Miccoli candidato alla
segreteria provinciale PD
IL FATTO
Angelo
Miccoli, si candida a segretario provinciale del partito
democratico della provincia di Taranto. Per quelli (non più “verdi”) che lo conoscono fin dalla nascita, e che hanno
avuto modo, di seguirne l’evoluzione da bambino a grandicello e poi da adulto,
che condividano o meno le sue idee politiche, una cosa è certa: Non vi è nel
suo percorso una benché minima sbavatura che
possa mettere in dubbio, il suo carattere leale, onesto e disponibile.
Foto Ivan Orlando |
La “gavetta”
di Miccoli ed il suo “equilibrio”
Miccoli, nella sua pluridecennale gavetta, di militante, poi da segretario del PD di Statte
ed infine da sindaco, ha sviluppato quella maturità ed equilibrio che gli hanno consentito
di mantenere quell’indipendenza ed onestà
di giudizio necessarie per essere un candidato affidabile e super partes ;
queste qualità, più di altre, sono indispensabili per mantenere, anche a
livello provinciale, grande coesione interna, a sua volta
base di partenza per strategie ed obiettivi appropriati ad una grande forza
democratica.
Foto Giovanna Soldatini |
Una figura
equilibrata ed imparziale
Siamo orgogliosi e fieri di lui e precisiamo
anche, che questo orgoglio, è indipendente dal fatto che uno abbia o meno
simpatie di sinistra (chi scrive, non le nasconde), proprio per le ragioni,
esposte. D’altro canto, proprio per l’onestà
intellettuale di Miccoli, possiamo essere sicuri che il suo operato, lo
porterebbe ad avere un comportamento incisivo
ma imparziale, sia nei confronti di tutto il partito che delle collettività.
Segretario e sindaco ?
Qualcuno, aveva espresso il timore che la sua eventuale carica di segretario provinciale, lo potesse distogliere dai suoi compiti di sindaco; le esperienze di altri primi cittadini impegnati in ruoli politici extra locali, portano a conclusioni diverse: Portiamo ad esempio, l'ingegnere Basilio Ridolfi, sindaco di Ficarra, uno dei più amati e più efficaci della Sicilia che è stato eletto segretario provinciale di Messina; il sindaco Emiliani di Bari, il più amato tra le città metropolitane, è attivamente impegnato in politica e questo, più che indebolire il suo operato lo ha, di fatto rafforzato e potremmo continuare ..
L’orgoglio dei suoi amici:
(I.O.) Io ho scelto Angelo Miccoli (il
Sindaco del mio Comune), un uomo di grande esperienza, una persona attenta alle voci di
tutti, uno che ha... fatto parte della base per tanto tempo e quindi sa
apprezzarla ed ascoltarla, un uomo in grado, finalmente di
unire le varie anime di questo partito con l'indole di una persona libera da
faziosismi di corrente. Se tutto dipendesse solo da me sarebbe il nuovo
Segretario provinciale del Partito Democratico di Taranto. L'Italia e Taranto
hanno bisogno di una nuova classe dirigente che abbia un po' delle sue
caratteristiche.
SE NON SIETE “ARMATI DI PAZIENZA” FERMATEVI QUI,
ALTRIMENTI, CONTINUANDO ANCORA PER UN POCO, POTRETE COGLIERE LA VERA RAGIONE DI QUESTA PAGINETTA.
La superbia
di chi crede che, essendo un barone del
giornalismo locale, possa avere il diritto di pontificare al di sopra di tutto e di tutti: (parliamo di Rocco Tancredi).
Ecco l’incipit di una sua “requisitoria” in un articolo di Taranto Oggi, (giornale, per il resto, davvero benemerito, nel campo ambientale).
“A pochi giorni dalle elezioni per
il segretario provinciale del Pd ionico (fissate per il 3 novembre), Angelo
Miccoli e Walter Musillo probabilmente si
sentono già incoronati (da Pelillo e Vico) ed assumono già le sembianze degli uomini di potere (senza
potere reale e forse se ne accorgeranno presto) se possono consentirsi di ignorare alcune domande che questo giornale
aveva sottoposto alla loro attenzione una settimana fa.”
Il signor Rocco Tancredi non conosce realmente Angelo Miccoli
Ma questo
signore, che scrive di Statte e degli
stattesi, soltanto quando ha,
qualcosa di negativo da esporre e che per il resto, scrive a tavolino senza immergersi nella nostra realtà,conosce davvero, Angelo Miccoli?
Questo
signore afferma: “Assumono le sembianze
di uomini di potere” ... Se conoscesse bene il sindaco di
Statte, saprebbe che Miccoli, da sempre, non ha mai avuto sembianze di uomo di potere, ed anche
gli avversari gli riconoscono un garbo ed una educazione che è proprio “il
contrario” di ciò che il signor Tancredi afferma.
Rocco Tancredi confonde educazione e condiscendenza
Forse, lo
stesso signor Tancredi, evidentemente
male informato, confonde questa educazione,
con un presunto carattere condiscendente che lo farebbe essere pedina di qualcuno: Ciò, è esattamente
il contrario della verità: Miccoli ha un
carattere forte e determinato e porta avanti le sue convinzioni, che sono quasi
sempre quelle giuste e, a differenza
di tanti, non si imbarca
nel carro dei presunti vincitori, altrimenti la sua scelta, sarebbe stata
diversa. Quindi signor Tancredi, lei è completamente fuori strada.
Arrogante Miccoli o lo stesso Tancredi?
Lei, signor Tancredi continua
così: “Questa arroganza, (quella
di non rispondere alle sue domande n.d.r),
che qualcuno avrà loro suggerito di praticare, la dice lunga,di quel che
potrà essere il PD”.Signor Tancredi, chi è arrogante, Miccoli o lei, che fa domande, in massima parte retoriche ed a cui esplicitamente si è anche dato quasi sempre le risposte ? (Queste domande, i più pazienti le troveranno in fondo pagina). Inoltre, sappiamo che Miccoli nelle conferenze stampa non si sottrae a nessuna domanda dei giornalisti presenti, ed allora, perché non le ha poste in quella sede?
Oppure (e questa, sì che è arroganza), si ritiene più uguale degli altri?
Foto Giovanna Soldatini |
Bene ! Questa volta, la domanda avrebbe un senso, ed ecco le risposte:
1) Premesso
che Miccoli, non avrebbe bisogno di
alcun difensore di ufficio e, se non ha risposto alle sue domande
e replicato al suo articolo è perché non vuole alimentare polemiche ed è troppo
intelligente per rispondere a domande a cui lei ha già dato le risposte.
2) Questa presunta “difesa d’ufficio” si è resa necessaria, perché, un “vecchio e dignitoso stattese”, vede “attaccato” il massimo rappresentante delle proprie istituzioni e questa “difesa” l’avrebbe fatta (e la farebbe in futuro), a favore di un qualunque altro primo cittadino stattese e di qualunque “colore”, che fosse attaccato ingiustamente.
Conclusioni
Non credo,
sia opportuno concludere, con scontate parole personali ma con un “pensiero” di una sua intelligente compagna di partito (G.D.P) e, credo che non vi
sia descrizione migliore delle qualità ideali che deve avere un buon segretario politico:(G.D.P): ... e questo ragazzo c'è sempre, quest'uomo mite dalla corazza dura, senza mai dire "io" ma "noi". Io scelgo Angelo per questo e non per l'amicizia; perché in questi anni, ci ha sempre indicato la strada della vera politica, perché quando la nave sobbalza tiene il timone fermo, perché ringrazia, ma non si inchina, unisce quando gli altri rompono, parla quando gli altri gridano; perché tiene duro anche quando intorno a lui barcolliamo, e allora lui crede per noi, senza sbandierare, senza ostentare. (non si potrebbero dire di lui, cose più appropriate ed opportune).
Appendice (le domande retoriche di Tancredi e la lettera d'intenti di Miccoli)
Ecco le domande, per la massima parte retoriche, che il signor Tancredi, aveva posto dal giornale Taranto Oggi, e a cui pretendeva si rispondesse altrimenti ... lesa maestà !!
1. Si sente spesso questa frase
“Taranto è ormai una città morta”. La si sente in molti ambienti anche
politicizzati. Come smentire questa sensazione che sta diventando un luogo
comune?
3. Il silenzio del PD sulle tante questioni socio-economiche aperte è dovuto alle risse interne fra gruppi e fazioni o all’incapacità dei dirigenti del partito?
4. I consiglieri comunali del gruppo Pd sembrano
non tutti convinti del sostegno alla giunta Stefàno che agisce sempre in
splendida solitudine. Ma non lo mollano, perché?
5. Cosa deve rimproverarsi il partito nello
scandalo Ilva-ambiente svenduto?
6. Renzi sembra il leader ormai eletto
soprattutto dal circolo mediatico. Ma a Bari non ha parlato di Sud e non ha
neppure sfiorato il grosso bubbone del futuro dell’Ilva. Il Mezzogiorno sarà
una questione archiviata per il probabile
segretario nazionale Renzi che vuole intercettare i voti dei moderati sulla
questione carceri?
7. Le prime questioni da affrontare, a livello
cittadino e provinciale come partito, dopo la sua elezione?
Ed ecco una sorta di lettera di intenti ideale di Miccoli, con cui ha presentato la sua candidatura e con cui ha "risposto" a tante domande non "trappolose e retoriche" come le precedenti:
"Ho la tessera del più grande partito della
sinistra da quando ero ragazzino. Lì ho imparato che il miglior modo di fare
politica è partire dal terreno degli interessi comuni ed evitare che la nostra
mano venga guidata dagli interessi immediati. Siamo da sempre scomodi per
questo.
Ma ora, in tutto il Paese, e a Taranto in particolare, tutto ciò è
valore. Preziosa perla rara da non disperdere nel qualunquismo di chi pensa che
la politica sia spettacolarizzazione o peggio ancora il recinto di pascolo di
piccole greggi divise per correnti.
Non è più tempo di recinti. E io da quel
perimetro mi sono voluto in qualche maniera liberare proponendo la mia candidatura
alla segreteria provinciale del Partito Democratico di Taranto nella speranza
che questa fosse in grado di includere, accogliere, riassumere, esaltando la
pluralità di appartenenza di ogni singolo individuo, piuttosto che il vociare
indistinto di gruppi o fazioni.
Da “vecchio” uomo di partito so che rimettersi in
discussione è il miglior modo per rimanere giovani, attuali o moderni, ma so
anche che per capire un processo bisogna indagarne le origini, sentirne i
singoli afflati, porsi all’ascolto di una base che non può essere solo la
rendicontazione sterile di tessere e poltrone, ma la malta per la costruzione
di un “contenitore” che sappia camminare, cambiare, vincere e governare e
insieme costruire finalmente un partito e una nuova classe dirigente
all’altezza delle sfide che questo territorio dovrà affrontare.
Per governare questo cambiamento, bisogna ancorarsi
alla sostanza della politica che deve essere la spinta a vivere civilmente e
nel rispetto dei valori etici, morali e culturali che ci appartengono, ma
bisogna anche avviare un processo di pacificazione ritenendo valore ogni
singolo circolo, ogni singola storia, ogni singola esperienza di questo grande
partito. Un partito senza greggi ma con tante risorse.
La mia candidatura nasce da tutto ciò e lascia ai
margini le mozioni e le correnti per tornare a parlare di politica, quella
vera. Quella che dopo il Congresso provinciale dovrà trovare il Partito
Democratico più forte, più autorevole e determinato anche su temi scomodi o
delicati.
Gli stessi
su cui, da sempre, il nostro elettorato ci chiede di essere chiari, finalmente
liberi da ombre o appannamenti. Nell’uomo, in ogni singolo uomo, diceva
Vittorio Foa, c’è una grande possibilità di cambiamento e io ai singoli uomini
chiedo il sostegno!". In bocca al lupo Angelo !!
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