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venerdì 15 marzo 2013

Gino: Le batoste di Grillo a tutti i partiti







Gino Del Giudice, in questa poesia mette "alla berlina" TUTTI i leaders dei partiti, rei di aver sottovalutato la dirompente capacità di Grillo di coagulare attorno a sè, le più svariate fasce di elettorato e, di non aver percepito, l'esigenza di un TOTALE RINNOVAMENTO della politica e delle istituzioni.

Che dire? Spassosamente Gino, offre molti spunti di riflessioni. (Giuro che se non fossi "di parte",  lo definirei, il "Trilussa stattese" :-))). Nell'altra poesia successiva, Gino "deplora" Bersani, per i suoi "incauti assist" per la presidenza della repubblica, a D'alema e Prodi.



GRILLO IL BASTONATORE


Chi troppo in alto sale”..

il seguito è arcinoto,

lo disse Giovenale

e appresso Duns Scoto,

che il sottovalutare,

degli altri l'intelletto,

gran mali può portare

perfino “pene” al retto.


Infatti è accaduto,

all'”inclito” Bersani,

ormai più che fottuto,

da chi a piene mani,

un gran consenso ha attinto

pur nella confusione,

che alle elezioni ha vinto:

e “GRILLO” è l'istrione.


Al pari Monti il “duro”,

che or giace “Bocconi”

colpito è dal siluro

tant'è che or carponi,

abbasserà la cresta,

e in tali posizioni

pe'l tempo che gli resta

è il professor “quattoni.”


Il magistrato Ingroia

l'omologo Di Pietro,

al par dei re di Troia,

l'han preso dritto dietro.

Per loro GRILLO era

un vento di passaggio,

uguale a una tortiera,

che ha fin dopo l'assaggio.

 Cosi Casini e Fini,

distrutti dal tornado

di GRILLO e dei GRILLINI

sognando l'eldorado,

son stati bastonati.

Pur ex presidenti,

son come gli esodati

dimessi e penitenti.


A stento Berlusconi,

tra gli altri ha resistito,

non come il Colleoni,

per cui ora irretito,

è afflitto e sconsolato,

per quel poco “per cento”

che non ha conquistato,

per vincer nell'evento.


La cronaca del resto,

degli altri e della lega,

ha epilogo funesto,

di cui a nessuno frega;

inver non fanno storia

poiché mera quisquilia,

son del sistema scoria

dal nord alla Sicilia.


Ha vinto adunque GRILLO

da vero mattatore,

che or issa il vessillo

de re trionfatore,

dettando a destra e a manca

le proprie condizioni,

e dalla sua palanca

brama le istituzioni.


Abusi e tradimenti

di una stirpe immonda

priva di guida e intenti

creato han baraonda;

son morti gli ideali

dei padri dei “Partiti”;

ora siam tutti uguali,

i sogni son spariti.


E' la democrazia,

la linfa, la ragione,

la vita, l'armonia,

di ogni istituzione,

che l'umano rispetta,

offrendo libertà,

che in simbiosi stretta

va con la dignità.


Ora il GRILLO canta,

e forse ne ha ben donde,

ma il suo successo è pianta,

con infruttuose fronde,

come “l'uomo qualunque”

che nacque con Giannini,

e poi morì, chiunque,

sa è sorte dei GRILLINI



Or dopo il benservito

del”caso”CINQUESTELLE

ogni vero Partito

rinnovi la sua pelle

si scrolli da ogni vizio

di “partitocrazia”,

perché sia al servizio,

DELLA DEMOCRAZIA.

Gino Del Giudice




 In questa  breve poesia successiva, Gino "deplora" Bersani, per i suoi "incauti assist" per la presidenza della repubblica, a D'alema e Prodi.

BERSANI E LA PROPOSTA INVERECONDA.


Stamani Pier Luigi tribulizio,

ha fatto una proposta sconvolgente:

in cui parla del nuovo Presidente,

che dopo di GIORGIO presterà servizio.


Io, quasi per nessuno ho  pregiudizio,

se non per qualche "tizio eccellente”,

che governò in maniera deludente,

e tuttavia gode il "vitalizio".


Dalema e Prodi indica "il Bersani!"!

Tra i candidati al ruolo irto assai.

Cose da pazzi, cose "manco i cani"



I due “soloni” ne han combinato guai,

guazzando e attingendo a piene mani,

in un sistema che han distrutto ormai.

AL COLLE NO !! GIAMMAI!


AL QUIRINALE OCCORRE PROBITA'


CHE A PARER MIO POSSIEDE RODOTA'


 Gino Del Giudice 11 Febbraio 2013



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