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venerdì 5 dicembre 2014

Real Statte, breve storia con una nota di Gino Del Giudice.

A sinistra la classifica (al 6 dicembre 2014), a destra, la classifica dei marcatori alla stessa data. (foto dal sito Real)
Real Statte, breve storia con una nota di Gino Del Giudice.

Questa pagina contiene:
Una breve  storia del Rela Statte ovvero, conosciamo le eccellenze di Statte.
Una nota di Gino Del Giudice che si rammarica delle recenti polemiche che hanno riguardato la sponsorizzazione della squadra ed invita gli stattesi a stringersi intorno a questo glorioso sodalizio.

Inziamo dalla storia del Real tratta dal sito omonimo
Il Real Statte , la nostra squadra stattese che è la più titolata d’Italia, nasce nel 1994 per opera di Tony Marzella, attuale allenatore della squadra. Con tanta passione e sacrificio, si è portata ai vertici nazionali ed internazionali, diventando un solido punto di riferimento del calcio a 5 femminile d'Italia.

Ha conquistato in campo nazionale:
3 scudetti
3 coppe Italia
4 Supercoppe.

Mentre in campo regionale:
12 titoli regionali.
12 coppe Puglia
 2 supercoppe.

Ed ancora:
1° classificato torneo internazionale Mundialito Cicas Sardegna
1° classificato torneo intenazionale Catalunia Cup (Spagna)
1° classificato Europe Football Cup (contro le migliori squadre europee)
  e decine di altri  tornei italiani  ed internazionali e regionali.
Organizzatrice e prima classificata del primo torneo Internazionale OPES città di Statte

Il Real Statte è anche impegnato nel sociale, in quanto organizza diversi tornei giovanili e progetti, con finalità dirette alla prevenzione dei fenomeni di devianza e dispersione dei ragazzi.
Importante e meticolosa l’attività del settore giovanile per avvicinare ragazzi e ragazze al mondo del calcio a 5.
Tutto questo è possibile grazie ai sacrifici della società rossoblu, alle atlete del Real Statte e a tutti gli sponsor che orbitano attorno al club stattese.

Ed ora ...

.. Prosegue imbattuta la marcia del Real Statte verso la final eight. La squadra di Mr. Marzella è prossima a conquistare un posto di diritto nella finale a otto nazionale. Tutte le ragazze, stanno dando il meglio a cominciare dai nuovi acquisti, che  si stanno rivelando di eccellente livello. Il clima è sereno ed accompagnato da uno alto spirito combattivo.

 Gli scambi di opinioni  avvenuti di recente tra ecologisti e i dirigenti della squadra  e, soprattutto, tra un tifoso della squadra ed alcuni ecologisti, a proposito della sponsorizzazione della squadra, sono ormai acqua passata.
Tuttavia  il “germano Gino”, con un suo breve intervento,  è ritornato sul problema “Real – Sponsorizzazione” .

A questo proposito, occorre però precisare, che i commenti di una prima fase (quella legati ad una foto di tir pronti alla discarica), pur non condivisibili, erano stati critici nei riguardi del Real, ma erano stati espressi in modo indiretto e senza volgarità;  ben diversi, poi,  sono stati alcuni commenti della fase due, in cui  in cui il Real  era di fatto scomparso come soggetto ed il dibattito per qualcuno, ha oltrepassato il confine della legalità. 

Chi scrive, si è accorto in ritardo delle frittate ma solo quando, alcune di esse erano già cotte. Tornando alla nota di Gino che segue, penso che il suo essere esterrefatto, si riferisca sopratutto a questa seconda fase.



Il Real Statte (foto dal sito omonimo)

Il "capitano di sempre" Mina D'Ippolito (foto dal sito del Real)

(foto dal sito del Real)

Ecco Gino:




“Stattese esterrefatto, sgomento, registro la spropositata diatriba che, nei giorni scorsi ha visto protagonisti, dirigenti del movimento ambientalista da un lato, e la struttura dirigenziale della nostra squadra femminile di calcio "Real Statte", dall’altro.

Come è noto, la compagine sportiva, dal novenbre 2011 è divenuta “Italcave- Real Statte", in seguito alla sponsorizzazione dei i fratelli Caramia. Da qui l'origine della controversia, vero "casus belli" .
Il lavoro degli ecologisti, attivi da sempre nella difesa dell'ambiente, e protési per l'abbattimento dell'inquinamento che ci avviluppa come mostruosa ragnatela da decenni, è meritorio e degno di lode ed encomi.

Non altrettanto si può dire, e questo è quanto mai incomprensibile, del  loro atteggiamento con cui deprecano, il comportamento dei dirigenti della gloriosa squadra, e specificatamente di “Tony Marzella Deus ex machina" perchè sarebbe reo di aver supinamente accettato l'aiuto dell'azienda Caramia.. e perclò complice, degli stessi, di manifesta indifferenza per l'antico problemi dei "veleni".

La reprimenda, esagerata, e non solo per chi scrive, ha suscitato, come era prevedibile , una reazione virulenta da parte del cocher Tony. Questi, nell'intervento chiarificatore, ha esposto con argomentazioni incontrovertibili, le ragioni della scelta, che attengono, unicamente alla sopravvivenza della squadra che per molti anni, ha portato (e continua a portare) lustro a Statte ed ai suoi cittadini con le moltplici affermazioni conseguite in tanti anni di appassionante agonismo.

Atteso che in un "regime" di libertà a nessuno deve essere negato poter esprimere la propria opinione e le proprie idee, su argomenti e cose, occorre, altresì ribadire che l'obiettività deve costituire lo spirito informatore, di ogni analisi, sia pure critica, e che qualsivoglia esternazione deve essere supportata dal dono, che Voltaire considerava supremo: la "tolleranza".

Le contrapposizioni non portano lontano, perciò il discorso sul "metodo" da seguire per progredire insieme, è fondamentale e, se intelligente, assolutamente dirimente.  

L'acredine e gli insulti, altro non fanno che annebbiare l'intelletto. E gli insulti da qualche parte sono volati, irragionevolmente.

Una diversità di idee è lievito per la crescita intellettuale e civile. L'aria, già in essere del Natale, la meravigliosa atmosfera che la festività sprigiona, sia il collante di   una ricomposizione d'amicizia e di concordia. 

Con questo spirito facciamo un grosso "in bocca al lupo" alla nostra gloriosa squadra e porgiamo l'augurio di tempi migliori  a quanti non sono liberi dal bisogno, ai giovani, a chi è senza lavoro, agli anziani e sopratutto a chi lotta per condizioni precarie di salute. E sappiamo quanti soffrono, amici e conoscenti.

Gino Del Giudice



(foto dal sito del Real)

Conclusioni

Da parte  mia, sono convinto, che fare il tifo per la squadra,  NON È  fare il tifo per lo sponsor. La vita quotidiana ce ne  mostra tanti di esempi: Pensiamo alla grande squadra di calcio italiana che viene sponsorizzata da una compagnia araba, di proprietà di uno stato che, per quello che riguarda lo stato delle donne, la libertà religiosa e la democrazia,  non è propriamente un esempio da imitare. Eppure nessuno ha mai trovato da ridire. 
Per ciò che riguarda Tony Marzella, cito una recente riflessione di un nostro concittadino, dall’acume notevole (S.U.del gruppo “sei di Statte se)”: "Se tu hai la coscienza a posto e qualcuno ha un problema con te, non ti devi preoccupare,  perché il problema è il SUO e non il tuo."

Per finire: Ora che siamo nelle fasi conclusive dei gironi eliminatori,  la squadra del Real Statte ha bisogno di essere incitata e di sentire la cittadinanza intorno ad essa, come sono convinto che tutti, ma proprio tutti, siano orgogliosi di queste fantastiche ragazze. Ricordiamoci infine, che a Statte, vi è una compagine maschile di calcio a 11 un po' negletta, militante in 2° divisione. Incoraggiamo anche questi ragazzi.


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