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mercoledì 6 luglio 2016

Migranti volontari aiuteranno a tenere pulita Statte.


I Migranti che hanno partecipato alla giornata di volontariato "Puliamo Statte". Presumibilmente molti di loro faranno parte del gruppo di volontari che si sono offerti di collaborare alla rimozione dei rifiuti, abbandonati dai "delinquenti dei rifiuti", integrandosi con i lavoratori delle imprese relative. (Foto Armando Grassi).

Migranti, aiuteranno volontariamente a tenere pulita Statte.


Pochi giorni fa, il Comune di Statte, ha firmato un Protocollo d’Intesa con la Prefettura di Taranto per l'utilizzo di venti ragazzi immigrati, accolti legalmente nella nostra comunità. Questi immigrati, integreranno volontariamente e gratuitamente la pulizia delle zone che non siano strettamente di competenza  delle imprese addette alla raccolta rifiuti e alla pulizia e manutenzione del verde.  (E saranno supportati materialmente dalle stesse ditte).

La notizia di questo protocollo, è stata data da una emittente locale; naturalmente non è stato possibile alla stessa rete fornire tutti i dettagli di questo accordo di volontariato, che è stato interpretato erroneamente quale vero e proprio  servizio civile (in verità, tecnicamente lo è, ma  si distingue da quello che noi conosciamo, per essere del tutto gratuito).

Così, centinaia di cittadini, si sono fatta l’idea erronea che tutto ciò, consistesse in un affido assimilabile agli impieghi di lavoratori “socialmente utili”, i quali, come si sa, godono di una certa retribuzione.

A questa notizia, data in modo breve e senza dettagli esplicativi, sono seguiti tanti  commenti di cittadini i quali osservavano che "l’Amministrazione avrebbe dovuto privilegiare l’assunzione di lavoratori disoccupati stattesi prima ancora di erogare contributi pubblici a persone che già godevano di ospitalità completa in Italia" .

Se così fosse stato, i cittadini avrebbero avuto ragione da vendere;  si è trattato purtroppo però, di un deprecabile malinteso, dal momento che questi lavoratori, come si è detto,  lavoreranno completamente gratis, senza erogazioni comunali né governative. (Come si sa il governo centrale, già eroga un contributo giornaliero alle strutture ospitanti).


La notizia termina qui, chi desidera maggiori dettagli sulle norme che regolano questo tipo di lavoro volontario è pregato di scorrere la successiva “appendice”.



APPENDICE

Ed allora, cerchiamo di rispondere alle “domande che nascono spontanee”.
1) Come mai, queste persone, accettano di lavorare in modo completamente gratuito? C’è qualcosa sotto?
R. Dal nostro “punto di vista” la cosa NON sarebbe credibile; dal punto di vista di un migrato costretto all'inattività per tante ore del giorno, la prospettiva di sentirsi utile, sentirsi complimentati e dissetati da gentili cittadini, come è avvenuto durante la giornata di volontariato puliamo Statte cui hanno partecipato, è gratificante.
(Il ministero ha ribadito questo aspetto: “Tali iniziative appaiono meritevoli di ogni considerazione in quanto, coinvolgendo i migranti in attività volontarie di pubblica utilità svolte a favore delle popolazioni locali, si scongiura un clima di contrapposizione nei loro confronti”).

2) Quali sono le zone che loro puliranno?
R. Come si è detto, si integreranno con le due  imprese che per contratto sono tenute, una alla raccolta rifiuti e pulizia strade e l’altra alla pulizia e manutenzione del verde.

3) Ciò significa che toglieranno lavoro ad operai del posto?
R, Nient'affatto; loro integrandosi con le stesse ditte puliranno le zone insudiciate,  adiacenti a strade, e marciapiedi facenti parte del demanio urbano che, altrimenti rimarrebbero sporche fino alle pulizie straordinarie (che tanto peso hanno sulle tasche dei cittadini).

4) Ci sono stati altri esempi di questo utilizzo in provincia?
R. Mentre in altre parti d’Italia è stato sperimentato positivamente questo accordo, in provincia Statte è la prima ad attuare questa intesa ed è  probabilmente tra le prime in campo regionale. 

5) Come mai gli altri non ci hanno pensato prima?
R Perché vi sono delle condizioni da rispettare e che devono essere tutte presenti:
a) Le attività oggetto dei protocolli d’intesa devono essere rivolte esclusivamente ai richiedenti asilo.  
b) Devono essere svolte esclusivamente su base volontaria e gratuita;
c) Devono essere finalizzate al raggiungimento di uno scopo sociale e non
lucrativo;
d) Deve essere sottoscritta un’adeguata copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi e contro gli infortuni (l’assicurazione è a carico del Comune)
e) Gli stranieri devono aderire, in maniera libera e volontaria, ad un’associazione e/o ad un’organizzazione di volontariato.

Noi aggiungiamo una condizione essenziale; gli stranieri che aderiscono a questo accordo, ovviamente non potranno far parte di un centro di smistamento (come in tanti altri casi), bensì essere in attesa di accoglimento di asilo (e quindi essere in una condizione più stabile).
Ovviamente, non sempre sono soddisfatte  TUTTE queste condizioni.

6) Un’altra domanda nasce spontanea: Per questo supporto alla pulizia e alla manutenzione e decoro della cittadina, non potevano essere adibiti nostri disoccupati? Questi, è vero, non potevano lavorare gratuitamente ma per loro, anche la  piccola retribuzione analoga a quella prevista per i socialmente utili, poteva essere importante.
R Purtroppo, quello che si è potuto fare in passato non è più possibile.Con la famigerata “spending review”, il governo centrale, (prendendoci in giro con “l’inglese”), ha bloccato del tutto questa possibilità oltre ad aver tagliato in modo feroce i “trasferimenti dallo stato" (che poi sono i nostri soldi di tasse trattenute a Roma per oltre il 70%). 

7) Quale “beneficio” ha il cittadino stattese con questo “Protocollo d’Intesa”?
R. La speranza di avere una cittadina più pulita (incivili permettendo). 


EQUIVOCO E MALINTESO 
1) Accenno soltanto con poche righe al "frainteso" che ha allarmato tanti cittadini, quando sono state ipotizzate delle assunzioni surrettizie di immigrati a danno dei cittadini stattesi. 
Capisco che la notizia si prestava ad  interpretazioni ambigue main avvenire un po' più di pacatezza, calma e serenità di giudizio, saranno utili a tutti;  non mi riferisco all'amica che ha più volte affermato di  essere disposta a ritirare le critiche nel caso ci fosse stato un frainteso, ma ad alcuni commentatori, accusatori senza appello.

Ma come abbiamo potuto, TUTTI NOI, pensare che un sindaco in carica da 15 giorni,  fosse tanto maldestro ed incosciente da fare, come primo suo atto, una corbelleria simile?  E, la sua squadra, lo avrebbe permesso? Chiudo qui, questo argomento.





CONCLUSIONI
Tornando all'intesa con gli immigrati. Se questa iniziativa avrà successo lo potremo vedere col tempo;  ogni cosa sperimentale, ha un inizio ed una fine ed è proprio allora che si potranno trarre le conclusioni: Vedremo!!  Una cosa è certa: chi non fa niente non rischia niente ma, starsene con le mani in mano senza affrontare con decisione il problema di tenere pulito il paese è la cosa peggiore che si possa immaginare.
Certo, il problema non si risolverà con questa Intesa-Protocollo ma soltanto  se e quando, saremo stati capaci di fermare gli incivili dei rifiuti  abbandonati. 


Qualcuno al Nord ha giudicato queste iniziative, una sorta di schiavismo mascherato. Non ci sentiamo di dare alcun giudizio in merito, osserviamo però che se i ragazzi saranno pentiti di aver sottoscritto questa intesa, saranno liberi di recedervi quando lo vorranno;  tuttavia,  la cosa più importante, sarà  la umana sensibilità con cui interagire con questi ragazzi, lontani dalla loro terra. 

Farli sentire nostri fratelli, sarà fondamentale.



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