato da quell’evento),  uno stanziamento per danni “pubblici e privati”; analoga richiesta (per i più urgenti danni privati) per Statte, veniva “bocciata quasi all’unanimità”, mentre un assessore che ci rappresentava e che molto o tutto, deve, agli elettori di Statte, “aggirò l’ostacolo” affermando che la questione doveva essere oggetto di un “attento studio”. E’ inutile dire, che quello “studio” non era indispensabile per l’altro caso. In quell'occasione si è trattato di una sorta di "tradimento" e di mancanza di riconoscenza verso la cittadina che era stata determinante (e non solo una volta) per le sue varie elezioni.

Riscattiamoci ..
 
Che dire? La deduzione che se ne ricava è “una soltanto”. Statte e gli stattesi, devono porsi l'obiettivo di riuscire a far eleggere un proprio cittadino nelle istituzioni che “contano”. E’ evidente che l’obiettivo non è semplice né facile, specie in presenza di vari “porcellum” che almeno a sinistra sembravano sorpassati con le “primarie”, ma così, ancora non è.


Gli “apparati di partito”, ancora influiscono pesantemente, nell’indirizzare gli iscritti verso qualche nome “piovuto dall’alto”. Ma mentre gli "iscritti ai partiti", che rappresentano una minoranza della cittadinanza, sentono il dovere di ottemperare alla "disciplina" dei partiti stessi, diverso è il discorso che riguarda il resto della "società civile" che, pur non tradendo le proprie convinzioni politiche, possono fare delle scelte che premino eventuali nostri candidati. 



Il mezzo a nostra disposizione è solo uno: UNITI

Che fare? Ebbene, proprio le “primarie”, sembrano avere una “debolezza intrinseca”,  per scardinare questo stato di cose.  Infatti,  se come sembra, pochi politici hanno intenzione di rinunciare al porcellum, affidandosi nello stesso tempo alle primarie, i nostri concittadini, nel rispetto delle proprie idee e convinzioni,  iscrivendosi massicciamente alle primarie stesse, potrebbero riuscire a classificare i candidati nostri cittadini ai primi posti, realizzando l'impensabile.
Se poi, fuori dal porcellum, si andasse, in avvenire, ad elezioni con le "preferenze", quale miglior sistema se non, far convergere tutte le preferenze su nostri cittadini ?
Naturalmente tutto questo nel presupposto che i politici si accordassero (di destra o di sinistra) nel candidare non più di un candidato stattese per la sinistra e non più di uno per la destra.

Si dirà, che mettere tante teste d'accordo sarebbe una utopia, ma è bene convincerci che, non c'è altra strada per ottenere una rappresentanza diretta per la nostra cittadina, altrimenti, come è successo per il tornado, continueranno a prenderci a "pesci in faccia".

 
 

Dopo questo non brevissimo preambolo, di cui mi scuso ...

Elezioni: Tutti i candidati della provincia di Taranto (compresi gli stattesi).

In questa pagina, sono elencati,  tutti i candidati della provincia di Taranto per la camera e senato. Per la prima volta due nomi stattesi: Daniele Andrisani consigliere comunale di Statte per il SEL, che si presenta candidato alla camera. (Alle primarie, del centrosinistra, ha ottenuto un ottimo successo: 2° tra i candidati della provincia di Taranto, dopo Donatella Duranti).  L’altro nome stattese è il  consigliere comunale di Statte, Emanuele Cristofaro che si presenta nella lista del PDL come candIdato al Senato.  Il 3° Candidato è Lello Bello, che si è presentato come candidato alla camera nella lista di "Fratelli d'Italia". Per i nostri concittadini sono tre partecipazioni di prestigio ma, obiettivamente, senza possibilità di affermazione finale.
C'è da notare inoltre, che la giovane età di Cristofaro, a rigor di legge, non consentirebbe in ogni caso una sua elezione, dal momento che l'età minima mi sembra sia 40 anni, ma potrei anche sbagliarmi.

In fondo pagina riportiamo i probabili eletti, sulla scorta degli attuali sondaggi (da prendere sempre con le “pinzette”).



Una vecchia "cartolina" della "chiesa Madonna del Rosario".
Molti stattesi attribuiscono alla "Nostra Madonna" l'assenza di episodi
funesti durante il recente tornado.

Ed ecco, tutti i  candidati della provincia di Taranto.

Centrosinistra.

 Alla Camera, per il Partito democratico
Ottavo posto per MichelePelillo. (Elezione ritenuta sicura)
Diciassettesimo per Ludovico Vico. (Elezione ritenuta quasi sicura)
Ventitreesimo Gloria Anna Saracino.

 Al Senato per il partito democratico
Undicesimo posto per Rocco Ressa.
Diciottesimo per Maria GraziaCascarano.


Alla camera per Sinistra Ecologia e Libertà.
Quinto posto per Donatella Duranti. (Elezione ritenuta quasi sicura)
Dodicesimo Daniele Andrisani (Stattese)
Quattordicesimo Massimiliano Bruno Cinque.
Sedicesimo Mauro Liuzzi.
Diciassettesima Lucia Viafora.
Ventesimo posto Maurizio Baccaro.
Ventitreesima Catia Marinò.


Alla Senato per Sinistra Ecologia e Libertà.
Decimo posto Cosimo Filomeno.
Undicesima Rosaria Petracca.


Centrodestra.

 Pdl alla Camera
Ottavo posto per Gianfranco Chiarelli. (Elezione ritenuta sicura)
Quattordicesimo per Giovanni Gugliotti.
Ddiciassettesimo per Alberto Chimienti.

Pdl al Senato
Quindicesimo posto Stefano Liuzzi.
Ventesimo posto Emanuele Cristofaro (stattese).

 
Centro. Coalizione Monti.

Alla Camera, lista Scelta Civica con Montil
Nono posto, Michela Danucci.

 Al Senato, per la lista unica “Con Monti per l’Italia”
Quinto posto  Antonio Scalera.

Alla Camera UDC
Quinto posto per Giuseppe Tarantino,
Trentasettesimo per Massimiliano Stellato.


Rivoluzione Civile per Ingroia.
Terzo posto  Angelo Bonelli (Elezione rittenuta sicura).
Diciassettesimoposto per Gregorio Mariggiò.
Trentatreesima Michela Miceli.


Movimento 5 Stelle.

Alla camera 5 stelle
Quinto posto per Alessandro Furnari.
Ottavo posto Vincenza Labriola.
Undicesimo Alberto Maria Fago.
Sedicesimo Pierangelo Castrovilli.
Diciottesimo Massimiliano Gadaleta.
Ventesimo Luca Dragone.
Ventiduesimo Donato Iurlaro.
Trentacinquesimo Cristian Festa.
Trentottesimo Innocenzo Daraio.

Al Senato 5 stelle
Decimo posto per Giuseppe Chirulli.

 
Fare. Fermare il Declino.

Alla Camera
Sedicesimo posto per Grazia Anastasia,
Diciottesimo Luca Mobilio.

Al Senato
Primo posto (capolista)  Nunzio Dario Latrofa.
Ottavo posto Vito Alessandro Carbotti.



Fratelli d'Italia.

Quattordicesimo posto alla camera LELLO BELLO (Stattese)

 
Grande Sud

Alla camera
Settimo posto Lucia Scialpi

 Al Senato
Al nono posto Angelo Micoli (non è il sindaco di Statte:))


Destra di Storace.

Al Senato,
secondo posto per Graziana Bruno.

Msi- Fiamma Tricolore,
secondo posto Filippo Lerario.

Infine, tenuto conto del "porcellum" e sulla base dei sondaggi attuali, da prendere sempre con le dovute cautele, gli eletti nella provincia di Taranto dovrebbero essere ben pochi:

I probabili eletti
 
PD. Alla camera: Michele Pelillo
e, con tutta probabilità: Ludovico Vico.

SEL. Alla Camera, con tutta probabilità: Donatella Duranti

Rivoluzione civile per Ingroia. Alla camera Angelo Bonelli (Anche se, in questo caso non si può parlare di “tarantino”)

PDL: Alla camera: Gianfranco Chiarelli.



Immagine dal tornado: Passeggeri: salvi !! (Foto Tonio Del Giudice)
 
Infine, (per chi ha ancora voglia di "leggere"),  ecco un profilo dei due candidati nostri concittadini, tratto dal "Nuovo quotidiano di Puglia" del 28 Gennaio 2013.


SEL, PDL, Fratelli d'Italia: tre candidati per rappresentare la città di Statte.

Statte vanta tre giovani can­didature alle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio: Daniele Andrisani di Sel, per la Camera, Ema­nuele Cristofaro del Pdl per il Senato e Lello Bello del Fratelli d'Italia per la camera.
Il primo, consigliere co­munale di maggioranza, il se­condo all’opposizione, mentre il terzo non fa parte dell'attuale consiglio comunale di Statte. 

 


 Daniele Andrisa­ni, ha 38 anni, sposato, ha due bambini. Si è diplomato come Installatore di impianti elettrici ed elettronici. Ha praticato per molti anni il calcio a livello ago­nistico giocando in varie squa­dre pugliesi e nel Taranto con cui ha disputato il torneo di Via­reggio. Attualmente lavora nel­lo stabilimento siderurgico Ilva.

Daniele Andrisani


Entra in politica nel 2000, al­l’età di 25 anni, quando fu elet­to nel suo Comune con una li­sta dei Democratici di Sinistra, ma la prematura scomparsa del sindaco interruppe quell’espe­rienza dopo solo 1 anno. Nel 2006 si ricandidò e risultò il pri­mo dei non eletti, ma riuscì a entrare in Consiglio comunale dopo 3 anni in seguito alle di­missioni di un altro consigliere.

 Nel 2009 aderisce al progetto di Nichi Vendola con il nuovo partito Sel. Nello stesso anno fu candidato alle elezioni provin­ciali con Sinistra Unita, ma non fu eletto. Nelle Amministrative del 2011 è stato eletto nelle li­ste di Sinistra Ecologia e Liber­tà. Attualmente è coordinatore di Sel di Statte, consigliere con delega allo Sport e presidente della Commissione Ecologia e Ambiente che “mi permette di affrontare i temi legati all’inqui­namento e alla salute dei lavora­tori le cui problematiche vorrei rappresentare a livello naziona­le”, dice.

Ha partecipato alle Pri­marie parlamentari ottenendo 280 voti in tutta la Puglia e nel­la sua lista, che vede a capo Ni­chi Vendola, ricopre la dodicesi­ma posizione su 42 candidati al­la Camera.


Emanuele Cristofaro ha 31 an­ni, è geometra e lavora nel­l’azienda di famiglia.


Emanuele Cristofaro


Emanuele Cristofaro, si presen­ta alle politiche nella lista Pdl per il Senato, capeggiata da Sil­vio Berlusconi, con una ventesi­ma posizione.
È entrato in poli­tica nel 2011 con l’elezione a consigliere comunale nella lista civica “Alleanza stattesi autono­mi”, ma ha militato per anni in Alleanza nazionale e Azione giovani.

È componente della Commissione Lavori pubblici, vicepresidente della Commissio­ne Cultura e Sport ed è stato presidente di un’associazione sportiva stattese. Si è fatto arte­fice di una richiesta al sindaco affinché per le prossime elezio­ni politiche si sorteggino solo scrutinatori che non abbiano raggiunto i 40 anni di età. (Questo è davvero tutto da spiegare n.d.r)

 “In queste settimane”, dice Cristofa­ro, “un confronto chiaro e linea­re si è venuto a creare più vol­te, dapprima con il vicecoordi­natore provinciale del Pdl Rena­to Perrini e successivamente di­rettamente con l’on Raffaele Fit­to che fortemente ha voluto met­tere in atto un ricambio genera­zionale circa le scelte da effet­tuare sulla composizione delle liste stesse. La mia candidatura va sicuramente fuori dalle possi­bilità di una probabile elezione, ma è improntata sulla costruzio­ne di un progetto ad ampio rag­gio. Parallelamente a questo, in ambito comunale, inizieremo un vasto processo di aggregazio­ne capace di convogliare le ani­me di tutti i moderati che si ri­vedono nei nostri programmi e nelle nostre ideologie”.



Lello Bello


Lello Bello, con Giorgia Meloni


Pasquale Bello, è nato  Taranto il 31 Gennaio 1979 e vive a Statte: Ha frequentato il liceo scientifico De Ruggieri a Massafra ed ha conseguito nel 2004 presso l'università di Bari, la laurea di Economia, Finanze ed aziende pubbliche, attualmente collabora con il ministero dei Lavori Pubblici come Tecnico control manager.
Nelle prossime elezioni si presenta nelle liste di Fratelli d'Italia.

Così si descrive:
Ex
coordinatore cittadino vic. di Statte del Popolo della Libertà. Dimissionario dalla sua carica dal giugno 2012, causa l’immobilità snervante del PdL, sposa la causa di Giorgia Meloni, suo riferimento politico fin dai tempi della sua militanza in Azione Giovani, il movimento giovanile di AN, prima con la volontà di partecipare alle primarie poi, sfociata nella fondazione di un nuovo soggetto politico Fratelli d'Italia, con Guido Crosetto e Ignazio Larussa.


Un estratto del suo pensiero:"Il futuro di una Città come Taranto non può basarsi solo sul siderurgico e sarà compito delle amministrazioni che verranno progettare ed attuare la tanto attesa alternativa, per non relegare più il nostro territorio al ricatto occupazionale senza dover necessariamente barattare la salute con il lavoro.

Una città intera che pronuncia la parola “alternativa” deve però fare necessariamente i conti con la ragionevolezza e con la necessità della riqualificazione delle maestranze.
[Omissis].

Sarebbe stato più giusto creare prima la ripresa piuttosto che tassare la povertà. Lo abbiamo sempre detto e lo continueremo a dire."Anche per Lello Bello, 14° posto alla camera, una candidatura di prestigio, ma senza possibilità di essere eletto.

 
Un "In bocca al lupo" ai tre concittadini per una bella affermazione. Per questa volta , altro non si può chiedere !!


 
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lunedì 21 gennaio 2013

Prof. Mimmo Calabretti: I LUOGHI DI STATTE




Un patrimonio da salvare.
Il libro del prof. Mimmo Calabretti: Stàtte e nò te mòv, fa parte di quelle opere "che non potevano essere rimandate". Infatti, se le generazioni che verranno "dopo di noi", potranno raccontare la "microstoria" della nostra cittadina, integrata dalla "viva tradizione", lo potranno fare soltanto grazie ad autori come Calabrettti, che, con pochi altri, ha avuto la possibilità di fare da ponte tra le generazioni dei "pionieri" di Statte (col loro dialetto, le loro tradizioni, i modi di dire e di vivere) e le giovani generazioni, che stavano per "smarrire per sempre" questo patrimonio. Mimmo Calabretti, ha dovuto fare comunque, un grande lavoro di ricerca, scovando e recuperando termini, modi di dire e luoghi, attingendo alla genuina "stattesità" dei suoi avi, e raccogliendo testimonianze verbali di anziani cittadini stattesi. Nel citato libro, ci sono tante cose "da salvare": espressioni tipiche e modi di dire; espressioni sopravvissute; parole quasi dismesse e tanto e tanto ancora: una vera "miniera" tutta da scoprire.
In questa pagina Mimmo descrive "i luoghi di Statte", ossia, una toponomastica popolare che ignora del tutto quella "ufficiale", completata da una miriade di avverbi di luogo in dialetto stattese, alcuni dei quali veramente divertenti). I "termini" in rosso, rappresentano i luoghi e gli "avverbi" più "a rischio di estinzione".



Indicazioni di Luogo

 
Abbasc a Crosc: via Taranto.
Abbasc Madonn: Via Madonna del Rosario.
Abbasc Statt: il quartiere della piazza.
Abbasc a Trigghij: nella campagna di Triglie.
Abbasc a Via Nòv: su via Taranto.
Abbasc u C’chign: masseriola a sud di Statte.



Dal libro di Calabretti

 
 
All’arij : in aria.
A Sciacqu~lattugh: contrada Zappalanotte, a sud di Statte.
A Via Nòv: via Taranto.
ATrenta-Chèn: Salita Montello.
A scinnut d’ Pappòn: via del Grappa.
D’cost à Chijès: dal 6 ottobre 2006 il lato ovest della Chiesa della Madonna del Rosario prende la denominazione di “Via Don Paolo Zigrino ”, iniziativa promossa dall’autore di questo libro in memoria del rev. Don Paolo Zigrino, parroco a Statte dal 1919 al 1959.

Foto Giovanna Soldatini

 
Ijnt i Grutt: nelle Grotte ; oggi: via delle Grotte e Via Falanto; il primitivo centro residenziale della Comunità stattese

Foto LeoDelG
 
‘Nnanz a Chijès: Largo Lepanto.
Lepanto: porto della Grecia all’entrata del golfo di Corinto sul Mar Jonio. Memorabile la battaglia di Lepanto combattuta il 7 ottobre 1571 tra i Turchi e la flotta cristiana e terminata con la sconfìtta dei Turchi musulmani.

 
Mijnz a chiazz: Piazza Vittorio Veneto; un incrocio di strade eufemisticamente e pomposamente denominata ‘piazza’. ‘La piazza’.. .una promessa politica che ha reso bene per cinquant’anni!
Rèt a Funtèn Vecchij: dietro la ‘la fontana vecchia’ c’era un frantoio; denominata negli antichi documenti ‘il pubblico fonte’ (fine 1700) accanto al quale si sono femate intere generazioni di stattesi per dissetarsi e per dare l’ultimo saluto ai propri cari. In quel punto, infatti, fino agli anni ’70, si fermavano i funerali e la gente del corteo funebre dava le condoglianze ai parenti del defunto. Luogo della memoria, versa in abbandono.
Sus u Baròn: zona Mercato; nel passato quella campagna era infestata da p’zz’ntudd “ una pianta che produceva una specie di favetta commestibili ma per niente nutriente e per questo chiamata “pezzentelli”.

A Callère (dal libro di Calabretti)

 
Sus a staziòn: un tempo era una zona con qualche bel casolare e piante mediterranee.
Sus u mont d l Tijermt: la zona residenziale... ’i parioli’ di Statte.
Sus-a-Crosc: sul corso Vittorio Emanule angolo San Francesco c’era una Croce simile a quella che si trova su via Taranto fatta erigere dai Padri Passionisti negli anni ’30.
Sus u castijdd: sul castello.

Dal libro di Calabretti
 
Sus u pont: sul ponte; costruito nel 1931; via Bainsizza.
U furn d’ Maria Domen-ch: via della Libertà.
U villaggij Mandell: modeste case-alloggio costruite negli anni ’60 dalla ditta Mandelli per ospitare i numerosi operai che venivano a lavoran nell’industria siderurgica.
Abbasc e sus: abbasso e sopra.
A bbascìn: la discesa.

Le capasèdde (dal libro di Calabretti)
 
Accheddavànn: a quella parte.
Acqqué: qui.
Addé: lì.
Addò ijè?: dov’è?
Affunn-a-ffunn: in fondo in fondo.
Allarìj : in aria.
 
"Vummil" (dal libro di Calabretti)

 
A lì~llà: a passeggio; nel linguaggio usato con i bambini
Annotavànn: in un altro luogo
A stù munn: a questo mondo
Atturn: intomo.
Av-s: lontano; da ‘abisso’.
Cheddavànn: quel luogo.
Daddò e daddé: di qua e di là.

'U scarfalijette" (dal libro di Calabretti)
 
D’ cèr: difronte.
Deffór: lì fuori.
Da fòr -a-fòr: da una estremità all’altra.
Ddé: lì.

A graste (Dal libro di Calabretti)
 
Ddé nnanz: lì davanti.
Ddé rrèt: lì dietro.
 Ddé-ssòtt: là sotto.

La copertina del libro di Calabretti

 
Ddè-ssùs: là in alto.
D’rmpett: difronte.
Fòr: fuori; anticamente significava ‘in campagna’
Fòr -p- fòr; fuori per fuori.
Ijnt: dentro.

'U Grammof''n (dal libro di Calabretti)
 
Ijnta- ijnt: dentro,dentro.
Larij: largo, spiazzo.
Luntèn: lontano.
‘Mmér: verso.
‘Mijenz-a-mijenz: in mezzo, in mezzo.
‘Mpond-a-‘mpond: in fondo in fondo.

L tr''mmun (dal libro di Calabretti)
 
‘Nfrond: in fronte.
‘Nnand: avanti.
‘Nnanza-nnanz: avanti, avanti.
‘Nzì-n: in grembo.

Dal libro di Calabretti

 
Nzppèt: in piedi.
Qué nnand: qui davanti.
Rèt-a-rèt: dietro dietro.
Sottasus: sottosopra.
Sòtta-sòtt: sotto sotto.
Sòtt-p-sòtt: tramare senza farsi accorgere.
Stritt-l: vicoletti molto stretti.
Sùs-a-sùs: sopra sopra.
Nzicca nzicch: proprio lì accanto.



Dal libro di Calabretti
 
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