"Non un altro bambino, non un altro abitante di questa sfortunata città, non un altro lavoratore dell'Ilva, abbia ancora ad ammalarsi o a morire o a essere comunque esposto a tali pericoli, a causa delle emissioni tossiche del siderurgico".
(Patrizia Todisco, giudice per le indagini preliminari della Procura di Taranto)
In difesa, delle coraggiose persone come lei che in contrasto dei "poteri massimi" si battono per la salute dei cittadini, si è svolta una "manifestazione - fiaccolata" la sera del 5 Ottobre 2012. Oltre 5000 persone sono sfilate silenziose senza nessuna "bandiera politica". Un segnale di "presa di coscienza" di una cittadinanza che in tanti anni è stata ingannata da false perizie, false statistiche, FALSO TUTTO.
( (Fulvio Colucci .. la gazzetta del mezzogiorno .. abstract)
Alessandro
Marescotti di peace - link, un'associazione che da "decenni, si è sempre battuta per la questione ambientale ma è stato sempre inascoltata, dice: «i tarantini devono dire da che
parte stare, devono scegliere tra la salute, l’ambiente e i sacrifici umani
imposti dal degrado ambientale provocato dalla grande industria».
Hanno dichiarato Fabio Matacchiera
presidente del Fondo antidiossina e Rosella Balestra, del comitato
"Donne per Taranto”:
"Il percorso della marcia silenziosa esprime il
nostro dolore e ripone nella magistratura le nostre speranze».
Una marcia e una
parola d’ordine: «Gli impianti ILVA vanno fermati perché inquinano e l’Aia non
serve specie se concessa su aree sotto sequestro».
Il Percorso della fiaccolata:
I manifestanti sono partiti dal
piazzale dell''Arsenale per arrivare, attraverso via Di Palma, in piazza della
Vittoria.
«Non ci sono stati simboli di movimenti o partiti» hanno ricordato
Matacchiera e Balestra, «e non sono state ammesse bandiere. La marcia delle fiaccole è avvenuta in silenzio e ad aprire il corteo sono state le mamme con i bambini».
Il corteo, apolitico, è stato accompagnato dal suono di cornamuse e si è concluso con un fragoroso applauso, nella commozione generale. !!
La mancata "partecipazione ufficiale" del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti (il 3 ruote di Cataldo Ranieri) è stata giustificata dallo stesso Ranieri come segue:
Alcuni partecipanti alla fiaccolata, appartenenti al comitato dei cittadini liberi e pensanti. Lo stesso comitato non ha ritenuto di partecipare ufficialmente, Si riportano in seguito le motivazioni |
Purtroppo, non abbiamo sentito parlare in nessun modo di sostegno agli
operai qualora dovesse chiudere l’Ilva ma, di contro, abbiamo visto
pubblicizzare ampiamente questa fiaccolata come una manifestazione di sostegno
alla magistratura
Chi, degli aderenti al Comitato, era presente portava con sé ANCHE questi
temi:
- Rappresentare l’operaio che in questa occasione è stato ignorato come
accaduto sino alla fine dello scorso mese di luglio;
- Commemorare le vittime che questa città ha dovuto pagare in cambio di
un minimo di occupazione. Vittime che sono operai e cittadini. Gli operai sono
prima di tutto cittadini e, come dimostrato da innumerevoli studi, sono i primi
ad essere maggiormente esposti all’inquinamento più letale;
- Dimostrare alla cittadinanza attiva ed agli organizzatori di questo
meraviglioso serpentone d’anime che gli operai stanno continuando a fare dei
passi verso i cittadini. Sarebbe giusto che queste azioni volte
all’avvicinamento vengano ricambiate anche dai cittadini verso gli operai.
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