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venerdì 2 novembre 2012

Costi della politica: Tutto risolto !! O NO??




Dopo le spese pazze delle regioni, dei partiti e del parlamento, si sono avute diverse “proposte di legge” e lodevoli iniziative, per ridurre drasticamente i costi della politica ed eliminare la possibilità che fondi pubblici venissero spesi arbitrariamente dai partiti (anche con acquisti di perle e diamanti o immobili), come i recenti scandali hanno evidenziato. Allora queste leggi saranno andate in vigore !! O no ?? Vediamone alcuni  punti:


 

1) Riduzione dei parlamentari: Dovevano prima dimezzarsi, ma fallito questo obiettivo fu concordato tra i partiti almeno la riduzione del 20%; ma anche la proposta di legge in questo senso,  è di fatto morta e sepolta. Sorge il sospetto che quel taglio non lo volesse nessuno!!
(Le poltrone a disposizione dei partiti stanno drasticamente diminuendo, sotto la pressione dell'opinione pubblica: meno posti di sottogoverno, meno consiglieri regionali, forse anche meno Province e meno società dove collocare parenti, amici e trombati. Se poi ci aggiungiamo l'irruzione sulla scena di un soggetto come il Movimento 5 stelle, che dopo aver conquistato il comune di Parma è diventato il primo partito in Sicilia, il quadro è completo. I seggi parlamentari sono preziosissimi, chi ha il coraggio di rinunciarvi?)

 

2) Bicameralismo perfetto da eliminare tramite la riforma della costituzione (a parole tutti d’accordo, ma non se ne farà nulla).

 

3) Eliminazione delle province e dei consigli provinciali. In un primo tempo, dovevano essere abolite del tutto e senza cariche elettive (un bel risparmio) !! Si è arrivati a ridurle a 51 (se tutto va bene). C’era in programma, l’eliminazione dei consigli provinciali elettivi, che dovevano essere sostituiti da “rappresentanti nominati dai comuni”; il tutto, doveva avvenire entro il 2012 con apposita legge: Il 2012, sta per finire e la legge .. è arenata !! (E, con tutta probabilità, si arriverà ai consigli come li conosciamo ora anche se riguarderanno un numero inferiore di province (se tutto va bene) !!

 

4) Riforma del titolo V della Costituzione per il controllo PREVENTIVO , da parte della Corte di Conti delle spese (spesso pazze) delle regioni.
Ora nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera sono comparsi alcuni emendamenti che la svuotano del tutto questo obiettivo. In che modo? Semplicissimo: abolendo il controllo preventivo della Corte dei conti sugli atti di spesa delle Regioni (e lasciando quello “successivo”)  A quel punto la legge sarebbe assolutamente inutile. Sempre che poi ci siano i tempi tecnici per una riforma costituzionale di questa portata, e così contrastata.

 

5) Spese illegali dei partiti provenienti da finanziamenti pubblici.
Dopo gli scandali di tesorieri di partiti, (ora “rinverditi anche da scandali di leaders), fu messa “in cantiere” la legge per dare attuazione all'articolo 49 della Costituzione, quello che riguarda proprio i partiti politici  ed un loro controllo pubblico dei bilanci. Doveva prevedere il riconoscimento della personalità giuridica, le regole e i doveri ai quali le organizzazioni politiche devono rispondere, anche dal punto di vista delle modalità del finanziamento, privato e pubblico.

E allora?? Non se ne sa più nulla !!,

 
Intanto ... non si riescono a trovare 400 milioni per la "sopravvivenza" di malati gravissimi(SLA)e di altri 300 milioni per gli insegnanti di sostegno per bambini con gravi patologie intellettive. VERGOGNA !!

 
 
 

 

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