REFERENDUM: Finalmente arrivano i dibattiti con la presenza CONTEMPORANEA dei leader dei due schieramenti che ci aiuteranno a votare in modo consapevole.
By Leonardo Dino Del Giudice
By Leonardo Dino Del Giudice
Devo confessare che finora, non ho assistito alle assemblee del SI e
nemmeno a quelle del NO, ma (forse sbagliando), ho cercato di verificare le due tesi QUESITO PER QUESITO
con i pareri di “Illustri Costituzionalisti", schierati tra le opposte fazioni. Ho consultato le “paginate” dei vari quotidiani (presunti neutri e veri schierati), e non credo di aver “cavato dei ragni dai buchi”; viceversa,
ieri pomeriggio nella “mezz'ora di Lucia
Annunziata (che era in effetti un'ora), ho assistito ad un interessantissimo dibattito
senza esclusione di colpi tra Renzi e
Landini, che mi ha fornito alcuni punti di riflessione. Il più importante
è stato questo: non credo vi sia metodo
migliore per votare CONSAPEVOLMENTE che non sia quello di assistere ai dibattiti, con la
presenza CONTEMPORANEA di leader schierati per il SI e quelli schierati per il
NO.
Non ne possiamo più di dichiarazioni di gente nota e meno nota che sbandiera in TV la propria volontà di voto; non ne possiamo più di assemblee che SPIEGANO perché votare NO oppure votare SI, senza che vi sia un vero contraddittorio ed allora sono giunto ad una decisione personale: cercherò le "mie conferme” nei prossimi dibattiti che abbiano la contemporanea presenza DELLE DUE PARTI.
Da questa sera, sera su RAI 1 alle ore 20,30 (e fino alle
21,15) ci sarà una trasmissione che
andrà avanti per diverse sere alla stessa ora: si confronteranno i rappresentanti del SI e quelli del NO; forse
non “sposteranno di una virgola” la posizione dei cittadini che abbiano già
preso la loro posizione (ed in questo non credo vi sia nulla di male), ma almeno
ognuno potrà avere o meno le conferme attese.
Per chi gli fosse sfuggito, il dibattito di domenica 20 alle ore 14,30 nella trasmissione di Lucia Annunziata, riporto il link di Rai Replay (che è disponibile fino a sabato prossimo 26 novembre) cliccare QUI per accedere al video della stessa trasmissione.
Una doverosa osservazione: La maggior parte delle pagine di questo blog hanno una funzione essenzialmente informativa, specialmente per i
cittadini fuori Statte (molti ci seguono anche dall'estero come da statistiche di Google che allego),mentre queste note non vogliono insegnare nulla a nessuno ma sono una sorta di
riflessione personale che ho messo nero
su bianco, senza
la pretesa di influenzare il parere di chicchessia .
Per chi proprio NON FOSSE ANCORA STUFO degli
specchietti forniti dai giornali con i “pareri assoluti” di "insigni
costituzionalisti" riporto uno dei “primi specchietti” pubblicati mesi fa dal
Corriere della Sera:
APPENDICE
Il giornalista Dino Martano del Corriere
della Sera ha raccolto il parere di Ida Nicotra, PER IL SI, docente
di Diritto costituzionale a Catania, componente dell’Autorità anticorruzione ed
ha raccolto il parere di Anna Falcone, avvocata cassazionista specializzata
in Diritto costituzionale PER il NO.
Ecco qui di seguito a confronto le due
tesi su 10 punti rilevanti della riforma.
SI Scheda 1 di 10. Bicameralismo addio
"Con l’abolizione dell’anacronistico
bicameralismo paritario si supera il meccanismo della «navetta» delle leggi tra
Camera e Senato che ha fin qui generato molti ritardi e sovrapposizioni. È un
vero salto di qualità anche se i regolamenti di Camera e Senato dovranno
necessariamente essere modificati per attuare il dettato costituzionale".
NO Scheda 1 di 10 Ancora due Camere in campo
"Il bicameralismo non viene superato, chi
sostiene il contrario dice una bugia. Continuiamo ad avere due Camere che
legiferano insieme su molte materie, anche se non su tutte, quando invece si
poteva abolire il Senato e passare al monocameralismo. I ritardi causati dalle
“navette” tra le Camere sono un’invenzione: la modifica costituzionale
dell’articolo 81 (pareggio di bilancio) è stata fatta in poco più di tre mesi".
Scheda 2 di 10
SI 2
Una sola fiducia
"Soltanto la Camera concede la fiducia al
governo. Si instaura così un rapporto fiduciario unicamente tra Camera e
governo perché il Senato svolge un’altra funzione, ovvero quella di camera di
compensazione tra Stato e Regioni".
NO 2.Troppe variabili legislative
"È vero: il Senato non vota più la fiducia ma
deve essere consultato su materie vitali per i governi, come la legge di
bilancio. Il procedimento legislativo (articolo 70), che oggi ha 4 variabili,
prevederà 8-10 «strade diverse». Il nuovo articolo 70, che oggi è di nove
parole, sarà di una pagina. E pure criptica".
SI
3.Politica, calano i costi
"Diminuiscono notevolmente i costi della
politica. Cala il numero dei parlamentari, con la riduzione dei senatori da 315
a 100, con forti risparmi sulle indennità attualmente corrisposte. Sparisce del
tutto il Consiglio nazionale per l’economia e il lavoro (Cnel)".
NO 3. "Verrebbero risparmiati 50 milioni di euro per ogni esercizio annuale del
Senato. Ovvero quanto costa un solo aereo F35 ordinato dalla Difesa.
Diminuiscono i senatori ma la struttura del Senato rimane tale e quale. La
soluzione, semmai, era quella di tagliare i deputati. Che sono ben 630".
SI 4.Più democrazia diretta
"Aumentano gli strumenti per l’esercizio della
democrazia diretta. La riforma introduce il referendum propositivo e modifica
il meccanismo del quorum di validità per quello abrogativo che diventa «mobile»
dovendo tener conto dell’andamento storico dell’astensionismo".
NO 4. Referendum più difficili
"Per la richiesta di referendum abrogativo le
firme richieste aumentano da 500 mila a 800 mila. E anche le firme per la
richiesta di leggi di iniziativa popolare passano da 50 mila a 150 mila, con
buona pace della democrazia partecipativa".
SI 5. Non si vota per l’Italicum
"A novembre non si vota per l’Italicum. La
nuova legge elettorale, con il suo premio di maggioranza, non configura
un’anomala concentrazione di poteri. Il premio di maggioranza alla lista, e non
alla coalizione, semmai evita il formarsi di raggruppamenti eterogenei che poco
si conciliano con l’esercizio del governo efficiente del Paese".
NO 5.Vince una minoranza
"La nuova legge elettorale e la riforma
costituzionale sono connesse. Passi, se al primo turno una lista supera il 40%
e ottiene il premio di maggioranza. Ma chi vince al ballottaggio, anche di un
solo voto, governerebbe grazie ad un vero premio «di minoranza"
SI 6.Decreti con il contagocce
"Nella riforma è prevista una limitazione del
ricorso ai decreti legge. Un po’ tutti i governi ne hanno abusato, con la
giustificazione della necessità e dell’urgenza dei provvedimenti".
NO 6.Il governo fa le leggi
"È prevista l’approvazione a data certa dei
disegni di legge governativi mentre questa «corsia preferenziale» non è
contemplata per le leggi di iniziativa parlamentare. Così il governo
monopolizza l’attività legislativa del Parlamento".
SI 7.Stato centrale più forte
"Le materie strategiche — tra le quali i
trasporti e l’energia — tornano alla competenza legislativa dello Stato. Le
Regioni, nel disegno originale, erano nate come enti amministratori. E ora dopo
una lunga sperimentazione sarebbe da chiedersi se, in questi anni, abbiano
svolto per il meglio la funzione legislativa. In proposito, permangono molte
perplessità".
NO 7.Addio decentramento
"Si risponde a una brutta riforma (quella in
senso federalista del Titolo V del 2001) con una soluzione peggiore. Mettendo
tutte le Regioni sullo stesso piano, si torna indietro rispetto alla spinta del
decentramento. Il disegno complessivo è di favorire un governo centrale più
snello per assumere le decisioni strategiche".
SI 8.Stop liti davanti alla Corte
"Vi sarà una notevole riduzione del
contenzioso Stato-Regioni davanti alla Corte Costituzionale, che è stato acuito
a seguito della riforma del Titolo V varata nel 2001. Il nuovo Senato ha
infatti, come si diceva, la funzione di camera di compensazione tra Stato
centrale e territori".
NO 8. Liti invece, tra Camera e Senato
"Con l’abolizione delle materie concorrenti
aumenteranno i ricorsi tra Stato e Regioni. E, vista la complessità del
procedimento legislativo, aumenterà anche il contenzioso tra Camera e Senato,
che ha un potere di «richiamo» delle leggi tutto da verificare.Liti tra Camera
e Senato".
SI 9.Pesi e contrappesi
"La vittoria del Sì non apre la strada ad
alcuna deriva autoritaria. La Costituzione del ’48 è costruita soprattutto sui
pesi e sui contrappesi perché in quel contesto storico prevalse il tema della
riflessione più che quello della decisione perché, dopo il fascismo e con la
guerra fredda alle porte, si temeva che il Paese potesse degenerare verso forme
di autoritarismo. Oggi quel contesto storico è lontano".
NO 9.Se 47 articoli sembrano pochi
"La Costituzione non è intoccabile ma
modificare 47 articoli della Carta a maggioranza, e in un colpo solo, deve
allarmare chi ha a cuore la democrazia. Non viviamo ancora in una democrazia
compiuta se quasi il 50 per cento dei cittadini non va a votare. Se il
Parlamento avesse affrontato più pacatamente la questione, oggi, forse, ci
ritroveremmo con una riforma condivisa senza la necessità di ricorrere a un
referendum a forte contrapposizione".
SI 10 Un governo che decide
"La vittoria del Sì rafforza l’idea di una
democrazia partecipativa e di un governo che decide. E che sa colmare quello
che è stato definito proprio sul Corriere della Sera, da Ferruccio de Bortoli,
«il fossato tra istituzioni e cittadini»".
NO 10.Il governo non c’entra
"La vittoria del No non deve incidere sulla
vita del governo che va avanti in base alla maggioranza in Parlamento. Il voto
dei liberi cittadini, su una riforma così importante, non può sottostare a
ricatti o a strumentalizzazioni sulla continuità dell’azione del governo"
Conclusioni
Il 4 dicembre, andiamo tutti a votare, NON FACCIAMO DECIDERE GLI ALTRI PER NOI.
Il 4 dicembre, andiamo tutti a votare, NON FACCIAMO DECIDERE GLI ALTRI PER NOI.
L'auspicio è, che ai cittadini sia restituita quella serenità indispensabile per esprimere il voto senza condizionamenti e che, qualunque sia il risultato referendario, possa essere accettato da TUTTI in modo democratico e senza reciproche accuse e recriminazioni.
Per rispettare l'autonomia dei lettori di queste pagine, fino allo svolgimento del Referendum, questo blog non pubblicherà altre pagine sull'argomento.
(Mi ero ripromesso di non pubblicarne alcuna ma.. che volete ... "la tentazione era forte").
Ciao amici, buona serata.
Per rispettare l'autonomia dei lettori di queste pagine, fino allo svolgimento del Referendum, questo blog non pubblicherà altre pagine sull'argomento.
(Mi ero ripromesso di non pubblicarne alcuna ma.. che volete ... "la tentazione era forte").
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