LA BUONUSCITA DEGLI
ONOREVOLI
Fuori son dal Parlamento,
sono stati “rottamati”,
ma in base a quel che
sento,
son davvero fortunati:
oltre al pingue
vitalizio
godono di
“Buonuscita”
per gli anni che in
“sevizio”,
alcuni da mezza vita,
deputati e senatori
sono stati tra gli allori.
Fini, Turco e
Berselli,
Miccichè, Carra,
D'Antoni
sì Dalema, Nanìa e
Rutelli
Marini, Carra e
Maroni
con Scajola e
Castagnetti
e tanti altri del
consesso,
pur trombati o non eletti,
crogiolanti son lo stesso;
con duecentomila e
passa
si protraggono la
grassa.
Si continua a blaterare:
“or s'impone il
cambiamento”,
ma il continuo
sgraffignare
insiste nel parlamento.
E' una triste verità;
il cambiar rimane fola
questa è la verità,
lo si vuol solo a parola.
Poiché agli antichi
abusi
questi indegni sono
adusi.
E' inaudito, scandaloso,
il torvo comportamento,
immorale, criminoso,
degli illustri in
parlamento.
Tutto ha un limite, sia
chiaro.
L'Italiano ha pazienza,
ma certo non è somaro,
possiede virtù e scienza
per potersi ribellare:
Il dardo è il votare
Gino Del
Giudice primo aprile 2013
Tanto per non fare nomi, facciamo qualche esempio
dei più noti:
Massimo D’Alema che non si è candidato
alle ultime politiche incassa 6mila euro di vitalizio e 217mila euro di fine
mandato.Gianfranco Fini, messo in ghiacciaia
con un assegno di 250mila euro.Antonio Di Pietro che già ebbe una
parte della sua “liquidazione” quando non venne eletto nel 2001: per questa
mancata elezione ha ricevuto 58mila euro per fine mandato e può far conto sul
vitalizio di 4.300 euro.
Italo Bocchino per FLI, troppo
giovane per il vitalizio ma con una buonuscita di 143mila euro.Beppe Pisanu DEL pdl, dopo la
prima buonuscita incassata nel 1992, a vent’anni dalla sua prima elezione, ha
preso una buonuscita di 157mila euro.Claudio Scajola, quello della casa “a
sua insaputa”, che chiude con il Parlamento e incassa 158mila euro.
Furio Colombo centrosinistra,
che riceve 58mila euro di buonuscita.Walter Veltroni ne prende
44mila, dopo averne già ricevuta una parte all’epoca della sua candidatura a
primo cittadino della Capitale. Francesco
Rutelli, ha preso 100mila euro di buonuscita. Livia Turco, non candidata
e assunta dal PD, che incassa 215mila euro di buonuscita: l’ex ministro ha
detto di aver rinunciato allo stipendio del partito ma di certo non le
mancheranno i soldi.
Emma Bonino, non è stata eletta,
e per questo riceverà un assegno di fine mandato di 60.000 euro, oltre ad una
pensione mensile di 6.500 euro netti. Fernando Adornato, dell’UdC, otterrà un
assegno di 112.000 euro e una pensione di 4.500 euro netti al mese (dal
prossimo anno, visto che non ha raggiunto ancora l’età necessaria).Franco Marini, che è stato
presidente del Senato, otterrà un assegno da 188.000 euro e una pensione di
5.300 euro al mese netti.Italo
Bocchino invece avrà un assegno di quasi 150.000 euro, ma non potrà avere
ancora una pensione, perché troppo giovane.
Conclusioni: non si vuol fare "qualunquismo", né "di tutta l'erba un fascio", ma solo scherzare (ma non troppo), per i persistenti ed esagerati privilegi di cui la casta continua a godere.
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