Un cittadino prende la parola durante il Consiglio Comunale Monotematico sul tema dei rimborsi per danni del tornado. Qui Alfredo Semeraro detto Dudduccio. . |
CONSIGLIO COMUNALE DEL 1° DICEMBRE 2015: DANNI DEL TORNADO. STATTE FIGLIA DI UN "DIO MINORE"
La notizia.
Si è trattato di un
consiglio “monotematico” che aveva lo
scopo di illustrare ai cittadini le modalità di accesso ai contributi per
danni subiti durante il Tornado.
Premessa principale: I cittadini che non vedono ancora risolti i loro problemi da quel drammatico evento, meritano la nostra comprensione INCONDIZIONATA. Alcuni di loro hanno preso la parola durante questo "Consiglio". Tutti quelli che si trovano nelle stesse condizioni, meritano risposte immediate, concrete e, "senza se e senza ma".
Premessa secondaria
Premetto che, il contenuto
di questa pagina, è stato redatto come riflessione personale la quale, non pretende di rappresentare la voce della
verità e, meno che meno, una valutazione politica su questi dibattiti che, per
loro natura, investono valutazioni e giudizi spesso soggettivi.
Nella prima parte (la
principale), vengono date delle indicazioni ai cittadini danneggiati dal tornado, accennando soltanto allo svolgimento del dibattito.
Mentre nella
seconda parte (Appendice, solo per i pazientissimi) vengono
forniti maggiori dettagli sul dibattito stesso.
(Tutte le foto sono di Leonardo Dino Del Giudice)
(Tutte le foto sono di Leonardo Dino Del Giudice)
QUALI NUOVE INDICAZIONI UTILI PER I CITTADINI, SONO EMERSE IN QUESTO CONSIGLIO COMUNALE?
Per la verità non molte
perché, come spesso avveniva nei nostri antichi temi d’italiano, spesso si trascura l’argomento centrale a “favore”
di altro. In ogni modo vediamo:
1) Sono slittati i termini della
presentazione delle domande di rimborso. In un primo tempo fissate al
31 ottobre, poi slittate al 30 novembre infine al 31 gennaio 2016.
2) Le ragioni di questo slittamento
Le ragioni di questo
ulteriore slittamento sono da attribuire al tentativo
(su
cui convergono i Consiglieri di Maggioranza e di Minoranza) di far correggere alcune stranezze
normative e procedurali contenute
nel regolamento emanato da quel mostro burocratico che è l’Ente Regione. Questo Ente ha stabilito alcune condizioni, vessatorie e inspiegabili:
a) l’accesso ai rimborsi è riservato soltanto ai proprietari
di immobili adibiti ad abitazione principale dello stesso proprietario. In
tutti gli altri casi: seconde case, case
date in fitto, case sfitte, case abitate dai figli in comodato d’uso, immobili
per esercizio di impresa e commerciali etc, il rimborso è escluso.
(Spero
che si approdi ad una soluzione di buon senso, facendo rimuovere questa stranezza normativa).
b) Per i cittadini
proprietari ed occupanti l’abitazione principale suddetti casi privilegiati la strada
è in discesa? Macché !!
Il famoso Regolamento stabilisce che, se anche la riparazione dell’immobile fosse
stata effettuata secondo tutte le regole procedurali ed amministrative (progetto redatto regolarmente; lavori
effettuati da imprese autorizzate con rilascio di regolare fattura), occorre
che la domanda sia anche corredata da perizia
asseverata e giurata. (Vedremo in appendice, cosa significano
queste parolacce).
Come è poi emerso
dal dibattito (di cui in appendice diamo
qualche dettaglio) si cercherà di intervenire sulla Regione al fine, sia di estendere gli aventi diritto al rimborso anche
ai casi ora esclusi e sia per accordarsi per una “Perizia Asseverata” e non Asseverata e Giurata perché più costosa.
2) Un’altra
indicazione emersa dal dibattito e
raccomandata da rappresentante del Comitato Cittadino signor Boccardi, è stata quella di non far presentare
domanda di rimborso, ai cittadini che abbiano subito danni di poche migliaia di euro, perché in questo caso
le spese di perizia e varie, supererebbero il rimborso del 25% dei danni, a cui si avrebbe teoricamente diritto.
3) Non abbiamo nulla da obiettare
sul fatto di “Non far presentare la domanda a chi abbia avuto pochi danni”?
Tanto di cappello a
Boccardi. Lui ed il suo Comitato,
stanno dimostrando buon senso ed
equilibrio anche nel consigliare i cittadini danneggiati, però ragazzi, permettetemi una considerazione, (da prendere esclusivamente personale):
Teniamo presente che la normativa vigente sulle ristrutturazioni edilizie (le cui le detrazioni assommano al 50% e quindi ben più consistenti del 25% del rimborso ipotizzato per danni “tornado”), prevede che venga richiesto, a corredo della documentazione il regolare progetto e le relative fatture da parte della ditta iscritta all'albo.
Ricordiamo che è il Ministero dell’Economia che si "accontenta" di questo. Ed allora,
perché, nel nostro caso un Ente Pubblico
sottostante a quello statale impone procedure più severe?
Un punto di equilibrio ragionevole, a mio avviso, potrebbe essere: mantenere la perizia asseverata (ma non giurata), per danni oltre una
certa cifra, mentre per i danni minori, documentati
con fattura della ditta autorizzata, progetto etc, si potrebbe applicare lo stesso
criterio delle documentazioni per ristrutturazione (senza perizia asseverata, magari utilizzando le perizie di valutazione dei danni a suo tempo redatte dall'ingegnere Pignatelli).
Naturalmente per danni
riparati in economia (senza fattura della
ditta autorizzata) la perizia asseverata sarebbe inevitabile.
In appendice spieghiamo (in collaborazione
con un amico amministrativista) cosa
sono le due perizie e quando si “usano”.
Il dibattito in Aula e gli interventi dei cittadini.
Per obiettività, invitiamo i
più pazienti lettori e gli assenti dal
Consiglio, a scorrere l’appendice, in fondo a questa pagina, ove troveranno
maggiori dettagli degli interventi, mentre
in questa prima parte ne diamo solo un accenno.
Da una parte, i consiglieri
di opposizione con Spada e Cristofaro, contestavano alla maggioranza
inefficacia, manchevolezze, omissioni e
scarsa incisività , nei rapporti con la Regione Puglia.
La maggioranza, con Chiarelli e Miccoli, rimandavano al mittente queste critiche, confutando una ad una, le asserite inefficienze dell’Amministrazione, asserendo, di aver operato al meglio.
Le considerazioni (ripeto, assolutamente personali) che si possono trarre sono amare:
Gli stattesi stanno pagando le conseguenze di burocrazie e regolamenti assurdi a livello regionale, a sua volta dipendenti da quelle nazionali.
Non si possono negare errori e ritardi anche a livello locale, sia a causa di alcune smagliature e sia perché "chi non fa niente non sbaglia mai", ma consideriamo che, le conseguenze del dramma di tre anni fa, ha finito per danneggiare l'economia comunale in ogni aspetto, senza che "dall'alto" ci siano stati solleciti e tempestivi sostegni.
Si può dedurre che, anche per i motivi che diremo alla fine, "Statte è figlia di un dio minore" e la mini guerra che combattiamo tra noi è sostanzialmente "una guerra tra poveri" in cui sono coinvolti emotivamente tutti i cittadini contribuenti ed in particolare i danneggiati dal tornado.
Gli interventi dei cittadini.
Come in ogni Consiglio monotematico, gli interventi più attesi sono stati quelli dei cittadini e,
come in ogni occasione simile, si sono potuti toccare
per mano, i disagi, le difficoltà ed il malessere, dovuti in gran parte alla incompiuta risoluzione dei
danni pubblici del tornado.
Non
vi sono stati interventi relativi a danni alle abitazioni private, non sappiamo
se per una sorta di rassegnazione o per la constatazione che tra burocrazia,
perizie ed incombenze varie, tanti cittadini con danni non importanti (compreso chi scrive) vi abbiano rinunciato. Anche di questi interventi daremo qualche dettaglio in più in
appendice.
LA NOTIZIA ESSENZIALE FINISCE QUI.
Chi non ha presenziato al Consiglio Comunale, i più pazienti e chi è interessato a maggiori dettagli del dibattito è invitato a scorrere la successiva appendice.
Chi non ha presenziato al Consiglio Comunale, i più pazienti e chi è interessato a maggiori dettagli del dibattito è invitato a scorrere la successiva appendice.
APPENDICE:
Consigliere Fabio Spada
L’intervento di Spada, in estrema sintesi è stato un insieme di
critiche su tutto l’operato dell’Amministrazione nel post-tornado ed in
particolare sulle problematiche sorte in quest’ultimo anno.
1) Richiesta di un Consiglio Monotematico.
Spada, in apertura di seduta, ha tenuto a sottolineare che la richiesta di un “consiglio Monotematico”, era stato richiesto il giorno 5 ottobre e secondo la legge, la risposta doveva essere pervenuta entro venti giorni.
Ha aggiunto che “Dopo altro tempo di attesa i consiglieri di minoranza, sono stati
costretti ad andare dai carabinieri naturalmente
in via bonaria e senza denunzie e, soltanto su sollecitazione dei
rappresentanti dell’Arma, ci è stato concesso quanto richiesto”.
2) Spada ha criticato il fatto di non esserci tempestivamente opposti al regolamento capestro” della
Regione che limita i risarcimenti per danni al tornado solo ad alcuni casi.
Spada , ha poi ricordato la disposizione del dirigente della Regione Puglia del gennaio 2015, che limita, i sostegni economici per danni del tornado non a tutti i proprietari della abitazioni ma soltanto a chi li occupava come abitazione principale, escludendo: case in fitto, seconde case, immobili adibiti ad attività commerciali etc.
Per tutto questo, Spada, lamentava, i ritardi del nostro comune conseguenziali
a tale arbitrio che non fu contestato né dalla Giunta
né, tanto meno da un eventuale delibera
unanime del Consiglio Comunale “ad
hoc”. Al contrario, detto regolamento
fu recepito dal Comune di Statte nel marzo 2015 con disposizione dell’ingegnere
Natile.
3) Intempestive comunicazioni ai cittadini e
contraddittorie comunicazioni di scadenze.
Spada si è poi soffermato
sui ritardi (solo a settembre), con cui l’Amministrazione ha reso noto ai cittadini quale
documentazione avrebbero dovuto presentare per accedere ai contributi; si è soffermato sulle contraddittorie
indicazioni di scadenze, via via, cambiate nel tempo, come contraddittoria e
tardiva, ha ritenuto la comunicazione, alla Regione tendente ad ottenere i
rimborsi dei danni anche a cittadini non necessariamente, proprietari ed occupanti, l’immobile.
Spada ha inoltre accusato
l’Amministrazione di essere stata poco incisiva
nei riguardi della stessa Regione,
nel pretendere crediti per somme dalla stessa, già stanziate ma non materialmente erogate e che Statte aveva
già impiegato per lavori quasi
ultimati.
Assessore Vincenzo Chiarelli.
1) Ha
respinto le accuse di scarsa condivisione.
Chiarelli,
ha respinto le motivazioni di Spada,
secondo il quale, ci sarebbe stata una scarsa condivisione, nell'affrontare il problema del tornado, specie nella parte che riguarda i rimborsi dei danni subiti.
Ha ricordato che sono stati coinvolti senza soluzione di continuità tutti i consiglieri, anche di minoranza.
Ha ricordato le assemblee pubbliche tenute sull'argomento.
Ha ricordato il ruolo della commissione di vigilanza, che ha seguito continuamente i vari provvedimenti tendenti a risolvere questi problemi.
Ha ricordato le intese venutesi a creare col Comitato Cittadino, con cui si sono concordati diverse strategie, atte alla risoluzione di questi problemi.
2) Ha respinto, le accuse di non aver sollecitato attivamente
la Regione.
Chiarelli, mostrando un insieme di fogli, ha così replicato: “Il consigliere Spada si limita a citare soltanto le ultime
comunicazioni di questa Amministrazione, indirizzate alla Regione, ma omette di citare
le innumerevoli altre sollecitazioni analoghe precedenti”.
3) Chiarelli, ha tenuto a sottolineare l’impegno
dell’Amministrazione insieme al Comitato dei Cittadini, per incrementare le
somme a disposizione dei privati ricordando che lo stato, aveva stanziato soltanto
246 mila euro da destinare ai
cittadini danneggiati e, per incrementare questa irrisoria somma, l’Amministrazione si fece promotrice di una serie di incontri con la Regione e,
d’intesa con il Comitato Cittadino, decise di rinunciare a 500 mila
euro dei 2 milioni per danni
pubblici, mettendo così a disposizione
750 mila euro complessivi per danni ai privati.
4) Chiarelli ha chiarito che continuano gli incontri con
la Regione, al fine di far rientrare nei casi rimborsabili anche tipologie di
danni non previsti nel regolamento
regionale di gennaio 2015, quali: immobili
locati, sfitti e locali per imprese e commercio.
“Insomma, - ha concluso Chiarelli - l’Amministrazione è stata operosa e diligente al fine della soluzione
di questi problemi”.
LA PAROLA AI CITTADINI
Ripetiamo, gli interventi
più attesi, in questi Consigli
Monotematici, sono proprio quelli dei cittadini, perché su di loro
finiscono col pesare tutte le inefficienze burocratiche, specie Regionali. Queste inefficienze derivano dal fatto che, diciamolo
in stattese: “U sàzzije, nò créde a ‘u
descijùne”, altrimenti attese
infinite e ritardi non potrebbero altrimenti comprendersi. Gli
interventi dei cittadini sono stati
semplici e diretti.
Alfredo Semeraro (Duduccio)
Semeraro ha
premesso, che lui ha sempre dimostrato senso civico a favore della comunità; ha
raccontato, infatti, che durante le ore successive al tornado, ha lavorato gratis anche di notte per riparare i danni più urgenti sia alla
struttura pubblica dove era impiegato e
sia a favore dei cittadini che avevano subito i danni più urgenti da riparare.
“Noi cittadini – ha detto Semeraro - rivendichiamo il diritto di avere risposte, tramite fatti e non solo a parole; ricordiamo
che nella zona dove abito, nel Centro Storico, ancora non riuscite a sistema la
Pubblica illuminazione: siamo al buio da anni” .
Giuseppe ..
Giuseppe, ha
fatto delle amare considerazioni sulle poche o nulle speranze, di ricevere dei
contributi per danni subiti, proprio a causa di questi vincoli e laccioli, burocratici e tecnici compresi le cosiddette perizie e relativi costi che di fatto escludono, molti degli aventi diritto,
da qualunque contributo, perché i costi
delle perizie sarebbero superiori agli eventuali rimborsi.
Giuseppe Mantrone
Ha lamentato che dal giorno
del tornado è l’unico cittadino a non avere la “luce” (suppongo quella stradale) amaramente constatando che: “se si
vuol definire "cittadino frustato" chi fa il suo dovere di contribuente e non
ricevere servizi – ha affermato – io sono certamente un cittadino “frustato”.
Boccardi del Comitato Cittadino
Boccardi ha dato conto dei vari incontri avuti col sindaco, per
sbrogliare la matassa intricata delle perizie
asseverate e giurate che, avendo costi variabili e fissi, di fatto, sconsigliano
tanti cittadini dal presentare le domande perché le stesse perizie avrebbero un costo superiore alle ipotetiche
somme da ricevere.
“Come Comitato – ha
concluso Boccardi - avevamo anche
suggerito di far valere, come perizia le valutazioni dei danni fatte da un
professionista convenzionato (Pignatelli), ma sembra che tutto questo sia stato
respinto dai dirigenti della Regione”.
Guarnieri
Guarnieri, oltre a denunciare tanti disservizi e strade non completate della sua zona, ha lamentato l’impossibilità di allacciarsi
alla rete dell’Acquedotto Pugliese a
causa del mancato collaudo delle strade.
“Questo è un problema vostro e
dell’Acquedotto – ha affermato – e
siete voi che avete le competenze di risolverlo e non potete far ricadere le
conseguenze sui cittadini”.
Consigliere Emanuele Cristofaro
Cristofaro ha
fatto rilevare le speranze deluse di cittadini, tanto per le modalità che per i tempi, considerato
che: “Più di due anni fa – ha
affermato - in una assemblea pubblica, il sindaco aveva
promesso ai cittadini che i problemi sarebbero stati risolti nell'arco di 90
giorni; ebbene, sono passati due anni ma ancora non si vedono soluzioni all'orizzonte”.
Cristofaro,
ha anche ironizzato sull'intenzione dell’Amministrazione, di chiamare uno per uno, i cittadini per invitarli a completare la presentazione delle pratica.
“ Cittadini, compratevi la scheda telefonica
nuova, perché l’amministrazione comunale vi chiamerà e vi chiederà come mai non
siete venuti a presentare i documenti ?
Perché noi, a voi stiamo aspettando”. “Va a finire – ha
concluso - che la colpa è dei cittadini, se
ancora non abbiamo avuto accesso a questi rimborsi” .
Sindaco Angelo Miccoli
Il sindaco ha fatto una
disamina di tutte le azioni, passate e
presenti, legate alla questione “rimborso
danni”; ha accennato alle numerose azioni che hanno smosso la “Regione” dalla sua rigida posizione
iniziale, che escludeva qualsiasi finanziamento che non fosse quello di 240 mila euro stanziati dallo stato.
“Dopo diversi incontri di nostri rappresentanti e del Comitato Cittadino con organi tecnici e politici della regione – ha affermato il sindaco -, si è arrivati finalmente alla decisione concordata per cui 500 mila euro in un primo tempo destinati a danni pubblici siano impiegati per rimborsi ai privati”.
“Si sta anche trattando con l’intenzione di trovare una
interpretazione non esclusivamente letterale del regolamento regionale – ha continuato
il sindaco - al fine di venire incontro anche a danni subiti, da case in
locazione o sfitte”.
“Per ciò che concerne alcuni interventi che accennavano a campagne elettorali o meno – ha
quindi concluso Miccoli - non mi
preoccuperei di questo, perché al momento opportuno, saranno i cittadini a
decidere sull'operato di questa Amministrazione”.
APPENDICE - APPROFONDIMENTO: Perizia Asseverata e Perizia
Asseverata e Giurata. (Si può saltare tranquillamente)
Cosa sono ed in quali casi si applicano, sia “La perizia Asseverata” che la “Perizia
Asseverata e Giurata”, più costosa (come ce la vuole imporre l’Ente
Regione).
Ho fatto due chiacchiere senza pretese con un amico
amministrativista e ve ne propongo un sunto a beneficio dei cittadini digiuni di norme giuridiche ed
amministrative (come chi scrive).
Ebbene, mi spiega l’amico, “La Perizia Asseverata”, rispetto
alla perizia normale, è completata
dalla formula, vagamente simile a quella che si usa negli atti notori: “Nella certezza di aver applicato al meglio
le mie capacità professionali nella redazione della presente perizia, confermo,
sotto la mia personale responsabilità, l’autenticità, la veridicità e la
certezza dei contenuti della relazione”.
Da notare che questa perizia ancorché non giurata ma resa dinanzi ad un funzionario pubblico, rende il tecnico, pienamente responsabile amministrativamente e penalmente dell’atto stesso.
La Perizia Asseverata e Giurata reca in calce alla perizia Asseverata, una breve formula di
giuramento da rendere davanti ad un Cancelliere (o giudice di pace o notaio); è soggetta ad un regime fiscale
diverso (con marche da bollo diverse) ed ha il solo scopo di dare più autorevolezza alla perizia.
Ebbene, secondo l’amico Amministrativista è una forma di perizia che si usa quasi esclusivamente per farla valere in giudizio verso terzi; (da
dire però che il giudice non si sente minimamente vincolato nel suo giudizio, da questa forma di
perizia giurata).
In tutti gli altri casi è abbondantemente sufficiente, una Perizia Asseverata, che tra l’altro può essere
ricevuta anche da una figura pubblica (ad esempio lo stesso dirigente pubblico che
riceve la “pratica” (Decreto Legislativo 19 Febbraio 1998, N. 51 Art. 231.
(Decreto Bassanini).
CONCLUSIONI
1) Noi stattesi “Figli
di un dio minore”.
Perché gli “stattesi figli di un dio minore”? Per un motivo ripetuto più volte: perché non abbiamo rappresentanti diretti (e nemmeno indiretti di peso) né in
Regione, e tanto meno nei consessi
romani.
Questo comporta, che ogni
incontro, di carattere politico o amministrativo o burocratico, non essendo
preceduto o accompagnato da nostri corrispondenti, finisce per essere
differito o rallentato da meccanismi che conosciamo anche in altri ambiti.
Stessa cosa, dicasi per
le corrispondenze
reciproche tra Comune e Regione:
dal dibattito sono emersi dilatazioni di tempi impensabili tra nostre
comunicazioni e relativi riscontri dalla
Regione.
Problemi vitali che interessano una intera comunità sono oggetto di ripensamenti e interpretazioni originali e cangianti di norme e regolamenti, essi stessi originali.
Se a tutto questo si aggiungono norme nazionali, anch'esse originali (patto di stabilità che impedisce l’erogazione materiale di fondi già stanziati ed impiegati) peggiorano un quadro già critico.
Ma in questa situazione si
trova soltanto Statte? Certamente no, ma lo ripetiamo: chi ha un corrispondente di peso in Regione riesce a ridurre quanto meno i tempi complessivi.
Ma tant’è: più
presto gli stattesi si renderanno conto di questa necessità e meglio sarà !!
2) Ricordiamo ai danneggiati dal tornado, che la scadenza delle domande per danni subiti dal tornado, è prorogata al 31 gennaio 2016.
Non rinunciamoci a priori, perché SI SPERA, in alcune variazioni migliorative sia delle "categorie di danneggiati aventi diritto" che sul tipo di perizia necessaria.
Chi non ha presentato domanda, e si trovi nelle "condizioni di presentarla" non ascoltasse i consigli di chi afferma che "è tutto inutile perché in Comune non ci sono soldi", perché,i rimborsi ai danneggiati del tornado (quando verranno e non prima di un anno) non fanno parte del bilancio diretto comunale ma hanno una gestione separata.
Non rinunciamoci a priori, perché SI SPERA, in alcune variazioni migliorative sia delle "categorie di danneggiati aventi diritto" che sul tipo di perizia necessaria.
Chi non ha presentato domanda, e si trovi nelle "condizioni di presentarla" non ascoltasse i consigli di chi afferma che "è tutto inutile perché in Comune non ci sono soldi", perché,i rimborsi ai danneggiati del tornado (quando verranno e non prima di un anno) non fanno parte del bilancio diretto comunale ma hanno una gestione separata.
NON RASSEGNIAMOCI !!
Link:
Rivediamo, in una pagina dell'aprile 2014 intitolata: "I soldi per i danneggiati del tornado ci sono o no? Dove è spiegato il balletto tra 246 mila euro e 750 mila. Inoltre in quella pagina sono indicate quali erano le condizioni relativi a questo problema, un anno e mezzo fa. Per andare nella pagina suddetta cliccare QUI
Per la pagina principale del blog cliccare QUI
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