Operai ILVA ocuupano la S.S. 7 e 106 (foto Corgiorno) |
(25 Luglio 2012)Continuano a ricorrersi notizie e smentite sulla decisione (che ormai viene data per imminente), della procura di Taranto, circa il blocco "dell'aria a caldo" dell'ILVA.
Questa mattina, (25 Luglio), notizie incontrollate, circolate nello stabilimento, riferivano di una "notifica" della stessa magistratura, già avvenuta, che imponeva la chiusura della stessa aria a caldo. La notizia veniva poi smentita. Ma un nutrito gruppo di operai (si parla di 5000), ha occupato per circa due ore la statle 106 e la statale 7.
Intanto, domani 26 Luglio ci sarà un incontro a Roma col governo, a cui parteciperanno, rappresentanti delle istituzioni locali. Si prevedono, presenze contemporanee di rappresentanti delle associazioni ecologiche locali ( che premono per una chiusura, per ragioni sanitarie dello stabilimento) e di rappresentanti dei lavoratori che lottano per il loro posto di lavoro. Si spera che le varie manifestazioni si svolgano in modo pacifico. (L.DelG)
(Da corgiorno del 25 Luglio 2012)L’esasperazione dei lavoratori dell’Ilva è esplosa questa mattina quando, dopo un’assemblea all’interno dello stabilimento, gli operai hanno deciso di uscire all’esterno e occupare la statale 100 all’altezza dell’ingresso della direzione dello stabilimento siderurgico.
Un’azione che segue quella di ieri quando gli operai hanno organizzato un sit-in, sempre davanti alla direzione Ilva, insieme ai segretari di Fim, Fiom e Uilm.
“Non può una sentenza della Magistratura, qualunque sia il dispositivo che la caratterizzerà, porre rimedio ai tanti vuoti, non colmati nel tempo, anche per responsabilità delle istituzioni locali e nazionali”.
Lo ha dichiarato Mario Ghini, segretario nazionale della Uilm, intervenendo sulla delicata situazione dello stabilimento siderurgico di Taranto.
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