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sabato 20 ottobre 2012

Serata in biblioteca di Statte: 13 sotto il lenzuolo

Giuliano Pavone autore di "13 sotto il lenzuolo"

11 Ottobre 2012
Serate culturali nella biblioteca di Statte.
Incontro con l'autore: Giuliano Pavone.



Giorno 11 Ottobre, è stato presentato nella "Biblioteca Civica" di Statte, il libro "13 sotto il lenzuolo" di Giuliano Pavone,  uno scrittore che è nato a Taranto e vive a Milano. Giornalista, ha pubblicato una decina di libri fra narrativa, saggi e varia. Il suo primo romanzo, L’eroe dei due mari, ha vinto il Premio Selezione Bancarella Sport e il premio USSI Puglia per il racconto sportivo, e ha ricevuto una segnalazione particolare al Concorso Letterario CONI.
Mario Pennuzzi, Armando Grassi, Giuliano Pavone, Giulia Galli
(foto Giovanna Soldatini)

Ha presentato la serata e gli ospiti, il direttore della biblioteca, Mario Pennuzzi , è stata quindi, la volta di Armando Grassi (assessore alla cultura) che ha delineato la "figura" dell'autore e il contenuto del libro. 
Foto Giovanna Soldatini

A questo punto, ha preso la parola Giulia Galli (del "presidio del libro "il granaio")  che ha iniziato a tratteggiare la trama del libro stesso e dell'autore ma con una "svolta" non troppo consueta in questo tipo di presentazioni; se è, infatti, abbastanza comune, intercalarne un "passaggio" con la lettura di un frammento del libro stesso, (presentazione a due), qui si è scelta la "via a tre": Giulia Galli, a tratti, invitava una delle due mirabili "lettrici", Giulia Fronzone o Roberta Criscio, a leggere un determinato "passo", per poi interloquire con l'autore Giuliano Pavone in un continuo "scambio a tre".
Giulia Fonzone (foto Giovanna Soldatini)


Che dire ? Il risultato è stato "particolare". In genere in queste occasioni, gli astanti, all'inizio prestano molta attenzione, ma poi ... col passare del tempo e .. degli interventi .. l'attenzione cala e .. qualcuno comincia a "guardare l'orologio". Qui le cose sono state completamente diverse, non tanto per la felice scelta della "presentazione a tre", bensì per la "qualità" dei soggetti.
 Giulia Galli,  ha dato prova di una attenta e precisa conoscenza tanto del libro che dell'autore, ha mostrato capacità di ironia, di sintesi e di esposizione non comuni; abili e tempestive le sue "domande" a  Giuliano Pavone che a sua volta è stato piacevole spassoso e ricreativo, così che è stato logico dedurre che se scrive come parla ... il libro deve essere acquistato subito !!
Le due ragazze del "terzo soggetto", Giulia Fronzone e Roberta Criscio, sono state le "ciliegie che mancavano sulla torta" la loro non è stata una semplice "lettura" , bensì una vera e propria "recitazione": bravissime !!
Roberta Criscio, sullo sfondo: Mario Pennuzzi, Armando Grassi
Giuliano Pavone (foto Giovanna Soldatini)


Che dire dell'origine del libro? Sentiamo l'autore:
«Da un lato, dalla mia morbosa passione per le commedie sexy degli anni Settanta su cui scrissi un saggio pop molto prima delle rivalutazioni di Quentin Tarantino; dall’altro, mi sono ispirato alla vera storia del “13” miliardario realizzato a Martina Franca da Martino Scialpi nell’82: non venne mai pagato perché per un disguido non arrivò al Coni ed è ancora oggetto di battaglie legali.

Da questi spunti ho costruito un romanzo con la cifra a me congeniale di mischiare alto e basso, scrivere cose comiche che però magari fanno riflettere».
(Credo non ci sia giudizio più efficace e conciso di questo !!)

INFINE:
Non sta certamente al "semplice cittadino" permettersi di censire il contenuto del libro: tanti, letterati e critici l'avranno fatto. Credo sia però utile all'autore "percepire il sentire dell'uomo comune".
Ebbene, non ci soffermiamo sulla trama. (Vi assicuro che è "spassosa"), ma sulla divertente arguzia dell'autore, che passa facilmente dall'umorismo, alla filosofia amena; quindi più che "noi" facciamo parlare LUI:

L'importanza della bellezza
Dice che la bellezza è soggettiva... fin’a ’nu cert’ pund’, però. (Don Vituccio Armento)
 
La fine "improvvisa dell'estate":


"In più, come ogni anno, finito agosto un’invisibile mano aveva schiacciato un interruttore, gettando su tutto una luce da diapositiva: nitida, brillante, tesa di tramontana, finanche profumata. La patina inerte dell’estate era stata strappata come la visiera a perdere di un moderno casco da Formula 1.  Le strade improvvisamente vuote e le giornate sempre più brevi a qualcuno mettevano tristezza. Non a me, che invece da quel cupio dissolvi traevo una strana energia".
 
Come descrive quei "giorni"
"Giorni intensi, movimentati, divertenti. Felici non lo so: a ventidue anni non si perde tempo a chiedersi se si è felici, a ventidue anni si vive e basta. E non mi va neanche di attribuirmela a posteriori, la felicità, perché correrei il rischio di confonderla con la nostalgia. Ma le emozioni, i casini di quei giorni, quelli sono sicuro che non torneranno più. E, in fondo, neanche lo vorrei. "
 
 
Vedete come, dopo una epica vittoria calcistica sulla germania, "punisce" a suo modo anche numerose e belle valkirie tedesche:
Io, per esempio, durante due settimane devastanti in un campeggio di Rimini, mi dedicai a perpetrare l’appena dimostrata sudditanza del popolo germanico punendo a modo mio un congruo numero di consenzienti cittadine tedesche.
 
Vedete, come descrive il "fannullone, spendaccione e artista padre"  nel libro: è un autoritratto dell'autore?
Mio padre era nato per dipingere, per frequentare salotti, per qualsiasi cosa non fosse utile o redditizia. E aveva la erre moscia. E se qualche volta veniva scosso da soprassalti di pragmatismo, erano velleitari anche quelli ...
 
 
Come concludere? Uno stile leggero, ameno e godibile. Una "filosofia" di vita e di pensiero che "necessariamente" deve far parte del "bagaglio" di questo simpatico giovane scrittore. Un consiglio: leggete questo libro, perché dopo averlo letto, vi sentirete più sorridenti e ottimisti !! (Leodelg)
 
 
 
 
 





 


 










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