Cerca gli argomenti su questo blog

domenica 20 luglio 2014

Gino Del Giudice, premiato a Crispiano per la satira (un prestigioso premio “fuori casa”)


 
 
Gino Del Giudice, premiato a Crispiano per la satira:
un prestigioso premio “fuori casa”.

La notizia

Il nostro concittadino Gino Del Giudice ha ricevuto a Crispiano, dall’Associazione Agorà, il premio alla satira , nell’ambito della cerimonia per l’assegnazione dei premi annuali che la stessa associazione riserva ai propri concittadini residenti in altre città e che si sono distiniti nel campo della cultura, delle scienze, dell’imprenditoria.

In questo modo, Crispiano intende gratificare pubblicamente i conterranei che hanno contribuito al prestigio di Crispiano e dei crispianesi.

Insomma, una sorta di quello che era in tempi passati Il premio Statte (sospeso da qualche anno).

 


 
 
Perché il premio alla satira  ad uno stattese.

La sera del 13 luglio, una data che se non fosse stata organizzata in modo esemplare, poteva trasformarsi in un “Flop”, vista la concomitante “Finale mondiale”. Ci si è invece ritrovati, nella “Piazza Madonna della Neve” animata e gremitissima, a dimostrazione della stima che questa associazione, gode tra i cittadini crispianesi.

Il premio ad uno stattese per la satira, è stato una sorpresa per lo stesso
Gino, ma è stato giustificato “Per il contributo alla promozione del dialetto e della satira locali” , quindi in un ambito extraterritoriale, ed è stato consegnato dal presidente dell’associazione Agorà e dal maestro Michel Vinci un cittadino crispianese impegnato come Gino nella valorizzazione delle tradizioni locali della satira e del dialetto.

La chiesa della Madonna della Neve. La cerimonia si è svolta nel piazzale antistante (foto Web)


La notizia termina qui, ma chi ha la “pazienza di continuare”, conoscerà qualcosa di più di questa cerimonia, dei premi “Nella Valigia dei Talenti”, compreso un cenno all’intevento di Gino (con un aneddoto quasi vero) e a quello di Michele Vinci (il suo omologo crispianese).


Approfondimento

L’associazione Agorà

Questo premio annuale,  denominato ‘Nella valigia dei talenti", organizzato dalla suddetta Associazione Agorà di Crispiano, coadiuvata dall’Assessorato alla Cultura, intende valorizzare i talenti che hanno “fatto fortuna" altrove, ricordando le radici della propria terra.

 Aggiungiamo, quale eccelente referenza nei riguardi di Statte di questa Associazione,  l’aver organizzato col Lions Club di Crispiano dopo il nostro doloroso “evento tornado”, una serata a Crispiano, con l’intento di venire incontro concretamente ad un progetto che mirasse a ridare a Statte “L’orologio della Piazza volato via in quella drammatica circostanza”.

In quella serata, si riuscì a raccogliere la somma di circa 600 €, quindi ancora ben lontana da quella necessaria.

Ma i membri di questa Associazione, sempre insieme ai Lions dimostrando di avere a cuore le vicende del paese amico, continuarono nel loro impegno e, dopo qualche tempo raggiunsero il traguardo  prefissato, presenziando anche all’inaugurazione del nuovo Orologio.

Un altro momento della premiazione (foto VoltaLaCarta)
 

I premiati di “Nella Valigia dei talenti”.

I premi della valigia dei talenti, sono stati assegnati a Giovanni Mappa, ingegnere ricercatore indipendente, ed il musicista Alessandro Sgobbio, vincitore del Primo Premio all’Umbria Jazz Festival 2013. Da rilevare che a consegnare questi premi è stato un omonimo ingegnere  Michele Vinci, premiato in altra edizione e che ha avuto un clamoroso successo imprenditoriale nella costruzione di apparecchiature biomediche (compreso TAC, RMN ed altro) e nella costruzione di macchine robotiche a totale automazione per rinomate ditte automobilistiche come la Mercedes. Un accenno a questi ultimi premi era doveroso verso questa Associazione, ma dimostra anche in quale ambito, era collocato la consegna del premio alla satira ricevuto dal nostro concittadino. 
 


Michele Vinci di Agorà durante l'inaugurazione dell'Orologio della Piazza a Statte, dono degli amici di Crispiano

Il maestro Michele Vinci dell’Associazione Agorà
Il maestro Michele Vinci,  in questa manifestazione, ha dato la dimostrazione di essere anche lui,  un “grande della satira”, raccontando aneddoti (quasi veri, ma spesso verissimi), che hanno fatto sbellicare dalle risa tutta la platea ed  aventi come tema “i parenti che di estate si insediano a casa tua, diventando di fatto padroni”.

Molto interessante il documentario curato dallo stesso  Vinci, con le interviste ad anziane cittadine crispianesi che avevano praticato (ed alcune praticano ancora) antichi riti, tesi a levare “l’affascino e i vermi”. Vinci, ovviamente, stigmatizzava il fatto  che in passato tanta gente avesse creduto, nell’efficacia di questi riti e soprattutto nel fatto che ne fosse stata vittima.

Devo deludere il simpatico Vinci: Io e mia moglie a fine spettacolo, abbiamo parlato tanto con diverse  guaritrici sia, con tante beneficiate di mezza età, ebbene, specie tra queste ultime,  non ne abbiamo trovata nessuna che non credesse ancora fermamente in questi riti. I nostri legittimi dubbi, permangono anche nella prova dell’olio della simpatica e coinvolgente guaritrice Ninetta.




L’intervento di Gino

Gino, nel salutare i cittadini crispianesi  ed aveli ringraziati per il premio inatteso, ha ricordato le lontane origini crispianesi della sua famiglia, e le numerose amicizie che lo legano a tanti crispianesi: “Quando vengo a Crispiano, non riesco a fare 10 metri, senza incontrare un amico”.
Poi,come era prevedibile e per rimanere nel tema del premio a lui assegnato ha letto un gustoso riassunto di un aneddoto (quasi vero), contenuto nel “Vocabolario stattese” dello stesso Gino Del Giudice, con due personaggi stattesi  (Peppino Mastromarino e Luigi il falegname) e personaggi di San Simone (chi volesse crederci  è padrone di farlo).

Proprio per gli stoici che volessero leggerlo, abbiamo proposto tanto il riassunto dell’originale e tanto il riassunto della traduzione. Vi avverto, se vi avventurate a leggerlo, lo fate sotto la vostra piena responsabilità: non mi accusate poi di essere stato troppo lungo. Quindi lo propongo come Appendice

Appendice

PEPPINO MASTROMARINO (alias il direttore): riassunto tradotto in lingua

Peppino Mastromarino, (non l’ex sindaco ma l’ex direttore della scuola elementare di Crispiano), un giorno andò alla scuola di San Simone, una frazione di Crispiano (l’ispezione era prevista una volta al mese), entrò in “un’aula”, di quinta, dove i ragazzi stavano facendo un sacco di baccano; appena lo videro, ognuno andò al suo posto, tutti in silenzio. “Buon giorno bambini” disse Peppino, “buon giorno signor direttore”,  risposero i bambini.

Il maestro non c’era (si seppe dopo che era andato a comprarsi le sigarette da Luigi il falegname, stattese sposato con una del luogo).  Peppino pensò: “certo che un bel rimprovero se lo merita questo maestro per aver lasciato i ragazzi soli. Questo è inconcepibile !!

Intanto, nell’attesa del maestro, Peppino voleva sincerarsi come procedeva il loro apprendimento della Storia: Chiamò un ragazzo, che dai registri risultava il più bravo e volle fargli una domanda sulla rivoluzione francese e gli chiese: “Mi sai dire, chi ha preso la Bastiglia?”. Il bambino tutto impaurito rispose: “Signor direttore, io non sono stato, non ne so proprio niente”.

Peppino, molto contrariato, stava per perdere il controllo, ma, in quel momento entrò il maestro e gli riferì della risposta del bambino al che il maestro: ““Signor direttore, le posso assicurare che questo ragazzo non è abituato a dire bugie, e meno che mai a rubare, se ha detto che non l'ha presa lui la Bastiglia deve essere così”.   

Peppino non si arrabbiava mai ma in quel momento era furibondo, uscendo, incontrò un altro maestro che fungeva da vice direttore ed era, amico e  paesano del primo e gli raccontò l’accaduto e si sentì rispondere: Direttore, Peppino, dimmi un poco, quando c..zo costa questa Bastiglia, che è sparita, così la vado a comprare nuova e ..amici come prima ...

 A Peppino gli venne da piangere per la rabbia.
 Il giorno dopo, telefonò a  maestro Luigi il falegname, che aveva il solo telefono della frazione e gli disse in stattese: Mest Luì, avvìse le dò maijestre cà Bastiglije s’acchijète e a fenìme què !!



PEPPINO MASTROMARINO (ALIAS 'u deréttore) riassunto in vernacolo stattese

N'u gijùorne Peppine Mastromarìne (‘u direttore) cà fascéve diriggende alla scòle de Crespiène, scì a Sànde  Sìmene pe fè l’ispezziòne;  trasì ìjnde 'a ‘na  spésce de 'mbràcchije ca fungéve da scóle, nònge stève  'u  maéstre  (s'ére scì cattète le segarétte da méste Luiggije 'u falegnème ca a Sande Simene. Peppìne  discì  tra ìjdde e ìjdde:  “‘nu bbèlle rembròvere l'àgghija à fé  a st'ù  càgne de crestijène cà làsse le peccìnne sùle.

Intànde pe vète  cóme scijàvene le peccìnne  a la stòrije, ne  chiamì ijùne  e le cerchì: “chi ha preso la Bastiglia? 'U uagnunìjedde  tùtte 'mbaurìte respunnì: “derettò  nònge àgghije stéte ìje no ne sàcce nìjende”;  pròprije tànne  st'é traséve 'u maéstre ca  sendì sìje 'a domànde de Peppìne  c'a respòste d'u uagnóne, e quèse pegghijànne le pàrte d'u creijatùre, discì: “Signor direttore, le posso assicurare che questo ragazzo non è abituato a dire bugie, e meno che mai a rubare, se ha detto che non l'ha presa lui la Bastiglia deve essere così”.  Peppine Mastromarìne n'ògne  cuntrarijète pe no dìsce arrabbijète, nò discì nìjende.

Assì d'a scóle  e  scì a n'òta vànne addò stève   'u  maéstre  ca fascéve  'u vìsce deréttóre,  le discì   cóme ére scijùte 'u fàtte. St'ù vìsce derèttóre  tremendénne Péppine fìsse  discì: “derettò, Peppì, dìmme 'nu pìcche  quànde  càgne còste st'a Bastiglìje ca à sparìte, accussì   à vóche  accàtte nóve e  non se ne pàrle cchijù, va bbé.”
 A Peppìne le venì da chijànge. 'U gijùorne dòppe, telefunì a méste Luìggije (‘u teléfene pùbbleche de di Sante Simene) descénne:
“Mést Luì, dì a le maìjestre c'a Bastiglìje s'àcchijète e fenìmale qué”.
 

Per contattare il blogger cliccare dinodelgiudice@tin.it,
Per andare alla pagina iniziale del blog premere QUI
Per andare alle pagine degli scritti di "Gino Del Giudice" cliccare QUI
Per andare alle pagine di "Dialetto e scrittori stattesi" cliccare QUI

 

 

Nessun commento:

Posta un commento