Riportiamo
integralmente un articolo apparso sulla rivista online Cosmopolis il 16
Gennaio.
Si tratta di una intervista di Vincenzo Carriero (direttore della rivista) all'assessore provinciale Luciano De Gregorio (esponente del PD di Statte), sulla ventilata opportunità da parte del comune di Statte di "accordarsi" con la società "Italcave" circa un indennizzo da parte di questa ditta al comune stesso (o tassa di ristoro o royalty che dir si voglia), probabilmente i beneficiari sarebbero il comune e specificatamente il rione Feliciolla.
Pungolato da Vincenzo Carriero l'assessore provinciale De Gregorio mostrava, giustamente, la sua netta perplessità al riguardo. Le sue considerazioni sono assolutamente condivisibili. Appare chiaro che, se la notizia fosse vera, non vi sarebbe, in fututo, nessuna "forza e diritto contrattuale" di Statte nei riguardi dell'Italcave. Questa azienda, ultimamente ha cambiato "intelligentemente" metodo verso la nostra comunità (sponsorizzazioni varie), ma deve restare chiaro che non possiamo rinunciare al nostro diritto-dovere di denunciare le irregolarità nei riguardi dell'ambiente, per un "tozzo di pane".
Consigliamo, in ogni modo di
"sfogliare" il "giornale" per numerosi altri articoli che
riguardano Statte e l'intera provincia. Si tratta di una intervista di Vincenzo Carriero (direttore della rivista) all'assessore provinciale Luciano De Gregorio (esponente del PD di Statte), sulla ventilata opportunità da parte del comune di Statte di "accordarsi" con la società "Italcave" circa un indennizzo da parte di questa ditta al comune stesso (o tassa di ristoro o royalty che dir si voglia), probabilmente i beneficiari sarebbero il comune e specificatamente il rione Feliciolla.
Pungolato da Vincenzo Carriero l'assessore provinciale De Gregorio mostrava, giustamente, la sua netta perplessità al riguardo. Le sue considerazioni sono assolutamente condivisibili. Appare chiaro che, se la notizia fosse vera, non vi sarebbe, in fututo, nessuna "forza e diritto contrattuale" di Statte nei riguardi dell'Italcave. Questa azienda, ultimamente ha cambiato "intelligentemente" metodo verso la nostra comunità (sponsorizzazioni varie), ma deve restare chiaro che non possiamo rinunciare al nostro diritto-dovere di denunciare le irregolarità nei riguardi dell'ambiente, per un "tozzo di pane".
Il link
dell'articolo è il seguente:http://www.cosmopolismedia.it/ambiente/107-litalcave-potrebbe-riconoscere-una-tassa-di-ristoro-al-comune-di-statte-che-fine-ha-fatto-la-coerenza.html
Mentre il link del "giornale" è il seguente:http://www.cosmopolismedia.it/
Mentre il link del "giornale" è il seguente:http://www.cosmopolismedia.it/
Potrebbero
esserci degli accordi in atto tra il Comune di Statte e l'impresa Italcave.
L'esponente della giunta Florido in un'intervista aperta spiega le ragioni di un'intesa
quanto mai anomala.
di
Vincenzo Carriero
ll
comune di Statte, presto, potrebbe incassare una tassa di ristoro dall'impresa
Italcave: la discarica, ubicata di fronte all'Ilva, dove vengono stoccati i
rifiuti provenienti dalla Campania. Con linguaggio tecnico queste concessioni
si suole definirle royalties.
Assessore De Gregorio, le risulta che
il comune del quale è stato vicesindaco sino a pochi mesi fa si appresterebbe a
sottoscrivere un accordo di questo tipo?
“Circolano voci a tal proposito sempre
più insistenti...”
E se queste voci dovessero risultare
vere?
“Sarei sorpreso e preoccupato al tempo
stesso. Ma, questa vicenda, ad onor del vero presenta più di una singolarità ”.
Quali, per esempio?
“Come si fa ad accordarsi con chi si è
combattuto in tutti questi anni? Tra ricorsi e parcelle corrisposte agli
avvocati, Statte ha speso all'incirca 200 mila euro nelle cause che la vedono
contrapposta all'impresa Italcave. Adesso è tutto rientrato? Non c'è più alcun
problema ambientale ascrivibile alle attività espletate in quello specifico
sito? I falchi, come d'incanto, si sono trasformati in colombe...?”
E le altre anomalie alle quali faceva
riferimento?
“L'atteggiamento dei rappresentanti
del quartiere Feliciolla. Sembrerebbe che, in una riunione tenuta nelle scorse
settimane tra proprietà dell'Italcave e amministratori comunali, fossero
presenti anche singoli rappresentanti di questo comitato. Questi signori sono
gli stessi che, in un passato non molto lontano, vollero incatenarsi dinanzi ai
cancelli dell'Italcave. "Noi"- ripetevano- siamo pronti ad immolarci
per vedere rispettato il diritto alla salute delle nostre famiglie.
Propugnavano un' idea di ambientalismo puro. E adesso, che fanno? E' proprio il
caso di dire: potere alle royalties...”.
Il suo partito, il Pd, cosa dice a tal
proposito? Qual è la sua posizione?
“Il partito nel quale milito, non ho
difficoltà ad ammetterlo, su questa specifica vicenda ha sempre assunto un
atteggiamento ondivago. Superficiale e pressapochista. Non da oggi, sostengo la
necessità che il comune di Statte e la provincia condividano, assieme
all'azienda, la gestione dei rifiuti stoccati. E, semmai, caldeggino una
drastica riduzione del conferimento degli stessi. Ho condotto battaglie in
solitudine su questi temi, mi additavano come colui che avesse un atteggiamento
troppo accondiscendente verso l'impresa. E, adesso, questi stessi signori si
sono ridotti a fare la questua. Incredibile, vero?”.
Il Pd non è l'unico partito, tra
quelli che sostengono l'Amministrazione stattese, a mostrare un approccio non
proprio coerente sull'intera vicenda?
“Già, è proprio così. Che fine ha
fatto l'onorevole Zazzera dell'Idv? Aveva promesso che avrebbe spostato mari e
monti sulla vicenda dei rifiuti campani stoccati all'Italcave. Anche lui
folgorato sulla via di Damasco? E il vicesindaco di Statte Tagliente, anch'egli
dell'Idv, che dice a tal proposito? Nelle riunioni di giunta la sua era la posizione
più oltranzista: non c'era verso di farlo ragionare; contro l'Italcave,
ripeteva, l'unica strada da seguire è quella del ricorso in giudizio”.
Neanche le opposizioni brillano per
iniziativa politica su questo specifico problema, non crede?
“Cosa vuole che le dica. Una delle
cause della decadenza, dell'impoverimento del dibattito politico chiamasi
omologazione. Questa storia ne è un esempio paradigmatico”.
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