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mercoledì 9 novembre 2016

CONSIGLIO COMUNALE e Rimborsi Tornado: Una guerra tra poveri. Statte 31 ottobre 2016


CONSIGLIO COMUNALE, RIMBORSI TORNADO: LA GUERRA TRA POVERI 31 OTTOBRE 2016


LA NOTIZIA
La mattina del 31 ottobre, nei locali del Centro Sociale si è tenuto un consiglio Comunale con all'ordine del giorno diversi punti di un certo rilievo dei quali si dirà meglio in appendice ma un punto era atteso da tanti cittadini: quello inerente l’interrogazione dei Consiglieri De Gregorio e Cristofaro,  riguardante l’ennesimo rinvio dei contributi ai danneggiati dal tornado di quattro anni fa o meglio: Il rigetto della Regione delle pratiche di rimborso dei cittadini, perché queste ultime, includevano richieste di rimborso anche per i danni delle recinzioni.

 by Leonardo Dino Del Giudice

IL CONTENUTO DI QUESTA PAGINA
1) Dibattito sul momentaneo rigetto da parte della Regione delle domande di Rimborso per danni subiti dal tornado.
2) Acquisizione della parte degli impianti di illuminazione pubblica ancora di proprietà dell'Enel (770 punti luce) per migliorare il servizio e ridurre i consumi.
3) Vendita di tanti immobili di proprietà del comune (in massima parte in Via Arena di Verona) i cui fitti sono inferiori ai costi sopportati dalla comunità per la loro manutenzione.
4) Adesione del Comune di Statte al Gal. 


L’ENNESIMO OSTACOLO ALLA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI, AI DANNEGGIATI DAL TORNADO

Prima di riportare qualche passo degli interventi su questo argomento, cerchiamo di riportare con la necessaria semplicità, i termini della questione, ammesso che chi scrive li abbia capiti bene.
Non mi dilungo su quello che sanno tutti:
1) L’entità dei contributi non poteva superare il 25% del danno subito.
2) Bisognava aver fatto la segnalazione del danno.
3) Aver prodotto la fattura (o idonea documentazione) dei lavori effettuati.
4)  Aver fatto eseguire una perizia giurata (costo non inferiore a 500€).  



Non è il caso di fare la storia degli ostacoli  e lungaggini burocratiche, subiti dai nostri cittadini tanto che molti,  compreso chi scrive, avevano optato per i lavori in proprio, rinunciando espressamente ad altro.





Dopo 4 anni sembrava avvicinarsi la data dell’erogazione di quel misero  contributo, ma i burocrati della Regione, comunicavano che i danni relativi alle recinzioni non erano rimborsabili.


Quali le conseguenze? 

1) Danni per i singoli danneggiati:
Ogni cittadino danneggiato, nel valutare la convenienza di accollarsi l’onere delle pratiche e della dispendiosa Perizia Giurata, aveva calcolato, così come gli era stato assicurato dai tecnici del Comune, che i danni delle recinzioni stesse, fossero conteggiati nei danni subiti; diversamente, per la maggior parte dei cittadini, l’ipotetico contributo sarebbe diventato inferiore al costo delle pratiche e della perizia giurata.



2) Danni per l’intera Comunità: La somma massima rimborsabile TOTALE, supera di poco le 730 mila €; il conto presentato per tutti i danni subiti, supera gli 800 mila ;  già questo significa, se ho capito bene, che il danno rimborsabile non sia del 25% ma del 22%. 

Con l’esclusione dei danni ai recinti, il rimborso totale sarebbe di poco superiore ai 400 mila €, determinando una vera e propria rapina nei confronti di ogni singolo cittadino danneggiato e dell’intera comunità con la conseguenza che il rimborsino diventi  inferiore ai costi delle pratiche per ottenerlo.

Come si vedrà nel dibattito, le scaramucce tra minoranza ed opposizione, invece di mettere in luce gli assurdi lacciuoli della burocrazia regionale, finivano per vedere le pagliuzze reciproche e non le travi assurde dei pignoli funzionari; osserviamo, per inciso, come, il  comportamento degli stessi pignoli regionalisia molto  distante dal vivere e dal sentire della povera gente.



Loro,  non sono nuovi a queste imprese:
abbiamo ancora negli occhi e nelle orecchie quello di cui sono stati capaci in occasione del nostro travagliato Piano Regolatore. 

Credo che COME NOTIZIA PRINCIPALE, QUESTO POSSA BASTARE: chi desidera maggiori dettagli sulla seduta  e sugli altri ordini del giorno, se crede, può scorre la prossima APPENDICE.

APPENDICE.

Premettiamo che per ragioni di sintesi, in questa appendice non ci occuperemo dei punti  di scarso interesse per i lettori di questa pagina, entreremo nel merito, (questa volta, per “principio”)  degli interventi di due Consiglieri che hanno stigmatizzato il comportamento esterno,  di alcuni cittadini presenti in sala e rappresentanti di una Associazione Onlus stattese, con cui hanno scambiato qualche "battuta".



UNA INTERROGAZIONE PRELIMINARE DI LUCIANO DE GREGORIO.

LUCIANO DE GREGORIO, con una interrogazione preliminare, denunciava una diffusa “illegalità” sul territorio,  riferendosi in particolar modo ad un esercizio pubblico che occupava una porzione di suolo pubblico, senza essere in possesso dei relativi permessi, specie se rapportati al nuovo regolamento che ne disciplina i termini.
De Gregorio esortava quindi l’amministrazione affinché si applicasse il regolamento in modo corretto, nel rispetto appunto della legalità.

Ed ora, un accenno al primo punto all’Ordine del Giorno.

RISPOSTA ALL'INTERROGAZIONE SCRITTA DI  DEGREGORIO-CRISTOFARO riguardante i rimborsi ai danneggiati dal tornado.

Ha relazionato per prima ANGELO MICCOLI.  


Angelo Miccoli,  ha fatto una dettagliata cronistoria,  da cui è emerso che che,  prima di richiedere ai cittadini, la documentazione necessaria, era stata presentata alla Regione, da parte del Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, richiesta SCRITTA per una  valutazione preventiva  del regolamento inerente i rimborsi e che includeva ANCHE, i danni alle recinzioni; a seguito del  nullaosta scritto, da parte della Regione, l’Ufficio Tecnico Comunale, aveva elaborato un regolamento reso pubblico, al quale i cittadini si erano poi attenuti nell'approntare le pratiche relative ai rimborsi per i danni subiti. 

Continuando il suo intervento, Miccoli ha sostenuto che la Regione, prima, aveva avallato l’ipotesi di lavoro dell’Ufficio Tecnico Comunale dando il benestare, affinché fossero riconosciuti anche i danni subiti dalle recinzioni delle abitazioni, successivamente aveva dato parere opposto, ma quando i cittadini avevano già presentato i progetti e sostenuto le spese per il progetto e per la perizia giurata.

LA REPLICA DI LUCIANO DE GREGORIO sui  rimborsi per i danni al Tornado.


Luciano De Gregorio ha controbattuto all'analisi di Miccoli, affermando che i tecnici regionali  della Protezione Civile avevano preavvertito per tempo gli organi tecnici del Comune di Statte i quali, insieme ai politici, a questo punto avrebbero avuto il tempo necessario per confutare le tesi regionali ...
“Invece non si è fatto nulla
– ha sostenuto De Gregorio -“Noi qui, sollecitiamo questo Consiglio, non già per attaccare il Sindaco o l’Amministrazione ma affinché si faccia un’azione comune per poter mettere i cittadini nella condizione di conoscere quando ed in che misura possano ricevere i sia pur miseri contributi; “tanti di loroha concluso De Gregorio-  si sono indebitati per mettere in sicurezza le loro abitazioni ed ora non sanno come fare per onorare i debiti derivanti da queste riparazioni”.

LA REPLICA DEL SINDACO ANDRIOLI sui  rimborsi per i danni al Tornado.


Franco Andrioli: “Ricordiamo che, col Comitato dei Cittadini in passato siamo stati in Regione ed abbiamo ottenuto in vario modo, l’innalzamento dei fondi a 730 mila € ciò significa, che quando si lavora in sintonia ed uniti, i risultati si ottengono. 
"Per il resto, qui ci troviamo di fronte a dei dirigenti regionali, che si alzano una mattina e decidono “A”  poi all'altra mattina decidono “B”. 

C’è stato uno scambio documentato di lettere tra il nostro Ufficio Tecnico ed i Dirigenti Regionali ha continuato Andrioli - ai quali sono state  sottoposte le ipotesi di un regolamento,  cui i cittadini avrebbero dovuto attenersi. 
I Dirigenti Regionali avevano dato il loro pieno assenso (con lettera agli atti); solo successivamente,  i Dirigenti Regionali smentendosi, hanno cambiato posizione.
Questo non ci sta beneha concluso Andrioli- ora noi,  stiamo lavorando per raggiungere bonariamente una mediazione,  perché  andare in qualsiasi "giudizio", si rischia di addentrarsi in un meandro dove si sa come si inizia e non si sa come  e quando si finisce.

ACQUISIZIONE AL PATRIMONIO COMUNALE DI ALCUNI SETTORI DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE ANCORA DI PROPRIETÀ DELL’ENEL.


PARIDE NASOLE (presidente della Commissione Patrimonio)  ha relazionato, sullo schema di delibera volta ad acquisire al patrimonio comunale, alcuni tratti dell’impianto di Pubblica Illuminazione, al fine di migliorarne il servizio ed offrire maggiore sicurezza ai cittadini.
Cerchiamo di riportarne i termini. 
Dalla stessa relazione è emerso che, la maggior parte dei punti  luce dell’illuminazione pubblica (circa 2400) sono di proprietà Comunale, mentre circa 770 sono di proprietà di una società del gruppo Enel; con questa operazione l’Amministrazione Comunale intende unificare la proprietà acquisendo per circa 4000 € i 770  punti luce ora dell’Enel, affidando l’intera rete unificata ad un’unica ditta responsabile della manutenzione ed ottimizzandone la gestione ed offrendo un servizio migliore ai cittadini anche tramite l'installazione di punti luce a bassissimo consumo.




VINCENZO IMPERATRICE, dichiarando che avrebbe votato favorevolmente all'acquisizione di questa parte dell'impianto di illuminazione pubblica ancora di proprietà dell'Enel, perché avrebbe permesso una unificazione della gestione e manutenzione oltre che fornire ai cittadini un servizio più efficiente e meno oneroso, metteva in guardia l'Amministrazione, affinché si controllasse nella fase di acquisizione, che gli stessi impianti rispettassero tutte le condizioni di sicurezza previste dalle recenti normative. 





EMANUELE CRISTOFARO ha affermato che, in linea di principio il provvedimento di acquisizione era condivisibile ma dichiarava che il suo gruppo si sarebbe astenuto perché, in sede di Commissione Consiliare, il gruppo stesso  aveva chiesto chiarimenti circa alcuni aspetti di questa acquisizione ed in particolar modo sui contributi versati negli ultimi anni dall'Amministrazione Comunale alla stessa Enel da far valere ai fini della stessa acquisizione ma che, questi chiarimenti non erano mai stati forniti. 

PIANO DI VENDITA E VALORIZZAZIONE  DI IMMOBILI DI PROPRIETÀ COMUNALE. 






Lo stesso Paride Nasole, ha reso noto che  nella proprietà  del Comune di Statte vi siano circa 70  immobili ubicati in massima parte nel Rione San Girolamo in Via Arena di Verona (Case costruite con contributo pubblico) e che  gli stessi immobili sono stati costruiti nei primi anni ’80 con finanziamenti pubblici. 
Gli occupanti degli stessi  sono divisi tra regolari (pochi),  irregolari e morosi. L'Amministrazione, anche per rendere responsabili gli occupanti della manutenzione degli stessi immobili, ha deciso di mettere in vendita quella parte consentita dalla legge (non meno del 50% e non più del 75%). 
Osserviamo noi, che tra prezzo di stima e sconti (1% per ogni anno di occupazione),  la media del prezzo di vendita non supererebbe i 50.000 € per appartamento. Dalla vendita,  verrebbero esclusi, tra gli altri, i locali di Corso Vittorio Emanuele occupati dall'ASL,  perché svolgono una funzione pubblica e l’immobile dell’ex mercato coperto perché in quell'area dovrà sorgere il Presidio Sanitario. 

(Osserviamo che, anche se non detto, questa vendita, si rende necessaria perché la manutenzione straordinaria degli immobili, per legge a carico del proprietario, è di gran lunga più onerosa dei  ricavi dei fitti (di quelli che li pagano), per contro, le case delle famiglie che versano in condizioni di grave disagio economico, ricadrebbero nella parte non alienabile degli immobili stessi).




Il sito rupestre di Sant'Onofrio, nei pressi dei quali vi è una cripta probabilmente del 14° secolo con preziosi affreschi che, col GAL potrebbero essere valorizzati.

IL GAL DELLA MAGNA GRECIA.



DEBORA ARTUSI ha relazionato sull'adesione del Comune di Statte alla Costituzione del Gal Magna Grecia “Questo progetto che fa seguito a quello di  “Gal Colline Ioniche” - ha spiegato Artusi- viene partecipato da 12 Comuni e si propone di realizzare un sistema turistico basato sui principi della Green Economy e del Turismo sostenibile, volto alla massima valorizzazione del patrimonio turistico (masserie, gravine, mare, frantoi e chiese), agricolo (oliveti secolari, vigneti, orti-bio) e artigianale.



Fabio Spada è intervenuto su alcuni punti dell'Ordine del giorno;  in particolare sul progetto di alienazione degli immobili si è astenuto mentre sull'acquisizione degli impianti di pubblica illuminazione dall'Enel, sia pure con qualche riserva con Franco Chirico ha votato a favore.















CONCLUSIONI
Possiamo concludere che la burocrazia in genere e quella regionale in particolare,  si dimostra, sempre più, la palla al piede di ogni Amministrazione e sarebbe bene mettere in pratica una delle proposte emerse in questo dibattito: Unire le forze, Maggioranza, Opposizione, Comitato cittadino e Liberi Cittadini, ed andare compatti in Regione,, NON A CHIEDERE col “cappello in mano” ma, muniti dei necessari riscontri, andare a PRETENDERE i nostri diritti.  

Possiamo aggiungere che, il dibattito di questa Seduta Consiliare, è stato in massima parte corretto e civile; a parte le doverose scaramucce, le opposizioni,  pur esponendo  riserve, su molti dei punti all'ordine del giorno, sono sembrate disposte a lavorare per il bene della cittadina tanto che il Gal è stato votato all'unanimità; alla delibera per l'acquisizione degli impianti di illuminazione pubblica vi sono stati due astenuti (De Gregorio e Cristofaro), mentre sulla vendita degli immobili di proprietà Comunale, tutta l'opposizione si è astenuta (De Gregorio, Cristofaro, Imperatrice, Spada e Chirico).


Ora un  P.S. indipendente dal Consiglio Comunale:  abbiamo appreso che, sono in via di installazione, 32 telecamere di sorveglianza,  sia per dare più sicurezza ai  cittadini e sia per contrastare il fenomeno di abbandono dei rifiuti che tanti danni  procura alla nostra comunità in tema di immagine, di costi di rimozione, di abbassamento della percentuale di indifferenziata ed altro. (Non dimentichiamo che, per colpa di questi "eroi", anche la stessa installazione e gestione di queste telecamere rappresentano un  aggravio per tutti i cittadini).
Tutte le telecamere sono a tecnologia Wi-Fi, e mobili ossia, spostabili e con la possibilità di essere collegate ad un apparato di sorveglianza. Molti “eroi" sono stati già pizzicati (multe da 40 a 130€).
L’unico modesto consiglio che possiamo dare: non rileviamo la posizione delle telecamere e, specialmente in caso di ripetute violazioni, aumentiamo consistentemente le sanzioni.
Vediamo, chi ha la testa più dura!!

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