Cerca gli argomenti su questo blog

venerdì 1 luglio 2016

Chiusura Pronto Soccorso Ospedale Moscati di Statte.

CHIUSURA PRONTO SOCCORSO OSPEDALE MOSCATI.


(Strage di Italiani in Bangladesh: Nel momento di pubblicare questa pagina, apprendiamo con sgomento la strage di italiani in Bangladesh vittime del terrorismo. Un semplice pensiero va a loro e alle loro straziate famiglie). 

LA NOTIZIA

Come è noto, dal prossimo 4 luglio, se non ci saranno fatti nuovi, il Pronto Soccorso dell’Ospedale Moscati verrà chiuso ovvero, gli attuali ambulatori, verranno trasformati  in P.P.I. (Punto di Primo Intervento), strutture a metà tra una guardia medica ed un ridottissimo  (para)Pronto Soccorso.



Quali le motivazioni addotte a giustificazione di questa inconcepibile decisione?

Come per tutte le altre infauste decisioni riguardanti il Moscati (ed ora anche l’Ospedale di Grottaglie), la motivazione sarebbe la mancanza di personale, che non consentirebbe una adeguata programmazione delle ferie per il personale stesso.
(Piccola osservazione: quando il personale sanitario va in pensione deve essere sostituito e non annullare i servizi VITALI come è successo anche  per il Centro disabili di Statte)


Quali le conseguenze per gli utenti?

Ebbene, chi si recherà nelle ore di funzionamento del citato P.P.I, (12 ore al giorno e, soltanto turno antimeridiano nei giorni festivi) e avrà bisogno di consulenza  di oculistica, oncologia, geriatria, malattie infettive, ematologia e otorinolaringoiatria, potrà ottenerla, mentre per tutte le altre specialità dovrà recarsi al SS Annunziata. 

Badiamo bene: un paziente, a parte l’oculistica, oncologia e otorino, non può stabilire autonomamente se “quel P.P.I” è idoneo al suo caso e quindi sarà portato ad indirizzarsi direttamente al SS Annunziata.


Quindi, a parte l’incombenza di fare strada in più e trovare impossibili parcheggi, per il resto per un paziente non cambierà nulla?

Al contrario, i disagi per TUTTI i pazienti, compresi quelli di Taranto Centro, aumenteranno  considerevolmente perché già ora il P.S. (Pronto Soccorso) del SS Annunziata nelle sue strutture logistiche, è assolutamente inadeguato all'attuale richiesta delle relative prestazioni e,  a nulla serviranno i previsti trasferimenti dal Moscati; anche i prevedibili aumenti delle necessità di ricoveri  cozzeranno con una situazione già emergente, per cui, ai tanti pazienti che vengono già dirottati verso altri ospedali  anche lontani se ne aggiungeranno molti altri.

Quando era stata presa questa decisione e da chi?

La decisione  è stata comunicata dal Direttore Generale dell’ASL Rossi e dal “direttore “dell’aria salute Gorgone il 31 maggio scorso, ma dal novembre scorso erano state già rese note le criticità del sistema. 
Da notare che questi due dirigenti, apparentemente, godono di autonomia rispetto all’area Politica Regionale;  per essere chiari, sembrerebbero indipendenti da Michele Emiliano ma, in effetti, i due”, sono subalterni  e subordinati  al governatore che li ha nominati e  incaricati. 
Per dirla a chiare lettere: TUTTO DIPENDE DA MICHELE EMILIANO e da TUTTI i Consiglieri Regionali Pugliesi (che non si ribellano) e, in special modo da quelli dell’area tarantina. 


Ora, notate come Rossi e Gorgone, siano capaci di vendere ferro vecchio per oro:

Ammiriamo il loro “burocratichese”:[questa trasformazione] costituisce garanzia reale di
sicurezza e di protezione di alta qualità nei confronti di tutta la cittadinanza afferente ai presidi ospedalieri in merito alla gestione delle emergenze, ossia delle situazioni che vedano presente un pericolo di vita evidente ed imminente, delle urgenze, ossia delle situazioni che vedano presente un pericolo di vita potenziale, delle presentazioni acute minori, ossia di tutte le situazioni in cui il paziente percepisce .... (capito qualcosa? Io no!! C'è da mettersi le mani ai capelli per diversi motivi, compreso il "nulla del contenuto" coperto da una "forma disastrosa").


Raccolta di firme per la petizione contro la chiusura del Pronto Soccorso da parte del Meet-Up stattese del M5S

LA NOTIZIA PRINCIPALE FINISCE QUI; chi vuol proseguire con “l’APPENDICE”  conoscerà le reazioni dei nostri politici ed altro ancora.

APPENDICE

Quali le reazioni genenerali a questa chiusura?


La locandina del M5S che invita alla petizione

IL MOVIMENTO 5 STELLE.

Dobbiamo dire che, almeno a Statte,  sembra che I PRIMI a muoversi per sensibilizzare la cittadinanza, rispondendo ad un appello dei sindacati della Sanità siano stati gli attivisti del Meet Up locale del Movimento 5 Stelle, che già dallo scorso 17 giugno, avevano cominciato tenacemente a raccogliere firme per una petizione pubblica, mentre, negli ultimi giorni stanno sollecitando un Consiglio Comunale Monotematico per una Risoluzione Unitaria, che possa far recedere dalla decisione presa i mandanti del provvedimento; insomma, sono stati  i primi e i più pazienti  sensibilizzatori, nel rendere note le nefaste conseguenze di un depotenziamento del P.S. del Moscati.



Devo essere schietto e sincero anche con gli amici del Meet Up stattese di M5S, io li ammiro per la loro operosità,  si stanno dimostrando capaci e operativi ed una loro futura presenza nel quadro politico stattese sarebbe auspicabile tuttavia,  non possono sparare a zero verso gli altri politici, quando sanno che Antonella Laricchia che è stata la più votata a Taranto dopo Emiliani (oltre 44.000 voti) e la più votata a Statte (992 voti) sembra  essersi dimenticata (semmai se ne fosse ricordata almeno una volta)  del nostro ambiente e dei nostri problemi, tanto che nelle note vicende che hanno portato Statte, ad essere il luogo preferito da Emiliano di conferimento dei rifiuti (anche baresi) , non abbiamo letto di alcun suo intervento avverso tali  decisioni (che si ripetono con periodicità sempre più serrate). 

Ricordiamolo ancora che, con i 992 voti di lista,  Statte, ha permesso anche l’elezione di Marco Galante. Laricchia e Galante hanno quindi anche un debito di  responsabilità (e riconoscenza) verso il nostro territorio, che meriterebbe di essere onorato.

LE ALTRE FORZE POLITICHE STATTESI.

Tutte le altre forze politiche stattesi, si sono comunque mosse, sia tramite i media e sia interessando i relativi politici regionali, sollecitandoli ad intervenire per scongiurare questa chiusura. 
Anche i sindacati sono intervenuti con forza. In verità, tutti accusano tutti  in una poco edificante guerra tra poveri in cui, per la verità, “chi è senza peccato scagli  la prima pietra” dimenticando che tutti i Consiglieri Regionali, specialmente quelli di area tarantina hanno omesso FINORA di esercitare congiuntamente le GIUSTE PRESSIONI, spero lo facciano all'ultimo momento. Ricordiamo che i Consiglieri eletti nella provincia di Taranto sono: Donato Pentassuglia  e Michele Mazzarano (PD), Giuseppe Turco, Gianni Liviano, Cosimo Borraccino (Area Sel-Emiliani); Francesca Franzoso, Renato Perrini, Luigi Morgante (area destra),  Marco Galante M5S.



Insieme Cambiamo Statte di Fabio Spada


Insieme Cambiamo Statte: Ospedale Moscati, raccolta di firme per la petizione popolare contro la chiusura del Pronto soccorso. 

INSIEME CAMBIAMO STATTE

Anche  gli attivisti e i simpatizzanti di questo  "Movimento" sono stati compatti, nel dimostrare la loro contrarietà alla chiusura del Pronto Soccorso dell'Ospedale Moscati di Statte, lo hanno fatto anche oggi (2 luglio) con un Sit-in presso lo stesso Ospedale, accompagnato da una raccolta di firme per una "petizione popolare". 



Fabio Spada:  “Attendiamo risposte affidabili, dai mandanti di tutti quelli che hanno preso questa sciagurata iniziativa ai danni di un territorio martoriato dall'inquinamento. I cittadini di Statte e di Paolo VI  hanno bisogno  di avere strutture atte a solleciti check-up preventivi  perché, insieme ai cittadini del Rione Tamburi  sono i più esposti alle conseguenze del grave inquinamento ambientale. Hanno bisogno di strutture più efficienti che diano servizi più rapidi; il ridimensionamento del Pronto Soccorso del Moscati, non va certamente in questa direzione e noi, come Movimento e come cittadini, ci opporremo con tutta la nostra determinazione”.

Movimento Insieme Cambiamo Statte: Presso Ospedale Nord: Erano presenti tra gli altri: Lina Basile, Katia Madaro (Coordinatrice del Movimento), Giuseppe Formisano (vice Coordinatore del Movimento), Luigi Semeraro, Fabio Spada e Franco Chirico.



Luciano De Gregorio Statte 2.0

LUCIANO DE GREGORIO (MOVIMENTO STATTE 2.0)

Luciano De Gregorio, anche a nome di Emanuele Cristofaro e di Vincenzo Imperatrice, rappresentanti del Movimento "Statte 2.0" lancia un accorato appello UNITARIO:
Luciano De Gregorio ..  "Non condividiamo la decisione paradossale di chiudere il Pronto Soccorso dell'Ospedale “G-Moscati” e di ridurre ulteriormente alcuni servizi sanitari dello stesso, pertanto, l’invito che rivolgiamo a tutte quelle forze politiche responsabili, a tutti i Consiglieri Comunali, a tutti i Consiglieri Regionali eletti nel nostro territorio, è quello di assumere come noi, una posizione decisa e volta a scongiurare la chiusura di un reparto di importanza notevole, come il Pronto Soccorso, non solo ma anche di evitare che la nostra comunità sia  destrutturata di alcuni servizi sanitari necessari per il cittadino."
Una manifestazione di Statte 2.0 in cui furono affrontati problemi sociali e sanitari

"Concludiamo infine il nostro appello, - ha concluso De Gregorio - allineandoci alla richiesta già avanzata da alcuni esponenti politici locali, di un immediato intervento da parte del Presidente Michele Emiliano, rispetto ad una questione irragionevole, aggiungendovi inoltre una ulteriore istanza, ovvero che la Pneumologia resti pubblica, evitando quindi la privatizzazione di quest'ultima e di inserire la Chirurgia toracica, assieme alla Ematologia Pediatrica, in linea con quanto previsto dal progetto sanitario già avviato da anni in vista della realizzazione del nuovo presidio ospedaliero San Cataldo".

Statte 2.0

Il Sit-in Di Luciano De Gregorio con un gruppo del Movimento Statte 2.0
Il Sit-in Di Luciano De Gregorio con un gruppo del Movimento Statte 2.0




 Franco Andrioli Sindaco di Statte

FRANCO ANDRIOLI  SINDACO DI STATTE

Premesso che il Movimento Uniti per Statte, ha espresso la sua posizione in merito, tramite comunicati stampa e dichiarazioni che qui non riportiamo per brevità, perché sovrapponibili al pensiero del Sindaco Andrioli, riportiamo appunto, stralci del comunicato stampa dello stesso sindaco.



Da notare che Franco Andrioli, come è successo nel suo breve intervento la sera della sua investitura, ha fatto le sue osservazioni , non come capo del Movimento con cui si era presentato ai cittadini ma come rappresentante dell’intera comunità di Statte.



“Con circa 23mila accessi al mese chiudere il Pronto soccorso dell’Ospedale Moscati è pura follia. Ci opporremo con tutte le nostre forze alla decisione assunta arbitrariamente dalla direzione generale dell’ASL di Taranto ad un Piano di Riordino Ospedaliero regionale che consegna alla nostra provincia e al Comune di Statte il ruolo di cenerentola nell’ambito dell’offerta sanitaria.”
.... “ Invito lo stesso Michele Emiliano a vedere da vicino passando anche un solo giorno, insieme a me, dentro il pronto soccorso del Moscati (e, aggiungiamo noi, anche dentro quello del SS. Annunziata per toccare con mano il fatto che quella struttura, logisticamente è al collasso e, accorpando i pazienti provenienti da Statte, Paolo VI e Crispiano le cose si aggraveranno ulteriormente, e questo malgrado le iniezioni di personale proveniente dal Moscati n.d.r.).


IL RUOLO DEI SINDACATI


 I tre sindacati stattesi ed in particolare le loro emanazioni dei pensionati: SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL, sono stati sempre attivi e tenaci nel tentare di arginare la voglia di risparmio che intende sempre scaricarsi sulla sanità. 
Ricordiamo che proprio i sindacati, sono stati tra i principali fautori del progetto "Poliambulatorio" di Statte, di cui ci occuperemo tra qualche giorno e che, alla luce di quello che sta avvenendo nel Moscati, finisce per avere un significato amaro. 



In ogni modo, i tre sindacati, saranno a Bari il 5 Luglio, proprio in concomitanza col Consiglio Regionale che dovrebbe avere nell'ordine del giorno anche l'argomento Pronto Soccorso; la manifestazione unitaria è stata indetta proprio per ribadire in tanti NO alla demolizione della sanità pubblica le cui conseguenze ricadrebbero sulle classi più deboli e meno abbienti, pensionati per prima. Ecco i tanti No dei sindacati:




L’ULTIMA CHANCE: IL CONSIGLIO REGIONALE  DEL 5 LUGLIO ??

Dal momento che sembra accertato che ci sarà un Consiglio Regionale il 5 Luglio, ci chiediamo: Ci sarà spazio per una eventuale ed improbabile marcia indietro?  

Uno strano link su Google lascerebbe supporre che in quella occasione vi possa essere all'ordine del giorno anche la discussione proprio dell’argomento a cui abbiamo accennato sulla base di una lettera del Consigliere Liviano
ben articolata ed indirizzata a Michele Emiliano e ai due “direttori” Giovanni Gorgone e Stefano Rossi con la richiesta di sospendere sia pure momentaneamente la chiusura suddetta. Da tante valutazioni dobbiamo però dire che, i margini di riuscita sembrano molto ridotti.

Basterebbe comunque,  che tutti i consiglieri della provincia e tutti i consiglieri di opposizione (Laricchia compresa) si schierassero per una marcia indietro ed il provvedimento potrebbe avere buone possibilità di essere preso in seria considerazione per una possibile marcia indietro. Ma, i consiglieri "nostrani" lo faranno? Prepariamoci ad individuare chi lo farà e chi no.
Questo era  lo "strano link di Google"  che sembra collegato ad una probabile  risposta in Consiglio ad una lettera del Consigliere Liviano. Il tutto non dovrebbe avere però  risultati pratici sul nocciolo della questione, dal momento che le decisioni sembrano già definitivamente prese. "Grazie" Michele Emiliano e "grazie" ai dirigenti dell'ASL per la loro "sensibilità sociale" proprio come persone di "vera sinistra". 


CONCLUSIONI

FUORI TEMPO MASSIMO?
Non vi sono conclusioni che possano servire a definire questo SCEMPIO ASSOLUTO che si vuol perpetrare a danno della nostra comunità e di quelle limitrofe. Questo non è UN EPISODIO ma fa parte di una strategia che sembra disegnata, prima per depotenziare il Moscati e, una volta svuotatolo, sopprimerlo.

Tutto questo, fino a poco tempo fa,  sembrava un disegno a favore del  futuro Ospedale San Cataldo che, detto per inciso, rappresenta una utopia, progettata per  inghiottire almeno 200 milioni e che si proporrebbe uno strano progetto: con meno posti letti di quelli complessivi esistenti,  sopperire ai viaggi della speranza (un po’ come la moltiplicazione dei pani e dei pesce che solo UNO fu in grado di concretizzare); ebbene che il disegno  si proponesse di annullare tutti i nosocomi a favore del futuribile (lontano almeno 7 anni) San Cataldo, pur essendo un disegno cervellotico lo si potrebbe anche comprendere nella "logica Tarantocentrica"

Che, invece, queste operazioni abbiano come scopo, lo scaricare tutto su di una struttura (il SS Annunziata) già al collasso, posto in una zona senza parcheggi, con reparti già ora insufficienti e con logistica carente È UNA PURA FOLLIA di cui il sindaco di Taranto Stefano, non sembra preoccuparsi più di tanto, anzi (pensando male, non sta male) lui, sembra far parte del disegno, appunto  Tarantocentrico, che giudica da sempre l’Ospedale Moscati di Statte come un calcolo renale di cui liberarsi quanto prima. (Boccaccia mia statti zitta).


Per contattare il blogger dinodelgiudice@tin.it
Per la pagina principale del blog cliccare QUI 
Per le pagine dedicate a "Istruzione welfare e salute" cliccare QUI
Per le pagine dedicate alla "Politica stattese" cliccare QUI





Nessun commento:

Posta un commento