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mercoledì 17 settembre 2014

STATTE. IMU, TARI, TASI 2014. Capiamoci qualcosa.






STATTE. IMU, TARI, TASI  2014. Capiamoci qualcosa.


Ecco le "sigle"...
E' da oltre un decennio che sigle di tasse come TARI, TARSI, IMU, ICI, ed ora anche IUC ci ballano intorno; ogni volta camuffandosi da sigle definitive  salvo, subito dopo comparirne altre, ancora più esose. Come è noto i governi centrali, da oltre un ventennio  affermano di "non volere mettere le mani nelle tasche degli italiani"  e, come nel "gioco delle tre carte", riducono al lumicino i trasfermenti finanziari ai comuni (che sono sempre nostre tasse), imponendo "per legge"  ai comuni (sotto le mentite spoglie di "patto di stabilità"), balzelli assurdi, praticamente non sostenibili dai cittadini.

Fatta questa premessa, vediamo per prima l’essenziale e cioè, le scadenze che ci attendono da adesso alle fine dell’anno poi, con l’aiuto di un “consulto” di bravi sindacalisti e addetti al CAF, della SIP CGIL di via Piave,  da noi consultati,  cerchiamo di capirci qualcosa.

Statte. Sede SPI CGIL CAF. In piedi, Piero Rotelli.; seduto Giulio Rotelli, esperto del CAF. L'altro abile addetto al CAF è  Franco Miccoli. I tre, hanno fugato tanti dubbi su queste nuove tasse.  


Premettiamo che quando ci si riferisce al  Sindacato SPI CAF CGIL lo facciamo a titolo di esempio, naturalmente estensibile agli altri CAF e agli altri sindacati CISL e UIL.
In ogni modo, i miei ringraziamenti vanno a questi amici che con pazienza e competenza hanno chiarito ogni mio dubbio.
TARI (tassa sui rifiuti)


TARI. Tassa (rinnovata) sui rifiuti urbani:
Premettiamo che, dal momento che le "cartelle" che avete ricevuto sono "avvisi" e non hanno la validità giuridica delle notifiche, anche se pagate con qualche giorno di ritardo, non ci dovrebbero essere conseguenze.
Detto questo, vediamo le scadenze:

1° rata TARI, scaduta il 16 settembre.
2° rata TARI, scade il 16 ottobre.
3° rata TARI, scade il 16 novembre. (Chi non intende pagare “a rate”, entro questa data, può fare un “versamento unico”).
4° rata TARI, scade il 16 dicembre.
Nota:
1) Dal comune ci sono pervenuti i moduli di versamento (F24) per la 1°,  2° e 4° rata. Per ragioni che qui non è il caso di approfondire, non ci sono pervenuti né il modulo della 3° rata, né quello del versamento unico. 
Chiariamo: Chi non intende “pagare a rate” e che quindi NON VERSA le rate di settembre e ottobre, entro il 16 novembre può versare “la rata unica”, (che è la somma delle 4 rate) e, vedremo come fare per i moduli mancanti.

Primo Consiglio (per chi intende pagare a rate). Se intendete pagare a rate, ovviamente andate a pagare la prima rata di settembte. Ripetiamo, se per varie ragioni, l’avete pagata con qualche giorno di ritardo non succede nulla (e poi chiariremo il perché).

Secondo Consiglio (sempre per chi paga a rate). Quando “siete liberi”, dovete procurarvi il modulo F24 per il versamento della 3° rata di novembre (potreste andare o al comune o al sindacato). 
Se andate al patronato è consigliabile, portare con voi, la lettera ed i moduli che avete già ricevuto e dopo pochi minuti vi forniranno il modulo F24 già compilato.


Terzo  Consiglio (sempre per chi paga a rate). Sempre per salvaguardare la nostra dignità ed evitare di fare le maxifile (alla posta o alle banche), e per chi ne ha la possibilità o l’opportunità, tenete presente che le rate si possono pagare in qualunque momento e con qualsiasi anticipo rispetto alla scadenza.
Quarto  Consiglio (Per chi vuol pagare con “rata unica”). Tenete presente, che potete pagare entro il 16 novembre, la somma totale che vi è stata indicata nella lettera che avete ricevuto.  Ovviamente anche a voi, serve il modulo F24 per lo stesso versamento (e che NON vi è stato inviato nella stessa lettera). Ebbene anche per voi, valgono i consigli precedenti e cioè: quando avete tempo (non aspettate i giorni della scadenza), andate al CAF (muniti della lettera e dei moduli che avete ricevuto) e dopo pochi minuti uscirete con il modulo già precompilato.  Il versamento lo potete fare con l’anticipo che volete.

Prima osservazione finale.

Gli indici di calcolo della TARI (rifiuti), tengono conto della superficie dell'appartamento e del numero degli occupanti dell'appartamento stesso.
Capisco che questo metodo è penalizzante per le famiglie numerose ma anche questo balzello è previsto dalla legge.

In APPENDICE, daremo i ragguagli su questa tassa e la “logica” con cui è calcolata, e,  i soggetti che hanno diritto ad una riduzione oppure alla ESENZIONE TOTALE. 
Seconda osservazione finale.

Per chi ha la possibilità o l’opportunità, sarebbe preferibile la “rata unica”, evitereste di pagare “in anticipo” due rate ed evitereste tre “file” in più.
Statte Sede SPI CGIL CAF. Franco Miccoli, l'altro "addetto al CAF


TASI (tributo sui “servizi” indivisibili”)

 Tasse Alle Stelle e Incontrollabili

Per chi è interessato, in APPENDICE chiariremo meglio la natura di questa tassa. Per ora basta anticipare, che si riferisce ai "servizi indivisibili" (illuminazione pubblica, manutenzione strade etc), è a carico di chi “abita la casa” (proprietario o inquilino che sia).
Per il 2014 la TASI per le aree fabbricabili  e per le “seconde case” è azzerata. Per il prossimo anno "non si sa".   
TASI

Come si è detto è una tassa che dovrebbe coprire i costi dei sevizi del comune (dall’illuminazione alle strade etc).
L’aliquota da applicare è il 2 per mille e va calcolata con lo stessoi criterio con cui si calcola l’IMU, tenendo conto della rendita catastale con le rivalutazioni che si fanno per il calcolo dell’IMU stessa.
Ripetiamo, la dovrà pagare chi occupa la casa (inquilino o proprietario che sia).
Non arriveranno moduli dal comune, né è possibile rivolgersi al comune per farsi calcolare la somma da pagare, né farsi compilare il relativo modulo dal comune stesso.

Non vi sono detrazioni, salvo che per gli immobili ubicati in zone, non servite da pubblica illuminazione (50€ di detrazione).
E' consigliabile rivolgersi al CAF con anticipo, rispetto alle date di scadenza.


Per il 2014 sono assoggettate alla TASI soltanto le abitazioni principali.
Scadenze delle rate della TASI, (valide solo per il 2014; mentre per l’anno prossimo, la TASI avrà le stesse scadenze dell’IMU).
Scadenza 1° rata TASI: 16 ottobre 2014. (Oppure rata unica).
Scadenza 2° rata TASI: 16 dicembre 2014.
Chi intende versare la rata unica il 16 ottobre, dovrà ovviamente chiarirlo al CAF al momento del rilascio da parte di questo del relativo modulo compilato.

Statte. L'accogliente sede SPI CGIL CAF
IMU
E già!! Ricordiamo che l’IMU sulle abitazioni principali per quest’anno è azzerata (ma non sappiamo dal prossimo anno). Ricordiamo che per le “altre abitazioni”, l’IMU è sempre attivaPer le "seconde case", avete pagato la prima rata entro il 16 giugno scorso ed ora (per chi non ha versato la rata unica nella stessa data, entro il 16 dicemnbre) dovrete versare la 2° rata a saldo). Ricordiamo che anche per quest’anno l’aliquota è del 10,6 per mille.
Scadenza 1° rata IMU per le “altre abitazioni”  già scaduta il 16 giugno.
Scadenza 2° rata IMU (saldo)  per le “altre abitazioni”: 16 dicembre.
Ricordarsi di recarsi al CAF in tempo utile,  per farsi rilasciare il relativo modulo F24, già compilato. (Andare con gli elementi utili, rendita catastale e possibilmente ricevuta della prima rata).
Come per gli altri argomenti vi daremo maggiori ragguagli in APPENDICE. Una cosa NUOVA, questa volta positiva, dobbiamo anticiparla. Quando la “seconda casa” è occupata da un figlio o da un genitore del proprietario, per il pagamento dell’IMU sulla seconda casa ci si comporta così:
1) Se la rendita catastale non supera i 500 €,  l'abitazione ai fini dell'IMU, è equiparata all’abitazione principale. In pratica per il 2014 NON dovrebbe pagare l’IMU, perché la stessa tassa IMU per l’abitazione principale, per quest’anno  è azzerata.
2) Se invece, la rendita catastale supera le 500 €, il proprietario dovrebbe pagare l’IMU come seconda casa SOLTANTO sulla somma eccedente. Ad esempio se la rendita è di 750 €, il proprietario dovrerbbe pagare l’IMU al 10,6 per mille soltanto su 250 €.
È del tutto ovvio invece, che la TASI è dovuto dal parente occupante. (Almeno in teoria).
Abbiamo ribadito che l’IMU sulle abitazioni principali, per il 2014 è azzerata. Dobbiamo dire che c’è una eccezione per le case di lusso che chiariremo in appendice.


STATTE: La nuova ed accogliente sede dello SPI CGIL CAF inaugurata poco tempo fa.
Concludiamo col riepilogare  sinteticamente le “scadenze” che ci aspettano:
1) 1° rata rifiuti (TARI),  scadenza 16 settembre. Versamento da effettuare col modulo M24, che abbiamo già ricevuto per posta.
2) 2° rata rifiuti (TARI),  scadenza 16 ottobre. Versamento da effettuare col modulo F24, che abbiamo già ricevuto per posta.
3) 1° rata servizi indivisibili (TASI),  scadenza 16 ottobre (stessa scadenza della 2° rata TARI). Versamento da effettuare col modulo F24. Calcolo e relativo modulo da richiedere a Sindacato CAF. Al comune non fanno i calcoli né compilano moduli. Se si preferisce, in questa data si può versare in un’unica rata l’intero importo della TASI compresa la rata di dicembre).
4) 3° rata rifiuti (TARI),  scadenza 16 novembre. Versamento da effettuare col modulo F24, da richiedere a Sindacato CAF (ma, se preferite, anche al comune) questo modulo  NON vi è stato recapitato insieme agli altri tre.
Nota: se optate per il versamento unico non rateizzato e NON avete effettuato i versamenti delle prime due rate entro questa data dovete effettuare il versamento unico dell’intera somma. (Ovviamente col relativo modulo richiesto al CAF  o al comune).
5)  4° rata rifiuti (TARI) saldo,  scadenza 16 dicembre. Versamento da effettuare col modulo F24, che abbiamo già ricevuto per posta.

6) 2° rata servizi indivisibili (TASI). Saldo.  Scadenza 16 dicembre  Versamento da effettuare col modulo F24. Calcolo e relativo modulo da richiedere a Sindacato CAF.
7) 2° rata IMU seconde case. (Saldo).  Scadenza 16 dicembre. Versamento da effettuare col modulo F24. Calcolo e relativo modulo da richiedere a Sindacato CAF.
Come si nota da qui alla fine dell’anno vi sono 7 scadenze spesso coincidenti e “accavallate”. Il 16 dicembre ci sono addirittura tre scadenze !!
L’essenziale della pagina termina qui. Chi desidera maggiori dettagli riguardanti le tre tasse, è invitato a “dare un’occhiata” alla seguente APPENDICE.
Statte. Il giorno dell'imaugurazione della nuova sede. La madrina Eva Santoro, tra il segretario Giuseppe Iosco e Piero Rotelli della direzione provinciale  SPI CGIL


APPENDICE

La base “giuridica” di questi balzelli è “la legge di stabilità”, con  l’istituzione della IUC (Inposta Unica Comunale) che comprende tre imposte: la IMU (Imposta municipale propria), la TARI (tassa sui rifiuti) e TASI (tributi sui servizi indivisibili).
TARI (tassa sui rifiuti, approfondimenti)
Premesso che in questa sede, ci occupiamo soltanto della TARI riguardante le “utenze domestiche”. La stessa tassa è a carico di chi occupa l’immobile a qualsiasi titolo. (Per gli imprenditori, commercvianti ed artigiani, le considerazioni sono diverse).
Come viene calcolata la tassa
Per le stesse “utenze domestiche”, la tassa è composta da due parti: una fissa che tiene conto della superficie dell’immobile e l’altra variabile che tiene conto del numero degli occupanti.

D. La tassa è aumentata di molto rispetto agli anni scorsi?

Giulio: Si e no. Per le case occupate fino a 3 cittadini, la tassa è di importo sovrapponibile a quello del 2013 e, in qualche caso con una leggera riduzione; mentre per gli immobili occupati da 4 persone o più, la tassa è notevolmente aumerntata, tanto che risultano notevolmente penalizzate le famiglie numerose. Infine, rispetto al 2012 la tassa è notevolmente aumentata in tutti i casi.

D. Le ragione di questi vistosi aumenti (almeno se rapportati al 2012?)

Giulio:Con la famigerata “Legge di stabilità”, l’amministrazione governativa che diceva di non voler aumentare le tasse, ha scaricato sui comuni l’onere di applicare tasse assurde (come la TARI e come, la TASI).
In particolare ha sancito che i costi di raccolta dei rifiuti  devono essere coperti integralmente dalle relative tasse dei cittadini”.
(Mentre in precedenza, una parte dei costi, era a carico dei cittadini e parte veniva integrata dai bilanci comunali, ora i costi, sono a totale carico dei cittadini.

Ricodiamo che la parte che era a carico dei comuni, veniva finanziata dai trasfermenti dallo stato ai comuni stessi. Ora questi "trasferimenti" sono ridotti  "al lumicino. 

D. Vi sono agevolazioni per i cittadini più indigenti, che non potrebbero sopportare queste tariffe?

Giulio: Vi  sono due tipo di agevolazioni: la prima,  indipendente dal reddito ma legata a situazioni oggettive, (unico occupante, abitazioni abitate stagionalmente etc,case distanti dal punto di conferimento rifiuti etc)  e che hanno diritto ad una riduzione della tassa.
Altre agevolazioni sono di tipo “Sociale”. (Cittadini col solo reddito di pensione sociale, nuclei famigliari, senza reddito nell’anno precedente e che non siano proprietari di case (salvo quella di abitazione nel comune di Statte etc). In questo caso sono esentati completamente dalla TARI (tassa sui rifiuti).

Un consiglio: dal momento che queste riduzioni od esenzioni sono applicabili soltanto a fronte di presentazione di apposita domanda, se ritenete o dubitate che possiate aver diritto alle stesse, non esitate a contattare il sindacato - patronato, o gli appositi uffici comunali, dal momento che le casistiche sono varie e non sarebbe il caso di affrontarle dettagliatamente in questa sede.



TASI (tributo per i “servizi indivisibili” approfondimenti)

D. Perché dobbiamo pagare questa ennesima tassa: La TASI ?
Giulio: Siamo costretti a ripeterci per quello che si è detto a proposito della TARI (rifiuti). Nella stessa famigerata “Legge di stabilità” il governo oltre a legiferare contro i cittadini per la TARI (tassa sui rifiuti), e sempre con l’intento di chiudere i rubinetti dei “trasferimenti ai comuni” si è inventata anche la TASI , che addebita diettamente ai cittadini i costi della maggior parte dei servizi comunali, finanziati precedentemente dal trasferimento di fondi dall’amministazione centrale ai comuni. 
I costi di detti servizi, ORA, devono essere addebitati direttamente ai cittadini.
D. Quali sono, questi “servizi” che il cittadino deve coprire con questa tassa?
Giulio:  Vediamo quindi,  quali sono questi servizi:
Illuminazione pubblica. Servizio di Protezione Civile. Manutenzione ordinaria patrimonio. Manutenzione ordinaria verde pubblico. Manutenzione stradale e segnaletica.  Servizio di sorveglianza piazza ed altri beni pubblici patrimoniali. Servizio randagismo canile.  E c’è ancora qualche altra  “voce” di dubbia interpretazione.

D. La TASI non doveva essere applicata anche alle aree fabbricabili e alle seconde case? Quale la ragione di questo "regalo" per il quale, nel 2014 questa tassa non si applica alle une e alle altre?

Giulio: Potrebbe essere stata una scelta politica, sebbene ci fosse un “impedimento tecnico legislastivo”. In pratica, la legislazione vigente impedisce di applicare la TASI quando l’aliquota IMU è già al massimo come in questo caso. (10,6 per 1000).

Statte. La nuova sede SPI CGL.


IMU (Imposta unica comunale)
È dovuta dai possessori di fabbricati, terreni agricoli e aree fabbricabili.
Per il 2014, l’IMU sulla prima casa nel comune di Statte è azzerata
(salvo l'eccezione per le "case di lusso" riportato in appresso). Per quest’anno, è azzerata anche l’IMU per le aree fabbricabili, la cui aliquota normalmente  è del 10,6 per mille.


L'aliquota per le "seconde case" è sempre del 10,6 per 1000. Da notare, che quest'anno i ricavi, relativi a questa voce vanno  integralmente nelle casse comunali e non più ripartiti tra stato e comune stesso. 

Le case di lusso,  classe catastale A1,A8,A9 (quasi inesistenti a Statte), devono pagare regolarmente l’IMU anche ne 2014, anche se sono adibite ad abitazione principale e, per le quali è da applicare l’IMU al 4,7 per mille. Ovviamente i possessori di queste case devono versare anche il tributo dovuto dalla TASI.




Conclusioni.

1) Sono da apprezzare le tante esenzioni, sulla TARI concesse a tanti soggetti in difficoltà come disoccupati, pensionati sociali e simili.
Chiariamo (con l'aiuto dei "miei consulenti del CAF" ) che le stesse esenzioni, NON gravano sui costi da addebiatre agli altri cittadini,  bensì sul bilancio complessivo del comune.

Lo stesso bilancio, pur essendo in carico a tutti i cittadini,  deve necessariamente tener conto delle fasce più deboli della nostra comunità. e "pazienza", se accanto a tanti disoccupati veri ce ne siano (molti di più) di disoccupati falsi.

2)  Con l’aumentare dei costi di questi servizi, la TASI avrà un costo sempre crescente, come crescente si prospettano i costi per la TARI.
Con l’auspicata approvazione del piano regolatore, ci saranno a Statte centinaia di aree fabbricabili, assoggettabili contemporaneamente a IMU e TASI (con tutte le conseguenze del caso).

3) Desidero ringraziare ancora una volta, gli amici dello SPI CGIL di Statte e relativo responsabile del CAF,  perché, mii hanno "sopportato", malgrado il fatto che, chi scrive, non è tesserato organicamente presso questa organizzazione.

Ringrazio quindi  Giuseppe Iosco attuale segretario dello SPI CGIL di Statte, e quindi "padrone di casa". Piero Rotelli, lo "storico segretario"  dello SPI CGIL ed ora al direttivo provinciale e regionale, Franco Miccoli, il veterano di questo CAF, sempre disponibile verso tutti, e Giulio Rotelli.  In particolare, la mia ammirazione, va appunto al giovane Giulio Rotelli, consulente e responsabile di riferimento dello stesso CAF che, a fronte di alcune mie domande (a volte, anche oziose) è stato sempre chiaro ed esauriente, dimostrando una preparazione, assolutamente senza lacune, in questo campo.

Quindi, eventuali errori in questa pagina, potrebbero essere solo attribuibili a "mie sviste".

4) Per ora fermiamoci qui. Riparleremo in seguito, dei disagi dei cittadini (alcuni evitabili), nel pagare le tasse, come riparleremo dei “servizi”, non sempre corrispondenti ai “costi”.


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