La notizia
PER SILVIO BERLUSCONI CONDANNA DEFINITIVA A 4 ANNI DI RECLUSIONE - ANNULLATA INTERDIZIONE AI PUBBLICI UFFICI
Silvio Berlusconi è condannato in
via definitiva a quattro
anni di reclusione per frode
fiscale nel processo sui diritti
Mediaset. Annullata la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici,
che dovrà essere rideterminata dalla Corte d’appello di Milano. Lo hanno deciso
i giudici della sezione della Cassazione
dopo sette ore di camera di consiglio.
(Per rispetto di tutti, riportiamo la notizia senza commenti)
E' la prima volta ..
E’ la prima volta che Silvio Berlusconi
subisce una condanna definitiva e irrevocabile.
Conseguenze:
La definitività della sentenza fa cadere automaticamente ogni privilegio parlamentare, perciò il Senato non avrà alcune voce in capitolo sulle sorti di Berlusconi.
Dei 4 anni di reclusione, tre, sono coperti da indulto, l'anno rimanente potrà scontarlo agli arresti domiciliari o chiedere l'affidamento ai servizi sociali. Infatti, Berlusconi, però, non andrà in carcere perché ultrasettantenne.
I tempi per l'applicazione del provvedimento:
La procedura, spiegata dal procuratore di Milano.
Bruti Liberati ha spiegato che, secondo la procedura, una volta arrivata la sentenza, il pm dovrà emettere il cosiddetto ordine di esecuzione con contestuale sospensione perché la pena effettiva da scontare è di un anno.
Dal momento della notifica dell’atto il Cavaliere, entro il tempo massimo di 30 giorni, potrebbe andare ai domiciliari o chiedere l’affidamento in prova ai servizi sociali. Ma il termine, vista la pausa feriale, decorre dal 16 settembre.
La richiesta verrà valutata dal Tribunale di sorveglianza in tempi lunghi. Se non verrà presentata alcuna istanza di misura alternativa, toccherà ad un magistrato di sorveglianza decidere nell’arco di pochi giorni e, in base anche alla legge ‘Svuota-carceri’: la misura per Berlusconi sarebbe comunque quella dei domiciliari anche se non chiedesse l'affidamento ai servizi sociali.
La sentenza, salva per il momento il posto di senatore di Berlusconi
L’annullamento con rinvio della sentenza dei cinque anni
di interdizione dai pubblici uffici – come da richiesta del procuratore
generale – mette al riparo, almeno per il momento, il posto di senatore di Berlusconi,
perché per avviare un’eventuale procedura di decadenza da senatore sarà
necessario attendere il nuovo verdetto d’appello ( a meno, di esplicita decisione del senato). La conferma della pena
definitiva fa cadere comunque il rischio di prescrizione del reato.
“La pena accessoria dell’interdizione dai
pubblici uffici, per Silvio Berlusconi, potrebbe
ridursi fino a un anno di interdizione, perché le norme alle
quali ha fatto riferimento il dispositivo del verdetto prevedono
un’interdizione da un anno a un massimo di tre. La misura dunque la
rideterminerà la corte di Milano”, ha affermato l’avvocato Filippo Dinacci,
che nel processo Mediaset in Cassazione ha difeso Gabriella Galetto, e che
difende l’ex premier in altri procedimenti.
Ricordiamo l'origine della vicenda
L'origine dell'accusa principale per Silvio Berlusconi e per i suoi coimputati, è stata quella di frode fiscale nella compravendita dei diritti tv.
(Abstract da il fatto quotidiano del 1 Agosto).
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