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DOCUMENTO: Spettacolo dei Ragazzi del Centro Diurno Diversabili di Statte
tenuto martedì 20 giugno.
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Foto Giovanna Soldatini |
LA NOTIZIA
Martedì 20
giugno nel Centro Diurno presso l’Istituto Amaldi, si è tenuto l’annuale
spettacolo che ha avuto come interpreti gli utenti dello stesso CENTRO.
Si è trattato di uno spettacolo di VARIETÀ,
interpretato dagli stessi ragazzi, molti dei quali, dalla ricca gestualità,
certamente frutto di mesi di preparazione ad opera delle coadiutrici e animatrici
del Centro, specialmente di una di loro che sarebbe arduo se
definire: organizzatrice, regista, sceneggiatrice, esperta teatrale, mima nata, attrice oppure TUTTO QUESTO INSIEME.
QUESTA
PAGINA:
A differenza
di altre pagine del blog in cui, lo confesso, chiacchieravo un po’ troppo, questa pagina fa parlare le immagini, per la maggior parte di Giovanna
Soldatini, per dimostrare alcune cose semplici: Lo spettacolo è stato
elettrizzante, il pubblico si è molto divertito, i ragazzi, nella loro impeccabile
esibizione, sono stati ineguagliabili mentre, i familiari e gli operatori sono
stati indescrivibili. Riporterò
soltanto l’intervento di uno dei genitori, presidente della struttura ed un
breve cenno del sindaco e delle operatrici.
L’ESSENZIALE
DELLA PAGINA TERMINA QUI. SCORRENDO L’APPENDICE TROVERETE ALTRE FOTO E SOPRATTUTTO
L’INTERVENTO DI CALABRETTI, UNO DEI GENITORI DEGLI UTENTI DELLA STRUTTURA.
APPENDICE
FOTO: I RAGAZZI IN SPETTACOLO.
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Foto Leonardo Dino Del Giudice |
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Foto Leonardo Dino Del Giudice |
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Foto Leonardo Dino Del Giudice |
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Foto Leonardo Dino Del Giudice |
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Foto Leonardo Dino Del Giudice |
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Foto Giovanna Soldatini |
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Foto Giovanna Soldatini |
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Foto Giovanna Soldatini |
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Foto Giovanna Soldatini |
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Foto Giovanna Soldatini |
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Foto Giovanna Soldatini |
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L'amore dei genitori. Foto Leonardo Dino Del Giudice |
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L'amore dei genitori. Foto Leonardo Dino Del Giudice
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Foto Leonardo Dino Del Giudice |
CALABRETTI (presidente del Centro e genitore di uno degli Utenti).
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Foto Giovanna Soldatini |
Calabretti: "Amici vedo molti di voi con gli occhi densi di commozione, io invece vi invito
a NON commuovervi perché questi ragazzi sono come i loro coetanei e quindi in
grado di esprimere tante potenzialità e soprattutto gli stessi sentimenti;
la loro non perfetta abilità in qualcosa è esattamente la stessa che vi è in
ognuno di noi per qualche specifica attività".
"Una cosa posso assicurarvi - ha continuato Calabretti - per esprimere tutte le loro potenzialità, questi
nostri splendidi ragazzi hanno bisogno di tanto amore. Noi genitori ne diamo a
loro tanto ed altrettanto fanno le ragazze operatrici che così, riescono a far fare ai nostri ragazzi cose
impossibili da immaginare appunto con tanto AMORE.
Tanto e
tanto ancora, può fare la collettività; la società può dirsi evoluta soltanto
quando i ragazzi con qualche difficoltà come i nostri VENGANO POSTI AL PRIMO POSTO, come attenzione, considerazione e CONCRETO SOSTEGNO".
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Commozione: Foto Leonardo Dino Del Giudice. |
FOTO LE OPERATRICI ATTRICI E REGISTE
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Foto Giovanna Soldatini |
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Foto Giovanna Soldatini |
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Foto Giovanna Soldatini |
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Foto Giovanna Soldatini |
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Foto Giovanna Soldatini |
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Foto Giovanna Soldatini |
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Foto Giovanna Soldatini |
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Foto Giovanna Soldatini |
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Foto Leonardo Dino Del Giudice |
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Foto Leonardo Dino Del Giudice |
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Foto Giovanna Soldatini |
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Foto Giovanna Soldatini |
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Foto Giovanna Soldatini |
UNA
OPERATRICE. (Sono ragazze tutte ugualmente impegnate e, Angela Calò ha parlato per tutte.)
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Foto Giovanna Soldatini |
Angela Calò: "Voglio solo
dire due parole: Noi diamo loro tanto e tanto amore; solo tramite questo è
possibile ottenere validi risultati; non potete pensare quanto sia il nostro entusiasmo, quando sentiamo pronunciare da loro alcune parole dopo giorni e giorni di intensa
applicazione e con la loro entusiastica collaborazione dovuta proprio all'amore di cui
si sentono circondati.
Inoltre, - ha continuato Angela - voglio ringraziare tutti i genitori dei nostri
ragazzi. Sono il nostro sostegno e la nostra seconda famiglia.
(Una mamma di questi ragazzi, ha così risposto sul social: Grazie cara
voi SIETE PARTE DELLA NOSTRA FAMIGLIA) [Che dire? Senza parole n.d.r]
Ha così concluso, Angela Calò: "Un grazie
speciale va anche a tutti i miei colleghi che sono stati vitali per la riuscita di
questa manifestazione".
"Dunque, grazie alla referente Luana Pagliarulo ,alle
educatrici Simona Russo e Graziana Palmisano, agli operatori socio sanitari Angela Lucarelli e Giuseppe Iannantuono, ausiliari Antonella Palmitesta e Maria
Locorotondo e all' esperto d' arte , autore delle magnifiche scenografie restaurate di Fabio Caputo. Grazie a tutti voi".
Il SALUTO DEL SINDACO FRANCO ANDRIOLI.
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Foto Giovanna Soldatini |
IL SINDACO: "Amici, credetemi QUESTI SONO I MOMENTI che ti danno la carica giusta perché, amministrare una cittadina è un compito gravoso e stressante ma, occasioni come questa ci danno uno stimolo importante".
"Faccio mio l’appello di Calabretti affinché la comunità
metta al PRIMO POSTO i ragazzi con qualche problema perché, solo allora potremmo
considerarla una comunità GIUSTA.
"Da parte nostra, - ha concluso il Sindaco - non ci stancheremo di sollecitare, anche con incontri ed
interventi diretti, l’attuazione del nuovo Presidio
Sanitario che permetterà in una sua parte, la realizzazione del Nuovo Centro
Diurno molto più funzionale, confortevole ed efficiente".
Ringrazio gli eccezionali
genitori e ringrazio anche gli esemplari operatori per l’amore
con cui si occupano di questi stupendi ragazzi".
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Il futuro "Centro Diurno". Foto Leonardo Dino Del Giudice |
FOTO: IL PUBBLICO
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Foto Leonardo Dino Del Giudice |
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Giovanna Soldatini autrice della maggior parte delle foto di questa pagina. Foto Leonardo Dino Del Giudice |
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Foto Leonardo Dino Del Giudice |
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Foto Leonardo Dino Del Giudice |
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Foto Leonardo Dino Del Giudice |
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Foto Leonardo Dino Del Giudice |
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Foto Leonardo Dino Del Giudice |
CONCLUSIONI
CALABRETTI: Genitore di uno degli utenti del Centro Diurno.
“Ringrazio tutti voi per la partecipata e coinvolgente presenza; mettiamoci
quindi al lavoro tutti insieme, fateci sentire la vostra vicinanza perché,
questo è il modo per non farci perdere la speranza” e per darci un rinnovato entusiasmo.
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