A sinistra la classifica (al 6 dicembre 2014), a destra, la classifica dei marcatori alla stessa data. (foto dal sito Real) |
Real Statte, breve storia con una nota di Gino Del
Giudice.
Questa pagina contiene:
Una breve storia
del Rela Statte ovvero, conosciamo
le eccellenze di Statte.
Una nota di Gino Del Giudice che si rammarica delle recenti polemiche che hanno
riguardato la sponsorizzazione della squadra ed invita gli stattesi a
stringersi intorno a questo glorioso sodalizio.
Inziamo dalla storia del Real tratta dal sito omonimo
Il Real Statte , la nostra squadra stattese
che è la più titolata d’Italia, nasce nel 1994 per opera di Tony Marzella, attuale allenatore della
squadra. Con tanta passione e sacrificio, si è portata ai vertici nazionali ed
internazionali, diventando un solido punto di riferimento del calcio a 5
femminile d'Italia.
Ha conquistato in
campo nazionale:
3 scudetti
3 scudetti
3 coppe Italia
4 Supercoppe.
Mentre in campo
regionale:
12 titoli regionali.
12 coppe Puglia
2 supercoppe.
Ed ancora:
1° classificato torneo
internazionale Mundialito Cicas Sardegna
1° classificato torneo intenazionale Catalunia Cup (Spagna)
1° classificato Europe Football Cup (contro le migliori squadre europee)
1° classificato torneo intenazionale Catalunia Cup (Spagna)
1° classificato Europe Football Cup (contro le migliori squadre europee)
e decine di altri tornei italiani ed internazionali e regionali.
Organizzatrice e prima
classificata del primo torneo Internazionale OPES città di Statte
Il Real Statte è anche
impegnato nel sociale, in quanto organizza diversi tornei giovanili e progetti,
con finalità dirette alla prevenzione dei fenomeni di devianza e dispersione
dei ragazzi.
Importante e
meticolosa l’attività del settore giovanile per avvicinare ragazzi e ragazze al
mondo del calcio a 5.
Tutto questo è possibile grazie ai sacrifici della società rossoblu, alle atlete del Real Statte e a tutti gli sponsor che orbitano attorno al club stattese.
Tutto questo è possibile grazie ai sacrifici della società rossoblu, alle atlete del Real Statte e a tutti gli sponsor che orbitano attorno al club stattese.
Ed ora ...
.. Prosegue imbattuta la
marcia del Real Statte verso la final eight. La squadra di Mr. Marzella è prossima a conquistare un
posto di diritto nella finale a otto
nazionale. Tutte le ragazze, stanno dando il meglio a cominciare dai nuovi
acquisti, che si stanno rivelando di
eccellente livello. Il clima è sereno
ed accompagnato da uno alto spirito combattivo.
Gli scambi
di opinioni avvenuti di recente tra ecologisti e i dirigenti della squadra e, soprattutto, tra un tifoso della squadra ed alcuni ecologisti, a proposito della
sponsorizzazione della squadra, sono ormai acqua
passata.
Tuttavia il “germano
Gino”, con un suo breve intervento, è ritornato sul problema “Real – Sponsorizzazione” .
A questo proposito, occorre però
precisare, che i commenti di una prima
fase (quella legati ad una foto di
tir pronti alla discarica), pur non condivisibili, erano stati critici nei
riguardi del Real, ma erano stati espressi in modo indiretto e senza volgarità; ben diversi, poi, sono stati alcuni commenti della fase due, in cui in cui il
Real era di fatto scomparso come soggetto ed il dibattito per qualcuno, ha oltrepassato il confine della legalità.
Chi scrive, si è accorto
in ritardo delle frittate ma solo
quando, alcune di esse erano già cotte. Tornando
alla nota di Gino che segue, penso
che il suo essere esterrefatto, si
riferisca sopratutto a questa seconda fase.
Il Real Statte (foto dal sito omonimo) |
Il "capitano di sempre" Mina D'Ippolito (foto dal sito del Real) |
(foto dal sito del Real) |
Ecco Gino:
“Stattese esterrefatto,
sgomento, registro la spropositata diatriba che, nei giorni scorsi ha visto
protagonisti, dirigenti del movimento ambientalista da un lato, e la struttura
dirigenziale della nostra squadra femminile di calcio "Real Statte", dall’altro.
Come è noto, la compagine
sportiva, dal novenbre 2011 è divenuta “Italcave-
Real Statte", in seguito alla sponsorizzazione dei i fratelli Caramia. Da qui l'origine della
controversia, vero "casus
belli" .
Il lavoro degli ecologisti,
attivi da sempre nella difesa dell'ambiente, e protési per l'abbattimento
dell'inquinamento che ci avviluppa come mostruosa ragnatela da decenni, è
meritorio e degno di lode ed encomi.
Non altrettanto si può dire,
e questo è quanto mai incomprensibile, del
loro atteggiamento con cui deprecano, il comportamento dei dirigenti
della gloriosa squadra, e specificatamente di “Tony Marzella Deus ex machina"
perchè sarebbe reo di aver supinamente accettato l'aiuto dell'azienda Caramia.. e perclò complice, degli
stessi, di manifesta indifferenza per l'antico problemi dei "veleni".
La reprimenda, esagerata, e non solo per chi
scrive, ha suscitato, come era prevedibile , una reazione virulenta da parte
del cocher Tony. Questi,
nell'intervento chiarificatore, ha esposto con argomentazioni
incontrovertibili, le ragioni della scelta, che attengono, unicamente alla sopravvivenza della squadra che per
molti anni, ha portato (e continua a
portare) lustro a Statte ed ai suoi cittadini con le moltplici
affermazioni conseguite in tanti anni di appassionante agonismo.
Atteso che in un "regime" di libertà a nessuno
deve essere negato poter esprimere la propria opinione e le proprie idee, su
argomenti e cose, occorre, altresì ribadire che l'obiettività deve costituire
lo spirito informatore, di ogni analisi, sia pure critica, e che qualsivoglia
esternazione deve essere supportata dal dono, che Voltaire considerava supremo: la "tolleranza".
Le contrapposizioni non
portano lontano, perciò il discorso sul "metodo"
da seguire per progredire insieme, è fondamentale e, se intelligente, assolutamente
dirimente.
L'acredine e gli insulti,
altro non fanno che annebbiare l'intelletto. E gli insulti da qualche parte
sono volati, irragionevolmente.
Una diversità di idee è
lievito per la crescita intellettuale e civile. L'aria,
già in essere del Natale, la meravigliosa atmosfera che la festività sprigiona,
sia il collante di una ricomposizione
d'amicizia e di concordia.
Con questo spirito facciamo un grosso "in bocca al lupo" alla nostra gloriosa squadra e porgiamo l'augurio di tempi migliori a quanti non
sono liberi dal bisogno, ai giovani, a chi è senza lavoro, agli anziani e sopratutto
a chi lotta per condizioni precarie di salute. E sappiamo quanti soffrono, amici e conoscenti.
Gino Del Giudice
Conclusioni
Da parte mia, sono convinto, che fare il tifo per la squadra, NON
È fare il tifo per lo sponsor. La vita quotidiana ce ne mostra tanti di esempi: Pensiamo alla grande
squadra di calcio italiana che viene sponsorizzata da una compagnia araba, di
proprietà di uno stato che, per quello che riguarda lo stato delle donne, la libertà
religiosa e la democrazia, non è propriamente
un esempio da imitare. Eppure nessuno ha mai trovato da ridire.
Per ciò che riguarda Tony Marzella, cito una recente riflessione di un nostro concittadino, dall’acume notevole (S.U.del
gruppo “sei di Statte se)”: "Se tu hai la coscienza a posto e qualcuno ha un problema con te, non ti devi preoccupare, perché il problema è il SUO e non il tuo."
Per finire: Ora che siamo nelle fasi conclusive dei gironi
eliminatori, la squadra del Real Statte
ha bisogno di essere incitata e di sentire
la cittadinanza intorno ad essa, come sono convinto che tutti, ma proprio tutti, siano orgogliosi di
queste fantastiche ragazze. Ricordiamoci infine, che a Statte, vi è una compagine maschile di calcio a 11 un po' negletta, militante in 2° divisione. Incoraggiamo anche questi ragazzi.
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