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venerdì 8 febbraio 2019

Foto VIVERE IL PAESE GUARDANDO IL CIELO di Anna Maria De Vittorio.


VIVERE IL PAESE GUARDANDO IL CIELO di Anna Maria De Vittorio.
La “collezione” di libri sulla la storia, costumi e tradizioni di Statte, si è arricchita di un pregiato volume di Anna Maria De Vittorio, presentato nella Chiesa Madonna del Rosario venerdì 1° febbraio scorso.
Il libro  è frutto  di 50 anni di ricerche e testimonianze di anziani stattesi, che hanno raccontato usanze, riti e preghiere,  specialmente a carattere religioso,, quasi tutti in vernacolo stattese, seguiti da fedele traduzione in lingua.



Un vero tesoretto,  da non far mancare nella nostra collezione personale di libri riguardanti Statte. 



Insomma, vita sacrificata ma vissuta con serenità ed un pizzico di sorriso sulle labbra, guardate:

Mo ’ véne Natéle senz ’a dìnere,
no ’sté niente ind’ù panère,
no ’stè paste, no ’stè pe ’ne, no ’ stè farine,
no ’stè manche n’ù bicchiere de vine
 etc



















Sono intervenuti per un saluto, il sindaco di Statte Franco Andrioli e l’Assessore alla Cultura di Statte, Debora Artuso vero motore di tante iniziative di quest’anno  del “giubileo dei 25 anni di Autonomia"; i due hanno messo in risalto, il risveglio culturale della nostra comunità e la valorizzazione ed il recupero delle  tradizioni ricevute in eredità dai nostri padri. 


HA DIALOGATO CON L'AUTRICE SILVANO TREVISAN, GIORNALISTA E SCRITTORE
Interessanti ed entusiastici sono stati gli altri interventi, primo tra tutti quello dell’Arcivescovo di Taranto Filippo Santoro; sono intervenuti  tra gli altri, il nostro concittadino, lo storico Vittorio De Marco autore di molte opere riguardanti la nostra comunità.
Altri interventi di rilievo sono stati quelli dei  professori Antonio Basile, e Eugenio Imbriani di Lecce.







ALCUNI PASSI DELL'INTERVENTO DELL'ARCIVESCOVO FILIPPO SANTORO


... Una sorta di pellegrinaggio dell’anima che da un lato mette a fuoco la grande fede di una comunità contadina, la cui vita semplice ed essenziale aveva la scadenza del giorno stesso, dall’alba al tramonto.

Ed erano proprio le campane della chiesa della Madonna del Rosario a scandire le ore e come scrive l’autrice, gli stattesi appena le sentivano suonare, anche dalle vicine campagne, si facevano il segno della croce esclamando: ”santa voce di Dio”; espressione bellissima e toccante, forse oggi dimenticata.
... E la sera, seduti attorno al braciere, ci si raccontava tante cose, ma c’era sempre tempo per insegnare a dire le preghiere ai più piccoli e anche nelle ninna nanne ci si raccomandava a Dio, ai Santi e agli Angeli Custodi, per vegliare sul loro sonno.




Anna Maria De Vittorio, è nata a Statte-Taranto nel 1948.
Ha frequentato l’Università Aldo Moro di Bari. Si è laureata in Beni Culturali presso L'Università della terza Età V.zo Curci di Taranto.

Da sempre impegnata nel sociale, è da più di 25 anni presidente dell'Associazione Turistica Pro loco di Statte, pubblicando nel 2009 “San Michele in Triglie” Culto e tradizione. 
Nel 2002 ha pubblicato, per conto del comune di Statte “Matteo Mastromarino - uno stattese da non dimenticare”.
In dialetto stattese ha scritto tre commedie: “’’U pedèle”; “U segrete d’à mugghiere'' portate in scena con successo e “A bonaneme”.




UN COMMENTO DI MIMINO MICCOLI  CHE  CONDIVIDO APPIENO.

"Questo servizio,  mette in luce la presentazione del libro di Anna Maria De VittorioPiu' Stattesi, con il raggiungimento dell'autonomia comunale,  si sono prodigati a rendere la nostra, una comunità più ricca intellettualmente.
Da bambino,  della storia di Statte leggevo il libro di Angelo Marinò, in seguito, gli scritti di Vittorio De Marco, Luigi Del Giudice, Mimmo Calabretti, Pasquale Costantino, Mimino Scaligina.
Questi testi,  rendono la nostra comunità,  una realtà' ben definita.
E' la bellezza di essere diventati Comune Autonomo.
(Mimino Miccoli)


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