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sabato 15 giugno 2013

AMAT → CTP e, Tarantini Stattesi (non stattaruli).



AMAT  → CTP e, Tarantini Stattesi  (non stattaruli).
Si avvicinano "le cosegne"
Siamo alle ultime battute, della gestione AMAT (o no?). Il passaggio di “consegne”, è certo ma qualche dettaglio sulla nuova gestione” CTP, (ricordiamo, si tratta del Consorzio di Trasporti Provinciale), resta da chiarire. Le promesse, specie all’inizio, verranno sicuramente mantenute. Non vi saranno variazioni, sul numero delle corse, sugli orari e sui percorsi. In particolare, non vi saranno variazioni, nemmeno sugli orari delle ultime corse,  in partenza da Taranto ( e di conseguenza da Statte).
Si utilizzeranno mezzi,  del tutto simili a quelli attuali, salvo qualche problema dei primi giorni, quando potranno essere utilizzati, quelli, con posti principalmente a sedere (e pochi in piedi), ma questo non dovrebbe rappresentare un problema, in questa prima fase di rodaggio, perché in periodo non scolastico, l’affluenza è minore e questi mezzi, potrebbero  essere ancora sufficienti.
Infine, Le Corse Bis (degli studenti, quelle verso la zona industriale, ed alcune al mattino) almeno nei primi tempi, verrebbero effettuati ancora dall’AMAT.

 
Allora tutto bene?
Questo, lo verificheremo tangibilmente all'inizio del nuovo servizio e specialmente dopo !!
Infatti, all’inizio, le attenzioni dei nostri concittadini, saranno tutti puntati, sulla regolarità di questo servizio, e si presume che il nuovo ente, faccia tutto il possibile, affinche, venga svolto in modo, puntuale. Riteniamo che, in questa fase, la guardia più attenta, la eserciteranno i residenti di origine tarantina, che per parentele, amicizie, lavoro e nostalgia usano i mezzi pubblici più frequentemente dei nativi.

Attenti al dopo

La guardia più attenta, è però necessaria, appunto DOPO; perché, quando l’attenzione si sarà affievolita, potranno esserci comportamenti più rilassati  da parte degli organi del nuovo ente che, o per mancanza momentanea di personale o per malintesa opportunità, possono dar luogo ad irregolarità e salto corse (come, del resto, è avvenuta sovente nella gestione Amat).
Lunedi pomeriggio i cittadini incontrano il sindaco
Aggiungiamo che un comitato spontaneo di concittadini di origine tarantina, ha già chiesto un incontro, col sindaco, per giorno 17 Giugno alle ore 16.30,  presso la Casa Comunale, di via San Francesco per avere assicurazioni, circa la regolarità del servizio stesso;  sarebbe bene, che gli altri, vi partecipassero, sia perché è un argomento che tocca tutti, sia per solidarietà verso questi nostri concittadini.
Le reticenti informazioni (fin ora) dell'AMAT
Speriamo, che almeno ora, i dirigenti dell’Amat siano sinceri, rispettando la nostra comunità e dando al nostro sindaco le giuste informazioni di cui sono al corrente: ricordiamo che nelle ultime  circostanze l’Amat, negava decisamente ogni ipotesi di cessione della linea 4 costringendoci a reperire queste informazioni (ritenute stranamemente, riservate)  presso fonti diverse (alti funzionari dell'Amat, in incognito). I dirigenti dell’Amat tengano presente che: i cittadini hanno il diritto di sapere cosa si prepara alle loro spalle.

Qui è “finito il problema Amat”.

 
Ed ora: ci permettiamo una amichevole tiratina di orecchie a “qualcuno”...
E qui, chi scrive è obbligato a fare, una tiratina di orecchie, (da amico canuto), proprio ad alcuni (ribadisco solo ad alcuni), dei nostri concittadini (non nativi), che in questi ultimi tempi, non si sono espressi in maniera adeguata, verso Statte e gli stattesi. (Mannagghija a mé, ce nò pàrle sc’catte, come disse un mio cugino!).


La nostra costante posizione: sempre venire incontro ai "più deboli"
Premetto, che da queste paginette, e riguardo al problema Amat, abbiamo sempre espresso, una posizione costante di solidarietà, verso questi nostri concittadini, anche contro il parere di tanti stattesi che, (anche loro a ragione) facevano il tifo, per un sostanziale ridimensionamento del servizio pubblico, atto a favorire una crescita economica stattese. Ebbene la posizione espressa da queste pagine era limpida: Pur comprendendo le ragioni di tanti altri stattesi, una comunità solidale, come la nostra, doveva schierarsi dalla parte della classe più debole.


Post non sempre garbati verso Statte
Per tutta risposta,  ai garbati post di stattesi, che tifavano per un ridimensionamento del servizio pubblico abbiamo letto alcuni, seppur  legittimi,  patriottici post. di alcuni concittadini  che si definivano non stattesi, ma che  venivano espressi in modo non sempre garbato, verso la cittadina comune.
Recitavano più o meno così: “Mettetevelo in testa: qui siamo tutti tarantini e non stattesi, la nostra vita, i nostri rapporti con la gente, il nostro lavoro, le nostre amicizie tutto è legato a Taranto” e pretendiamo i mezzi per continuare ad andarci. Voi vi “lavate la bocca” affermando che Statte può progredire diminuendo i mezzi pubblici ma noi che non abbiamo la macchina questo non ci interessa”.
 
Lecito il patriottismo ma non denigrate Statte E fin qui, anche se queste espressioni non ci hanno fatto piacere, potremmo anche capirli: Siamo stati un popolo che ha lottato tanto per l’dipendenza e sappiamo, quanto sia importante il senso di appartenenza ad una  identità. Ma poi, ci sono stati dei post, (che non riportiamo, per non alimentare polemiche), che pur non denigrando esplicitamente gli stattesi, denigravano Statte !! E questo non ci fa piacere !!


Le colpe del vostro disagio non sono nostre !
A questo proposito, vorremmo far notare a questi amici che non li abbiamo trasferiti noi da Taranto a Statte, sono stati i loro politici che senza rispettare la loro dignità, il loro ambiente di origine, il loro lavoro e la loro comunità, li hanno deportati  in un luogo che non aveva adeguati servizi per ospitarli. Per la precisione, si è compiuta un’operazione, contro di loro e contro di noi, perché, si è deliberatamente progettata una intera zona di Statte da servire come dormitorio per i cittadini sfrattati dai loro luoghi di origine, per un mal progettato e mal riuscito, piano di risanamento "dell’isola".
 
I vostri problemi sono  "i nostri problemi".
Ci siamo così, ritrovati, al momento della conquista dell’Autonomia, con i grossi problemi di Statte, mai risolti da Taranto e, con un problema sociale, molto più pesante di quello che il nuovo comune poteva sopportare e che era quello di dare servizi adeguati ai suddetti cittadini provenienti da Taranto.
 
Occorrono battaglie comuni per obiettivi comuni
In questi anni, molti sono ancora i problemi insoluti (per loro e per noi), nella nostra comunità, ma Statte e gli stattesi, pur con le scarse risorse a disposizione del comune, hanno cercato di affrontarli equamente, spesso, dando la priorità alle zone abitate dai cittadini provenienti da Taranto. (Ed in verità, spesso privilegiandoli).
Sinceramente:
Taranto avrebbe fatto altrettanto per Statte e per gli stattesi?
Allora, invitiamo questi nostri concittadini (noi li consideriamo tali, e rispettiamo che loro si sentanto del tutto tarantini) a rispettare Statte e gli altri stattesi come gli altri stattesi rispettano loro.

 
E, con questo, auspichiamo una maggiore collaborazione reciproca: anche la questione dell’Amat Ctp dimostra, che i problemi di interesse comune, si risolvono meglio con uno sforzo comune!
 
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