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martedì 4 dicembre 2012

Primarie: I risultati di Statte del ballottaggio

Bersani vincitore delle primarie

Primarie: I risultati del 2° Turno (2 Dicembre 2012)

Puglia. Secondo turno delle primarie, Bersani: 71,4%
Renzi:     28,6%
Il calo dell'affluenza, rispetto al primo turno, si attesta intorno al 22%
Taranto città.
Bersani: voti 3144   70%
Renzi:
     voti 1346   30%

Taranto e provincia.
Bersani:   voti 10919  69.8 %
Renzi:       voti  4707  30.2  %
In totale, alle urne si sono presentati in 15mila 700  votanti (rispetto ai 19mila 800 del primo turno).

Tra i comuni, Renzi ha vinto solo a: Ginosa marina; Avetrana e Crispiano.
Bersani ha vinto in tutti gli altri centri.
Il leader Pd si conferma anche al seggio del rione Tamburi.

Statte: Ecco i risultati dettagliati relativi a Statte
Votanti:                               311
Voti validi                            308
Bersani                               236   76,6%
Renzi                                    72    23,4%

Schede bianche o nulle          3                 


Primarie a Statte. Sono riconoscibili: Una militante,  Debora Artusi e Michele Pastore
 (Foto Giovanna Soldatini)



Come si vede, l'affermazione di Bersani a Statte, è stata, percentualmente più vistosa di quella degli altri centri anche se l'affluenza, ha risentito molto del clima drammatico seguito al terribile evento che ha messo a dura prova l'intera comunità; evento che ci ha scosso, ma non messo "in ginocchio":  in questo frangente i nostri concittadini, hanno mostrato una dignità e fierezza che avevamo notato poche volte in Italia.

Tornando alle primarie (viste dal cittadino della strada, non militante) penso che Bersani si sia affermato così nettamente, perché negli ultimi tempi, si è scrollato di dosso alcuni pregiudizi nei suoi confronti che, a dire il vero, non sembravano privi di fondamento.

Il primo era il pregiudizio in base al quale, lo si riteneva "una creatura di baffino"  e di conseguenza succube di "sorpassate idee di falsa sinistra".

Bersani, ha "demolito questo pregiudizio" non facendo sconti a nessuno quando, con una "rivoluzionaria dichiarazione", dichiarò "baffino" uguale agli altri e che nel partito non poteva avere alcun privilegio nelle future "liste". (Che poi Bersani, possa essere capace di realizzare questo, mettendosi contro una frange del partito, è tutto da dimostrare).

L'altro pregiudizio (strettamente legato al precedente), era quello di "resistere" alle idee "innovative" di Renzi, trincerandosi dietro vecchi statuti che lo vedevano già candidato a premier "senza bisogno di primarie".

La sua carta vincente, è stata quella di accettare democraticamente il confronto, facendo le indispensabili (ma non di più) modifiche allo statuto, dimostrando una capacità di "rinnovamento" che ha spiazzato il pur forte Renzi sul suo stesso terreno.

Bersani, ha anche dichiarato, giustamente, che Renzi è una grande risorsa per il paese e per il partito, al contrario di qualcuno del "vecchio apparato", che si è lasciato dire: "Renzi aveva promesso di ritornare a fare il sindaco e che lì rimanga", ignorando che quasi il 40% lo ha votato e che quella "massa" non può essere ignorata. Quello sì, che è un dirigente che, al contrario di Bersani, non ha capito niente e, meriterebbe di essere rottamato.


Il seggio delle "primarie" a Statte: Una militante, Debora Artusi e Michele Pastore
(foto Giovanna Soldatini)
 
 
Spero che queste "due chiacchiere" vengano lette, per quelle che sono: le riflessioni di un cittadino della strada, senza la presunzione di essere prese "troppo sul serio".

Riconoscimenti:
Giovanna Soldatini per le sue, sempre interessanti, foto.

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