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giovedì 18 giugno 2015

Addio don Tommaso. Una poesia di Gino ed altri ricordi.

E’ scomparso, Don Tommaso Rota,  che fu parroco della Madonna del Rosario di Statte.

Don Tommaso, il giorno dell'inaugurazione della statua di Padre Pio nel 1998. Tra gli altri,  Don Giovanni Agrusta, Don Tommaso Rota, il vescovo pro tempore Benigno Papa, Anna Maria Romano, Vincenzo Chiarelli e il compianto Angelo Gigante (altro grande protagonista della lotta autonomistica).   

In questa pagina, uno struggente ricordo in “rima” di Gino Del Giudice a cui seguono foto ed ricordi degli stattesi.

La poesia di Gino

ADDIO DON TOMMASO
  
DON TOMMASO, il derelitto
come il povero aiutasti;
soccorresti ognor l'afflitto,
ed  all'Alto t'ispirasti;
 CRISTO,  LA  BUONA NOVELLA.
FU LA LUCE, LA TUA STELLA.

Per quarantasette anni,
d 'operosità e missione,
pur tra sacrifici e affanni,
sol di carità visione,
forgiato hai mille  virgulti,
or del mondo degni adulti.

Ti esponesti con coraggio
per far Statte progredire;
con audacia, FOSTI saggio;
apprezzammo il  tuo ardire:
il "comitato cittadino"
 il vivace "bollettino".

La tua vita,  esempio, storia,
DON TOMMASO l'hai  compiuta,
ora eredità,   memoria,
 è di Statte ed è vissuta;
privilegio   oggi per noi,
gran retaggio per chi vien poi.

DON TOMMASO, cosa dirti
se non tutto il nostro affetto?
Oggi  qui siamo ad offrirti,
il ricordo a te diretto:
è dettato a noi dal cuore,
con riconoscenza  e amore.

 L'umor tuo ancor presente,
è respiro  del paese,
 più che vivo in ogni mente.
Con l'ascosto  ed il palese,
porti in Cielo senza veti,
pene, strali e giorni lieti.

Resti orgoglio,  tradizione,
uomo buono , pio, cortese;
ROTA, una  invocazione:
guida ognun di noi stattese.
CIAO!  D'AMICO NOSTRO AMATO,
SARAI SEMPRE RICORDATO.

GRAZIE PER LE COSE FATTE,
DON TOMMASSO A NOI E A STATTE.

 Gino Del Giudice 18 giugno 2015.




Don Tommaso Rota (foto tratta dal libro di Cosimo Calabretti: "Don Paolo Zigrino". Le altre foto sono tratte dal libro del prof. De Marco: Servire nella Carità, pubblicato in occasione del 40° di sacerdozio, appunto di don Tommaso

Un “profilo” dal libro di Vittorio De Marco.

Don Tommaso Rota  nacque a Martina Franca, 1° dicembre 1928.
Dopo l’ordinazione sacerdotale (10 agosto 1952) e fino al ’54, don Tommaso fu vice parroco nella parrocchia di S. Teresa del Bam­bino Gesù in Taranto.

Il primo incarico di sacerdote per don Tommaso Rota (vice parroco alla parrocchia di San Nicola, parroco Filippo Borzano).

Dal ’55 al ’56 e collaborò con il parroco di Lizzano, don Filippo Berzano, come vicario ausiliare nella parrocchia di S. Nicola  e infine, nel ’56 fu nominato parroco della parrocchia SS. Annunziata in Monteparano.

Nel novembre 1959 con Bolla arcivescovile, dello stesso novembre 1959, viene nominato parroco di Statte da mons. Guglielmo Motolese, Amministratore Apostolico della diocesi di Taranto. Sostuì, don Paolo Zigrino, parroco dal 1919, che aveva lasciato la guida della parrocchia per raggiunti limiti di età e per motivi di salute.




Don Tommaso un parroco “molto vicino” ai suoi parrocchiani.

Statte deve molto al compianto  Don Tommaso Rota,  venuto a mancare oggi  18 giugno 2015. E’ stato parroco della Chiesa Madonna  del  Rosario di Statte da 1° Novembre 1959 al  settembre 2006.
Per 47 anni ha rappresentato un punto di riferimento per Statte. 

In prima linea nella battaglia per l’Autonomia e per le lotte civili degli stattesi.

Don Tommaso, fu sempre in prima linea nelle battaglie civili per il riscatto della nostra comunità. 

Nei  locali della parrocchia nacquero,  i primi "Comitati Civici" per rivendicare, per la nostra cittadina, i più elementari servizi (acqua, fogna e strade). 
Quelle battaglie, tuttavia, non ottennero i risultati sperati ed allora, il nostro parroco fu, insieme ad un gruppo di coraggiosi pionieri , uno dei protagonisti della "madre di tutte le battaglie", ovvero la lotta per l'Autonomia Comunale.

Durante, di quel periodo di Risorgimento Stattese, non si preoccupò minimamente del rischio dei  probabili  “richiami dall’alto”,  (poi, puntualmente arrivati). 

Infatti, anche se, in altri momenti della sua permanenza nella nostra cittadina, si era dimostrato schivo, riservato ed accomodante, in quel periodo di lotta per  la nostra indipendenza, mostrò grande determinazione e lottò, insieme ai suoi parrocchiani per raggiungere quel decisivo risultato.
Gli stattesi tutti, gli sono riconoscenti e non potranno mai dimenticare.


A sinistra, tra gli altri, il compianto Eugenio Palantone, altro grande "combattente" dell'Autonomia stattese.



PS. Chi vuol apprendere altri particolari della vita e delle opere di Don Tommaso, può consultare (in Biblioteca) il libro scritto dal prof. De Marco, in occasione del 40° della sua ordinazione sacerdotale: Servire nella Carità.


Il giorno del commiato da parroco di Statte.

Il commiato pubblico da parroco di Starre,  è avvenuto la domenica 10 settembre alle ore 19.00  durante una  Messa concelebrata, sul sagrato della chiesa Madonna del Rosario, da Don Tommaso Rota, don Giovanni Agrusta, parroco della chiesa del Sacro Cuore di Statte e Padre Roberto Parrozzani, parroco della chiesa di San Girolamo Emiliani di Statte.

Conclusioni.
Concludiamo con il  “Saluto a don Tommaso” nei giorni del suo commiato da Statte così, come gli stattesi,  fecero pubblicare nel bollettino parrocchiale del Sacro Cuore del settembre 2006.

“Siamo abituati a dire che "ogni cosa ha il suo inizio e la sua fine". Potremmo commentare solo così il fatto che don Tommaso lascerà Statte e la comunità parrocchiale della Madonna del Santo Rosario per raggiunti limiti di età.

“Ma tra l'inizio e la fine ci sono ben quarantasette anni di ministero pastorale tutto dedicato alla maggior gloria di Dio e per la salvezza delle anime. E, così tanti anni, non passano senza aver lasciato una traccia consistente nella vita di una comunità ecclesiale”.

“L'eredità che don Tommaso lascia alla comunità stattese è la nostra stessa fede: se tanti di noi oggi credono e sono impegnati in un cammino di fede e nella partecipazione attiva alla comunità ecclesiale, è senz'altro grazie a lui, alla sua fedeltà, alla sua perseveranza, al suo entusiasmo, al suo zelo, ai suoi sacrifici, alle sue preghiere e al suo esempio di pastore buono, innamorato di Gesù e del gregge a lui affidato da Gesù stesso.”

“Tutti quanti da lui abbiamo ricevuto tanto bene, perché ci ha assicurato ogni giorno, per quarantasette anni, la presenza di Gesù in mezzo a noi, attraverso la celebrazione dei Sacramenti, l'annuncio della Parola e la carità.”

“Allora grazie, don Tommaso, per tutto quello che hai fatto per la comunità religiosa e civile di Statte. Grazie, perché nel tuo biglietto di saluto alla comunità hai assicurato la tua preghiera per noi”.

“Anche se sarai fisicamente lontano da noi, (ma si auspica che i parrocchiani "di una vita" facciano sentire anche la loro presenza fisica, n.d.r.)  sappiamo che ci terrai sempre nel tuo cuore e nelle tue preghiere e continuerai a volerci bene”.

“Noi pregheremo per te, perché, come tu stesso hai scritto, possa prepararti all'incontro con Gesù, (il più lontano possibile) [ma ora è avvenuto], e siamo sicuri che anche in questo ci sarai di esempio”.
(Dal Bollettino Parrocchiale della Parrocchia del Sacro Cuore)




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1 commento:

  1. L'ho conosciuto a Martina Franca ormai libero da tutti gli impegni di parroco. Un uomo operoso, concreto, di un'acuta intelligenza, sempre gentile con tutti, sempre disponibile ad ascoltare, umile, un vero sacerdote di Dio. È stato un vero esempio di bene e ha incarnato il meglio del temperamento martinese. Ora celebra ancora per noi la liturgia del cielo, che non avrà mai fine.

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