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mercoledì 4 novembre 2015

Riapre a Statte il Centro di Riabilitazione UTR per il recupero delle disabilità. Una vicenda


Riapre a Statte il Centro di Riabilitazione UTR per il recupero delle disabilità.  La sua chiusura aveva gettato nel panico le famiglie di tanti ragazzi ospitati nel Centro Diurno.



E’ passato quasi sotto silenzio una notizia molto importante,  che dimostra che è sempre vero l’aforisma del filosofo cinese Laozi  secondo cui: “Fa più rumore un albero che cade che un’intera foresta che cresce”. 

Di che si tratta? 

È di nuovo funzionante (seconda decade di ottobre)  il Centro UTR di Statte di assistenza ai disabili,  che era chiuso da giugno.

La chiusura a giugno, del Centro assistenza disabili di Statte (UTR).

Come si è detto. il "Centro" era stato chiuso a giugno con un vergognoso provvedimento dei dirigenti della ASL di Taranto che, non si erano nemmeno degnati di  preavvertire le famiglie degli utenti disabili, denotando indifferenza sociale, inadeguatezza dei loro ruoli e scarso rispetto per le Istituzioni che ospitavano il Centro. 
Questo fatto ha per mesi, provocato enorme malessere sia, alle già disagiate famiglie, e sia ai i ragazzi ex ospiti del Centro, rimasti senza alcun sostegno. 


Le pseudo “giustificazioni” di una “ingiustificata”  chiusura.

Alle rimostranze dei famigliari dei bambini, i dirigenti dell’ASL, dimostrando assoluta mancanza di sensibilità, e inadeguatezza nel ricoprire i loro ruoli istituzionali, avevano "giustificato" la chiusura del Centro col fatto che: “L'ultima educatrice rimasta a disposizione del Centro fino a questo momento è andata in pensione. De resto, questo presidio non può  continuare a lavorare per soli (sic!) 10 bambini assistiti e che sarebbe stato accorpato a quello di un altro comune”.




I disagi delle famiglie.

Diciamo subito che l'impegno delle famiglie per questi loro ragazzi, anche quando i Centri, sono pienamente attivi,  è eroico. C'è da tenere presente infatti, che queste strutture sono funzionanti  per non più di 7 ore al giorno. Il sabato e la domenica i Centri, sono ovviamente chiusi e tutto il carico ricade sulle spalle di queste famiglie e sui ragazzi stessi.

Se qualcuno di questi ragazzi durante qualche momento della giornata nel Centro, risultasse un po' inquieto e tale da essere valutato non adeguatamente controllabile da parte degli operatori del Centro stesso, i relativi genitori vengono invitati a prendersi cura del ragazzo riaccompagnandolo a casa.

Tuttavia, il tempo che il ragazzo trascorre nel Centro, oltre ad essere un momento di utile socializzazione ed integrazione per il ragazzo, rappresenta anche un temporaneo alleggerimento del forte impegno familiare. 

I disagi degli utenti del Centro

La chiusura del Centro aveva privato, i pazienti della necessaria assistenza sanitaria legata alla loro patologia, rendendo la loro condizione  ancora più insostenibile, perché costretti  a recarsi all’Ospedale Moscati o in altri presidi (alcuni, ricorrendo anche a  servizi a pagamento)

Questo stato di cose, rischiava anche, di vanificare anni di paziente lavoro a favore dei ragazzi, sia degli stessi genitori  che del personale qualificato del Centro stesso.

L'essenziale della notizia termina qui. Chi vuole conoscere altri dettagli della vicenda può scorrere la prossima parte dedicata agli Approfondimenti. 
(I meno pazienti, possono interrompere tranquillamente la lettura qui, perché "l'essenziale" è stato già detto). 


APPROFONDIMENTI

Perché i Centri UTR sono indispensabili ? 

Oltre all'umano sostegno agli utenti e alle loro famiglie vediamo "gli scopi e le attività dei Centri"

Le "Finalità" del Centro: Mantenimento e potenziamento delle abilità proprie di ciascun soggetto diversamente abile. Socializzazione e integrazione degli utenti.  Sostegno del carico di cura familiare.

Le Attività del Centro: Animazione culturale, lettura, scrittura, aritmetica, svolgimento dei compiti scolastici, attività creative come disegno, puzzle, pittura, ritaglio, collage. 

Ascolto di musica, canto, gruppi con animazione, danza, feste, giochi vari. 

Riconoscimento dei colori e delle forme geometriche, del denaro, dell’ora, segnaletica stradale. esercizi fondamentali per l’apprendimento della scrittura; giochi imitativi e di regole, percorsi con piccoli e grandi attrezzi etc.


Come si è arrivati alla chiusura e successiva apertura del Centro?

Diciamo subito che, “quando il gatto non c’è, i topi ballano”. I “solerti dirigenti ASL”,  senza la concreta presenza attiva di tutta la parte politica della Regione, avevano concretizzato la grave decisione della chiusura che, investendo i diritti dei più deboli in assoluto, non poteva essere presa a cuor leggero senza  esaminare attentamente le gravi implicazioni di carattere sociale che ne sarebbero derivate.


Teniamo conto che erano i giorni, immediatamente seguenti l’insediamento della nuova Giunta Regionale; un periodo di sostanziale vuoto di potere e, di conseguenza, gli eroici dirigenti ASL, avevano pensato di attuare la strada degli ormai biasimevoli  tagli. Di conseguenza, anche  i primi contatti avuti dai familiari (direttamente o tramite l’Amministrazione o tramite altre forze politiche) erano rimasti infruttuosi. 


La notizia della riapertura del Centro

Ovviamente, la nuova Giunta Regionale con le sue piene attribuzioni era l’organo che poteva rendere più “ragionevole ed aperta”  la stessa ASL, alle istanze provenienti da Statte, ma anche così, gli impedimenti burocratici, le asserite questioni di bilancio e di organico, hanno  impedito per mesi la soluzione.

Finalmente e, dopo mesi, di  incontri interlocutori tra i rappresentanti delle famiglie e dell’Amministrazione (Miccoli e Orlando) da una parte e dirigenti dell’ASL dall’altra), in un incontro definitivo presso  la Casa Comunale  si è giunti ad una soluzione positiva del grave problema.



Il contributo delle altre forze politiche.

È, importante notare che, giustamente, anche altre forze politiche avevano preso a cuore la vicenda. Oltre alle doverosi pressioni dell’Amministrazione, c’era stata un intervento di un  consigliere regionale del M5S presso l’ASL di Taranto ma che non aveva sortito l’effetto sperato. Recentemente, (giorno 14 ottobre) , in Consiglio Regionale, vi era stata anche una interrogazione del consigliere Perrini (lista Fitto), sollecitata dai nostri consiglieri di minoranza Cristofaro, Spada e Chirico.

È evidente che anche questi interventi,  sia pure in misura diversa,  abbiano contribuito  alla positiva soluzione della vicenda.

Il ringraziamento di una parte dei famigliari dei ragazzi.

Lettera aperta nei network: Dopo tanti mesi di trattative,  finalmente nei  giorni scorsi, si è svolta una riunione conclusiva presso la Casa Comunale tra i maggiori esponenti dell'ASL di Taranto, noi genitori e, appunto il sindaco Angelo Miccoli e l’assessore Ivan Orlando; come si è detto, la riunione, si è conclusa positivamente con l’apertura dello stesso Centro UTR di Statte.

Questo risultato è stato possibile soprattutto grazie all'impegno dei citati amici alla loro abnegazione e, in definitiva, allo “spirito di gruppo”  e all'affiatamento creatisi tra noi genitori e loro.

Tutto questo ha determinato la ripresa dell’attività dello  UTR, evitandone  la paventata definitiva chiusura.

A loro va il nostro ringraziamento per questa conclusione. Confidiamo che il rapporto instaurato si possa rinnovare in occasione di eventuali future collaborazioni. Grazie da parte nostra e dei nostri bambini.
I genitori:
 Gianluca E Francesca Lamura ,Patrizia Fricelli , Michele Pugliese , Tiziana Balzo , Adriana Capuano , Annamaria Deleonardo.



Considerazioni su questa lettera.

La positiva soluzione di questo problema che ha investito nell'intimo più profondo tante famiglie già provate, dovrebbe far gioire tutti noi, per loro. 

Cosicché, il mancato coinvolgimento nella lettera di ringraziamento, di altre parti che hanno dimostrato vicinanza ed interesse verso di loro, andrebbe visto più come un semplice neo che una voluta mancanza di considerazione nei loro confronti.

Per non dare il via ad ulteriori strumentalizzazioni, tralasciamo il giudizio, su alcuni commenti (non delle persone finora citate)  che, invece di rallegrarsi con le stesse famiglie, hanno utilizzato la rete con scarsa sensibilità, anche colpevolizzando le stesse famiglie.(E chiudo qui).

Ora, tutto come prima ? Non completamente. 

Intanto, attendiamo la ripresa completa dell'attività del Centro per qualsiasi giudizio che, del resto, sarebbe di esclusiva competenza delle famiglie stesse.

Per ora, possiamo solo anticipare che è stato disdetto il servizio di catering (detto papale papale, sarebbe la fornitura del cibo da parte di una ditta preposta). 
Ancora non è chiaro se per ragioni di "bilancio" oppure per il fatto che alcune famiglie stiano rinunciando a tutti i servizi del Centro, perché obbligati a corrispondere alla ASL, un contributo in denaro,  in rapporto al reddito della famiglia. 
(Precisiamo però, che è un problema che investe l'intero comparto regionale e non solo Statte).

Possiamo solo dire che prima, la frequentazione era del tutto gratuita e indipendentemente dal reddito, mentre ora, se per le fasce di reddito più basse sembra confermata la totale gratuità, le famiglie con reddito  via via più alte,  sono ora obbligate a corrispondere un contributo.
(Non siamo in grado di poter dare un giudizio equo perché non conosciamo gli esatti termini della questione). 

CONCLUSIONI

La vicenda connessa col Centro UTR, deve farci riflettere su come i problemi più urgenti, connessi con la salute e la dignità delle persone, vengano trattati come  materia su cui risparmiare. 
Con i tagli governativi e poi, di conseguenza, passando per le Regioni e per le ASL,  si intendono scaricare sulle categorie più bisognose di assistenza e cura, le economie che loro non fanno. 

La determinazione e la compattezza dimostrata dagli stattesi (famiglie, amministrazione e tutte le forze politiche) hanno dimostrato che con sforzi comuni, si riescono a battere la burocrazia, indifferenza versi i deboli e cattiva politica.

Questi fatti non dovrebbero mai più accadere perché, come osserva  uno dei genitori in risposta ad un commento un po' fazioso: chi non sa lo stress a cui sono sottoposti questi bambini, solo nel fare avanti e indietro dai paesi vicini, non può capirlo. (Badiamo bene, non dicono: “chi non sa il nostro stress” , ma “lo stress dei bambini”: Beh!! Eroici!!)


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