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sabato 7 gennaio 2012

Vescovo Santoro: Ambiente e posto di lavoro non sono in contraddizione


(Riferimenti tratti da un articolo di Daniele Lo Cascio su Taranto Oggi del 7 Gennaio 2012)

Si è svolto giovedì 5 Gennaio scorso, “la presa di possesso” dell'Arcidiocesi da parte di Mons. Filippo Santoro. E’ giunto, proveniente da Bari, al molo dell'Autorità Portua­le ove, ricevuto il saluto dal Prefetto S.E. dott.ssa Carme­la Pagano ha iniziato la tra­versata di Mar Grande e del canale Navigabile per sbar­care al Castello Aragonese dove ha ricevuto il saluto dell'Ammiraglio Andrea Toscano, e gli onori della Fanfara della Marina Militare. Recatosi poi in Piazza Castello, è stato accolto dal Sindaco di Taran­to, dott. Ippazio Stefano e dai giovani cattolici  presso il Palazzo di Città. Alle 17.15 si è recato alla Catte­drale; infine dopo un breve incontro con i giornalisti nell'auditorium dell'Episcopio, si è trasferito in Con­cattedrale dove alle 19 si è svolta la solenne concelebra­zione Eucaristica a cui hanno partecipato oltre a 200 sacerdoti di cui alcuni pro­venienti dal Brasile, Sua Ec­cellenza Mons. Benigno Lui­gi Papa, arcivescovo uscen­te, il cardinale Salvatore De Giorgi, già Arcivescovo di Taranto, e diversi altri vescovi pugliesi e brasiliani.

 Simpatia, apertura e di­sponibilità di cuore sono le qualità che Mons. Santoro ha ravvisato nei tarantini ma probabilmente anche quelle che i tarantini hanno ravvisato in lui. Sono queste qualità a costituire secondo l'Arcivescovo un ottimo punto di partenza per svolgere un lavoro positivo.. Dell'esperien­za brasiliana (dove è stato sacerdote e vescovo) ha imparato a riconoscere i po­veri come soggetto vivo a cui occorre dare una op­portunità affinchè siano pro­tagonisti.
Imparerò a conosce­re la situazione di Taranto e Provincia, ma sin da ora mi sembra necessario  difen­dere il valore della persona umana, della solidarietà, del posto di lavoro e dell'occu­pazione, lottando per un ri­spetto dell'ambiente che fac­cia sì che questo possa esse­re accogliente per l'uomo, che preservi il territorio dal­l'inquinamento e che ridoni al mare il suo ruolo di gran­de risorsa per la produzio­ne, per la crescita umana e per l'incontro tra differenti culture e tradizioni. Salva­guardia del posto di lavoro e difesa dell'ambiente non sono in contraddizione".

Che dire? Anche gli stattesi concordano pienamente con quanto espresso dal nuovo Arcivescovo, e auspicano che possa essere, come ha dichiarato,  una “voce libera” su queste problematiche. Voci libere che sono venute quasi completamente a mancare in questi ultimi tempi !!
Buon lavoro eccellenza, dalla cittadinanza stattese!!






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