Cerca gli argomenti su questo blog

mercoledì 18 giugno 2014

Gino: L'assassinio a Motta Visconti . Yara



 
Carlo Lissi, è l'uomo fermato, dai carabinieri con l'accusa di aver ucciso la moglie e i suoi due figli piccoli a Motta Visconti (Milano), ora è in carcere a Pavia.

Secondo quanto dichiarato durante la confessione, Carlo Lissi avrebbe sterminato la famiglia perché si sentiva in gabbia, dopo essersi innamorato di una collega di lavoro, che si trova suo malgrado, catapultata in questa assurda vicenda.

 

 "Era pazzo di me - ha detto agli investigatori dell'Arma - ma che potevo fare?".
Io l’ho sempre respinto e gli avevo anche detto
  che non pensavo  di mettermi con lui anche perché, convivo da pochi mesi con il mio fidanzato".  




 

 Gino in queste righe assieme all’orrore per questo folle ed inspiegabile gesto, arriva a provare un sentimento di pietà per quest’uomo che lo stesso Gino, ipotizza “debole di umanità”. Sarà sicuramente così, dal momento che mentre suo padre, nonno dei bambini uccisi, si è sentito male ed è  stato portato via in ambulanza - racconta un investigatore – lui, (dopo l’assassinio e prima di essere indagato), prima si è fatto portare una pizza perché aveva fame e poi è andato a casa a dormire.
Lo stesso Gino, in questa “pietà”, avrà sicuramente ipotizzato un gesto che soltanto un pazzo grave poteva compiere.


 
L'ORRIDO FATTO DI MOTTA VISCONTI

 Dell'uomo segno di fragiltà,

è il truce episodio di Milano,

che il valico oltrepassa dell'umano,

per l'efferata, assurda crudeltà.

 

Orripilante, eppure realtà,

condotto ha nel baratro la mano,

di chi ordito ha l'atroce piano,

ch'è forse non è solo empietà.

 

Cristina e i suoi bambini ”non provati”,

dal folle, disgraziato “narcisista”,
r
nel sonno ignari furono sgozzati.

 

“L' amore”, il miraggio da edonista,

tra sogni e chimere strampalati,

sostenne l'assassino fatalista.

 

E' l'agghiacciante pista.

 

Io provo un sentimento di pietà,

per Carlo, debole d'umanità.

 

Gino Del Giudice 16 giugno 2014


 




Gino, invece, non ha voluto nemmeno commentare né il comportamento e né la personalità dell’altro orrido “protagonista” di questi giorni: Il presunto assassino di Yara Gambirasio, Massimo Giuseppe Bossetti ed ha pienamente ragione: Perché, parlare di questo individuo NON È PARLARE DI UN “UMANO”, dal momento che perfino  Ester Arzuffi, sua madre, sembra abbia osservato, parlando con una vicina:  " Se è stato lui, deve pagare.
Concordiamo pienamente col germano e chiudiamo così,ì senza ultreiori giudizi e commenti.




Per contattare il blogger cliccare dinodelgiudice@tin.it,
Per andare alla pagina iniziale del blog premere QUI
Per andare alle pagine degli scritti di "Gino Del Giudice" cliccare QUI
Per andare alle pagine di "Dialetto e scrittori stattesi" cliccare QUI

Per andare alle pagine di "Cronaca italiana" cliccare QUI

Nessun commento:

Posta un commento