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mercoledì 3 aprile 2013

Biblioteca: Gianluca Marinelli: “Taranto fa l’amore a senso unico”


Foto di Giovanna Soldatini (Pietro Guida: struttura acciaio 1974: foto del libro Ciro De Vincentis)


Scrittori di Puglia incontro nella "biblioteca civica" di Statte con Gianluca Marinelli , autore del libro "Taranto fa l'amore a senso unico".

 
Foto Giovanna Soldatini


Hanno partecipato:
Il direttore della biblioteca, Mario Pennuzi
L’assessore alla cultura del comune di Statte, Armando Grassi
L’operatore culturale “Le Sciaie” Angelo Cannata diTaranto.
Ha “illustrato” il libro e gli slides, l’autore Gianluca Marinelli.
Ha concluso il sindaco Angelo Miccoli.


 
Emanuele De Giorgio: Morte dell'ulivo (xilografia 1968)


Si premette, che il motivo di questa paginetta non è, quello di fare una recensione del libro, bensì quello, di “archiviare” e tenere traccia di questo avvenimento (come altri rilevanti della biblioteca). La piccola nota di chi scrive ha solo l’intendimento di descrivere “l’incontro”, dall’esterno, ovvero come lo ha percepito un “non addetto ai lavori”, che ha seguito  gli interventi di Pennuzzi, Grassi, Cannata e dello stesso autore Marinelli. Del resto, trattandosi di opere artistiche la migliore "recensione" è rappresentata dalle immagini proposte, che troverete molto più numerose sul libro.

Foto Giovanna Soldatini: L'autore Giancarlo Marinelli, con Mario Pennuzzi

La sera del 27 Marzo è stato presentato nella biblioteca civica di Statte un libro-saggio sulle esperienze artistiche germogliate nei primi anni dell’insediamento Italsider a Taranto (1960 – 1975).
Queste opere, spaziano dalla letteratura alla pittura, dalla grafica alla scultura, coinvolgendo artisti e letterati a livello locale, nazionale e, non di rado internazionale.
Tutte le iniziative. sono state sponsorizzate o meglio,  finanziate direttamente dall’azienda, nell’intento di rafforzare la posizione di prestigio, che andava assumendo, anche a livello internazionale.
Le stesse manifestazioni  artistiche, erano legate spesso, a temi connessi alla sicurezza del lavoro,ed associate  a consistenti  “promozioni sociali”,  a favore dei dipendenti, con la realizzazione di diversi punti di ritrovo, cultura, svago e sport disseminati nei dintorni.



Nicola Carrino: Illustrazione di "Taranto Oggi" 1960 (inchiostro su carta)


Parlare di questo aspetto ora, può sembrare anacronistico, visto i gravissimi problemi che l’Ilva ci pone in fatto di ambiente, salute, inquinamento e .. occupazione, ma, proprio per questo, l’autore ha avuto il coraggio di affrontare queste tematiche non di moda, per “consegnare”  a noi tutti e .. a quelli che ci seguiranno, un accurato, puntuale ed articolato saggio, circa i rapporti tra la illuminata industria ed il mondo artistico e culturale, illustrando anche l’attenzione  riservata ai dipendenti.
 
Flavio Costantini: Illustrazione dal libro "L'acciaio tra gli ulivi" 1961
 

E’ inutile dire che con l’avvento dell’Ilva, questo idillio, si è dissolto  per non dire di peggio: una conduzione aziendale da veri  padroni delle ferriere volta, al massimo profitto ed incurante degli uomini e dell’ambiente. Per la verità, anche con l’Italsider  negli ultimi anni, la musica era totalmente cambiata; si pensi che  negli ultimi anni, alcuni artisti che avevano collaborato per anni, erano stati licenziati, perché “comunisti”.
 
Flavio Costantini: Illustrazione dal libro "L'acciaio tra gli ulivi" 1961
 

Note sull’autore e citazioni.

Taranto e l’Industria “ un rapporto complesso lungo sessant’anni. Sessant’anni a fasi alterne, tra illusorio benessere e dolorosi risvegli. Sessant’anni durante i quali la cultura è stata allo stesso tempo vittima e figlia della nuova “era dell’acciaio” e del boom economico”.


Note sull’autore: Gianluca Marinelli (1983), artista e storico dell’arte. Suoi saggi sul rapporto arte-industria sono apparsi su riviste universitarie (“Kronos”, “Nuovi itinerari di storia dell’arte). Ha curato i profili critici di alcuni artisti italiani e stranieri operanti in Italia Meridionale.

Dalla prefazione di  Francesco Abbate: “un saggio che analizzando con grande rigore la politica culturale dell’Italsider, affresca proprio gli anni dell’ottimismo industrialista, capace di coinvolgere personalità di primo piano della cultura italiana, dalla letteratura alle arti figurative, e ricercare, spesso con successo, le giustificazioni teoriche alla gigantesca operazione che rimarrà contrassegnata dal fortunato slogan “acciaio tra gli ulivi”.


Angelo Cannata: Giancarlo, ha trattato, in modo oggettivo e storico, il legame di  Taranto con l’Italsider, nell’ottica che:  l’impresa deve comunicare l’idea di una istituzione, vicino all’opinione pubblica e, idealmente al suo servizio.


L’autore: Gli artisti, che si sono cimentati in questa collaborazione con l’Italsider, l’hanno fatto, anche con l’intento costruttivo e propositivo e con la consapevolezza che la cultura doveva accompagnare la crescita e lo sviluppo. D’altra parte, questi artisti, in maniera abbastanza precoce, cominciarono a denunciare i guasti che si cominciavano a delineare in campo ambientale e sulla sicurezza del lavoro”.

Conclusioni: Davvero un paziente ed accurato lavoro, non solo visto dal punto di vista principale (arte e industria), ma sopratutto dal lato sociale e culturale.


Flavio Costantini: Illustrazione dal libro "L'acciaio tra gli ulivi" 1961


 (Curiosità). Nel libro, non si fa cenno dell’importante centro di tiro a piattello” ubicato presso la masseria Feliciolla di Statte, sempre “sponsorizzato” dall’Italsider. Centro che poi ha permesso al nostro concittadino Piero Genga di conquistare il titolo di campione del mondo e di diventare uno dei più ricercati allenatori internazionali della specialità, consentendo alla nazionale finlandese, che non aveva MAI vinto una medaglia, di conquistarne una, prestigiosa d’argento alle ultime olimpiade. (Mi scuso per la “divagazione”,ma un elemento “stattese” devo trovarlo “in ogni dove”).


Emanuele De Giorgio: Natale 1968 a Taranto(Paolo VI tra i lavoratori
Xilografia per cartolina natalizia 1968
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