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martedì 15 settembre 2015

IL FEUDO DI STATTE di Angelo Marinò. Come "scaricarlo".Storia stattese


IL FEUDO DI STATTE  di Angelo Marinò: come scaricarlo.

Diversi amici (reali e di "gruppo") hanno più volte espresso il desiderio di disporre di un "archivio" riguardanti essenzialmente la storia di Statte e del suo territorio. Ebbene, la maggior parte dei libri riguardanti storia e tradizione stattese, sono stati ora, resi "disponibili".

La realizzazione di questo “archivio” è stato reso possibile per merito degli autori dei libri stessi: Don Francesco Ruggieri, Angelo Marinò, Cosimo Scatigina, Mimmo Calabretti,  Mario Pennuzzi ed altri che hanno concesso di rendere fruibile le loro opere a tutti i cittadini (escluso gli usi commerciali).

Un merito “grandissimo” va ovviamente al suddetto dott. Mario Pennuzzi e alla dottoressa Agnese Giandomenico che hanno operato affinché gli stessi autori, concedessero la “liberatoria” per questa operazione culturale. Liberatoria che gli autori hanno concesso volentieri. 

(Detto per inciso, per merito di questi due impegnati e colti operatori, la nostra biblioteca è ora, un punto di riferimento assoluto tra le stesse le biblioteche della provincia e della stessa regione) 

Con questa prima paginetta ci proponiamo di agevolare la “creazione di un archivio dei libri di Statte” per tutti gli stattesi che lo desiderano. Cominciando appunto non dal 1° libro della storia di Statte ma dal secondo, che fu il più importante, pubblicato fino a quel momento.

Avverto i “meno pratici” che non ci riuscissero con le indicazioni che darò,  di scrivermi in privato e, agli stessi, invierò il pdf del libro stesso. 

Una volta in possesso del pdf, ognuno può regolarsi come crede, la via più idonea per i veri amanti di Statte e della sua storia, dovrebbe essere quella di farsi stampare il libro da Di Gregorio in piazza, raccomandando che ogni pagina venga ingrandita in formato A4, in alternativa, potete anche non fare niente e mantenervi il file per una eventuale consultazione o lettura.

Caso a parte ha riguardato il volume di Don Francesco Ruggieri autore della prima storia di Statte, perché, l’autore è venuto a mancare tantissimi anni fa, ma anche in questo caso, il nostro massimo storico, professor De Marco, responsabile della Biblioteca Diocesana di Taranto, ha operato affinché la stessa liberatoria fosse ottenuta dalle autorità diocesane.


Come scaricare il libro:
Per i più pratici, ricordo che la via più idonea è quella di accedere a “Internet Culturale” indicandolo nel motore di ricerca e, da questa pagina scaricare i libri che interessano.

Ed ora un “aiutino” per i meno “scafati”:

1) Copiate ed incollate questo indirizzo sulla barra di Google (o altro browser), oppure tenendo premuto il tasto Ctrl, cliccate direttamente su questo link:


Si aprirà questa pagina.



Cliccate sul simbolo in alto a destra (freccetta un giù) e si aprirà questa altra successiva pagina:



Operate come indicato e cioè: 1) per prima spuntate il quarto cerchietto bianco (per evitare di scaricare 5 o 6 pagine  finali in bianco). 2) pagina 92 (per il motivo suddetto); 3) spuntate la casella"Uso non commerciale" e 4) cliccate la casella in basso a destra (Download).

Attendete che vengano scaricate le pagine e comparirà una pagina simile a quella sottostante con la possibilità già di scorrere il pdf, ma ancora questo, non è presente nelle vostre cartelle.




Ripeto, ancora il pdf non è stato salvato. Ed allora, a seconda il Browser che usate o avvicinare la freccia del mouse verso il basso a destra e comparirà il rettangolino illustrato sopra e cliccate sul segno di "salvare", (o salvate il file in qualunque altro modo) vi si aprirà la possibilità di salvarlo nella cartella che desiderate.

Ripeto, se trovate difficoltà, contattatemi e vi manderò direttamente il file relativo.

Gli altri libri che è possibile scaricare e di cui, ai meno esperti darò le necessarie indicazioni, sono i seguenti (e non solo):


Il primo libro della storia di Statte, autore don Francesco Ruggieri nel 1951

Uno dei due esaustivi e completi libri sulla storia di Statte del professor Vittorio De Marco; questo primo libro pubblicato nel 1997, ormai esaurito come il secondo qui in basso, focalizza la storia della nostra cittadina, ponendo l'accento specialmente sugli aspetti religiosi.

Il secondo esaustivo e completo libro sulla storia di Statte del professor Vittorio De Marco è: Statte tra ottocento e primo novecento pubblicato nell'anno 2000; anche questo è un libro esaurito come il primo e mette l'accento sugli aspetti civili e sociali della primissima storia della  Statte moderna.  

Questo volumetto, frutto di un lavoro di ricerca paziente e appassionato chiarisce tante cose sulla cosiddetta "Abbazia di Mater Gratiae", sita nei pressi della masseria Leucaspide e meta di tanti pellegrinaggi dei nostri avi. L'autore è  Cosimo Scaligina, di origine massafrese ma amante della nostra tradizione e della nostra storia. In questo volumetto ha raccolto testimonianze dirette di tanti nostri anziani concittadini: Un lavoro preziosissimo.

Dobbiamo dire che questo, libricino di Angelo Marinò, più che un volume è un piccolissimo libretto di poche pagine che descrive la cripta posta su uno dei lati della gravina di  San Michele, nei pressi del ponte principale verso Crispiano con degli affreschi in via di completa rovina. Marinò, fa il punto sulle tradizioni religiose del lontano medio evo.


L'autore è Mario Pennuzzi della Biblioteca Civica di Statte. Ha voluto "nascondersi" con un "sottotitolo" seguente: TESTI DI MARIO PENNUZZI, che dimostra quello che è: un uomo di grande cultura che NON AMA APPARIRE.  Janet Ross, la viaggiatrice e scrittrice inglese, che ci ha fatto conoscere di "prima mano"  il territorio di Statte, e la zona di Leucaspide  e dei Dolmen, è per Pennuzzi un modo ed un mezzo per raccontare da par suo la Statte rupestre a cavallo dell'800 e '900. Un lavoro prezioso. 

Un interessante libro del professor Mimmo Calabretti sulla vita del sacerdote che è stato parroco di Statte per quasi mezzo secolo: dal secondo decennio del '900 fino alla metà inoltrata dello stesso secolo. Ricco di testimonianze e documenti preziosi, si deve all'autore che allo stesso "Don Paolo"  sia stata dedicata una via nella nostra cittadina Nei pressi della "sua" Chiesa.
Foto Armando Grassi

Ed ecco il famoso libro ora quasi esaurito, del professor Calabretti, frutto di una certosina ricerca durata decenni, attingendo alle sue "radici materne stattesi": Suo nonno era il famoso possidente "Don Cosimo Ressa". Il  volume, raccoglie tante preziose "stattesità": Detti, proverbi, modi di dire, giochi, e "modi di essere" degli stattesi, di un tempo lontano ma non troppo. Un lavoro encomiabile.

Leucaspide: Foto Armando Grassi


CONCLUSIONE
In questa "raccolta", c'è molto, ma mancano tanti altri preziosi volumi che non possono essere "scaricati" perché non è stato possibile avere la "liberatoria" degli editori o autori. E' il caso del "Vocabolario del dialetto stattese" di Gino Del Giudice ancora con i "vincoli" dell'editore. Dello stesso Gino, vi sono tanti altri libri che potrebbero essere digitalizzati. Come mancano alcuni volumi di Antonio Vincenzo Greco tra cui "Statte tra le grotte e le masserie", e "i 4000 anni della masseria di Accetta". Manca anche, il prezioso volume di Pasquale Costantino: "Il territorio del Comune di Statte" e tanti altri volumi ancora. 

TUTTAVIA, I VOLUMI GIÀ' DIGITALIZZATI, SONO DEI PILASTRI DELLA NOSTRA STORIA CHE QUALUNQUE STATTESE AMANTE DELLA PROPRIA  ORIGINE NON MANCHERÀ DI TENERE SUI PROPRI SCAFFALI. 

Come dall'esempio dell'inizio pagina, sul sito "Internet Culturale"  troverete tutti i volumi citati. Potete poi operare come una sorta di "catena culturale benefica di Sant'Antonio", scambiandovi tra di voi i volumi scaricati o ricevuti, con la consapevolezza e vincolo che, gli autori, hanno sì concessa la "liberatoria" delle loro opere, ma non per fini commerciali. (Ovviamente sono disposto, in caso di bisogno, ad essere uno dei primi anelli della "Catena di Sant'Antonio": Capìscijammè)

Non ci resta che ringraziare gli autori delle opere citate, per essere stati generosi nel mettere a disposizioni dei concittadini il frutto dei loro lavori. Un ringraziamento va altresì, agli insostituibili operatori della biblioteca civica, Mario PennuzziAgnese Giandomenico per aver reso possibile tutto questo.

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