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martedì 21 ottobre 2014

Statte all’avanguardia di “Nati per leggere”. Per i genitori di bambini piccoli, conoscere questo metodo rivoluzionario, è indispensabile.


Statte all’avanguardia di “Nati per leggere”. Per i genitori di bambini piccoli, conoscere questo metodo rivoluzionario, è indispensabile.

Agnese Giandomenico della Biblioteca Civica di Statte (Foto Michele Colucci)
L'assessore alla cultura dott. Armando Grassi insieme al dott. Mario Pennuzzi (oggi non presente al convegno per altri impegni legati al suo ruolo di direttore della biblioteca).  Pennuzzi e Giandomenico, col valido apporto delle nostre istituzioni, hanno reso la "nostra" biblioteca, tra le più efficienti e dinamiche di tutta la provincia. 

Agnese Giandomenico della nostra "Biblioteca Civica" è la referente provinciale del programma "Nati per leggere". In un convegno a Taranto, ha ampiamente illustrato i vantaggi di questo "metodo" applicato ai bambini di età prescolare.  


"Nati per leggere": Qualunque sia il numero degli iscritti, per rendere gli incontri più efficaci, si fa in modo che non vi siano più di dieci bambini contemporaneamente presenti.


Biblioteca Civica di Statte: Bambini  frequentanti il programma "Nati per leggere".

Uno dei tantissim, divertenti "sussidi"

Una sola piccola premessa: tutte le notizie riguardanti  il progetto “Nati per leggere”, riportate in seguito, sono in gran parte desunte da un colloquio con la dott.ssa Agnese Giandomenico. Altre notizie, sono desunte, da interventi del convegno stesso e da una mini intervista alla signora Bice Lo Martire (figlia del mitico ed indimenticabile dottore condotto, Fernando).


L'appassionata relazione di Agnese Giandomenico
Le notizie.
In questa pagina, daremo conto di due notizie; la prima è quella accennata nel titolo e cioè, descrivere sommariamente il collaudato e sperimentato programma “Nati per leggere”, caldamente raccomandato dai pediatri, per favorire un armonico sviluppo psico fisico dei bambini in età prescolare, semplicemente divertendoli
L’altra, è dare conto della conferenza stampa, che ha trattato lo stesso argomento, ma il tutto, visto  dalla parte dei professionisti ed operatori dello stesso metodo.


La relazione della pediatra dott.ssa Moschetti

Il Programma “Nati per leggere”
Diciamo subito che si tratta di un programma scientifico positivamente accolto dai pediatri e caldamente raccomandato dall’Unicef e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Esso, viene attuato da anni in Italia e la biblioteca di Statte è stata tra le prime ad attuarlo. Si precisa anche che,  il suo scopo NON è quello di far diventare i bambini  necessariamente  “anticipatari”. Ecco solo alcuni dei reali vantaggi di  questo programma:
1) I bambini di età da un anno (ed anche prima) a sei  anni, su cui è stato attuato, hanno imparato a parlare “prima” ed hanno acquisito maggiore padronanza del linguaggio.
2)  Il loro rendimento scolastico, specie in italiano, è stato superiore alla media.
3) Gli svantaggi che i “figli della gente del popolo”, avevano nei riguardi dei figli di insegnanti e professionisti, sono stati completamente annullati.  Questi vantaggi, sono stati mantenuti per “sempre” anche nel periodo delle scuole medie superiori.  Gli effetti di questa stimolazione cognitivo- relazionale sono risultati ancora evidenti, all'età di 17-18 anni. Tuttavia, anche per i bambini di genitori “acculturati”, il sistema ha dimostrato particolari vantaggi.
Allora: è un sistema che sforza la mente? Ha bisogno di lezioni private? Distoglie i bambini dai loro giochi infantili? Nulla di tutto questo.
Ha bisogno soltanto, che il genitore, qualunque sia il suo grado culturale, venga istruito con un minicorso completamente gratuito,   in biblioteca divertendosi insieme al bambino.
Precisiamo che il “metodo” è stato studiato da pediatri e psicologi, e viene adottato con successo già da alcuni anni. Bravi professionisti, come il nostro concittadino pediatra dott. Piero Minardi, contribuiscono  a verificarne i risultati.





Foto Michele Colucci

Maggiori dettagli, li troverete in “appendice” o direttamente in “biblioteca”, dove vi  ragguaglieranno su tempi e modi del minicorso, e vi metteranno subito in grado di fare, già da adesso, qualcosa per il vostro bambino.


La conferenza stampa riguardante il "programma Nati per leggere”.
In questo incontro, erano presenti,  l’assessore regionale Angela Barbanente, e due eroici pediatri, da sempre strenui difensori della salute dei bambini delle nostre zone: La dott.ssa Anna Maria Moschetti di Taranto Tamburi  e il dott. Piero Minardi di Statte. 



Nella foto precedente la pediatra Anna Maria Moschetti e qui il "nostro" pediatra Piero Minardi. Il dotto Minardi, pur non relazionando personalmente in questa conferenza ha voluto dimostrare la sua "vicinanza" alla dott.ssa Moschetti, collega di tante lotte per la difesa della salute dei bambini. I due pediatri sono grandi "tifosi" del programma "Nati per leggere".
(Ricordiamo che i due professionisti, furono quelli che, coraggiosamente, resero pubblica la notizia che nel latte delle puerpere delle due zone, erano state rilevate tracce consistenti di piombo. (I soliti soloni pseudo scienziati, avevano poi osservato che quelle quantità di piombo “non erano poi così alte”: giudicate voi !!).
Ed allora: perché Statte all’avanguardia? Almeno per tre ragioni.
La prima ragione, perché, la relatrice della conferenza, è stata la dott.ssa Agnese Giandomenico della “nostra” Biblioteca Civica che è anche la referente provinciale per questo progetto. La sua relazione è stata esaustiva, appassionata  e coinvolgente, perché ha sempre creduto in questo progetto. La relazione l’ha vista anche emotivamente ed  intimamente coinvolta, quale  mamma di due bambini in tenera età.
La seconda ragione è, che la stessa “Biblioteca di Statte” si è rivelata una delle prime e più efficienti ad attuare il progetto Nati per leggere”, già dal 2002.
La terza ragione è dovuta al fatto che la delegazione stattese era presente al più alto livello, con la partecipazione del sindaco Angelo Miccoli e dell’assessore alla cultura Armando Grassi.  In particolare, il dettagliato ed articolato intervento di quest’ultimo, ha dimostrato che Statte, non è seconda a nessuno, per l'attenzione agli aspetti culturali ed educativi,   per gli investimenti nella biblioteca e per l’attenzione verso i suoi giovani e piccolissimi concittadini.


Foto Michele Colucci

"Tre stattesi": la relatrice Agnese Giandomenico, il sindaco Angelo Miccoli e l'assessore alla cultura Armando Grassi

L’essenziale delle due notizie termina qui. 
Chi desidera ulteriori approfondimenti, sia riguardante il metodo “Nati per leggere”, che riguardo la “Conferenza stampa”, può continuare, “sfogliando” le appendici. Gli altri, possono fermarsi qui, perché l’essenziale è stato già riportato.  

Per saperne di più:
APPENDICE 1 (Qualche ulteriore dettaglio del programma “Nati per leggere”.)
Questa esperienza ("Nati per leggere"), è nata anni fa, dalla collaborazione dell'Associazione Culturale Pediatri  ACP,  l'Associazione Italiana Biblioteche - AIB  ed  il Centro per la Salute del Bambino, CSB.
Sono già trascorsi diversi anni dalla nascita di questo progetto. Sin dall’inizio, ci si proponeva in modo empirico di promuovere  la lettura ad alta voce ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni perché, ci si aspettavano positivi risultati nello sviluppo conoscitivo del bambino.


La relatrice Agnese Giandomenico, l'assessore regionale Angela Barbanente e la pediatra Anna Maria Moschetti

Ebbene dopo questi anni, si sono tirate le somme dei risultati raggiunti, valutandoli in modo scientifico. 
E’ stato dimostrato che, la premessa per raggiungere i risultati attesi, sono, tanto i minicorsi  tenuti nelle bibliote ai genitori (con la presenza dei bambini) che gli ausili didattici consigliati dagli stessi operatori e messi a disposizione, sempre a titolo gratuito dalle stesse biblioteche.



Ebbene, le stesse ricerche scientifiche, hanno dimostrato che, dopo recepito il metodo da parte del genitore, leggere ad alta voce, con una certa continuità, ai bambini in età prescolare, migliora la relazione tra bambino e genitore; sviluppa meglio e più precocemente  la comprensione del linguaggio e la capacità di lettura; inoltre, consolida nello stesso, l'abitudine a leggere che si protrae nelle età successive, grazie all'approccio precoce legato alla relazione.
Una ricerca condotta dai pediatri, ha reso noto che, in assenza di frequentazione di questo programma, le parole pronunciate dai bambini, appartenenti a tre livelli socio-economici: alto, medio e basso, sono stati, appunto, di "livello diverso". In particolare, i bambini, appartenenti a "livelli più alti" (si parla sempre di livelli economici e culturali), hanno  pronunciato, molte più parole degli altri  e, la differenza nel vocabolario era già evidente a 16 mesi.



I pediatri, hanno notato poi,  sempre in assenza di questo metodo che, le differenze aumentavano col passar del tempo fino a tre anni: a quest'età, i bambini di classe socio economica più alta conoscevano 4 volte più parole degli altri.
Hanno potuto infine constatare, che nei  bambini che seguivano il programma “Nati per leggere”  non si notava alcuna differenza sensibile tra quelli appertenenti alle tre classi  citate. Lo stesso “programma”, tuttavia, ha dimostrato la sua piena validità anche nei  riguardi dei bambini cresciuti in ambiti socio culturali più alti.



Infine le stesse sperimentazioni, hanno potuto dimostrare che, i bambini  inseriti in questo programma, avranno in futuro, meno probabilità di insuccesso scolastico.

Maggiori chiarimenti e delucidazioni, presso la Biblioteca. Allora, genitori di bambini piccoli, cosa aspettate?
La prossima Appendice,  teoricamente dovrebbe riguardare soltanto gli aspetti operativi del metodo, in realtà ha molti spunti utili, per una maggiore comprensione di quello che si è detto finora.

Per saperne di più
APPENDICE 2 (La conferenza).
La conferenza, come si è detto, ha avuto lo scopo, di fare il punto,  sui risultati raggiunti e sui metodi seguiti, dalle varie biblioteche partecipanti al progetto. Erano presenti i pediatri dott.ssa Anna Maria Moschetti   ed il nostro dott. Piero Minardi, l’assessore regionale Angela Barbanente e, la relatrice e referente provinciale di tutto il progetto, la dott.ssa Agnese Giandomenico di Statte. Erano presenti, anche gli operatori delle biblioteche aderenti al  “progetto”, oltre ai relativi rappresentanti istituzionali, tra i quali, il sindaco di Statte Angelo Miccoli e l’assessore alla cultura Armando Grassi.

Foto Michele Colucci

L’intervento della pediatra Anna Maria Moschetti

La relazione della pediatra Anna Maria Moschetti

In apertura del convegno la dottoressa Moschetti  ha presentato  i risultati, assolutamente sconvolgenti, dei danni alla salute dei bambini,  procurati dalla grande industria, come la presenza di metalli pesanti nel sangue e l’angosciante aumento di malattie tumorali.
Gli stessi pediatri sono, come è ovvio, tra i primi sostenitori  del programma “Nati per leggere” e ne sono i più efficaci “propagantisti”:
“Perché questa è la nostra prerogativa, raggiungere la maggior parte dei genitori, avere con loro, contatti ripetuti e dare consigli anche sullo sviluppo conoscitivo dei bambini  e questo metodo risponde pienamente ai nostri scopi”.


La dott.ssa  Agnese Giandomenico

La Relazione della dott.ssa Agnese Giandomenico.
La dott.ssa Agnese Giandomenico della Biblioteca Civica di Statte, ha relazionato sulle risultanze sperimentali e scientifiche scaturite da anni di “sperimentazione sul campo” del progetto “Nati per leggere”.  Ha chiarito, che questo convegno è stato organizzato dalla rete delle Biblioteche “Nati per leggere”, con la collaborazione delle Biblioteche di Taranto, Statte, Laterza, Fragagnano, S. Marzano, Castellaneta, Castellaneta Marina, Massafra, Monteiasi, presso le quali sono stati avviati già da tempo laboratori e attività previste dalo stesso progetto.
Nella interessante relazione, la dott.ssa Giandomenico si è soffermata su alcuni punti interessanti:
1)  Coinvolgere intere classi. “Noi, come biblioteche, siamo da tempo impegnati in questo progetto, ma da domani la nostra azione, sarà ancora più decisa; proponiamo infatti, d’intesa con i pediatri e psicologi scolastici, di  coinvolgere almeno una intera classe, che serva anche, da cassa di risonanza per tutta la comunità. Infatti, siamo sicuri che, i risultati saranno evidenti e speriamo che questo, possa servire a dare maggiori stimoli per tanti altri genitori”. Precisiamo, è ovvio - ha continuato la relatrice - che ci riferiamo prioritariamente alle scuole dell’infanzia.
2) Cooperazione tra tutti i soggetti. “È indispensabile che tutti  gli operatori coinvolti, operino con la cooperazione necessaria. Ci riferiamo quindi, oltre ai pediatri anche,e soprattutto ai genitori e agli insegnanti, che sono quelli che hanno più elementi di contatto con i bambini stessi. Ci riferiamo anche ai volontari e lettori che collaborano con questo progetto, in modo che si possa arrivare alla creazione di gruppi, in cui, ognuno metta a disposizione degli altri le proprie competenze”. Questo, a Statte lo stiamo attuando.
3) Spazi specializzati.  “Occorre creare, all’interno delle biblioteche, degli spazi specializzati per ogni età, affinché, i bambini con le rispettive mamme, possano sentirsi a loro agio per ottenee i massimi risultati. Nella prossima sistemazione della biblioteca - ha continuato la Giandomenico -, abbiamo già previsto questi spazi in relazione all’età dei bambini.
4) Amministratori, dateci una mano a dotarci dei sussidi necessari. “Pur con le limitate risorse disponibili, è indispensabile che le  biblioteche, si dotino dei sussidi  idonei  perché,  può sembrare incredibile, ma con i dovuti supporti, si può iniziare anche con bambini di 6 mesi, facendoli  incuriosire con delle figure che noi accoppiamo a delle parole. In questa fase della crescita- ha continuato Giandomenico -  la mente del bambino è estremamente ricettiva e, le sue capacità cognitive saranno stimolate a svilupparsi  molto di più di quello che noi stessi possiamo immaginare”.


L'intervento dell'assessore regionale Angela Barbanente

L’intervento dell’assessore regionale Barbanente.
L’assessore.a Barbanente, è rimasta piacevolmente sorpresa dal dinamismo degli operatori delle biblioteche partecipanti e dall’impegno espresso da tanti amministratori presenti. 
Ha raccomandato di farle pervenire “un dossier”  con le biblioteche partecipanti, ed ha espresso il suo personale impegno, affinchè si trovi il modo di favorire l’acquisizione di sussidi e mezzi atti alla piena realizzazione del programma, incoraggiandone e stimolandone l’attuazione anche nei comuni e nelle biblioteche, che ancora non abbiano aderito.



Foto Michele Colucci

L'intervento dell'assessore alla cultura del comune di Statte Armando Grassi

L’intervento di Armando Grassi, assessore alla cultura del comune di Statte.

Grassi, ha orgogliosamente rivendicato, l’operato dell’amministrazione di Statte, nei riguardi della cultura, specialmente del settore dedicato ai giovani e ai bambini; ha quindi messo l’accento sullo sforzo anche finanziario dell’amministrazione in questo campo: “Siamo della convinzione, che più risorse vengono investite nella cultura, (vero e proprio elemento di dissuasione nei riguardi delle devianze giovanili) e meno risorse, saranno necessarie per correggere i danni delle devianze stesse.
Grassi, ha poi continuato: “Abbiamo deciso d’intesa con gli stessi operatori, di dare una più dignitosa collocazione alla biblioteca stessa e cioè al centro del paese e della nuova piazza, dove i bambini possano avere anche spazi ricreativi all’aperto. In questa  nuova collocazione, proprio su suggerimento della dottoressa Giandomenico,  saranno attuati degli spazi “specializzati”, adeguati ai bambini di ogni fascia di età, proprio come consigliato dai protocolli di “Nati per leggere”. 
Grassi ha poi concluso: “I nostri investimenti in acquisti di libri, sono proporzionalmente superiori a tante altre biblioteche, (di Taranto compresa) proprio a conferma che per noi, questa istituzione e l’attenzione verso i giovani ed i bambini, rivestono, il ruolo di fulcro della vita civile cittadina.
L’intervento del sindaco Angelo Miccoli




Foto Michele Colucci

Foto Michele Colucci
Il sindaco Miccoli  ha ulteriormente ribadito, l’impegno dell’amministrazione per  la cultura,  specie quella rivolta ai più giovani. 
“Questi progetti, possono dare i risultati sperati, soltanto se noi tutti, ci mettiamo la passione necessaria. Da parte nostra e da parte degli operatori della nostra biblioteca, questa passsione c’è ed è accompagnata dalla consapevolezza, che  investire il nostro tempo e le nostre risorse sui nostri ragazzi, è la cosa più responsabile per sperare in un presente e futuro, più positivi. 
Ritengo inoltre, molto positivo, la condivisione in rete delle nostre biblioteche, perché penso che possa servire a coordinare ed ottimizzare le singole esperienze, rendendole comuni”.










Tanti interessanti interventi di operatori delle altre biblioteche e rappresentanti delle istituzioni, hanno arricchito l'incontro

Hanno poi preso la parola, gli operatori, i volontari e i rappresentanti delle istituzioni provenienti dagli altri comuni aderenti a “Nati per leggere”, i cui interventi sono stati sostanzialmente, sulla falsariga di quelli precedenti, denotando da parte di tutti un forte impegno comune.

APPENDICE 3 (Un grande esempio di amore per la propria comunità e .. conclusioni).

Il Gruppo Anonimo 74 di Monteiasi 


A destra: i coniugi Aldo Galeano e Bice Lomartire, fondatori del "Gruppo Anonimo 74" di Monteiasi,

Bice Lo Martire del "Gruppo anonimo 74", figlia del compianto e mitico medico condotto di Statte Ferdinando Lo Martire.


Parte delle notizie sul programma "Nati per leggere" sono state fornite dalla signora Bice Lo Martire.

Mi piace chiudere questa pagina accennando ad un limpido esempio di volontariato, rappresentato dai soci della Biblioteca Sociale del Gruppo Anonimo 74 di Monteiasi, presenti con una nutrita delegazione in questo incontro.  Questa Biblioteca, costituita nel 1974, si arricchì di donazioni di libri da parte di singoli cittadini.

Nel tempo, ha rappresentato (meglio dire: fatto le veci di ..), una vera e propria biblioteca pubblica, tanto da entrare a pieno diritto nel circuito delle biblioteche in rete (come succursale di Grottaglie).

I soci, hanno anche attuato un loro “Nati per leggere”;  attuando i relativi incontri spesso all’aperto ed in occasione di particolari eventi cittadini, come le feste patronali, durante le quali hanno avuto delle partecipazioni incredibili di bambini.  

Mi spiace non poter dar conto dei nomi di tutta la delegazione presente, tra cui anche una giovane mamma ed un giovane fotografo documentarista.

Per tutti, cito una coppia di coniugi, insegnanti a riposo. Loro, sono stati i fondatori di questa biblioteca popolare e sociale  e sono molto vicini a noi stattesi. Hanno insegnato (e abitato) per quache anno a Statte. Lui è Aldo Galeano e lei, come accennato in precedenza, è la signora Bice Lo Martire.

Ebbene, l’intervento di Aldo Galeano, è stato un insieme di orgoglio e di amarezza. Orgoglio per essere riuscito, lui e i suoi amici soci della Biblioteca, a fare per anni le veci di una Biblioteca pubblica, compreso l’attuazione della Biblioteca in Rete e la concretizzazione del programma “Nati per leggere”. 

La sua amarezza è la constatazione, che dopo la recente donazione all’ente comunale di tutti i libri, per mancanza di propri locali, gli stessi libri, sono ora, depositati in un locale non adibito al pubblico (speriamo, ancora per poco).  Il suo intervento è stato dignitoso e di pochissime parole.


L'intervento di Aldo Galeano
“La nostra esperienza è legata essenzialmente all’azione del volontariato - ha detto Galeano - e vi posso assicurare che, la risposta dei genitori e soprattutto dei bambini è stata entusiasmante. Vogliamo continuare su questa strada – ha continuato ancora - lavorando strenuamente per i nostri piccoli concittadini e auspicando un maggiore supporto da parte della nostra  amministrazione comunale.

Conclusioni.

Davvero un utile ed interessante convegno, che può rappresentare un "invito pressante  a noi tutti” per contribuire a rendere i nostri figli e nipoti, un “tantino” più preparati per la vita. Se, tutti insieme, ci si riuscisse, sarebbe davvero TANTO!


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