AMAT → CTP e, Tarantini Stattesi (non stattaruli).
Si avvicinano "le cosegne"
Siamo alle ultime battute, della
gestione AMAT (o no?). Il passaggio di “consegne”, è certo ma qualche dettaglio
sulla nuova gestione” CTP, (ricordiamo,
si tratta del Consorzio di Trasporti Provinciale), resta da chiarire. Le
promesse, specie all’inizio, verranno sicuramente mantenute. Non vi saranno
variazioni, sul numero delle corse, sugli orari e sui percorsi. In particolare,
non vi saranno variazioni, nemmeno sugli orari delle ultime corse, in partenza da
Taranto ( e di conseguenza da Statte).
Si utilizzeranno mezzi, del tutto simili a quelli attuali, salvo qualche
problema dei primi giorni, quando
potranno essere utilizzati, quelli, con posti principalmente a sedere (e pochi in piedi), ma questo non
dovrebbe rappresentare un problema, in questa prima fase di rodaggio, perché in periodo non
scolastico, l’affluenza è minore e questi mezzi,
potrebbero essere ancora sufficienti.
Infine, Le Corse Bis (degli studenti, quelle verso la zona industriale, ed
alcune al mattino) almeno nei primi tempi, verrebbero effettuati ancora
dall’AMAT.
Allora tutto bene?
Questo, lo verificheremo tangibilmente all'inizio del nuovo servizio e specialmente dopo !!
Infatti, all’inizio, le attenzioni dei
nostri concittadini, saranno tutti puntati, sulla regolarità di questo servizio,
e si presume che il nuovo ente, faccia
tutto il possibile, affinche, venga svolto in modo, puntuale. Riteniamo che, in
questa fase, la guardia più attenta, la
eserciteranno i residenti di origine tarantina, che per parentele, amicizie,
lavoro e nostalgia usano i mezzi pubblici più frequentemente dei nativi.Questo, lo verificheremo tangibilmente all'inizio del nuovo servizio e specialmente dopo !!
Attenti al dopo
La guardia
più attenta, è però necessaria, appunto DOPO; perché, quando l’attenzione si sarà affievolita, potranno
esserci comportamenti più rilassati da parte degli organi del nuovo ente che, o per mancanza momentanea di personale o per malintesa opportunità, possono dar luogo
ad irregolarità e salto corse (come,
del resto, è avvenuta sovente nella gestione Amat).
Lunedi pomeriggio i cittadini incontrano il sindaco
Aggiungiamo che un comitato spontaneo di concittadini di
origine tarantina, ha già chiesto un incontro,
col sindaco, per giorno 17 Giugno alle ore 16.30, presso la Casa
Comunale, di via San Francesco per avere assicurazioni, circa la regolarità del servizio stesso; sarebbe bene, che gli altri, vi partecipassero, sia perché è un argomento che tocca
tutti, sia per solidarietà verso questi nostri concittadini.
Le reticenti informazioni (fin ora) dell'AMAT
Speriamo, che almeno
ora, i dirigenti dell’Amat siano sinceri, rispettando la
nostra comunità e dando al nostro sindaco le giuste informazioni di cui sono al
corrente: ricordiamo che nelle ultime circostanze l’Amat, negava decisamente ogni
ipotesi di cessione della linea 4 costringendoci a reperire queste
informazioni (ritenute stranamemente, riservate)
presso fonti diverse (alti funzionari dell'Amat, in incognito). I dirigenti dell’Amat tengano presente che: i
cittadini hanno il diritto di sapere cosa si prepara alle loro spalle.
Qui è “finito il problema Amat”.
Ed ora: ci permettiamo una amichevole tiratina
di orecchie a “qualcuno”...
E qui, chi scrive è obbligato a fare, una
tiratina di orecchie, (da amico canuto), proprio
ad alcuni (ribadisco solo ad alcuni), dei nostri concittadini (non nativi), che in questi ultimi
tempi, non si sono espressi in maniera adeguata,
verso Statte e gli stattesi. (Mannagghija
a mé, ce nò pàrle sc’catte, come disse un mio cugino!).La nostra costante posizione: sempre venire incontro ai "più deboli"
Premetto, che da queste paginette, e riguardo al problema Amat, abbiamo sempre espresso, una
posizione costante di solidarietà, verso questi nostri concittadini, anche contro
il parere di tanti stattesi che, (anche
loro a ragione) facevano il tifo, per
un sostanziale ridimensionamento del servizio pubblico, atto a favorire una crescita economica stattese. Ebbene la
posizione espressa da queste pagine era limpida: Pur comprendendo le ragioni di
tanti altri stattesi, una comunità solidale, come la nostra,
doveva schierarsi dalla parte della classe più debole.
Post non sempre garbati verso Statte
Per tutta risposta, ai garbati post di stattesi, che tifavano per un ridimensionamento del
servizio pubblico abbiamo letto alcuni, seppur legittimi, patriottici post. di alcuni concittadini che si definivano non stattesi, ma che venivano espressi in modo non sempre garbato, verso la cittadina comune.
Recitavano più o meno così: “Mettetevelo in testa: qui siamo tutti
tarantini e non stattesi, la nostra vita, i nostri rapporti con la gente, il
nostro lavoro, le nostre amicizie tutto è legato a Taranto” e pretendiamo i
mezzi per continuare ad andarci. Voi vi “lavate la bocca” affermando che Statte
può progredire diminuendo i mezzi pubblici ma noi che non abbiamo la macchina
questo non ci interessa”.
Le colpe del vostro disagio non sono nostre !
A questo proposito, vorremmo far
notare a questi amici che non li abbiamo
trasferiti noi da Taranto a Statte, sono stati i loro politici che senza rispettare la loro dignità, il loro
ambiente di origine, il loro lavoro e la loro comunità, li hanno deportati in un luogo che non aveva adeguati servizi per
ospitarli. Per la precisione, si è compiuta un’operazione, contro di loro
e contro di noi, perché, si è deliberatamente progettata una intera
zona di Statte da servire come dormitorio
per i cittadini sfrattati dai loro luoghi di origine, per un mal progettato e mal riuscito, piano di risanamento "dell’isola".
I vostri problemi sono "i nostri problemi".
Ci siamo così, ritrovati, al momento della conquista dell’Autonomia, con i grossi problemi di Statte, mai risolti da Taranto e, con un problema sociale, molto più pesante di quello che il nuovo comune poteva sopportare e che era quello di dare servizi adeguati ai suddetti cittadini provenienti da Taranto.
Ci siamo così, ritrovati, al momento della conquista dell’Autonomia, con i grossi problemi di Statte, mai risolti da Taranto e, con un problema sociale, molto più pesante di quello che il nuovo comune poteva sopportare e che era quello di dare servizi adeguati ai suddetti cittadini provenienti da Taranto.
In questi anni, molti sono ancora i
problemi insoluti (per loro e per noi),
nella nostra comunità, ma Statte e gli stattesi, pur con le scarse risorse a
disposizione del comune, hanno cercato di affrontarli equamente, spesso, dando
la priorità alle zone abitate dai cittadini provenienti da Taranto. (Ed in verità, spesso privilegiandoli).
Sinceramente: Taranto avrebbe fatto altrettanto per Statte e per gli stattesi?
Allora, invitiamo questi nostri concittadini (noi li consideriamo tali, e rispettiamo che loro si sentanto del tutto tarantini) a rispettare Statte e gli altri stattesi come gli altri stattesi rispettano loro.
Sinceramente: Taranto avrebbe fatto altrettanto per Statte e per gli stattesi?
Allora, invitiamo questi nostri concittadini (noi li consideriamo tali, e rispettiamo che loro si sentanto del tutto tarantini) a rispettare Statte e gli altri stattesi come gli altri stattesi rispettano loro.
E, con questo, auspichiamo una
maggiore collaborazione reciproca: anche la questione dell’Amat Ctp dimostra, che i problemi di interesse comune, si risolvono meglio con uno
sforzo comune!
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