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giovedì 9 agosto 2012

STATTE E ILVA: Il consiglio comunale esprime "solidarietà" ai lavoratori ILVA



Il sindaco Angelo Miccoli


Riportiamo,un ordine del giorno del consiglio comunale di Statte che, esprimendo "solidarietà" ai lavoratori dell'ILVA e dell'indotto, si augura (in modo implicito, ma non troppo) che si continui a "produrre".

La preoccupazione del sindaco, della giunta e dell'intero consiglio comunale per i loro cittadini (che verrebbero messi sul lastrico dalla chiusura degli impianti) è condivisibile,  ma continuare la "mattanza" di lavoratori e cittadini sacrificati in nome del lavoro, in queste condizioni ambientali, non è più possibile.

Bisogna pur capire, a quali condizioni ambientali, l'ILVA possa continuare a produrre visto che l'ordinanza del riesame non brilla per chiarezza, alimentando diverse interpretazioni spesso opposte. Probabilmente nel recitare "per il resto viene confermata la precedente ordinanza", i giudici del riesame non hanno voluto prendersi la responsabilità di essere più espliciti, alimentando ancora polemiche, dubbi e tesi contrapposte.

E' auspicabile quindi, che Statte diventi parte più attiva nei controlli dell'operato dell'azienda, nei lavori di "messa a norma" di tutti gli impianti "sotto sequestro" e che la piena produzione possa riprendere quando questi parametri siano assolatamente in regola con le norme di legge. 
Come "parte lesa" Statte ha il "diritto" di intervenire nelle fasi di bonifica, pretendendo una puntuale e giornaliera informazione sullo "stato dell'arte", sperando anche, che "il tribunale del riesame" integri l'ordinanza con una "interpretazione autentica, volta a dissipare ogni dubbio, circa la continuazione della produzione (sia pure a livello ridotto), durante il periodo di "messa a norma" degli impianti. (LeoDelG)


Ed ecco "l'ordine del giorno" del consiglio comunale:
Il presidente del "consiglio comunale di Statte" Angelo Villani

 STATTE. “Il consiglio comunale di Statte, esprime vicinanza e solidarietà a tutti quei lavoratori Ilva e indotto, che in questi giorni stanno vivendo momenti di grande apprensione e incertezza per una prospettiva che sarebbe disastrosa per la loro sorte, per la sorte della città di Taranto, per l’economica dell’intera regione Puglia e per la tenuta del sistema industriale nazionale.
Apprezziamo il grande lavoro che la magistratura sta effettuando per la salvaguardia e la tutela della salute di tutti i cittadini. Affermiamo, sicuri di non essere smentiti, che la città di Taranto, il Comune di Statte e l’intera provincia, abbiamo già pagato in termini di inquinamento ambientale delle conseguenze drammatiche che da esso ne derivano.
L'assessore all'ambiente Vincenzo Chiarelli
Non possiamo, quindi, in questo momento, pagare un ulteriore prezzo che avrebbe ripercussioni drammatiche nell’intera comunità. Siamo convinti che non debba esistere un conflitto, tra lavoratori e cittadini, dal diritto al lavoro e salute. Bisogna superare queste contrapposizioni perché lavoro e ambiente possono e devono coesistere.
Oggi più che mai ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, Governo da una parte e azienda dall’altra”.

Il documento è passato con il voto unanime dell’intero consesso cittadino.

Angelo Miccoli

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