FOTODOCUMENTO.Statte:Salviamo
il Sacrario dei Caduti semidistrutto dai vandali (in appendice, una poesia di Gino, sui nostri "Caduti").
Foto L. DelG. |
Premessa: Una
delle ragioni di questa pagina è, dare conto di una patriottica cerimonia del 4
novembre 2014 per ricordare i Caduti di
tutte le guerre e di tutti i conflitti, (a
cui implicitamente, vanno accomunati tutte le vittime civili, anche quelli
provocati da stenti e fame a causa dei conflitti stessi ed anche accomunando
tutti quelli, che in buona fede si sono ritrovati
a combattere dalla cosiddetta “parte sbagliata”). Insomma una periodica
cerimonia che ci sia d’insegnamento affinché questi comportamenti dissennati
non abbiano più a verificarsi.
Statte. 4 novembre 2014. Cerimonia in onore dei Caduti, presso il Sacrario di Statte.(Foto L. DelG). |
Ed ora lo confesso: l’altro,
e più importante, motivo che ha indotto chi scrive ad occuparsi
di un evento, che essendo normale,
prevedibile e regolarmente periodico, non potrebbe stimolare l’interesse
degli amici che seguono queste pagine, sta
nella finalità di richiamare l’attenzione
sullo stato pietoso in cui si trova questo Sacrario, a causa principalmente di vandali della peggiore specie
che stanno mettendo a soqquadro l’intera cittadina.
Torneremo su questo argomento in “Appendice” per chi ne avesse “voglia e tempo”.
Torneremo su questo argomento in “Appendice” per chi ne avesse “voglia e tempo”.
Ed ora torniamo alla
“cerimonia”.
Statte. 4 novembre 2014. Cerimonia in onore dei Caduti, presso il Sacrario di Statte .(Foto L. DelG). |
Statte. 4 novembre 2014. Cerimonia in onore dei Caduti, presso il Sacrario di Statte. .(Foto L. DelG). |
Anche quest’anno si è
ripetuta la solenne cerimonia, dedicata ai caduti di tutte le guerre,
organizzata dall’ANMI di Statte, e
con la partecipazione, di numerosi
cittadini, specie ragazzi delle scuole medie, dai rappresentanti delle nostre
istituzioni, da numerosi studenti delle nostre scuole e da rappresentanti delle
forze dell’ordine (carabinieri e polizia municipale).
Statte. 4 novembre 2014. Cerimonia in onore dei Caduti, presso il Sacrario (foto Lucia Calabrese) |
Hanno reso solenne la
cerimonia, la suggestiva Messa celebrata nella chiesa Madonna del Rosario dal parroco don
Pompilio Pati, la partecipazione dell’orchestra
di fiati città di Statte ed
infine la bella cerimonia tenutasi nel
“Sacrario dedicato ai caduti”.
Statte. 4 novembre 2014. Cerimonia in onore dei Caduti, presso il Sacrario (foto di Lucia Calbrese) |
Nella chiesa, a
fine messa, è stata eseguito, in modo magistrale il famosissimo e toccante “Silenzio” un commoventie pezzo per tromba, spesso eseguito in
occasioni simili.
Statte. 4 novembre 2014. Cerimonia in onore dei Caduti, presso il Sacrario (Foto Lucia Clabrese). |
Il corteo, dopo la messa, si è trasferito Nel
Sacrario ai Caduti.
Erano presenti numerosi
rappresentanti dell’Associazione ANMI con
il presidente Michele Frascella, i rappresentanti delle forze dell’ordine (Carabinieri e Polizia Municipale), il
sindaco Angelo Miccoli, con
altri rappresentanti delle istitizioni: il presidente del consiglio Angelo
Villani, l’assessore Armando Grassi, l’assessore Vincenzo
Chiarelli, l’assessore Anna Maria Romano, ed il capo gruppo PD Michele
Pastore. (Mi scuso per
qualche involontaria omissione).
Statte. 4 novembre 2014. Cerimonia in onore dei Caduti, presso il Sacrario (Foto Lucia Calabrese) |
Hanno partecipato numerosi,
anche quei cittadini che rappresentano tutte
le nostre speranze e aspettative:
Sono i nostri giovani studenti che sono venuti numerosi a darci un bell’esempio
di coscienza civile.
La nostra banda, ha avuto un ruolo notevole nel rendere la cerimonia coinvolgente. Grazie a questi braviragazzi, che coordinati dalla professoressa Lucia Calabrese stanno dimostrando sempre di più, di essere degli eccellenti professionisti.
La nostra banda, ha avuto un ruolo notevole nel rendere la cerimonia coinvolgente. Grazie a questi braviragazzi, che coordinati dalla professoressa Lucia Calabrese stanno dimostrando sempre di più, di essere degli eccellenti professionisti.
Il presidente dell'ANMI Frascella. |
Numerosi gli interventi a
cominciare dal sindaco Angelo Miccoli, al presidente dell’ANMI Michele Frascella e per finire,
appunto ai giovani.
Tutti hanno messo in risalto
l’esempio che ci hanno lasciato i nostri Caduti
e che, fuori da ogni retorica, deve
rappresentare uno stimolo per conservare quello che abbiamo di più caro e che loro hanno difeso con la vita:
Libertà
e democrazia.
.(Foto L. DelG). |
L’essenziale
della notizia termina qui, che desidera qualche ulteriore dettaglio e chi vuole
visionare le foto dello stato pietoso, di
questo “Sacrario” può continuare con “l’appendice”.
.(Foto L. DelG). |
Per saperne di più
Appendice 1
Una struttura in rovina
Riconosco che, non è
certamente il “momento di stornare fondi pubblici”, per riparare
questa struttura, perché tanti cittadini disperati, che attendono un qualche
risarcimento per i danni subiti dal tornado, non capirebbero.
Tuttavia, è indispensabile porre
la massima attenzione a questa
situazione, per evitare la completa rovina di un’opera, costata oltre un miliardo delle vecchie lire. Ed
allora, ci chiediamo:
.(Foto L. DelG). |
.(Foto L. DelG). |
Vi sono
responsabili?
I Vandali
La
più grande responsabilità ovviamente è da attribuirsi a questi vandali, irresponsabili e delinquenti che
hanno perpetrato un tale danno, ben
sapendo che questo comportamento (ancora,
fuori da ogni retorica) significava profanare
la memoria dei loro avi.
.(Foto L. DelG). |
E l'amministrazione ?
Non sono da escludere
naturalmente, le responsabilità dei nostri rappresentanti
politici e degli amministratori in particolare. Perché, se è vero che
stornare risorse in questo periodo, per questa struttura, nuova e fatiscente nello stesso tempo, con problemi ancora
sospesi per i danni del tornado, non
sarebbe compreso dall’opinione pubblica, occorre almeno predisporre un piano di
recupero (se non lo si fosse ancora
fatto), che fissi in prospettiva il recupero di tale opera.
.(Foto L. DelG). |
.(Foto L. DelG). |
I
“corresponsabili”
La distrazione
delle “associazioni”
Questo problema doveva
essere stato posto, da chi doveva rappresentare il custode di questa
struttura, e che era stata l’ispiratrice
della realizzazione dell’opera, ovvero: L’Associazione
Combattenti e Reduci Sezione di Statte nella sua componente più attiva,
l’ANMI.
.(Foto L. DelG). |
Mi perdoneranno gli amici di
quest’ultima Associazione, ma
nell’ultima cerimonia del 4 novembre, come nelle altre occasioni, non è stata
pronunciata una sola parola al
riguardo quasi accettando con rassegnazione che la struttura vada al proprio destino.
Statte. 4 novembre 2014. Cerimonia in onore dei Caduti, presso il Sacrario (Non solo rotture, ma anche imbrattamenti notevoli di pavimenti e strutture) |
La distrazione dell’opinione
pubblica.
Vi sono ancora altre responsabilità, a cominciare da noi tutti cittadini.
Perché avremmo avuto il dovere, di segnalare il degrado alle competenti autorità
di polizia e comunali, ricorrendo anche gli estremi di una denuncia contro ignoti per danneggiamento di
patrimonio pubblico. Ovviamente, anche chi scrive queste note, si rammarica di
non aver segnalato la situazione prima.
Noi tutti cittadini, non
sembriamo aver accettato questa opera
come nostra e, mentre nei networks facciamo notare (giustamente) l’abbandono di un sacchetto, non una parola da parte di tutti noi è stata spesa, in difesa di questa opera
che, forse perché rimasta incompiuta, non si
è mai veramente inserita nel tessuto cittadino.
Per inciso precisiamo, che
una “trincea” si interrompe pericolosamente nel vuoto,
mentre il previsto miniparco per i
bambini non è stato mai portato a termine (credo
giustamente), per ragioni di priorità. In definitiva è mancata anche la pressione dell’opinione pubblica.
.(Foto L. DelG). |
.(Foto L. DelG). |
.(Foto L. DelG). |
.(Foto L. DelG). |
Statte. 4 novembre 2014. Cerimonia in onore dei Caduti, presso il Sacrario. Altre viste di questo scempio..(Foto L. DelG). |
Appendice 2: 14 anni fa
L’Inaugurazione del 4 novembre 2000
Il Parco fu inaugurato il 4
novembre del 2000, dalla facente funzione di sindaco Anna Maria Romano. Quello che era stato uno dei sostenitori
della sua realizzazione, il compianto Angelo
Gigante non fu presente, perché era venuto a mancare nell’agosto
precedente per una grave malattia. Chi potè vederne la luce fu quello che
l’aveva sempre sognato, l’anziano
reduce dell’ultima guerra Filippo Cascione.
Il giorno dell'inaugurazione del Sacrario (4 novemvre 2000) .(Foto L. DelG). |
Uno dei momenti più
commoventi dell’inaugurazione, fu quando quel compianto anziano, reduce della 2° guerra mondiale, Filippo
Cascione, ricordò con parole semplici, come questo Sacrario fosse stato la realizzazione di
un sogno della sua non tenera età.
.La "struttura" all'atto dell'unaugurazione del 4 Nombre 2000 (foto Martino Marzella per Polia) |
Da decenni, Filippo, aveva sempre tenacemente, chiesto
di realizzare a Statte un luogo che
onorasse chi si era battuto fino alla morte per la Patria ma, ovviamente,
solo con la conquistata indipendenza dal comune capoluogo queste cose (come tante altre) potevano realizzarsi.
La bozza del progetto originale
La bozza del progetto originale dei progettisti Architetto Piero Bruni e Prof. Sante Polito |
Tralasciamo, le polemiche di
allora, sull’opportunità di costruire questo Parco, sul fianco di una piccola gravina, sul tipo di
progettazione, sui costi ed infine, sulla qualità
della realizzazione pratica di quest’opera.
Nelle intenzioni dei pur
bravi progettisti, architetto Piero
Bruni e professor Sante Polito, questo Sacrario, avrebbe dovuto rappresentare
solo uno dei moduli di un più ampio Parco
delle
Rimembranze, comprendente altri moduli fruibili dai cittadini, (uno
spazio giochi per i bambini, uno spazio attrezzato a verde, un piccolo Orto
Botanico ecc), ma, parafrasando un noto detto: “Tra il progettare ed il fare, vi è sempre il mare”, rappresentato
come sempre, da esigenze prioritarie di
bilancio.
In'altra foto del giorno dell'inaugurazione |
È opportuno ORA, portare a termine questo progetto?
Ora, tante cose sono
cambiate e l’opportunità di portare a termine questo Parco con i relativi “Giochi”,
e Orto Botanico, sarebbe veramente discutibile, sia perché i giochi, sono disponibili sulla piazzetta Cherubini, sia perché, un orto botanico, sarebbe ancor più oggetto
di vandalismo e sia perché, la sua manutenzione richiederebbe costi e risorse
che ricadrebbero sulle “spalle dei
cittadini” sotto forma di Tasi ed
altre gabelle ed infine perché vi sono altre priorità. Ovviamente, difendere
invece, il patrimonio esistente dalla
completa rovina è tutta un’altra storia.
Appendice 3:
L’inizio del
degrado.
Diversi danneggiamenti, già
subito dopo (ma forse anche prima) l’inaugurazione, furono compiuti dai famosi
vandali, che, approfittando della “accogliente
e nascosta” (per loro) ubicazione di quest’opera, permise agli stessi, di
danneggiare e scardinare l’impianto elettrico, deturpare con scritte l’intera
opera struttura, danneggiare ciò che era danneggiabile, senza essere
notati dai passanti. Per
loro, il divertirsi con i “massi”, è
iniziato dopo che il tornado aveva
procurato qualche danno al muro a secco di recinto perimetrale col crollo dei “cappelli” (grosse pietre apicali), di
una parte dello stesso muro. Da allora
quasi inavvertitamente (per tutti noi),
il danneggiamento è stato continuo ed inarrestabile.
Il Sacrario è stato costruito a regola d’arte?
Quello che ora dobbiamo
chiederci è questo: La realizzazione di questo monumento, risulta eseguita ad opera d’arte? Quando il “lavoro” è eseguito con maestria, i muri vengono rifiniti e resi stabili con accuratezza. I cappelli
(le grosse pietre di sommità) vengono
resi stabili da una sapiente rifinitura con pietre più piccole, ciò che come
potete vedere dalle foto questa accuratezza è assente e,
tutto ciò, ha reso più agevole e “divertente”
il vandalismo,
Gli eventuali futuri lavori
È del tutto ovvio che i
futuri lavori per un necessario recupero, dovranno essere effettuati,
con criteri assolutamente diversi, da quelli attuati durante la realizzazione
dell’opera stessa. Ovvero, a modesto parere di chi scrive, per ragioni di
sicurezza e stabilità, tali muri dovrebbero avere l’apparenza del muro a secco e la sicurezza dei muri con malte
cementizie.)
I "cappelli" del muro esterno perimetrale risultano in gran parte divelti (Foto Leo.DelG) |
Ed ora?
Ecco
la domanda da un milione di euro.
Questa è tutta un’altra storia !! Questa pagina ha voluto soltanto
denunciare una situazione di cui siamo tutti
al corrente. Le soluzioni vanno attentamente ponderate col contributo di tutti.
I Documenti
I curiosi e gli amanti della storia stattese, possono approfondire
l’argomento sfogliando alcune pagine
del primo
sito di Statte (dal 1998), (curato
allora, da chi scrive queste note ed ora un po’ trascurato):
1)
Le prime perplessità: Sacrario e ambiente. Cliccare QUI
2)
L’inaugurazione avvenuta il 4 novembre 2000. Cliccare QUI
3)
Le critiche
al progetto e la “Difesa da parte dei
progettisti”. Cliccare QUI
Ed ora, per ritrovare lo spirito del 4 novembre passato in secondo piano dai "sassi", proponiamo una bella poesia di Gino Del Giudice sull'argomento, dallo stesso fattami pervenire poco fa.
Ed ora, per ritrovare lo spirito del 4 novembre passato in secondo piano dai "sassi", proponiamo una bella poesia di Gino Del Giudice sull'argomento, dallo stesso fattami pervenire poco fa.
Il " poeta" SEMBRA più magro (ma è un effetto di "prospettiva") |
AI CADUTI
Progenie raggianti
Di fede ideale,
Con gli almi esultanti,
Con spinta vitale,
Correste all'appello
Del verde mantello.
Le mamme dolenti,
Consorti angosciate,
Baciaste, e coscienti,
Formaste le armate
Con
NAVI e MOSCHETTI
Dall'ITALIA
eletti.
Figli coraggiosi,
Intrepidi, offriste,
Lidi
vittoriosi,
Donando, non triste,
Il fior della vita,
Alla PATRIA
avita.
Con
ali spiegate,
In sacre contese,
Giammai tarpate,
Giungeste alle imprese,
Con trepido ardore
E l'ITALIA
nel cuore.
Arditi, convinti,
Dell'utile sorte,
Da orgoglio sospinti,
Smentiste la morte:
Italico onore,
Invitto valore.
Afflato pregnante
Il vostro retaggio,
Che è mira esaltante,
Di
corso più saggio.
A stirpe che avanza,
Con tenue speranza.
Eterna memoria;
Vostro il sacrificio,
Di novella storia
Sia a noi auspicio.
GIAMMAI PIU' GUERRA
SCONVOLGA LA TERRA
Gino Del Giudice
Statte 4 novembre
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