Cerimonia del 4 novembre e “i sassolini nelle scarpe” di Gino Del Giudice.
In una Pagina di qualche giorno fa, ci siamo occupati del 4 novembre, non soffermandoci propriamente sulla relativa "Cerimonia", come sarebbe stato giusto, bensì facendoci prendere la mano, da un altro argomento che ci aveva indignati: lo stato di degrado in cui versava il Sacrario. Con questo avevamo un po' oscurato, quella che era la vera essenza della cerimonia: Commenorare i nostri Caduti.
Con questo articolo il germano Gino, non solo sana questa "ingiustizia" ma, cosa più importante, si toglie diversi "sassolini" dalle scarpe, per tante cose che andrebbero messe sul giusto binario in occasione di questa cerimonia. (In appendice una bella poesia di Gino sul 4 novembre).
Foto Giovanna Soldatini |
Ed ecco l'interessante articolo di Gino
"Sobria la cerimonia del 4 novembre con la
quale Statte ha commemorato la Festa
Delle Forze Armate. Meno che
sobria sarebbe stata la manifestazione se non avesse avuto il supporto dell'”ORCHESTRA DI FIATI DELLA CITTA' DI STATTE”
diretta dal maestro Parabita e
sorretta dall'associazione “Santa
Cecilia” amorevolmente guidata da Lucia
Calabrese."
Foto Lucia Calabrese |
Continua così Gino - "Con gli inni patriottici e le marce
sinfoniche eseguite, i ragazzi del complesso, ormai veri professionisti
della formazione, hanno espresso, disciplina musicale impeccabile, e una
intesa armonica, lodevole e sorprendente".
Continua Gino - "Festa
del 4 novembre. "Incomprensibile la scarsissima partecipazione dei cittadini alla commemorazione:
poco più di una decina di cittadini. L'Associazione Marinai, i carabinieri,
ormai amici di Statte, qualche assessore, qualche consigliere comunale ed il
Sindaco, hanno seguito il corteo, che da piazza Vittorio Veneto si è diretto alla Chiesa della “Madonna del Rosario” accompagnato dalla banda. . Durante la messa è
stata letta la Preghiera Del Marinaio
e NON la Preghiera dei Caduti di tutte le Guerre. Il Silenzio eseguito mirabilmente da uno strumentista, alla fine della
Messa, ci ha commossi".
"Da Largo
Lepanto, dopo la funzione, il corteo ha proseguito, con suono di marce
sinfoniche, raggiungendo il Monumento ai
Caduti, ove si è svolta la cerimonia di commemorazione con deposizione di
una corona".
Ancora Gino "Ci chiediamo: A cosa serve rendere l'omaggio
ai caduti di tutte le guerre al ”Milite
Ignoto” se si ignora a livello istituzionale l'importanza della
commemorazione? Plauso al dirigente del comprensorio scolastico, Patrizia Nesi che ha permesso ad una
schiera di bambini, di varie classi della scuola elementare, accompagnati dai
maestri, la partecipazione alla cerimonia come all'inclita Laura Pavone preside dell'Amaldi
ed ai suoi giovani. Con l'intervento del presidente dell'associazione Anmi Michele Frascella e del Sindaco si è conclusa la cerimonia con l'Inno di Mameli eseguito dalla nostra Banda, sempre "protetta" da Lucia
Calabrese, presidente dell'associazione".
Prosegue Gino - "Il 4 novembre è il giorno dell'Unità Nazionale e giornata delle forze armate, in cui si ricorda la fine della prima
guerra mondiale per l'Italia. Festa in cui si dovrebbero celebrare con
riconoscenza i caduti di tutte le guerre".
I "sassolini" di Gino - "Ed allora: Basta con la preghiera del
Marinaio, dell'Artigliere, dell'Alpino, del Sommergibilista dell'Aviatore in
cui, a turno si invoca la protezione dei mezzi e delle armi dei rispettivi
corpi e non la pace ed il
rifiuto delle armi. Il pensiero si deve elevare, per dare onore
sì, ai caduti che sentiamo più vicini
al nostro credo, ma altresì ai caduti
tutti, di tutti gli schieramenti, a coloro cioè, che, in buona fede,
affrontarono vessazioni, per un ideale che, seppure diverso da nostro, ideale
è stato. Si condannino i criminali, mai nessuno potrà
giustificare efferatezze e delitti, ma è doveroso comprendere quanti
affrontando, al tempo, scelte di coscienza, coerenti, si ispirarono all'Amor
Patrio".
Conclude così Gino - "La “festa
dei caduti” istituita nel 1919, ha attraversato le età dell'Italia
liberale, fascista e repubblicana. Nel corso degli anni 80 e 90 la sua
importanza andò declinando, tanto da essere cancellata dal calendario come
festa nazionale. Si deve ad Azeglio Ciampi, il suo degno ripristino, assieme
ad un rinnovato amore patriottico che il saggio presidente da vero “patriota” è
riuscito ad infondere al popolo italiano.
Con questo spirito, da cittadini e da
buoni stattesi, amiamo la nostra storia passata, ma anche ciò che il presente
ci offre. Viva l'Italia, viva Statte."
Gino Del Giudice 4 novembre 2014
APPENDICE
Riproponiamo ora, una poesia di Gino sulla cerimonia del 4 novembre.
"Il poeta", fittiziamente dimagrito. |
AI
CADUTI
Progenie
raggianti
Di
fede ideale,
Con
gli almi esultanti,
Con
spinta vitale,
Correste
all'appello
Del
verde mantello.
Le
mamme dolenti,
Consorti
angosciate,
Baciaste,
e coscienti,
Formaste
le armate
Con
NAVI e
MOSCHETTI
Dall'ITALIA eletti.
Figli
coraggiosi,
Intrepidi,
offriste,
Lidi
vittoriosi,
Donando,
non triste,
Il
fior della vita,
Alla PATRIA avita.
Con
ali spiegate,
In
sacre contese,
Giammai
tarpate,
Giungeste
alle imprese,
Con
trepido ardore
E
l'ITALIA nel cuore.
Arditi,
convinti,
Dell'utile
sorte,
Da
orgoglio sospinti,
Smentiste
la morte:
Italico
onore,
Invitto
valore.
Afflato
pregnante
Il
vostro retaggio,
Che
è mira esaltante,
Di
corso più saggio.
A
stirpe che avanza,
Con
tenue speranza.
Eterna
memoria;
Vostro
il sacrificio,
Di
novella storia
Sia
a noi auspicio.
GIAMMAI
PIU' GUERRA
SCONVOLGA
LA TERRA
Gino
Del Giudice
Statte
4 novembre.
Per contattare il blogger cliccare dinodelgiudice@tin.it,
Per andare alla pagina iniziale del blog premere QUI
Per andare alle pagine degli scritti di "Gino Del Giudice" cliccare QUI
Per andare alla pagina iniziale del blog premere QUI
Per andare alle pagine degli scritti di "Gino Del Giudice" cliccare QUI
Nessun commento:
Posta un commento