Bersani vincitore delle primarie |
Primarie: I risultati del 2° Turno (2 Dicembre 2012)
Puglia. Secondo turno delle primarie, Bersani: 71,4%
Renzi: 28,6%Il calo dell'affluenza, rispetto al primo turno, si attesta intorno al 22%
Renzi: 28,6%Il calo dell'affluenza, rispetto al primo turno, si attesta intorno al 22%
Taranto città.
Bersani: voti 3144 70%
Renzi: voti 1346 30%
Bersani: voti 3144 70%
Renzi: voti 1346 30%
Taranto e provincia.
Bersani: voti 10919 69.8 %
Renzi: voti 4707 30.2 %In totale, alle urne si sono presentati in 15mila 700 votanti (rispetto ai 19mila 800 del primo turno).
Tra i comuni, Renzi ha vinto solo a: Ginosa marina; Avetrana e Crispiano.
Bersani ha vinto in tutti gli altri centri.
Il leader Pd si conferma anche al seggio del rione Tamburi.
Bersani: voti 10919 69.8 %
Renzi: voti 4707 30.2 %In totale, alle urne si sono presentati in 15mila 700 votanti (rispetto ai 19mila 800 del primo turno).
Tra i comuni, Renzi ha vinto solo a: Ginosa marina; Avetrana e Crispiano.
Bersani ha vinto in tutti gli altri centri.
Il leader Pd si conferma anche al seggio del rione Tamburi.
Statte: Ecco i risultati dettagliati relativi
a Statte
Votanti: 311Voti validi 308
Bersani 236 76,6%
Renzi 72 23,4%
Schede bianche o nulle 3
Primarie a Statte. Sono riconoscibili: Una militante, Debora Artusi e Michele Pastore (Foto Giovanna Soldatini) |
Come si vede, l'affermazione di Bersani a Statte, è stata, percentualmente più vistosa di quella degli altri centri anche se l'affluenza, ha risentito molto del clima drammatico seguito al terribile evento che ha messo a dura prova l'intera comunità; evento che ci ha scosso, ma non messo "in ginocchio": in questo frangente i nostri concittadini, hanno mostrato una dignità e fierezza che avevamo notato poche volte in Italia.
Tornando alle primarie (viste dal cittadino della strada, non militante) penso che Bersani si sia affermato così nettamente, perché negli ultimi tempi, si è scrollato di dosso alcuni pregiudizi nei suoi confronti che, a dire il vero, non sembravano privi di fondamento.
Il primo era il pregiudizio in base al quale, lo si riteneva "una creatura di baffino" e di conseguenza succube di "sorpassate idee di falsa sinistra".
Bersani, ha "demolito questo pregiudizio" non facendo sconti a nessuno quando, con una "rivoluzionaria dichiarazione", dichiarò "baffino" uguale agli altri e che nel partito non poteva avere alcun privilegio nelle future "liste". (Che poi Bersani, possa essere capace di realizzare questo, mettendosi contro una frange del partito, è tutto da dimostrare).
L'altro pregiudizio (strettamente legato al precedente), era quello di "resistere" alle idee "innovative" di Renzi, trincerandosi dietro vecchi statuti che lo vedevano già candidato a premier "senza bisogno di primarie".
La sua carta vincente, è stata quella di accettare democraticamente il confronto, facendo le indispensabili (ma non di più) modifiche allo statuto, dimostrando una capacità di "rinnovamento" che ha spiazzato il pur forte Renzi sul suo stesso terreno.
Bersani, ha anche dichiarato, giustamente, che Renzi è una grande risorsa per il paese e per il partito, al contrario di qualcuno del "vecchio apparato", che si è lasciato dire: "Renzi aveva promesso di ritornare a fare il sindaco e che lì rimanga", ignorando che quasi il 40% lo ha votato e che quella "massa" non può essere ignorata. Quello sì, che è un dirigente che, al contrario di Bersani, non ha capito niente e, meriterebbe di essere rottamato.
Il seggio delle "primarie" a Statte: Una militante, Debora Artusi e Michele Pastore (foto Giovanna Soldatini) |
Riconoscimenti:
Giovanna Soldatini per le sue, sempre interessanti, foto.
Per la pagina iniziale del blog cliccare HOME
Nessun commento:
Posta un commento