Migranti, aiuteranno volontariamente a tenere pulita Statte.
Pochi giorni fa, il Comune di Statte, ha firmato un Protocollo d’Intesa con la
Prefettura di Taranto per l'utilizzo di venti ragazzi immigrati, accolti legalmente
nella nostra comunità. Questi immigrati, integreranno volontariamente e gratuitamente la pulizia delle zone che
non siano strettamente di competenza delle imprese addette alla raccolta rifiuti e
alla pulizia e manutenzione del verde. (E
saranno supportati materialmente dalle stesse ditte).
La notizia di
questo protocollo, è stata data da una emittente locale;
naturalmente non è stato possibile alla stessa rete fornire tutti i dettagli di questo accordo di volontariato, che è stato interpretato
erroneamente quale vero e proprio servizio civile (in verità, tecnicamente lo è, ma si distingue da quello che noi conosciamo, per essere del tutto gratuito).
Così, centinaia
di cittadini, si sono fatta l’idea erronea che tutto ciò, consistesse in un affido
assimilabile agli impieghi di lavoratori “socialmente
utili”, i quali, come si sa, godono di una certa retribuzione.
A questa notizia,
data in modo breve e senza dettagli esplicativi, sono seguiti tanti commenti di cittadini i quali osservavano che "l’Amministrazione avrebbe dovuto
privilegiare l’assunzione di lavoratori disoccupati stattesi prima ancora
di erogare contributi pubblici a
persone che già godevano di ospitalità completa in Italia" .
Se così fosse
stato, i cittadini avrebbero avuto ragione da vendere; si è trattato purtroppo però, di un deprecabile malinteso, dal momento che
questi lavoratori, come si è detto, lavoreranno completamente gratis, senza
erogazioni comunali né governative. (Come
si sa il governo centrale, già eroga un contributo giornaliero alle strutture
ospitanti).
La notizia termina qui, chi desidera maggiori dettagli
sulle norme che regolano questo tipo di lavoro volontario è pregato di scorrere
la successiva “appendice”.
APPENDICE
Ed allora,
cerchiamo di rispondere alle “domande che
nascono spontanee”.
1) Come mai,
queste persone, accettano di lavorare in modo completamente gratuito? C’è qualcosa sotto?
R. Dal nostro “punto di vista” la cosa NON sarebbe credibile; dal punto di vista di un migrato costretto all'inattività per tante ore del giorno, la prospettiva di sentirsi utile, sentirsi complimentati e dissetati da gentili
cittadini, come è avvenuto durante la giornata di volontariato puliamo Statte cui hanno partecipato, è gratificante.
(Il
ministero ha ribadito questo aspetto: “Tali
iniziative appaiono meritevoli di ogni considerazione in quanto, coinvolgendo i
migranti in attività volontarie di pubblica utilità svolte a favore delle
popolazioni locali, si scongiura un clima di contrapposizione nei loro
confronti”).
2) Quali sono le zone che loro puliranno?
R. Come si è detto, si integreranno con le due imprese che per contratto sono tenute, una alla
raccolta rifiuti e pulizia strade e l’altra alla pulizia e manutenzione del
verde.
3)
Ciò significa che toglieranno lavoro ad
operai del posto?
R, Nient'affatto; loro integrandosi con le
stesse ditte puliranno le zone insudiciate, adiacenti a strade, e marciapiedi facenti
parte del demanio urbano che, altrimenti rimarrebbero sporche fino alle
pulizie straordinarie (che tanto peso hanno sulle tasche dei cittadini).
4) Ci
sono stati altri esempi di questo utilizzo in provincia?
R. Mentre in altre parti d’Italia è stato
sperimentato positivamente questo accordo, in provincia Statte è la
prima ad attuare questa intesa ed è probabilmente tra le prime in campo regionale.
5)
Come mai gli altri non ci hanno
pensato prima?
R Perché vi sono delle condizioni da rispettare
e che devono essere tutte presenti:
a) Le attività oggetto dei protocolli d’intesa devono essere rivolte esclusivamente ai richiedenti asilo.
a) Le attività oggetto dei protocolli d’intesa devono essere rivolte esclusivamente ai richiedenti asilo.
b) Devono essere svolte
esclusivamente su base volontaria e gratuita;
c) Devono essere
finalizzate al raggiungimento di uno scopo sociale e non
lucrativo;
d) Deve essere
sottoscritta un’adeguata copertura assicurativa per la responsabilità civile
verso terzi e contro gli infortuni (l’assicurazione è a carico del Comune)
e) Gli stranieri devono
aderire, in maniera libera e volontaria, ad un’associazione e/o ad
un’organizzazione di volontariato.
Noi aggiungiamo una condizione
essenziale; gli stranieri che aderiscono a questo accordo, ovviamente non
potranno far parte di un centro di
smistamento (come in tanti altri casi), bensì essere in attesa di
accoglimento di asilo (e quindi essere in
una condizione più stabile).
Ovviamente, non sempre sono soddisfatte TUTTE queste condizioni.
6) Un’altra domanda nasce
spontanea: Per questo supporto alla
pulizia e alla manutenzione e decoro della cittadina, non potevano essere
adibiti nostri disoccupati? Questi, è vero, non potevano lavorare gratuitamente ma
per loro, anche la piccola retribuzione analoga
a quella prevista per i socialmente
utili, poteva essere importante.
R Purtroppo, quello che si è
potuto fare in passato non è più possibile.Con la famigerata “spending review”, il
governo centrale, (prendendoci in giro con “l’inglese”), ha bloccato del tutto
questa possibilità oltre ad aver tagliato in modo feroce i “trasferimenti
dallo stato" (che poi sono i nostri soldi di tasse trattenute a Roma per oltre il 70%).
7) Quale “beneficio” ha il cittadino stattese con questo “Protocollo
d’Intesa”?
R. La speranza di avere una
cittadina più pulita (incivili permettendo).
EQUIVOCO E MALINTESO
1) Accenno soltanto con poche righe al "frainteso" che ha allarmato tanti cittadini, quando sono state ipotizzate delle assunzioni surrettizie di immigrati a danno dei cittadini stattesi.
Capisco che la notizia si prestava ad interpretazioni ambigue ma, in avvenire un po' più di pacatezza, calma e serenità di giudizio, saranno utili a tutti; non mi riferisco all'amica che ha più volte affermato di essere disposta a ritirare le critiche nel caso ci fosse stato un frainteso, ma ad alcuni commentatori, accusatori senza appello.
Ma come abbiamo potuto, TUTTI NOI, pensare che un sindaco in carica da 15 giorni, fosse tanto maldestro ed incosciente da fare, come primo suo atto, una corbelleria simile? E, la sua squadra, lo avrebbe permesso? Chiudo qui, questo argomento.
Capisco che la notizia si prestava ad interpretazioni ambigue ma, in avvenire un po' più di pacatezza, calma e serenità di giudizio, saranno utili a tutti; non mi riferisco all'amica che ha più volte affermato di essere disposta a ritirare le critiche nel caso ci fosse stato un frainteso, ma ad alcuni commentatori, accusatori senza appello.
Ma come abbiamo potuto, TUTTI NOI, pensare che un sindaco in carica da 15 giorni, fosse tanto maldestro ed incosciente da fare, come primo suo atto, una corbelleria simile? E, la sua squadra, lo avrebbe permesso? Chiudo qui, questo argomento.
CONCLUSIONI
Tornando all'intesa con gli immigrati. Se questa iniziativa avrà successo lo potremo vedere col tempo; ogni cosa sperimentale, ha un inizio ed una fine ed è proprio allora che si potranno trarre le conclusioni: Vedremo!! Una cosa è certa: chi non fa niente non rischia niente ma, starsene con le mani in mano senza affrontare con decisione il problema di tenere pulito il paese è la cosa peggiore che si possa immaginare.
Certo, il problema non si risolverà con questa Intesa-Protocollo ma soltanto se e quando, saremo stati capaci di fermare gli incivili dei rifiuti abbandonati.
Qualcuno al Nord ha giudicato queste iniziative, una sorta di schiavismo mascherato. Non ci sentiamo di dare alcun giudizio in merito, osserviamo però che se i ragazzi saranno pentiti di aver sottoscritto questa intesa, saranno liberi di recedervi quando lo vorranno; tuttavia, la cosa più importante, sarà la umana sensibilità con cui interagire con questi ragazzi, lontani dalla loro terra.
Certo, il problema non si risolverà con questa Intesa-Protocollo ma soltanto se e quando, saremo stati capaci di fermare gli incivili dei rifiuti abbandonati.
Qualcuno al Nord ha giudicato queste iniziative, una sorta di schiavismo mascherato. Non ci sentiamo di dare alcun giudizio in merito, osserviamo però che se i ragazzi saranno pentiti di aver sottoscritto questa intesa, saranno liberi di recedervi quando lo vorranno; tuttavia, la cosa più importante, sarà la umana sensibilità con cui interagire con questi ragazzi, lontani dalla loro terra.
Farli sentire nostri fratelli, sarà fondamentale.
Per contattare il blogger dinodelgiudice@tin.it
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