Queste note, al pari di quelle stilate in
occasione della pubblicazione degli altri libri di Tarantino, non intendono
costituire una recensione, bensì un
invito alla lettura, diretto ai lettori che non
hanno mai letto una riga dei suoi scritti. Chi lo desidera, troverà in appendice, alcuni brevi stralci del libro, molto più invitanti di quello che possano essere tutte le altre parole contenute in questa pagina.
Ovvero, banalmente: E' preferibile una piccola degustazione di un piatto preparato da un grande cuoco anziché limitarsi a leggerne la ricetta.
Ovvero, banalmente: E' preferibile una piccola degustazione di un piatto preparato da un grande cuoco anziché limitarsi a leggerne la ricetta.
Ulteriore piccola premessa:
Il libro "Fratelli della costa" di Marco Tarantino è stato presentato a Statte a Statte presso la Pizzeria Imperiale, domenica 17 gennaio, alla presenza di un folto pubblico. L'incontro è stato organizzato dal direttore di Cosmopolis Media, Vincenzo Carrieri che, oltre ad aver curato una interessante introduzione del libro, ne ha ben delineato il contenuto. La serata è stata moderata da Francesco Ruggieri, direttore del quotidiano oltreilfatto.it.
Da sinistra: Vincenzo Carriero direttore di Cosmopolis, Marco Tarantino autore del libro, Francesco Ruggieri, direttore del quotidiano online oltre il fatto.it |
Tarantino, ha dedicato questo libro a suo padre, venuto a mancare qualche anno fa. Tutto il volume è pervaso da questa figura positiva, saggia ed affettuosa.
I Protagonisti principali che fanno da filo conduttore del libro sono
due: I pescatori e i pesci (con qualche
virata sui gabbiani).
Le “biografie” dei pescatori
(dilatate
fino ai nonni ed a volte anche molto oltre), sono il pretesto per raccontare molte vicende passate
e presenti, accompagnate dalle relative “riflessioni” che l’autore suppongo, avrebbe voluto da tempo mettere nero su bianco ma che, probabilmente, non ne aveva mai avuto la voglia o l'opportunità..
E così, la passione per il mare e per la pesca, racconti e ricordi di suoi parenti e conoscenti, valutazioni su tanti
aspetti sociali ed ambientali, hanno
preso forma in un libro che, per lo stile innovativo, a parere del lettore comune può considerarsi un vero punto di riferimento della letteratura contemporanea.
L’ESSENZIALE DELLA PAGINA
TERMINA QUI. Chi ha la voglia e la pazienza di continuare (a suo rischio e pericolo) con l’Appendice, si sorbirà
qualche considerazione, ma avrà anche il piacere di
leggere piccoli frammenti dell’Autore.
Sala gremita all'Imperiale di Statte. La serata è stata organizzata da Vincenzo Carriero direttore della rivista online Cosmopolis Media. |
APPENDICE 1
QUESTO, È UN LIBRO “DIVERSO”?
Qualcuno lo ha affermato; io direi: solo in parte.
Personalmente, la vedo così: Il “regista del film” è lo stesso, la
forma da saltimbanco della penna è
identica, come uguali sono l’ironia e la
scorrevolezza . Ed allora: tutto uguale?
Bhe, nei suoi precedenti
libri erano predominanti tante figure di
buontemponi e mattacchioni , di strani
maestri ed ancor più strani discepoli, “ritratti,
figure e figuri, storie storte di certificata inabilità”.
In quelli, era anche palese la spensieratezza e, se si vuole, la sconsideratezza del rompi b. della vita e della penna. L'Autore, giocava a
fare l’enigmista con lo spirito della
matricola (universitaria s’intende),
inducendo, i lettori meno
smaliziati a giudicare gli stessi libri, un
po’ difficili.
Sempre nell'ottica del lettore comune, sembra che, Tarantino sia maturato in tutti i sensi e non
solo per ragioni anagrafiche; in questa sua ultima opera, pur non dimenticando il mattacchione della penna che è in lui, descrive
con apparente leggerezza anche situazioni drammatiche, spesso legate all'ingiustizia sociale e alla prevaricazione sui più deboli.
Tarantino allarga inoltre, l’orizzonte temporale della storia, con delle momentanee
scorribande nel passato molto remoto, al fine di mettere alla berlina figuri
poco dignitosi, di ogni rispettivo periodo.
Non vorrei però spaventare i lettori di questo blog: il libro tratta questi temi con leggerezza ed ironia e rimane godibe e divertente dalla prima riga all'ultima, nessuna delle quali MAI BANALE.
Sala gremita all'Imperiale |
IL CONTENUTO DEL LIBRO.
Può definirsi un libro di marinai e di pescatori e di tanto
altro ancora.
Ma nei due
settori troviamo delle pagine che pur
legate al soggetto principale, hanno una loro autonomia.
Ad esempio, nel filone
dei “pescatori” troviamo (a titolo di esempio):
Una lode al gioco del calcio veramente unica.
Un infortunio sul lavoro in Italsider, (tanto per cambiare): raccontato in presa diretta..
Storie drammatiche dei poveri profughi dell’Istria.
Storie di prostitute e bordelli tarantini, di alto e basso bordo (pre Legge Merlin).
E tanto, tanto ancora
Una lode al gioco del calcio veramente unica.
Un infortunio sul lavoro in Italsider, (tanto per cambiare): raccontato in presa diretta..
Storie drammatiche dei poveri profughi dell’Istria.
Storie di prostitute e bordelli tarantini, di alto e basso bordo (pre Legge Merlin).
E tanto, tanto ancora
Il filone dei pesci.
Nei pesci, l'autore ha trasferito molti caratteri degli umani di cui condividono vizi e virtù.
Vi sono pesci che si sentono sconfitti già in “partenza”: (“Ma perché cazzo sono stato fatto così?”);
Vi sono Pesci dall'intelligenza acuta (ma non tutti, perché, proprio come negli umani vi sono anche quelli minchioni); spesso si prendono gioco dei loro avversari pescatori, aventi anche il potere di auto liberarsi da ami e reti.
Descrivendo questi attributi sembra quasi che
l’autore (la parte di lui non pescatore),
voglia perdonare a sé stesso e farsi perdonare dalle sue prede, le volte (tante), in cui è stato costretto ad
essere con loro poco umano.
Ad esempio, descrivendo il "Pesce Sorgio", Tarantino ha dilatato beffardamente le presunte proprietà terapeutiche del relativo olio di fegato, trovando anche lo spunto per canzonare ed irridere ad alcune leggende popolari che gli ascrivono proprietà cicatrizzanti miracolose. come quella di “riformare l’imene più intatta di prima"e, in quanto al maschietto, a seconda dei casi "il pisello raddoppiava le dimensioni e restava impennato dai 26 ai 39 giorni consecutivi” .. e tanto tanto ancora.
Che dire? Spasso, ironia, forma originale di cui daremo qualche esempio tra
poco (ma per i più pazienti).
APPENDICE 2 PICCOLA
ANTOLOGIA.
Piccoli passi del libro rubati qua e là.
PESCI:
‘U Naccaridde: .... Mangiare o essere mangiati: questo (non) è il problema. ‘U Naccarìdde non ricorda perché sta correndo. Del resto, che importa? Una delle due. Anche tutt’e due.
‘U Naccaridde: .... Mangiare o essere mangiati: questo (non) è il problema. ‘U Naccarìdde non ricorda perché sta correndo. Del resto, che importa? Una delle due. Anche tutt’e due.
‘U Spare, .... trascina la sua malinconia un po’ ovunque. Senza snobismi. D’altronde,
non potrebbe permetterseli. (Lui) sconta vivendo l’ubriachezza del Destino che
lo concepì. E’ una vittima. Ne è consapevole. Osservatene lo sguardo, mentre si
aggira tra i fondali, quali che siano.
Il Pesce Martello spiaggiato
[...]Nell’87 - o nei pressi - un Martello di un paio di
metri incappò in un tremaglio ....a soli tre, quattrocento metri dai lidi di
Castellaneta Marina.
Una volta spiaggiato, soltanto grazie ad erculei sostegni,
tentò di assassinare con armi di vario calibro tutti i bagnanti, bagnini
compresi; prima di ricordare che senz'acqua salata e senza birra gelata la vita
non ha un cazzo di senso. [che ve ne pare?] Così, all’improvviso, spense e morì.
La Serpentessa, ‘a Vergenèlle.
"Cattiva d’una cattiveria totalmente gratuita. Color tela inchiostrata, la Verginella inasta qualche mezzo colore ma per lo più acquista mimetiche dalle roulotte dei rondò di Massafra".
"Cattiva d’una cattiveria totalmente gratuita. Color tela inchiostrata, la Verginella inasta qualche mezzo colore ma per lo più acquista mimetiche dalle roulotte dei rondò di Massafra".
"Se frequenta aule di rena, è solo per fotterci meglio. Dieci,
dodici centimetri al massimo. A differenza delle consocie, si seppellisce sino
al midollo" .
.Poi aspetta.
Aspetta che passi la soglioletta.
Aspetta che passi un gobbione minchione.
Aspetta che passi l’intero tallone d’un bagnante cazzone. ...
Aspetta che passi la soglioletta.
Aspetta che passi un gobbione minchione.
Aspetta che passi l’intero tallone d’un bagnante cazzone. ...
Il mitico calciatore brasiliano Didì, più volte citato in una pagina riguardante il gioco del calcio. |
CALCIO:
"C’era quel ragazzino là, proprio quello. ... Mai vista una roba del genere, pensò (il mister). Lo sposti all'ala, e questo ti rade l’erba. Lo metti in mezzo, e questo ti accorda tutti i fottuti strumenti dell’auditorium. Rapidità sull’out e visione da regista: due talenti impossibili da tenere in un’unica tasca.
"C’era quel ragazzino là, proprio quello. ... Mai vista una roba del genere, pensò (il mister). Lo sposti all'ala, e questo ti rade l’erba. Lo metti in mezzo, e questo ti accorda tutti i fottuti strumenti dell’auditorium. Rapidità sull’out e visione da regista: due talenti impossibili da tenere in un’unica tasca.
Ma guarda come prevede le
diagonali, come si appropria dei rimpalli, come addomestica e copre, come
decide i ritmi, come li solfeggia, alzate le chiappe, riposate i polpacci,
accorciate le linee. Didì nel Brasile bicampione del ’62? Forse. Luis Suarez:
più o meno.
Sì, perché il calcio ti fa sognare. Come nessun’altra
sensazione. Gli odori sono profumi, l’erba è libertà. Il pallone: non ti
ammalia, mentre camminando nel cielo raggiunge il ciuffo su cui hai immaginato
di mandarlo?"
IN OSPEDALE
"Il Primario tarantino rivolto al paziente che parlava in dialetto tarantino:
"Vedi, nonnino, qualsiasi sia la lingua che parli, spero tu mi capisca, perché io a te non ti capisco, io, anzi noi stiamo smontando.
"Vedi, nonnino, qualsiasi sia la lingua che parli, spero tu mi capisca, perché io a te non ti capisco, io, anzi noi stiamo smontando.
Qui, al Santa Nunziata...
Il nonnino: "Dottore, tu hai problemi di circolazione, non so se capisci il dialetto della tua città ... La lingua batte dove il culo duole, ometto, hai fallito la palla- set per fare silenzio".
Il nonnino: "Dottore, tu hai problemi di circolazione, non so se capisci il dialetto della tua città ... La lingua batte dove il culo duole, ometto, hai fallito la palla- set per fare silenzio".
Uno dei protagonisti "pescatori" di questo libro fu infortunato in Ilva. Una descrizione "dall'interno" dell'infortunio stesso, esemplare nei risvolti umani.!! |
INFORTUNIO IN ILVA (ossia come raccontare un fatto di cronaca da scrittore).
(Il mancato calciatore soccorre un suo collega mentre un
carro merci sta per ribaltarsi)
"Il ragazzo che somigliava a Didì, e che sarebbe stato
meglio di Suarez, un giocatore ...,
....corse Mimme Sione come uno schizzo di
tuono, come un affresco di vento, corse sino ai compagni senza scarpette e
senza magliette e senza palloni, ma con le tute bisunte, che finalmente lo
videro, e d’istinto s’allontanarono in quattro, non però il quinto
... e Mimmo
capì che la Sorte puttana lo avrebbe travolto, ma ignorò quella propria, sicché
chiese un miracolo ai muscoli, tolse i metri allo spazio, i centimetri al
tempo, e ... nel più disperato dei tackle, prese l’omino dai fianchi e lo
scaraventò. ...
...Mancò poco. Pochissimo scarto sarebbe bastato. Stava per farcela.
Ce l’aveva fatta. Quasi. Quasi tutto perfetto....Piede, caviglia, perone e
tibia di Mimmo rimasero sotto. E cambiarono nome. O meglio. Non ne ebbero più."
La penna dello scrittore saggio.
I BOMBAROLI
Parlando dei “Bombaroli”, il nipote, rivolgendosi al nonno pescatore osserva:
“Nonno, non dovrebbero poterlo fare”.
“In quale mondo, figliolo? In questo, tutto ciò che è costituito lo vedi nel cielo contaminato, nelle nuvole obese di diossina, nelle chiazze petrolifere, nelle centinaia di scarichi abusivi, nei dragaggi selvaggi, nelle bombe sul cuore con cui questi sicari bastardi ci fanno saltare il letto, il culo, la voglia. Tutti ufficialmente innocenti, e per tutti questi decenni. Lo Ionio era il polmone del Mediterraneo. Ora prova ad ascoltare la sua voce asmatica, sfinita”.
IN SALVO
“Nonno, quand'è che uno capisce se è salvo?”
“Dal mare, figliolo? Che domanda sciocca e bellissima. Se
evita. Se non rischia stupidamente. Se tiene presente in ogni istante che il
mare è u patrùne, e tu sei ‘u sotte”. “Ma alla fine, nonno, la salvezza cos’è?”
“Tre cose. La prima è la dignità, che ti fa stare
dritto anche quando la vita decide che vuol farti incurvare la schiena. La
seconda è l’ironia, che ti ricorda instancabilmente che sei sempre e
soprattutto un mezzo scemo circondato da altri mezzi scemi come te. La terza
[...]
IL “PADRE”
“Pensai che nessuno dovrebbe aspettarsi buone notizie dal buio, sicché me ne restai impalato come un bambino smarrito. Invece comparve mio padre, che non avrebbe potuto essere li. Ne fui triste, sapendo. Ma anche un poco felice, sperando. La speranza è una lingua di sale che corre verso l’orizzonte: più ti sembra sconnessa, meno ti viene voglia di tornare indietro”.
“Pensai che nessuno dovrebbe aspettarsi buone notizie dal buio, sicché me ne restai impalato come un bambino smarrito. Invece comparve mio padre, che non avrebbe potuto essere li. Ne fui triste, sapendo. Ma anche un poco felice, sperando. La speranza è una lingua di sale che corre verso l’orizzonte: più ti sembra sconnessa, meno ti viene voglia di tornare indietro”.
Ragazzi che dire ?? Davvero un "saggio scrittore" !!
Ipse dixit:
"Un libro, quando viene pubblicato, smette di essere del suo autore e diventa di tutti i lettori".
"Chi rinnega il suo dialetto rinnega la sua storia".
Ecco alcuni esempi di espressioni dialettali, presenti nel libro:Avenghe da ‘u tìmbe de le pescatùre de togne... ;
CONCLUSIONI
"Un libro, quando viene pubblicato, smette di essere del suo autore e diventa di tutti i lettori".
"Chi rinnega il suo dialetto rinnega la sua storia".
Ecco alcuni esempi di espressioni dialettali, presenti nel libro:Avenghe da ‘u tìmbe de le pescatùre de togne... ;
quanne ‘u Spare è cchiù gruèsse;
‘a strìsce d’u
calamàre;
robbe pe Vope arrapate;
‘u verme de terre, o de créte;
‘a lenze a mmane;
ce t’à stravìve;
‘u Cuggiòne jindre a frezzòle;
bbròde
tir ruggene;
po’ parlàme d’u rèste;
quidde ddà;
avìne cu’ mmé;
Veci, me fazze a
bbròde;
Cuggiòne ‘Mberiàle;
ce sté sciucàve a ‘u
sckaffe;
càpe e tuzze de Cuggiùne;
m’agghie fatte pigghià;
me paréve .. te paréve ‘stu cazze;
a cce se veste de rosse e de blu o è ‘nu tefùse o è 'nu... .Zulù;
CONCLUSIONI
A parte il talento, che non si improvvisa
e non si impara, questo libro è un esempio per tutti quelli, che si cimentano in questa
nobile arte; loro, i Lettori Laici, gli amanti del mare, della natura e dell'ambiente, gli amanti dei libri originali, non banali e divertenti, dovrebbero leggere questo volume: a
parte le ragioni “nobili” che racchiude, ve ne sono molte altre che invitiamo a scoprire.
Foto gli interventi degli ospiti:
Foto: Intrattenimento con Musica e Canto
Foto gli interventi degli ospiti:
Intervento di Fabio Spada |
Intervento di Gino Del Giudice |
Intervento di Anna Maria De Vittorio |
Foto: Intrattenimento con Musica e Canto
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