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venerdì 26 ottobre 2012

ILVA: Bruno Ferrante non è più "custode giudiziario"


Bruno Ferrante

Bruno Ferrante, è per la seconda volta "fuori" dai custodi giudiziari ILVA. Lo ha deciso il Tribunale di Taranto, contestando allo stesso l'inconmatibilità del "doppio ruolo" di Presidente dell'ILVA e di custode giudiziario e, sopratutto, la "scarsa disponibilità" a collaborare con l'Autorità Giudiziaria manifestando l'interesse a continuare a "produrre". Al suo posto, ritorna Mario Tagarelli, presidente dell'ordine dei commercialisti di Taranto che sarà di fatto "l'amministratore" del'ILVA per conto del tribunale.

Lunedì intanto la nuova Aia sarà notificata all'Ilva. Lo annuncia Giampiero Mancarelli, assessore all'Ambiente della Provincia di Taranto e tra i firmatari insieme a Regione Puglia, Comuni di Taranto e Statte, dell'autorizzazione.
«Da allora – dice Mancarelli – scatteranno dieci giorni affinché l'Ilva adempia ai primi obblighi. Se non lo farà, il ministero dell'Ambiente invierà una diffida ad adempiere entro i successivi dieci giorni».


Riportiamo maggiori dettagli

(Abstract da "il Sole24ore del 26 Ottobre 2012)
TARANTO
Bruno Ferrante, presidente dell'Ilva, è per la seconda volta fuori dai custodi giudiziali responsabili delle aree del siderurgico sequestrate. Almeno sin quando non deciderà la Corte di Cassazione.
A sospenderlo, da dove il 28 agosto scorso l'aveva ricollocato il Tribunale del Riesame, è stato ieri il Tribunale di Taranto in qualità di giudice dell'esecuzione.

Pur non contestando la legittimità dei ricorsi presentati, il Tribunale muove due osservazioni a Ferrante: l'incompatibilità del doppio ruolo, ovvero presidente dell'azienda e custode giudiziale, e la sua «discutibile e scarsa disponibilità a collaborare con l'autorità giudiziaria, palesata soprattutto in maniera chiara, con la volontà, o quantomeno l'interesse a proseguire l'attività produttiva, che darebbe luogo a protrazione o aggravamento di conseguenze dannose di reato, giunte, invero, già a livelli allarmanti».


Il doppio ruolo di Ferrante, osserva ancora il Tribunale, «poteva dare luogo a problemi di mera opportunità nel rispondere a pretese in contrasto fra loro o difficilmente conciliabili».

Esce quindi di scena Ferrante e torna Mario Tagarelli, presidente dell'Ordine dei commercialisti di Taranto, mentre restano regolarmente in carica gli altri tre custodi: Barbara Valenzano, Emanuela Laterza e Claudio Lofrumento.
[omissis]
Il braccio di ferro tra gli altri "tre custodi" e Ferrante va avanti per mesi. E quando l'azienda presenta le sue proposte scatta il disco rosso dei custodi, i quali ritengono gli interventi indicati non validi e non concordati con loro.
Le "sagome" sono un simulacro dei morti per inquinamento


 «Pensiamo – sostiene il procuratore capo di Taranto, Franco Sebastio – che prorogare la permanenza di Ferrante tra i custodi avrebbe costituito un pericolo».

Lunedì intanto la nuova Aia sarà notificata all'Ilva. Lo annuncia Giampiero Mancarelli, assessore all'Ambiente della Provincia di Taranto e tra i firmatari insieme a Regione Puglia, Comuni di Taranto e Statte, dell'autorizzazione. «Da allora – dice Mancarelli – scatteranno dieci giorni affinché l'Ilva adempia ai primi obblighi. Se non lo farà, il ministero dell'Ambiente invierà una diffida ad adempiere entro i successivi dieci giorni».

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