I cattivi odori nella Feliciolla, ossia "Invece del solo dito, guardiamo anche "la minacciosa luna".
Il "Consiglio monotematico" comunale del 9 ottobre 2014, era stato indetto, su richiesta di tre consiglieri
di minoranza (Spada, Cristofaro e
Chirico), per cercare una soluzione
allo stato di disagio dei cittadini di quei rioni, determinato dall’aggravarsi
degli “effluvi maleodoranti”, provenienti dalla
vicinissima discarica Italcave.
I cittadini di queste zone,
non erano arrabbiati, soltanto per queste emissioni
odorigene, a cui, purtroppo erano
avvezzi da tempo ma, ancora di più, per
le autorizzazioni a go go, provenienti
da ogni dove, (regione, provincia e
comune di Taranto), volte a favorire, ampliamenti a dismisura dei conferimenti.
L’ultima di queste autorizzazioni, ha consentito il
conferimento di rifiuti provenienti ANCHE dalla provincia di Bari, oltre a quelle extraregionali in atto. Teoricamente,
la stessa autorizzazione, risulta temporanea, limitata a 60
giorni, ma come accade quasi sempre, è da prevedere che ci ritroveremo con tante proroghe a catena.
C'è da premettere, che questi "Consigli monotematici" sono sempre un po' difficili da gestire, perché sono una sorta di "valvola di sfogo" per i cittadini, quindi un plauso va al presidente dello stesso consiglio Angelo Villani, per aver condotto col giusto equilibrio e con la necessaria autorevolezza, lo spazio riservato ai cittadini stessi e quello riservato i suoi colleghi politici.
Dallo stesso "Consiglio", non credo siano emersi, fatti o proposte che possano
migliorare più di tanto, la condizione ambientale dei cittadini di Statte Sud. In ogni modo, eccone un riepilogo:
1)
La posizione dei consiglieri di minoranza ed il consiglio monotematico. (Interventi di Emanuele Cristofaro,
Fabio Spada e Cataldo D’Ippolito).
La proposta da parte dei consiglieri di minoranza, di indire un Consiglio Monotematico, sui problemi della Italcave, ha avuto il principale merito di informare i cittadini su questo e su altri problemi, supplendo alla mancanza di consuete ed abituali informazioni da parte dell’amministrazione.
I consiglieri di minoranza, hanno . anche lamentato, uno scarso loro coinvolgimento, sulle decisioni che interessano i cittadini, tasse comprese ed hanno rivendicato il merito, (per mezzo di questi consigli monotematic)i, di aver dato la possibilità ai cittadini, di intervenire direttamente per esprimere i loro problemi. Hanno altresì affermato che, alcuni ricorsi contro l’Italcave, hanno avuto esito negativo, perché non motivati adeguatamente malgrado le parcelle salatissime.
Un'altra, delle proposte dei consiglieri di minoranza, è stata quella, di ricercare con l'Italcave, un accordo che portasse ad un adeguato e sostanzioso "ristoro ambientale", al fine di permettere una adeguata riduzione delle tasse sui rifiuti.
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Lo stesso "accordo", ricordiamolo, a parere della società Italcave può essere, preso in considerazione a fronte del ritiro da parte dell'amministrazione stattese dei ricorsi pendenti contro la stessa società.
La maggioranza, tuttavia, ha potuto dimostrare di essersi comunque, opposta alle autorizzazioni facili di cui la stessa impresa è stata sempre oggetto in ordine alla facoltà di ricevere rifiuti da ogni dove. In breve: “ricorsi su ricorsi anche al Consiglio di Stato”.
3)
Gli interventi dei cittadini.
Questo cittadino, proprio della Feliciolla, ha lamentato lo stato di degrado della zona, con strade dissestate, cumuli di immondizie e scarsa illuminazione; un altro ha proposto un referendum tra gli stattesi per decidere sulle royalties; un altro ancora, ha proposto una sorta di picchettaggio presso i cancelli dell’Italcave.
Marzia |
Conte |
Fasanella |
Rotelli |
Boccardi |
Questo cittadino, proprio della Feliciolla, ha lamentato lo stato di degrado della zona, con strade dissestate, cumuli di immondizie e scarsa illuminazione; un altro ha proposto un referendum tra gli stattesi per decidere sulle royalties; un altro ancora, ha proposto una sorta di picchettaggio presso i cancelli dell’Italcave.
Anna Rosa Marzia, ha proposto l'istituzione di "un tavolo" composto da maggioranza, opposizione e cittadinanza, al fine di individuare le possibili soluzioni al grave problema. Conte, Fasanella, Piero Rotelli e Boccardi, hanno invitato ad essere "uniti tutti" maggioranza ed opposizione, perché è un problema di tutti, sollecitando ad essere vigili e chiedendo altresì, un accertamento sulla qualità dei rifiuti conferiti,
proponendo anche un carotaggio ed una
centralina di rilevamento in loco. In particolare l'intervento di Angelo Fasanella è stato anche, di netta chiusura nei confronti delle royalties.
Conclusioni
Che conclusioni, possiamo
trarre da questo Consiglio monotematico ?.
Diciamo subito che, a parte il merito
di far incontrare amministratori e
cittadini, mettendo questi ultimi, in condizioni di avere informazioni di prima mano, gli spunti utili, per un miglioramento delle condizioni
ambientali dei cittadini di quelle zone, non sono stati molti. . Per ciò che riguarda i "ristori ambientali", non vi è stata unanimità di posizioni. Comunque, il referendum proposto da qualche cittadino, tendente ad accettare o meno questi famosi ristori, ad avviso di chi scrive, è assolutamente improponibile,
perché, metterebbe in condizione i cittadini della Feliciolla, che sono i massimi danneggiati, a subire
il volere (interessato) degli
altri cittadini.
Se è permesso, anche all'estensore di queste righe, esprimere una propria opinione, a proposito di questi ristori, la posizione è questa: Ci "legheremmo le mani e i piedi" e non avremmo la forza di opporci ad eventuali ulteriori autorizzazioni peggiorative, sia temporali, sia riguardante l'estenzione della discarica, sia riguardo la quantità giornaliera e complessiva conferibile, sia riguardo alla provenienza dei rifiuti e sia per la "qualità" dei rifiuti stessi.
Capisco la posizione di chi è possibilista, quando osserva che Taranto ha accettato questi ristori, abbassando le tasse sui rifiuti. Che dire? Mettiamola sul faceto: Forse ai Tamburi arriva una "macedonia di puzze miste, Ilva -Italcave" , da far confondere la pituitaria.
Allora, la butto così: Dal momento che la Regione è destinataria di una ecotassa sia dell'Italcave e (credo, a maggior ragione), dell'Ilva, allora perché non percorrere una via politica, affinché in questa ecotassa, sia inclusa una sorta di ristoro per le comunità adiacenti a queste imprese?
Sarebbe una vera e propria tassa ed il rapporto finanziario rimarrebbe tra impresa e Regione. Se l'idea è "campata in aria", riteniamola come non espressa.
Se è permesso, anche all'estensore di queste righe, esprimere una propria opinione, a proposito di questi ristori, la posizione è questa: Ci "legheremmo le mani e i piedi" e non avremmo la forza di opporci ad eventuali ulteriori autorizzazioni peggiorative, sia temporali, sia riguardante l'estenzione della discarica, sia riguardo la quantità giornaliera e complessiva conferibile, sia riguardo alla provenienza dei rifiuti e sia per la "qualità" dei rifiuti stessi.
Capisco la posizione di chi è possibilista, quando osserva che Taranto ha accettato questi ristori, abbassando le tasse sui rifiuti. Che dire? Mettiamola sul faceto: Forse ai Tamburi arriva una "macedonia di puzze miste, Ilva -Italcave" , da far confondere la pituitaria.
Allora, la butto così: Dal momento che la Regione è destinataria di una ecotassa sia dell'Italcave e (credo, a maggior ragione), dell'Ilva, allora perché non percorrere una via politica, affinché in questa ecotassa, sia inclusa una sorta di ristoro per le comunità adiacenti a queste imprese?
Sarebbe una vera e propria tassa ed il rapporto finanziario rimarrebbe tra impresa e Regione. Se l'idea è "campata in aria", riteniamola come non espressa.
C’è invece, il reale
pericolo che le stesse condizioni ambientrali, possano peggiorare (e di gran lunga), perché al
prossimo orizzonte si prospettano condizioni inquietanti.
I poteri
forti, vanno sbandierando che l’attuale ritmo di produzione dell’ILVA "porta
al fallimento ed è indispensabile aumentare di gran lunga la produzione" (da 3 a 8 milioni di tonnellate, con non
meglio precisati nuovi acquirenti), di fatto triplicando le emissioni
nocive e senza attuare nessun piano di
risanamento degli impianti.
Tutte le dichiarazioni, ritengono "inspiegabile" questo stato di fatto e non citano
minimamente i danni che possano derivare alla salute dei cittadini (specie dei Tamburi e di Statte).
Invece come stattesi, dobbiamo essere vigili e pronti a mobilitarci per la difesa dei nostri concittadini, specialmente per quelli di Statte Sud. Perché è vero che i cattivi odori arrivano dall’Italcave ma i danni estremi arrivano
dall’ILVA e quindi, “Invece di guardare (solo) il dito, guardiamo (anche) "la minacciosa luna.”
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