Statte all’avanguardia di “Nati per leggere”. Per i genitori di bambini piccoli, conoscere questo metodo rivoluzionario, è indispensabile.
Agnese Giandomenico della Biblioteca Civica di Statte (Foto Michele Colucci) |
Agnese Giandomenico della nostra "Biblioteca Civica" è la referente provinciale del programma "Nati per leggere". In un convegno a Taranto, ha ampiamente illustrato i vantaggi di questo "metodo" applicato ai bambini di età prescolare.
"Nati per leggere": Qualunque sia il numero degli iscritti, per rendere gli incontri più efficaci, si fa in modo che non vi siano più di dieci bambini contemporaneamente presenti. |
Biblioteca Civica di Statte: Bambini frequentanti il programma "Nati per leggere". |
Uno dei tantissim, divertenti "sussidi" |
Una sola piccola premessa:
tutte le notizie riguardanti il progetto “Nati per leggere”, riportate
in seguito, sono in gran parte
desunte da un colloquio con la dott.ssa Agnese Giandomenico. Altre notizie, sono desunte,
da interventi del convegno stesso e da una mini intervista alla signora Bice Lo Martire (figlia del mitico
ed indimenticabile dottore condotto, Fernando).
L'appassionata relazione di Agnese Giandomenico |
Le
notizie.
In questa pagina, daremo
conto di due notizie; la prima è quella accennata nel titolo e cioè, descrivere
sommariamente il collaudato e sperimentato programma “Nati per leggere”, caldamente raccomandato dai pediatri, per favorire un armonico sviluppo psico
fisico dei bambini in età prescolare, semplicemente divertendoli.
L’altra, è dare conto della conferenza stampa, che ha trattato lo stesso argomento, ma
il tutto, visto dalla parte dei professionisti ed operatori dello
stesso metodo.
La relazione della pediatra dott.ssa Moschetti |
Il Programma “Nati per leggere”
Diciamo
subito che si tratta di un programma scientifico positivamente accolto dai
pediatri e caldamente raccomandato dall’Unicef
e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Esso, viene attuato da anni in Italia e la biblioteca di Statte è stata tra le prime ad attuarlo. Si precisa
anche che, il suo scopo NON è quello di
far diventare i bambini necessariamente “anticipatari”.
Ecco solo alcuni dei reali vantaggi di questo programma:
1) I
bambini di età da un anno (ed anche prima) a
sei anni, su cui è stato attuato, hanno imparato a parlare “prima” ed hanno acquisito maggiore padronanza
del linguaggio.
2) Il loro rendimento scolastico, specie in italiano, è stato superiore alla media.
3) Gli
svantaggi che i “figli della gente del
popolo”,
avevano nei riguardi dei figli di insegnanti e professionisti, sono
stati completamente annullati.
Questi vantaggi, sono stati
mantenuti per “sempre” anche nel
periodo delle scuole medie superiori. Gli effetti di questa
stimolazione cognitivo- relazionale sono risultati ancora evidenti, all'età di 17-18
anni. Tuttavia, anche per i bambini di genitori “acculturati”, il sistema ha dimostrato particolari vantaggi.
Allora: è un sistema che sforza la mente? Ha bisogno di lezioni private? Distoglie i bambini dai loro giochi
infantili? Nulla di tutto questo.
Ha bisogno soltanto, che il
genitore, qualunque sia il suo grado
culturale, venga istruito con
un minicorso completamente gratuito, in biblioteca divertendosi insieme al bambino.
Precisiamo che il “metodo” è stato studiato da pediatri e psicologi, e viene adottato con successo già da
alcuni anni. Bravi professionisti, come
il nostro concittadino pediatra dott. Piero Minardi, contribuiscono a verificarne i risultati.
Foto Michele Colucci |
Maggiori
dettagli, li troverete in “appendice” o direttamente in “biblioteca”, dove
vi ragguaglieranno su tempi e modi del
minicorso, e vi metteranno subito in grado di fare, già da adesso, qualcosa per
il vostro bambino.
La
conferenza stampa riguardante il "programma Nati per
leggere”.
In questo incontro, erano
presenti, l’assessore regionale Angela
Barbanente, e due eroici pediatri,
da sempre strenui difensori della salute dei bambini delle nostre zone: La dott.ssa
Anna
Maria Moschetti di Taranto
Tamburi e il dott. Piero Minardi di Statte.
(Ricordiamo che i due professionisti, furono quelli che,
coraggiosamente, resero pubblica la notizia che nel latte delle puerpere delle
due zone, erano state rilevate tracce consistenti di piombo. (I soliti soloni pseudo
scienziati, avevano poi osservato che quelle quantità di piombo “non erano poi così alte”: giudicate voi !!).
Ed allora: perché Statte all’avanguardia? Almeno per tre
ragioni.
La prima ragione, perché, la
relatrice della conferenza, è stata la dott.ssa Agnese Giandomenico della
“nostra” Biblioteca Civica che
è anche la referente provinciale per questo progetto. La sua relazione è stata esaustiva,
appassionata e coinvolgente, perché ha sempre creduto in questo progetto. La
relazione l’ha vista anche emotivamente
ed intimamente coinvolta, quale mamma
di due bambini in tenera età.
La
seconda ragione è, che la stessa “Biblioteca di Statte” si è rivelata una delle prime e più efficienti ad
attuare il progetto “Nati
per leggere”, già dal 2002.
La terza ragione è dovuta al
fatto che la delegazione stattese era presente al più alto livello, con la
partecipazione del sindaco Angelo Miccoli e dell’assessore alla cultura Armando Grassi. In particolare, il dettagliato ed
articolato intervento di quest’ultimo, ha dimostrato che Statte, non è seconda a nessuno, per l'attenzione agli aspetti
culturali ed educativi, per gli investimenti nella biblioteca e per l’attenzione verso i
suoi giovani e piccolissimi concittadini.
Foto Michele Colucci |
"Tre stattesi": la relatrice Agnese Giandomenico, il sindaco Angelo Miccoli e l'assessore alla cultura Armando Grassi |
L’essenziale delle due notizie termina
qui.
Chi desidera ulteriori approfondimenti, sia riguardante il metodo “Nati per leggere”, che riguardo la “Conferenza stampa”, può continuare, “sfogliando” le appendici. Gli altri, possono fermarsi qui, perché l’essenziale è stato già riportato.
Chi desidera ulteriori approfondimenti, sia riguardante il metodo “Nati per leggere”, che riguardo la “Conferenza stampa”, può continuare, “sfogliando” le appendici. Gli altri, possono fermarsi qui, perché l’essenziale è stato già riportato.
Per
saperne di più:
APPENDICE
1 (Qualche ulteriore dettaglio
del programma “Nati per leggere”.)
Questa esperienza ("Nati per leggere"), è nata anni fa, dalla
collaborazione dell'Associazione Culturale Pediatri ACP, l'Associazione Italiana Biblioteche -
AIB ed il Centro
per la Salute del Bambino, CSB.
Sono già trascorsi diversi anni dalla nascita di questo progetto. Sin dall’inizio,
ci si proponeva in modo empirico di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di
età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni perché, ci si aspettavano positivi
risultati nello sviluppo conoscitivo del bambino.
La relatrice Agnese Giandomenico, l'assessore regionale Angela Barbanente e la pediatra Anna Maria Moschetti |
Ebbene dopo questi anni, si sono tirate le somme dei risultati raggiunti, valutandoli in modo scientifico.
E’ stato dimostrato che, la premessa per raggiungere i
risultati attesi, sono, tanto i minicorsi
tenuti
nelle bibliote ai genitori (con la
presenza dei bambini) che gli ausili
didattici consigliati dagli stessi operatori e messi a disposizione, sempre
a titolo gratuito dalle stesse biblioteche.
Ebbene, le stesse ricerche scientifiche, hanno
dimostrato che, dopo recepito il
metodo da parte del genitore, leggere ad alta voce, con una certa continuità, ai bambini in età prescolare, migliora la relazione tra bambino e genitore; sviluppa meglio e più precocemente la comprensione del linguaggio
e la capacità di lettura; inoltre, consolida nello stesso, l'abitudine a
leggere che si protrae nelle età successive, grazie all'approccio precoce
legato alla relazione.
Una ricerca condotta dai pediatri, ha reso noto che, in assenza di frequentazione di questo
programma, le parole pronunciate dai bambini, appartenenti a tre livelli socio-economici: alto, medio e
basso, sono stati, appunto, di "livello diverso". In particolare, i bambini, appartenenti a "livelli più alti" (si parla sempre di livelli economici e culturali), hanno pronunciato, molte
più parole degli altri e, la differenza
nel vocabolario era già evidente a
16 mesi.
I pediatri, hanno notato
poi, sempre
in assenza di questo metodo che, le differenze aumentavano col passar del
tempo fino a tre anni: a quest'età, i bambini
di classe socio economica più alta conoscevano 4 volte più parole degli altri.
Hanno potuto infine constatare, che nei bambini che seguivano il programma “Nati per leggere” non si notava alcuna differenza sensibile tra
quelli appertenenti alle tre classi citate. Lo stesso “programma”, tuttavia, ha dimostrato la sua piena validità anche
nei riguardi dei bambini cresciuti in
ambiti socio culturali più alti.
Infine le stesse sperimentazioni, hanno potuto dimostrare che, i bambini
inseriti in questo programma, avranno in futuro, meno probabilità di insuccesso
scolastico.
Maggiori
chiarimenti e delucidazioni, presso la Biblioteca. Allora, genitori di bambini
piccoli, cosa aspettate?
La prossima Appendice,
teoricamente dovrebbe riguardare
soltanto gli aspetti operativi del metodo,
in realtà ha molti spunti utili, per una maggiore comprensione di quello che
si è detto finora.
Per saperne di più
APPENDICE
2
(La conferenza).
La conferenza,
come si è detto, ha avuto lo scopo, di fare il
punto, sui risultati raggiunti e sui
metodi seguiti, dalle varie biblioteche partecipanti al progetto. Erano
presenti i pediatri dott.ssa Anna Maria Moschetti ed il nostro
dott. Piero Minardi, l’assessore
regionale Angela Barbanente e, la
relatrice e referente provinciale di tutto il progetto, la dott.ssa Agnese Giandomenico di Statte. Erano
presenti, anche gli operatori delle biblioteche aderenti al “progetto”, oltre ai
relativi rappresentanti istituzionali, tra i quali, il sindaco di Statte Angelo
Miccoli e l’assessore alla cultura Armando Grassi.
L’intervento della pediatra Anna Maria
Moschetti
In apertura del
convegno la dottoressa Moschetti ha presentato i risultati, assolutamente sconvolgenti, dei danni
alla salute dei bambini, procurati
dalla grande industria, come la presenza
di metalli pesanti nel sangue e l’angosciante aumento di malattie tumorali.
Gli stessi
pediatri sono, come è ovvio, tra i primi sostenitori del programma “Nati per leggere” e ne sono i più efficaci “propagantisti”:
“Perché questa è la nostra prerogativa, raggiungere la maggior parte dei genitori, avere con loro, contatti ripetuti e dare consigli anche sullo sviluppo conoscitivo dei bambini e questo metodo risponde pienamente ai nostri scopi”.
“Perché questa è la nostra prerogativa, raggiungere la maggior parte dei genitori, avere con loro, contatti ripetuti e dare consigli anche sullo sviluppo conoscitivo dei bambini e questo metodo risponde pienamente ai nostri scopi”.
La Relazione della dott.ssa Agnese Giandomenico.
La dott.ssa Agnese Giandomenico della Biblioteca Civica di Statte, ha
relazionato sulle risultanze sperimentali e scientifiche scaturite da anni di “sperimentazione sul campo” del progetto “Nati
per leggere”. Ha chiarito, che
questo convegno è stato organizzato dalla rete
delle Biblioteche “Nati per leggere”, con
la collaborazione delle Biblioteche di Taranto,
Statte, Laterza, Fragagnano, S. Marzano, Castellaneta, Castellaneta Marina,
Massafra, Monteiasi, presso le quali sono stati avviati già da tempo
laboratori e attività previste dalo stesso progetto.
Nella interessante relazione, la dott.ssa Giandomenico si è soffermata su alcuni punti interessanti:
1) Coinvolgere
intere classi. “Noi, come
biblioteche, siamo da tempo impegnati in questo progetto, ma da domani la
nostra azione, sarà ancora più decisa; proponiamo infatti, d’intesa con i
pediatri e psicologi scolastici, di coinvolgere almeno una intera classe, che serva anche, da cassa di risonanza per tutta
la comunità. Infatti, siamo sicuri che, i risultati saranno evidenti e speriamo
che questo, possa servire a dare maggiori stimoli per tanti altri genitori”. Precisiamo,
è ovvio - ha continuato la relatrice - che
ci riferiamo prioritariamente alle scuole dell’infanzia.
2) Cooperazione tra tutti i soggetti. “È indispensabile che tutti gli operatori coinvolti, operino con la
cooperazione necessaria. Ci riferiamo quindi, oltre ai pediatri anche,e soprattutto
ai genitori e agli insegnanti, che sono quelli che hanno più elementi di
contatto con i bambini stessi. Ci riferiamo anche ai volontari e lettori che
collaborano con questo progetto, in modo che si possa arrivare alla creazione
di gruppi, in cui, ognuno metta a disposizione degli altri le proprie
competenze”. Questo, a Statte lo stiamo attuando.
3)
Spazi specializzati. “Occorre creare, all’interno delle
biblioteche, degli spazi specializzati per ogni età, affinché, i bambini con le rispettive mamme,
possano sentirsi a loro agio per ottenee i massimi risultati. Nella prossima sistemazione
della biblioteca - ha continuato la Giandomenico -, abbiamo già previsto questi spazi in relazione all’età
dei bambini.
4) Amministratori,
dateci una mano a dotarci dei sussidi necessari.
“Pur con le limitate risorse disponibili, è indispensabile che le biblioteche, si dotino dei sussidi idonei perché, può sembrare incredibile, ma con i dovuti
supporti, si può iniziare anche con bambini di 6 mesi, facendoli incuriosire con delle figure che noi accoppiamo
a delle parole. In questa fase della crescita- ha
continuato Giandomenico - la mente del bambino è estremamente ricettiva
e, le sue capacità cognitive saranno stimolate a svilupparsi molto di più di quello che noi stessi
possiamo immaginare”.
L’intervento
dell’assessore regionale Barbanente.
L’assessore.a Barbanente,
è rimasta piacevolmente sorpresa dal dinamismo degli operatori delle
biblioteche partecipanti e dall’impegno espresso da tanti amministratori
presenti.
Ha raccomandato di farle pervenire “un dossier” con le
biblioteche partecipanti, ed ha espresso il suo personale impegno, affinchè si
trovi il modo di favorire l’acquisizione di sussidi e mezzi atti alla piena realizzazione
del programma, incoraggiandone e stimolandone l’attuazione anche nei comuni e nelle
biblioteche, che ancora non abbiano aderito.
Foto Michele Colucci |
L'intervento dell'assessore alla cultura del comune di Statte Armando Grassi |
L’intervento
di Armando Grassi, assessore alla
cultura del comune di Statte.
Grassi, ha
orgogliosamente rivendicato, l’operato dell’amministrazione
di Statte, nei riguardi della cultura, specialmente del settore dedicato ai
giovani e ai bambini; ha quindi messo l’accento sullo sforzo anche finanziario
dell’amministrazione in questo campo: “Siamo
della convinzione, che più risorse vengono investite nella cultura, (vero e
proprio elemento di dissuasione nei riguardi delle devianze giovanili) e meno
risorse, saranno necessarie per correggere i danni delle devianze stesse.
Grassi, ha poi continuato: “Abbiamo deciso d’intesa con gli stessi
operatori, di dare una più dignitosa collocazione alla biblioteca stessa e cioè
al centro del paese e della nuova piazza, dove i bambini possano avere
anche spazi ricreativi all’aperto. In questa
nuova collocazione, proprio su suggerimento della dottoressa Giandomenico, saranno attuati degli spazi “specializzati”, adeguati ai bambini di ogni fascia di età, proprio come consigliato dai protocolli
di “Nati per leggere”.
Grassi ha poi concluso: “I nostri investimenti in acquisti di libri,
sono proporzionalmente superiori a tante altre biblioteche, (di Taranto
compresa) proprio a conferma che per noi, questa istituzione e l’attenzione
verso i giovani ed i bambini, rivestono, il ruolo di fulcro della vita civile
cittadina.
Il sindaco Miccoli ha ulteriormente ribadito, l’impegno dell’amministrazione
per la cultura, specie quella rivolta ai più giovani.
“Questi progetti, possono dare i risultati
sperati, soltanto se noi tutti, ci mettiamo la passione necessaria. Da parte nostra e da parte degli
operatori della nostra biblioteca, questa passsione c’è ed è accompagnata dalla consapevolezza, che investire il nostro tempo e le nostre risorse sui
nostri ragazzi, è la cosa più responsabile per sperare in un presente e futuro,
più positivi.
Ritengo inoltre, molto positivo, la condivisione in rete delle
nostre biblioteche, perché penso che possa servire a coordinare ed ottimizzare
le singole esperienze, rendendole comuni”.
Tanti interessanti interventi di operatori delle altre biblioteche e rappresentanti delle istituzioni, hanno arricchito l'incontro |
Hanno poi preso la parola, gli operatori, i volontari e i
rappresentanti delle istituzioni provenienti dagli altri comuni aderenti a “Nati per leggere”, i cui interventi sono
stati sostanzialmente, sulla falsariga di quelli precedenti, denotando da parte
di tutti un forte impegno comune.
APPENDICE 3 (Un
grande esempio di amore per la propria comunità e .. conclusioni).
Il Gruppo Anonimo 74 di Monteiasi
A destra: i coniugi Aldo Galeano e Bice Lomartire, fondatori del "Gruppo Anonimo 74" di Monteiasi, |
Bice Lo Martire del "Gruppo anonimo 74", figlia del compianto e mitico medico condotto di Statte Ferdinando Lo Martire. |
Parte delle notizie sul programma "Nati per leggere" sono state fornite dalla signora Bice Lo Martire. |
Mi piace chiudere questa pagina accennando ad un limpido
esempio di volontariato, rappresentato dai soci della Biblioteca Sociale del Gruppo Anonimo 74 di Monteiasi,
presenti con una nutrita delegazione in questo incontro. Questa Biblioteca,
costituita nel 1974, si arricchì di donazioni di libri da parte di singoli cittadini.
Nel tempo, ha
rappresentato (meglio dire: fatto le veci
di ..), una vera e propria biblioteca
pubblica, tanto da entrare a
pieno diritto nel circuito delle
biblioteche in rete (come succursale di Grottaglie).
I soci, hanno anche attuato un loro “Nati per leggere”; attuando
i relativi incontri spesso all’aperto ed in occasione di particolari eventi cittadini, come le feste patronali, durante le quali hanno avuto delle partecipazioni incredibili
di bambini.
Mi spiace non poter dar conto dei nomi di tutta la
delegazione presente, tra cui anche una giovane
mamma ed un giovane fotografo documentarista.
Per tutti, cito una coppia
di coniugi, insegnanti a riposo. Loro, sono stati i fondatori di questa
biblioteca popolare e sociale e sono molto vicini a noi stattesi. Hanno
insegnato (e abitato) per quache anno
a Statte. Lui è Aldo Galeano e lei,
come accennato in precedenza, è la signora
Bice Lo Martire.
Ebbene, l’intervento di Aldo Galeano, è stato un insieme di orgoglio e di amarezza.
Orgoglio per essere riuscito, lui e i suoi amici soci della Biblioteca, a fare per anni le veci di
una Biblioteca pubblica, compreso l’attuazione
della Biblioteca in Rete e la concretizzazione
del programma “Nati per leggere”.
La
sua amarezza è la constatazione, che dopo la recente donazione all’ente
comunale di tutti i libri, per mancanza
di propri locali, gli stessi libri, sono ora, depositati in un locale non
adibito al pubblico (speriamo, ancora per poco). Il suo intervento è stato dignitoso e di
pochissime parole.
“La
nostra esperienza è legata essenzialmente all’azione del volontariato - ha detto Galeano - e vi posso
assicurare che, la risposta dei genitori e soprattutto dei bambini è stata
entusiasmante. Vogliamo continuare su questa strada – ha continuato ancora - lavorando strenuamente per i
nostri piccoli concittadini e auspicando un maggiore supporto da parte della
nostra amministrazione comunale.
Conclusioni.
Davvero
un utile ed interessante convegno, che può rappresentare un "invito pressante a noi tutti” per contribuire a rendere i
nostri figli e nipoti, un “tantino” più preparati per la vita. Se, tutti insieme, ci si riuscisse, sarebbe davvero TANTO!
Per contattare il
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