(Riferimenti tratti da un articolo di Daniele Lo Cascio su Taranto Oggi del 7
Gennaio 2012)
Si è svolto giovedì 5 Gennaio scorso, “la presa di possesso” dell'Arcidiocesi
da parte di Mons. Filippo Santoro.
E’ giunto, proveniente da Bari, al molo dell'Autorità Portuale ove, ricevuto
il saluto dal Prefetto S.E. dott.ssa
Carmela Pagano ha iniziato la traversata
di Mar Grande e del canale Navigabile per sbarcare al Castello Aragonese
dove ha ricevuto il saluto dell'Ammiraglio Andrea
Toscano, e gli onori della Fanfara
della Marina Militare. Recatosi poi in Piazza Castello, è
stato accolto dal Sindaco di Taranto, dott. Ippazio Stefano e dai giovani cattolici presso il
Palazzo di Città. Alle 17.15 si è recato alla Cattedrale; infine dopo un breve incontro con i
giornalisti nell'auditorium dell'Episcopio, si è trasferito in Concattedrale
dove alle 19 si è svolta la solenne concelebrazione Eucaristica a cui hanno
partecipato oltre a
200 sacerdoti di cui alcuni provenienti dal Brasile, Sua Eccellenza Mons. Benigno Luigi Papa, arcivescovo uscente,
il cardinale Salvatore De Giorgi, già Arcivescovo di Taranto,
e diversi altri vescovi pugliesi e brasiliani.
Simpatia, apertura e disponibilità di cuore sono le qualità che Mons. Santoro ha ravvisato nei tarantini ma probabilmente anche quelle che i tarantini hanno ravvisato in lui. Sono queste qualità a costituire secondo l'Arcivescovo un ottimo punto di partenza per svolgere un lavoro positivo.. Dell'esperienza brasiliana (dove è stato sacerdote e vescovo) ha imparato a riconoscere i poveri come soggetto vivo a cui occorre dare una opportunità affinchè siano protagonisti.
Imparerò a conoscere la situazione di Taranto e Provincia, ma sin da ora mi sembra necessario difendere il valore della persona umana, della solidarietà, del posto di lavoro e dell'occupazione, lottando per un rispetto dell'ambiente che faccia sì che questo possa essere accogliente per l'uomo, che preservi il territorio dall'inquinamento e che ridoni al mare il suo ruolo di grande risorsa per la produzione, per la crescita umana e per l'incontro tra differenti culture e tradizioni. Salvaguardia del posto di lavoro e difesa dell'ambiente non sono in contraddizione".
Simpatia, apertura e disponibilità di cuore sono le qualità che Mons. Santoro ha ravvisato nei tarantini ma probabilmente anche quelle che i tarantini hanno ravvisato in lui. Sono queste qualità a costituire secondo l'Arcivescovo un ottimo punto di partenza per svolgere un lavoro positivo.. Dell'esperienza brasiliana (dove è stato sacerdote e vescovo) ha imparato a riconoscere i poveri come soggetto vivo a cui occorre dare una opportunità affinchè siano protagonisti.
Imparerò a conoscere la situazione di Taranto e Provincia, ma sin da ora mi sembra necessario difendere il valore della persona umana, della solidarietà, del posto di lavoro e dell'occupazione, lottando per un rispetto dell'ambiente che faccia sì che questo possa essere accogliente per l'uomo, che preservi il territorio dall'inquinamento e che ridoni al mare il suo ruolo di grande risorsa per la produzione, per la crescita umana e per l'incontro tra differenti culture e tradizioni. Salvaguardia del posto di lavoro e difesa dell'ambiente non sono in contraddizione".
Che dire? Anche gli
stattesi concordano pienamente con quanto espresso dal nuovo Arcivescovo, e
auspicano che possa essere, come ha dichiarato, una “voce libera” su queste problematiche.
Voci libere che sono venute quasi completamente a mancare in questi ultimi
tempi !!
Buon lavoro eccellenza, dalla cittadinanza stattese!!
Buon lavoro eccellenza, dalla cittadinanza stattese!!
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